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II Commissione - Verbale

Seduta del 23-05-2008 ore 09:30
congiunta alla VI Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Daniele Comerci, Danilo Corrà, Anna Gandini, Alessandro Maggioni, Jacopo Molina, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Roberto Turetta, Giovanni Azzoni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Valerio Lastrucci, Giovanni Salviato, Alfonso Saetta, Felice Casson, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo

 

Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Daniele Comerci, Danilo Corrà, Anna Gandini, Alessandro Maggioni, Jacopo Molina, Vittorio Pepe, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Roberto Turetta, Giovanni Azzoni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Giovanni Salviato, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia, Alberto Mazzonetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Diego Turchetto), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)

 

Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Assessore Augusto Salvadori; Direttore Marco Agostini; Direttore Stefano Pillinini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione: "Regolamento di polizia urbana"- Introduzione del divieto di mendicità nelle aree di maggior flusso turistico. P.D. 2008.1662 del 09-05-2008

Verbale

Il Presidente FILIPPINI congiuntamente al Presidente TURETTA R. alle ore 10.00, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Da la parola all’Assessore Salvadori per l’illustrazione della proposta di deliberazione all’ordine del giorno.

SALVADORI: Illustra la P.D. 2008.1662. In merito alla solidarietà sociale il nostro Comune attua politiche importanti ed esaustive, collaborando con altri soggetti che operano sul territorio. Si mettono a disposizione di chi non ha mezzi economici sufficienti una serie di servizi (mense, docce, dormitori pubblici, ecc…). Salvadori spiega che nei percorsi di maggior flusso turistico è vietato mendicare; questo provoca anche un danno ingiustificato all’immagine di Venezia. Nei percorsi pedonali intasati chi mendica crea un intralcio alla viabilità.

GUZZO: E’ difficile parlare oggi di decoro in città. Dietro al fenomeno dei mendicanti ci sono organizzazioni strutturate per delinquere. Si sta parlando un riprovevole mercato delle persone. Chiede che il divieto di mendicare sia esteso a tutto il territorio comunale. Vanno vagliate le leggi che ci sono sull’immigrazione e sul degrado. Invita ad installare velocemente telecamere di sorveglianza anche nelle zone periferiche del nostro Comune.

OLIBONI: Esprime il suo dissenso nel leggere le premesse che portano a formulare questa proposta di deliberazione. Comprende l’esigenza di regolamentare. Non concorda su fatto che si fa questo provvedimento perché chi mendica danneggia l’immagine di Venezia, intralcia la viabilità o magari da disagio a vedersi. Non debbono essere questi i motivi che indicono a mettere in atto questo provvedimento. Il motivo per intervenire è che non sono dei veri mendicanti e sono anche vittime di un racket che delinque. Il problema va affrontato a monte. Conclude ripetendo che non è d’accordo sulla motivazione di questa delibera.

SAETTA: Il problema è quello dell’organizzazione che sta dietro ai mendicanti. Non è d’accordo che si vieti la mendicità solo sulle zone di maggior flusso turistico: così facendo si nascondo da questi percorsi i medicanti che si spostano in altre zone. Per Saetta il divieto va esteso a qualsiasi strada.

BONZIO: Questa è una delibera da analizzare in profondità. Gli sembra che sia una proposta non condivisibile, perché non aggredisce il problema alla radice, e non crea distinzione tra chi mendica e chi ha oggettivi stati di povertà. Chi è povero non è una vergogna per la città. Oggi manca in Commissione l’Assessore alle Politiche Sociali. Sul ventilato intralcio alla viabilità dei mendicanti si deve fare una seria riflessione con la presenza dell’Assessore al Commercio. Vuole capire, nero su bianco, quali sono i percorsi turistici di maggior flusso. Chiede se il divieto di mendicità riguarda anche i sagrati delle chiese, e ricorda che la carità è uno dei valori riconosciuti dalla chiesa stessa. Crede che sarà disattesa la possibilità di far pagare la sanzione ai mendicanti. Dice che con la verifica di chi mendica si sottraggono forze della polizia municipale da altri problemi come il moto ondoso, gli illeciti edilizi o le attività extra alberghiere. Chiede di approfondire questa delibera.

