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III Commissione - Verbale

Seduta del 27-09-2005 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Danilo Corrà, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Delia Murer, Direttore Sandro Del Todesco,Funzionaria alle Politiche Sociali Corsi,Mussi Mariangela rappresentante della Consulta per la tutela della salute

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Piani di zona dei servizi sociosanitari. Area salute mentale

Verbale

Alle 15.15, il Presidente della III Commissione Danilo Corrà, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che è l’ultima seduta tematica sui piani di zona e che per martedì 4 ottobre è previsto un incontro con i vertici dell’ASL n.12. Quindi invita il Dott. Del Todesco ad illustrare l’area della salute mentale

DEL TODESCO fa presente che tale area è molto complessa, presenta le maggiori criticità e necessita di un impegno elevato. Si rilevano difficoltà sul piano dell’integrazione socio-sanitaria e sulla messa in rete dei servizi. Inoltre l’Amministrazione si è fatta carico di spese sanitarie nel settore che sarebbero di competenza del fondo regionale. Necessari progetti individualizzati e monitorati che registrino una convergenza tra tutti gli attori previsti. In occasione della Conferenza dei Sindaci è stato affrontato il problema della salute mentale per verificare i servizi. La situazione è costantemente oggetto dell’Amministrazione Comunale, ma è necessario imprimere un segnale di superamento delle difficoltà. Si è pervenuti ad una proposta che tenga conto di azioni prioritarie, linee guida sotto il profilo dell’azione socio-sanitaria con predisposizione di protocolli che seguono il paziente. C’è una casistica emergente di soggetti con diagnosi plurime. In terraferma ci sono situazioni più problematiche. Si è pensato anche di formulare progetti individualizzati, tenendo le persone a domicilio, ma sotto cura. L’Amministrazione comunale ha programmato forti risorse, per la parte domiciliare e residenziale e per il reinserimento dei pazianti. Il residuo psichiatrico è sostenuto dal Comune e dai centri di salute mentale diurni. E’ necessario un rilancio del dipartimento con tutti i soggetti interessati. Stanno ultimando alcune strutture ( via Pasqualigo). La ricerca di una qualità possibile nella risposta è un impegno che le Amministrazioni si sono assunte. E’ necessario controllare obiettivi che siano alla portata dell’Amministrazione comunale perché ci sia una piena assunzione di responsabilità

TURCHETTO chiede se l’accollarsi di responsabilità e oneri da parte dell’Amministrazione Comunale sia un’anomalia

DEL TODESCO risponde che l’Amministrazione ha promosso e sostenuto i servizi a termine, per rilanciarli. Il Comune doveva essere rimborsato dalla Regione che ha provveduto solo in parte

BORGHELLO ricorda che i servizi sono erogati in collaborazione con le Associazioni. Chiede i nominativi e le attività di tali Associazioni

OLIBONI nota che l’inserimento lavorativo dei pazienti è stato modesto e ne chiede il motivo

MIATELLO propone di quantificare complessivamente le risorse del Comune e dell’ASL

FORTI (Ass.ne LO SPECCHIO) chiede quanti sono i soggetti provenienti da strutture chiuse che sono a carico del Comune di Venezia

TURETTA F. chiede perché la terraferma ha più problemi di Venezia, se la differenza storica incida e se c’è un trend per superarla

CAPOGROSSO fa presente che l’Amministrazione ha fatto una ricerca attiva per recuperare certe situazioni, ma nel caso della psichiatria c’è la possibilità che si vada incontro a casi che non si manifestano apertamente

MAZZONETTO chiede chiarimenti in merito all’assistenza domiciliare ed al Centro Diurno Rodari

CORRA’ propone che la struttura tecnica del Comune valuti lo stato dei rapporti con le Associazioni dei familiari ed evidenzi quali siano stati gli ostacoli nella realizzazione dei programmi

MURER informa che c’è stato un incontro tra l’ASL 12 e l’Associazione dei familiari perché c’è una forte preoccupazione in merito all’Area della salute mentale. La Conferenza dei Sindaci ha chiesto all’unità locale dell’ASL di elaborare un progetto per risolvere certe criticità. C’è l’esigenza di un tavolo di lavoro con la Regione per affrontare certe anomalie ( spese sanitarie a carico dell’Amministrazione Comunale di competenza del fondo regionale) e dare così una svolta al sistema. Riguardo alla situazione dei vertici di psichiatria, entro il 30 ottobre, sarà nominato un nuovo capo dipartimento nel settore della Salute Mentale

