Consulta per la tutela della salute - Associazioni

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Presidente             Bianchini Giulia


Storia e attivita’ dell’Associazione  

La finalità generale dell’Associazione è contribuire al miglioramento della qualità di vita delle persone con autismo e dei loro familiari lavorando, in collaborazione con gli enti pubblici e privati, per i seguenti obiettivi:

OBIETTIVO EDUCATIVO-FORMATIVO:

L’Associazione, in coordinamento con il proprio Comitato Scientifico Nazionale, organizza incontri e conferenze, tenuti da esperti professionisti, genitori e terzo settore, perché diffondano nell’opinione pubblica e nei familiari la conoscenza dell’autismo e le modalità operative essenziali di interazione.
D’altra parte, in collaborazione con i Servizi Sociali, le Direzioni Didattiche, l’Associazione si propone di attivare un sistema di formazione permanente degli operatori e degli insegnanti che hanno in carico bambini autistici con percorsi formativi i cui contenuti sono:
fenomenologia ed eziologia dell’autismo (Formazione/informazione di base su cos’è l’autismo e i DGS (disturbi generalizzati dello sviluppo)
programmi di intervento (formazione specifica sugli interventi raccomandati dalle Linee Guida del SINPIA, Società di Neuropsichiatria Infantile , ABA e TEACCH)
L’Associazione vuole creare una rete dinamica attraverso la propria raccolta bibliografica, informatica e video sul mondo dell’autismo: contributi scientifici, genitoriali, aggiornamento sui corsi e convegni, riviste dedicate.
Inoltre l’Associazione intende promuovere con gli operatori del settore la costituzione di un tavolo permanente di confronto sulle esperienze di ciascuno, e di mutua formazione.

OBIETTIVO INTEGRAZIONE:

L’Associazione, in collaborazione con ASL 10 (San Donà di Piave e limitrofi) e Amministrazione Comunale, gestisce un laboratorio pomeridiano, quale momento trampolino dell’inclusione dei bambini con il coinvolgimento dei compagni di classe, dei fratelli e genitori in una sorta di “ludoteca aperta” dove operatori adeguatamente formati (v.sopra) intervengono per insegnare, ad es. modalità di gioco comprensibili ai bambini autistici e ai normodotati e con il coinvolgimento, inoltre,  dei soli bambini autistici per attuare interventi individualizzati, concordati insieme ai genitori, agli insegnanti, ai neuropsichiatri, per l’insegnamento di abilità socialmente utili.
Attualmente il laboratorio accoglie una decina di bambini.