FILIPPINI: Ricorda che è allegata alla proposta di deliberazione una lettera del Direttore Politiche Sociali Dott. Gislon.

MAZZONETTO: Crede che nella premessa della deliberazione mancano sanzioni per le guide turistiche che ammassano gruppi nelle zone di maggior afflusso. Gli sembra che l’indicazione che i mendicanti intralcino la circolazione sia paradossale, perché in città chi intralcia la circolazione è altro soggetto. Trova che la premessa dell’intralcio alla circolazione sia provocatoria per i veneziani che vivono in Centro Storico alle prese con altri e ben più consistenti intralci. Chiede che congiuntamente alla proposta di deliberazione sia allegata la bozza dell’ordinanza sindacale dove sono indicati i percorsi sui quali si applicherà il divieto di mendicità. La sanzione che si prevede in delibera non ha un effetto deterrente. Ricorda che tempo addietro l’allora ex comandante della Polizia Municipale aveva parlato in Commissione e aveva detto che erano conosciuti i mendicanti, si sapeva chi erano. E’ risaputo che l’attività di chi mendica è organizzata da terzi soggetti. Il rimedio va affrontato alla fonte. C’è chi fa il mendicante sistematicamente. Gli sembra che questa delibera non affronti la realtà del problema. Vorrebbe che la delibera ritornasse in Commissione con allegata la relazione della Polizia Municipale sui mendicanti e sulle zone dove si applicherà il divieto. Mazzonetto spiega che dopo le 19 esiste il degrado in città. Il problema della mendicità esiste anche a Mestre. Chiede che questa proposta di deliberazione venga ritirata e riqualificata nella sua stesura. Ritiene quest’atto una presa in giro delle aspettative dei cittadini.

CAMPA: Salvadori ha evidenziato un problema reale. Crede che Oliboni abbia ragione quando parla di rispetto umano da avere con chi mendica, perché non possono essere umiliati anche da noi. Si dovrà rifare la deliberazione, puntando a fare una premessa di carattere più generale per intervenire sui chi viene sfrattato e mandato a mendicare. Può starci l’idea di colpire il fenomeno della mendicità, ma non va dimenticato che in giro per il nostro Comune ci sono anche altri aspetti non autorizzati come i manifesti del Centro Rivolta. A riguardo della mendicità si debbono creare le condizioni per individuare e colpire questo fenomeno in tutto il territorio comunale. Ribadisce che è buona l’idea che sta dietro la delibera, ma conviene ritirarla e riscriverla puntando al rispetto della dignità delle persone coinvolte.

CACCIA: Va capito bene che tipo di ideologia sostiene questo documento. Chiede quali sono le motivazioni che giustificano questo provvedimento. Si è parlato di intralcio alla viabilità e di disagio. Le motivazioni cui fa riferimento la delibera vanno discusse. Crede che sarebbe sbagliato generalizzare sulla situazione della mendicità in città. Gli sembra che si parli di qualche decina di persone che sono vittime di organizzazioni illegali. Il fenomeno dello sfruttamento delle persone va contrastato. Esiste il problema dello sfruttamento dei minori per l’accattonaggio: sono arrivati sino all’amputazione dolosa degli arti in Romania. Gli strumenti in utilizzo alle Politiche Sociali del Comune vanno coordinati con la Polizia Municipale: questo potrebbe dare dei frutti. Caccia non si accontenta del promemoria di Gislon (Politiche Sociali) allegato alla delibera. Va tenuto conto di quali sono le vecchie e le nuove povertà. Illustra una serie di tagli economici che ci sono stati alle politiche sociali comunali: dice che ci sono domande inevase per i posti letto. La Regione Veneto ha tagliato in parte il contributo al Comune per le Politiche Sociali. Parla al esempio dell’Arciconfraternita San Cristoforo che ha problemi per erogare i servizi. Sollecita perché si riorganizzino gli interventi sociali verso chi ha problemi di povertà e indigenza. Gli sembra che le premesse cui si riferiva Campa non c’entrono con la delibera. Va attuato un rilancio delle politiche sociali dotandole di strumenti adeguati. Non si risolvono i problemi con le scelte ideologiche.

FILIPPINI: Oggi è presente anche il Presidente della III^ Commissione e gli argomenti delle Politiche Sociali cui si è fatto riferimento possono essere trattati proprio in questa Commissione.

