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II Commissione - Verbale

Seduta del 05-06-2008 ore 17:00
congiunta alla VI Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Daniele Comerci, Danilo Corrà, Anna Gandini, Alessandro Maggioni, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Roberto Turetta, Giovanni Azzoni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Valerio Lastrucci, Giovanni Salviato, Alfonso Saetta, Felice Casson, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Danilo Corrà, Anna Gandini, Alessandro Maggioni, Jacopo Molina, Vittorio Pepe, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Roberto Turetta, Giovanni Azzoni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Franco Ferrari, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Giovanni Salviato, Alfonso Saetta, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Bruno Filippini), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)

 

Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Assessore Augusto Salvadori; Direttore Stefano Pillinini; Direttore Luigi Gislon; Barozzi, Consulta per il Decoro Venezia e Isole

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Proseguimento dell'esame della proposta di deliberazione: "Regolamento di polizia urbana" - Introduzione del divieto di mendicità nelle aree di maggior flusso turistico. P.D. 2008.1662 del 09-05-2008

Verbale

Il Vice Presidente COMERCI, di concerto con il Presidente TURETTA R. alle 17.10, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’ordine del giorno, riassumendo i contenuti della P.D. 2008.1662.

BERENGO: Chiede chiarimenti sul testo della proposta di deliberazione per capire meglio cos’è l’accattonaggio.

VIANELLO: Prosegue l’illustrazione della P.D. 2008.1662, ribadendo cosa prevede la legge per l’accattonaggio. Spiega che attraverso apposita ordinanza si individueranno i luoghi dove applicare gli effetti di questa deliberazione. Tra poco si farà il censimento dei mendicanti rimasti sul nostro territorio.

MOLINA: Il divieto di mendicità andrebbe esteso a tutto il territorio comunale. Chiede di valutare se con la modifica dell’art. 23 bis nella deliberazione sia possibile estendere il divieto in tutto il Comune. Trova che questa estensione del divieto abbia ragione di essere, e sia applicabile con norma regolamentare. Gli sembra che non sia tra le competenze del Comune la distruzione del racket che regge le fila dell’accattonaggio.

VIANELLO: La legge non consente di vietare su tutto il territorio che si mendichi.

BERENGO: Gli sembra perlomeno illogico che non si possa vietare sul tutto il territorio di mendicare.

MOLINA: Osserva che analogamente a quanto prevede l’art. 23 con la modifica dello stesso attraverso l’art. 23 bis si può estendere a tutto il territorio comunale il divieto dimenticare.

VIANELLO: Dice a Molina che l’accattonaggio non è un reato.

BONZIO: Non ha senso vietare in tutto il territorio comunale un’attività come il mendicare che attualmente non è un reato. Non capisce quali tesi stanno alla base della richiesta fatta dai Consiglieri che chiedono di vietare l’accattonaggio in tutto il Comune. Sono, a suo dire, incomprensibili le motivazioni per cui il Consiglio Comunale non può individuare in quali percorsi applicare il divieto di mendicità. Non condivide il provvedimento di cui si sta discutendo perché lo trova poco applicabile. Non capisce come si attuerà la confisca amministrativa ai mendicati; pensa sarà complicato riscuotere la sanzione. Non gli è stato risposto se davanti alle chiese si può mendicare.

MIATELLO: Questo modo di affrontare il problema della mendicità non è parte della sua cultura ne corrisponde ai suoi ideali. I mendicanti sono persone povere e come tali vanno considerate. Riconosce loro il diritto di chiedere l’elemosina. Il decoro è un’altra cosa dal chiedere l’elemosina. Non le pare sia giusto salvare la facciata con questo provvedimento.

CORRA’: E’ necessario chiudere velocemente la partita: questo è un documento da licenziare. C’è carenza di risorse a disposizione per il settore sociale comunale. Il promemoria allegato alla deliberazione fatto da Gislon non gli basta. Preannuncia che presenterà un ordine del giorno collegato a questa deliberazione.

Alle ore 18.00 escono i Cons. Toso e Mazzonetto.

