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Partito Democratico - Il punto di vista di Roberto Turetta

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Ho appreso dagli organi di stampa che l'Amministrazione Comunale ha finalmente rivisto la sua posizione e ha deciso di proseguire la realizzazione del secondo e terzo lotto di Via dell'Elettricità senza operare espropri alle ditte collocate sul lato ovest della stessa strada.

Come consigliere comunale non posso esprimere altro che vivo compiacimento per una scelta che, da quanto si deduce dagli organi di stampa, dovrebbe velocizzare la realizzazione di un progetto che è in ritardo "solo" di due anni; da ex Presidente di Municipalità e da Segretario DS di Marghera non posso che trovare sollievo sul fatto che si sia trovata una soluzione che permetta di non mettere gli operatori privati - e magari anche i lavoratori - contro l'Amministrazione Comunale.

Ma, oltre che esprimere questo sincero compiacimento e aggiungerci la speranza che sia davvero la volta buona che finisca la convivenza dei camion con le auto in via Fratelli Bandiera, mi permetto di fare ad alta voce due doverose considerazioni.

La prima riguarda i ruoli e le competenze degli attori istituzionali: fino a qualche mese fa a detta dei tecnici di tutti gli enti coinvolti (Comune di Venezia con vari assessorati coinvolti ed Edilvenezia come soggetto attuatore , Autorità Portuale, RFI, ecc.) sembrava impossibile rinunciare agli espropri: non essendo interesse di alcun amministratore politico aprire questioni con le attività si era tentato (in particolar modo con l'assessore Sprocati) di trovare alternative ma citando leggi e regolamenti del codice stradale extraurbano per una strada ad alto scorrimento - ivi incluso il requisito dell'angolo di curvatura necessario per i mezzi eccezionali (frequenti a Porto Marghera)- ci era stato detto in tutte le salse che era assolutamente necessario procedere a tutti quei metri di esproprio. Non mi risulta che siano cambiato quelle leggi e quei codici che ci furono elencati in diverse occasioni per cui deduco che su alcune sollecitazioni particolari i tecnici possono cambiare idea: brava la Giunta Cacciari ad avere fatto fino in fondo le dovute forzature - anche se va ricordato che la Variante al PRG di Porto Marghera che prevedeva gli espropri risale ad una precedente Amministrazione Cacciari - e scemo chi, come me, si è abituato a credere al rigore della professionalità dei tecnici, di qualsiasi ente essi siano visto il vasto coinvolgimento di diversi enti ed istituzioni…

La seconda considerazione riguarda invece l'aspettativa che adesso ha la città. Se è vero che Porto Marghera è una delle priorità di questa Amministrazione sin dal piano triennale 2007-2009 - anzi, sin dal prossimo piano delle opere e degli investimenti dell'annualità 2007- dovranno essere leggibili le risorse necessarie a realizzare l'allargamento di via dell'Elettricità: ora, dopo aver tolto i consistenti oneri relativi agli espropri, non dovrebbero esserci più alibi per rinviare la realizzazione dell'opera considerata a suo tempo troppo onerosa (pur essendo prevista e citata addirittura nei documenti programmatici di diversi documenti di programmazione finanziaria del Ministero delle Infrastrutture collegati alle Finanziari del Governo)!

La città ci conta, anche per sfatare questo mito che l'Amministrazione Comunale, quando si tratta di terraferma, sfodera tatticamente il "braccino corto"!

 

 

Roberto Turetta

Consigliere Comunale DS

 
 
Pubblicato il 01-09-2006 ore 00:00
Ultima modifica 10-01-2009 ore 23:55
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