Seduta del 30-04-2008 ore 16:00
congiunta alla IX Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Anna Gandini, Maria Paola Miatello Petrovich, Michele Mognato, Fabio Muscardin, Carlo Pagan, Fabio Toffanin, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Danilo Corrà, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Valerio Lastrucci, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Bruno Filippini, Anna Gandini, Maria Paola Miatello Petrovich, Fabio Toffanin, Giampietro Capogrosso, Giorgio Reato, Roberto Turetta, Saverio Centenaro, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giacomo Guzzo, Daniele Comerci (sostituisce Fabio Muscardin), Vittorio Pepe (sostituisce Tobia Bressanello)
Altri presenti: Dirigente Giorgio Pilla, Dirigente Mario Berti, Funzionario Cecilia Rossettini,
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 16.20 il presidente Centenaro, in accordo con il presidente della IX commissione Chinellato, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: fa presente l’argomento iscritto all’ordine del giorno; ricorda che è stato recentemente effettuato un sopralluogo per prendere visione dei luoghi che costituiscono oggetto dell’intervento. Dà la parola ai tecnici affinchè illustrino il significato sostanziale del permesso di costruire in deroga ed in parziale sanatoria ed il motivo del passaggio in Consiglio Comunale
ROSSETTINI: fa presente che questa pratica parte nell’estate 2006. Dichiara che il primo passo è stato quello di capire qual’era la situazione pregressa quindi è stata fatta una ricerca d’archivio da parte di progettisti e storici. Afferma che il seminario negli anni 50 ha acquisito dei capannoni siti presso punta della dogana. Ricorda che sono stati realizzati dei lavoro d adeguamento a seconda degli usi che, della struttura, venivano fatti in quel momento; talvolta i lavori sono stati anche abusivi come per la costruzione di un ascensore. In altri casi c’è stata l’autorizzazione della Sovrintendenza ma non del Comune. Rileva che una verifica ufficiale non era mai stata fatta prima degli anni ’40 (nel 1942 c’è stata la prima legge urbanistica) ed esiste il raffronto tra la situazione degli anni 1939-40 e la situazione attuale. In tale raffronto si possono trovare le differenze più o meno importanti che necessitano da parte del consiglio comunale di un’espressione sulla deroga (soppalchi, blocco dei servizi) che impongono la deroga. La scheda che identifica questo fabbricato è la scheda SM cioè un monumento ottocentesco per il quale è ammessa la conservazione o il ripristino originario. Afferma che l’utilizzo che ci sarà nel futuro impone un adeguamento soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario in quanto ci sono prescrizione per esempio da parte dei Vigili del Fuoco e sull’accessibilità. Sostiene che i magazzini da parte di Punta della dogana, prima destinati a mensa dei seminaristi, adesso diventano biblioteca e bisogna rifare i solai. Fa presente che alcune delle cose fatte vengono cancellate perché alcune cose fatte negli anni non possono essere analizzate e ed è stato fatto un elenco di tutto ciò che va in deroga e di quello che viene ripristinato.
CENTENARO: chiede se spetta al consiglio comunale sanare questo eventuale abuso.
ROSSETTINI: risponde che se fosse un abuso a norma del Piano regolatore ci dovrebbe essere una sanatoria senza deroga ma siccome è una sanatoria non conforme al PRG come non lo è il progetto ci deve essere l’approvazione da parte del consiglio comunale. Ricorda che la salvaguardia ha già rilasciato l’autorizzazione sulla sanatoria e si è espressa sul fatto che questi abusi non hanno provocato alterazioni del sito esteriore. L’unica cosa che non può essere sanata è l’extracorsa dell’ascensore e pertanto va modificato.
CAPOGROSSO: dichiara di aver esaminato la documentazione e di essersi recato presso la segreteria per poter vedere le planimetrie che non erano state consegnate ai consiglieri. Chiede che la documentazione sai data o in cartaceo colorato o in supporto informatico e ribadisce che deve essere consegnata poiche non è corretto deliberare su una documentazione non vista. Ritiene non necessario andare a verificare i singoli interventi ma chiede per quali articoli e per che motivi si deroga.
Alle ore 16.35 escono i consiglieri Salviato e Mazzonetto
ROSSETTINI: risponde affermando che la scheda e l’articolo di riferimento sono la scheda SMKA che sono tra quelle più di pregio perchè si tratta di monumenti e sarebbe prescritto solo il ripristino o il mantenimento ed un intervento così significativo è in contrasto con queste schede e quindi l’intervento potrebbe essere interpretato contrario al piano quasi su tutto. Afferma che questo intervento è rispettoso del monumento ma farne una pinacoteca, due piani del seminario etc. quindi con un utilizzo moderno, impone lavori consistenti ed è necessaria la deroga.
PILLA: fa presenta che il fatto che esiste una scheda che richiama l’assetto originario dell’immobile significa che esiste la possibilità di ricondurlo all’assetto originario e qualora non fosse possibile si tratta di un intervento comunque migliorativo rispetto agli interventi lesivi che sono stati talvolta effettuati.
CENTENARO: invita l’architetto Pilla ad illustrare il parere della Municipalità e l’emendamento.
ROSSETTINI: legge il parere della Municipalità.
PILLA: dichiara che la Municipalità confonde l’interesse pubblico con a pubblica fruizione poiche in sostanza si tratta di un’università aperta agli studi teologici in generale e non soltanto per i preti seminaristi, chiunque può partecipare agli studi.
ROSSETTINI: legge le controdeduzioni al parere della Municipalità
PILLA: spiega le motivazione in base alle quali è stato necessario presentare l’emendamento, ne illustra il contenuto e i disegni.
CAPOGROSSO: afferma che risulta chiaro quali sono i contenuti di deroga della proposta di delibera. Ricorda che non si presenta una necessità di deroga sui servizi e che in particolare sui servizi del terzo e del secondo piano non c’è necessità di deroga. Ritiene che l’intervento sia adeguato alle esigenze dei tempi attuali trasformandosi il seminario in una sorta di campus universitario. Sottolinea pertanto che non sono giustamente accoglibili le osservazioni della Municipalità in quanto l’accoglienza degli ospiti non viene realizzata a qualsiasi condizione ma soltanto se ski tratta di studenti. Dichiara di essere d’accordo con la proposta di deroga. Dichiara di avere avuto contatti col settore Patrimonio dal quale ha ricevuto l’atto col quale è stata formulata la convenzione che non è tra Comune e Palazzo Grassi ma tra comune, Palazzo Grassi e Seminario infatti il verbale di presa in consegna è firmato anche dal demanio. Ritiene pertanto che gli atti siano corretti e consequenziali.
CENTENARO: dichiara, in accordo con la commissione, che la proposta di delibera viene inviata in consiglio comunale per la discussione.
Alle 16.55, il Presidente Centenaro, dichiara chiusa la seduta.
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