VIANELLO: Il dibattito odierno esula dal merito della deliberazione. Bisogna puntare a risolvere i singoli problemi. Con questa proposta di deliberazione, secondo Vianello, i poveri non c’entrano nulla. I poveri veri non mendicano per le strade. Questa deliberazione può non avere allegato il rapporto delle politiche sociali comunali.

Il Vice Sindaco VIANELLO e il Cons. MAZZONETTO hanno un vivace scambio di vedute con alcuni apprezzamenti non propriamente votati al fair play.

Il Presidente FILIPPINI interviene sull’ordine dei lavori e chiede che, nel rispetto dei lavori della Commissione e per avere un confronto civile, si abbassino i toni e continui la discussione della proposta di deliberazione.

VIANELLO: Mendicare in Italia non è un reato. Nel nostro territorio non c’è più la presenza del racket che mandava i bambini a mendicare. I mendicanti erano circa 60 nel nostro Comune e ora si sono ridotti a 30 circa: fanno parte del mondo del nomadismo. La strada da percorrere è quella di vietargli di stare fermi in un posto. Ribadisce che attualmente mendicare non è un reato. Per impedire questa pratica non ci sono altre motivazioni di legge che l’intralcio alla viabilità. I mendicanti sono tutti conosciuti dalla Polizia Municipale e dalle forze dell’ordine. Invita il Consigliere Bonzio a leggere il rapporto presentato dal Comandante della Polizia Municipale alla loro festa annuale. Vianello chiarisce che non ritiene che siano poveretti coloro che delinquono. A Mestre è difficile applicare la questione dell’intralcio alla viabilità per allontanare i mendicanti.

SALVADORI: Spiega che non c’è altra strada che applicare qualcosa di ammissibile, per quanto sottende questa deliberazione, e alla portata dell’Amministrazione Comunale. Secondo lui non è ammissibile che con i mendicanti si danneggi l’immagine della città. Questa proposta di deliberazione interesserà anche le isole e la terraferma. A conclusione del suo intervento, Salvadori informa che deve assentarsi dalla seduta per altri impegni, già programmati.

MAGGIONI: Gli sembra poco decoroso che l’Assessore Salvadori vada via.

TURETTA R.: Deve testimoniare le difficoltà che ci sono state per convocare questa seduta. Se si deve proseguire l’esame della deliberazione si rinvia tutto al 5 giugno p.v.

CORRA’: Ritiene paradossale che una Commissione come questa per l’argomento che tratta possa durare poco. Si potrebbe, la prossima volta, farla congiunta alla III^ Commissione. Interviene sull’ordine dei lavori. Dice che nella bozza che è allegata alla deliberazione (a firma di Gislon) viene esposta una teoria: egli vuole vedere un’analisi scritta sulla situazione ed i risvolti della mendicità. Con quanto emerge da questa analisi si deve riscrivere diversamente la proposta di deliberazione. Non è vero poi che sia tutto a posto per quanto riguarda i servizi delle Politiche Sociali, e su questo da ragione al Consigliere Caccia.

FILIPPINI: Propone di sospendere la Commissione congiunta è di riprendere i lavori il primo giorno utile con la presenza di Salvadori e Vianello. Rivolgendosi a Corrà dice che sarebbe utile fare una specifica Commissione III^ dedicata agli aspetti delle Politiche Sociali collegati a questo provvedimento.

VIANELLO: Se serve una reazione a Corrà sulla mendicità si può forniglierla.

Il Presidente FILIPPINI, vista l’assenza dell’Assessore Salvadori, ripropone di aggiornare i lavori alla prima data utile in cui proseguire l’iter della P.D. 2008.1662. Ottiene l’assenso dei Commissari alla sua proposta. Fa annotare alla Segreteria della II^ Commissione i nominativi dei Consiglieri che si erano iscritti per intervenire e non l’avevano fatto: Maggioni, Rosa Salva, Corrà, Molina, Salviato, Borghello, Speranzon, Miatello. Congiuntamente al Presidente TURETTA R., dichiara conclusa la seduta alle ore 11.15.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 25-06-2008 ore 00:00
Ultima modifica 25-06-2008 ore 00:00
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