AZZONI: Per la mendicità sul nostro Comune stiamo parlando di soggetti ben individuati, conosciuti. In merito alla questione dell’analogia sollevata da Molina (art. 23- art. 23 bis): chiede qual è il criterio della circoscrivibilità. Chiede perché il disagio non lo si può provare anche al mercato di Mestre dove ci sono mendicanti, o sul sagrato di una chiesa, anziché in Centro Storico. Non capisce come mai questo provvedimento riguardi le sole linee direttrici dove si concentrano i flussi turistici. Trova che sia debole indicare l’intralcio alla circolazione quale motivo per cui si fa questa deliberazione.

ROSA SALVA: Il fine di questo provvedimento è eliminare un problema; il decoro è un mezzo. Quello che si pensa di fare è semplice, e contestualmente da un segnale a chi si dedica alla mendicità. Attualmente di più non si può fare. Va dato mandato alla Giunta di valutare quali migliorie si posso attivare sulla questione accattonaggio per il prossimo futuro.

MIATELLO: Chiarisce che il suo precedente intervento non l’ha fatto per demagogia, ma coerentemente alla sua sensibilità.

CACCIA: Nel testo di questa deliberazione c’è un difetto di motivazioni. Non capisce perché questo provvedimento non è firmato anche dall’Assessore alle Politiche Sociali. Si parla di venti soggetti che mendicano in città. Si parla di senso di disagio che motiva l’interdizione di un’attività che non è reato (mendicare). Caccia vorrebbe che la Giunta si chiarisca sulla questione accattonaggio. Ribadisce che non riesce a capire e condividere le motivazioni che giustificano questo provvedimento.

Alle ore 18.05 esce il Cons. Saetta.

BAROZZI (Consulta Decoro Venezia e Isole): E’ giusto che ci sia decoro nei punti di maggior flusso turistico. Condivide la P.D. 2008.1662. Questo è un piccolo passo in avanti.

SALVADORI: Risponde a Caccia che la motivazione nell’atto è espressa. La mendicità lede all’immagine della città perché i servizi sociali esistono e operano nel nostro Comune. Chi mendica nei punti di maggior flusso turistico crea problemi alla circolazione. L’ordinanza del Sindaco che consegue all’approvazione della P.D. 2008.1662 si applicherà in zone estese del territorio comunale. L’accattonaggio in maniera ambulante è anch’esso vietato, come davanti alle chiese e nel rispetto delle pertinenze religiose.

MAGGIONI: E’ d’accordo che si inizino ad affrontare i problemi. Invita ad andare in Consiglio con motivazioni più serie e complete per questa deliberazione. Non intende avvallare l’abitudine che il centro sia pulito e voltato l’angolo ci sia di tutto. La motivazione della P.D. 2008.1662 così com’è è limitativa.

VIANELLO: Risponde a Molina che egli fa riferimento a quanto espresso dal Segretario Generale sulla P.D. 2008.1662: questo ha valore. I mendicanti di cui si parla non sono poveri veri. Da tempo la Polizia Municipale congiuntamente alle altre forze dell’ordine si occupa di accattonaggio. Il problema va rimosso perché è in realtà una sorta di piccola truffa. La deliberazione è stata predisposta con motivazioni giuridiche.

AZZONI: Non si possono fare Commissioni se il Vice Sindaco non da ascolto ai Consiglieri che la pensano diversamente. Varie voci si sono levate in Commissione chiedendo che si riscriva meglio la deliberazione. Per Azzoni questo tipo di testo è fragile. Rivolgendosi a Vianello, dice che c’è stato un confronto poco edificante durante questo dibattito.

MOLINA: A ciascuno il proprio compito. Invita a rileggere l’art. 23 e l’art. 23 bis contenuti nella deliberazione. Su tutto ciò, e su quel che ne consegue, se ne discuterà in Consiglio Comunale.

VIANELLO: Questa è una sede amministrativa.

TURETTA R.: Ogni Consigliere ha la possibilità di presentare emendamenti alla deliberazione. Propone di licenziare la P.D. 2008.1662 in Consiglio Comunale per la discussione.

Il Vice Presidente COMERCI ripropone alle Commissioni congiunte di licenziare la P.D. 2008.1662 in Consiglio Comunale per la discussione ed ottiene l’assenso delle Commissioni congiunte. In assenza di altri interventi assieme al Presidente TURETTA R., dichiara conclusa la seduta alle ore 18.35.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-07-2008 ore 00:00
Ultima modifica 08-07-2008 ore 00:00
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