COSSU (Consulta per la tutela della salute) ha dichiarato che manca una filosofia dell’approccio psichiatrico. In questa area non è stato mai pianificato nulla e la maggior parte degli interventi non sono di supporto e dialogo con il paziente ma di tipo farmaceutico. E‘ necessario che la comunità cittadina apra un dibattito sul problema della salute mentale. I protocolli non sono funzionanti e gli obiettivi non sono stati raggiunti. Non ci sono risorse per il Centro Diurno e la comunità terapeutica è diventata un piccolo manicomio.

BALDAN ( Associazione Lo Specchio) osserva che i piani di zona precedenti erano più argomentati di quelli in esame, ma non sono stati attuati. A Mestre si vuole negare l’esistenza del problema psichiatrico e non c’è mai stata una reale e concreta progettualità, mentre a Venezia la situazione è migliore. I malati vanno curati e non si possono perdere nel territorio una volta dimessi dall’ospedale. Il Comune deve farsi carico di questo problema ed aprire strutture con personale preparato. Le cose non funzionano e non è escluso che si faccia ricorso alla Procura della Repubblica

CENTENARO non nega la responsabilità dell’ASL nell’ambito della psichiatria, ma bisogna fare in modo che gli ostacoli vengano abbattuti. E’ necessaria una fattiva collaborazione tra tutti i soggetti interessati per appoggiare i familiari. Importante la ristrutturazione dei centri di salute mentale e dare una sede alternativa all’Associazione Lo Specchio

MURER informa che il Comune ha già offerto una sede allo Specchio, ma l’Associazione non ha risposto forse perché sta valutando una soluzione migliore. In merito alla progettualità generale sulla psichiatria si sta aspettando che l’ASL elabori un suo progetto

CORSI evidenzia che il problema della salute mentale va distinto dalla psichiatria. Il progetto del Welfare deve essere realizzato perché la comunità possa costruire un certo ambiente di vita. La psichiatria è curare con impostazione e competenza usando farmaci diversi,in base ai costi. A Venezia si è lavorato sul residuo psichiatrico attraverso una verifica sulle singole persone. Si stanno anche programmando le uscite dei pazienti con progetti di reinserimento. Sia l’età adulta che l’età evolutiva possono presentare dei problemi e la salute mentale non è solo un problema di cura e di risorse economiche ma anche di contesto sociale. Inoltre i pazienti non sono soggetti di diritto e non possono scegliere. Le responsabilità devono essere condivise anche con l’ASL. Il piano di zona doveva essere costruito diverso, non funziona perché c’è un problema di conduzione

MIATELLO chiede perché non è stato possibile aprire un confronto con l’ASL

CORRA’ dichiara che nonostante le difficoltà e le lacune emerse, il documento deve essere approvato, anche se si andrà a deliberare qualcosa che non è realistico. Sono state individuate mancanze di adempimenti da parte dell’ASL e perciò si partirà con il porre all’Azienda una serie di domande di pianificazione e di confronto rimaste inevase

DEL TODESCO conferma che nell’area della salute mentale, si notano momenti di criticità ma ricorda che la pianificazione è responsabilità di soggetti diversi. E’ necessario individuare obiettivi comuni per stabilire un’unica strategia, infatti bisogna partire da una volontà convergente per risolvere i problemi. L’azienda ASL ed il Comune devono dare delle risposte e garantire un impegno per recuperare la situazione nell’arco del triennio. importante valorizzare al massimo le risorse in ogni interlocutore (es. la Regione). Deve essere fatta una pianificazione di zona, dove ognuno si prende le responsabilità e gli impegni nei confronti della città e della comunità.

CORRA’ dichiara che vuole proporre un O.d.G. al Consiglio Comunale sul problema della salute mentale

Alle ore 17.00, esaurito l’ordine del giorno, il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 27-10-2005 ore 00:00
Ultima modifica 27-10-2005 ore 00:00
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