Seduta del 22-04-2008 ore 14:30
Consiglieri componenti la Commissione: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Michele Mognato, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Ivano Berto, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giampietro Capogrosso, Danilo Corrà, Franco Ferrari, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Daniele Comerci (sostituisce Paolino D'Anna), Franco Conte (sostituisce Valerio Lastrucci), Bruno Filippini (sostituisce Michele Mognato), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson)
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Assessore Enrico Mingardi, Dirigente Giorgio Pilla, Dirigente Carlo Andriolo, Funzionario Marino Zegna, Funzionaria Monica Caiselli
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 14.55 il Presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: fa presente il primo punto all’ordine del giorno e ricorda che la proposta di delibera è già stata illustrata il 5 febbraio. Osserva che la Municipalità di Marghera ha già espresso il parere e così anche la Commissione di Salvaguardia. Spiega che essendo presenti l’assessore Mingardi e il Dirigente Andriolo possono meglio illustrare gli aspetti della viabilità che erano emersi nella precedente seduta di commissione.
ANDRIOLO: illustra le controdeduzione elaborate in relazione ai punti 1 e 2 del parere della CDS e la lettera “A” del parere della Municipalità di Marghera relative alla grande viabilità e al Piano Direttore. Precisa, in particolare, che la previsione contenute in diversi documenti sono alla base dell’aggiornamento del Piano Particolareggiato del traffico urbano che ha aggiornato la cartografia. Afferma che l’accesso la Parco Scientifico Tecnologico è così aggiornato precisando che a livello di progettazione si faranno gli opportuni dimensionamenti. Dichiara che è stata accolta la seconda osservazione della CDS (punto 3 delle osservazione della CDS).
CENTENARO: fa presente che sono stati consegnati gli emendamenti proposti dall’assessore e le bozze di convenzione.
ZEGNA: afferma che la bozze di convezione sono quelle standard secondo dispositivo di legge e che trattandosi di un piano di attuazione di iniziativa pubblica possono accompagnare il provvedimento in oggetto. Precisa che le convenzioni servono soprattutto ad identificare le superfici a standard primario e secondario e per monetizzare. In merito alla superficie standard viene specificato il metodo utilizzato e l’entità. Interviene in merito agli emendamenti che l’assessore proporrà in consiglio comunale precisando che il primo recepisce le controdeduzioni al parere della CDS. Il secondo emendamento accoglie i due schemi di convenzione.
MAZZONETTO: dichiara di avere delle difficoltà di comprensione dell’argomento in oggetto e che gli sarebbe necessario vedere i luoghi e gli spazi di cui si sta parlando.
CAPOGROSSO: precisa che il sopralluogo specifico non è mai stato effettuato se non nei luoghi vicini.
MAZZONETTO: ribadisce che non ha la misura delle cose di cui si sta parlando non avendole viste in quanto la documentazione cartacea non gli è sufficiente. Dichiara che in merito a questo piano di recupero vorrebbe capire qual è l’indirizzo della giunta comunale ed in particolare relativamente al piano di sviluppo economico generale di quest’area. In questo desidererebbe sentire l’assessora Fincato. Dichiara, come esempio, che adesso c’è il problema della Sirma, che è uno dei tanti da inserire all’interno di una visione strategica dell’area industriale. Riferisce che anche in merito alla viabilità non riesce w ad avere il senso delle misure.
CAPOGROSSO: rileva che dall’incontro precedente è passato parecchio tempo. Dichiara che monetizzare ¾ del secondario gli pare eccessivo . Pone un quesito relativamente all’opportunità di monetizzare il secondario e invita alla riflessione. Afferma che dal suo punto di vista nella fattispecie non è completamente applicabile. Chiede un chiarimento. Pone l’accento sul fatto che questa P.D. prende in considerazione due comparti e non c’è nessuna altra delibera che prevede due comparti pertanto con l’attuale provvedimento si sanciscono i due comparti. Il Piano di recupero prevedeva due comparti ma era una delibera di giunta pertanto in consiglio è la prima volta che si parla dei due comparti. Precisa che il Piano Direttore prevedeva un massimo di superficie pavimentata per metro quadrato di superficie fondiaria. Pone un quesito relativamente alla quantità di superficie fondiaria e specificamente dove la si trova quantificata.
CENTENARO: intervenendo come consigliere pone un problema in merito alla viabilità. Dichiara che sul Vega erano già presenti delle perplessità dopo l’approvazione del “Vega 2”. Chiede se in base agli accordi già stipulati, la viabilità che oggi viene proposta, anche in seguito alle osservazioni della CDS, variano le indicazioni che sono già state approvate col Piano di Recupero.
TURETTA: chiede di avere il tempo di analizzare la documentazione consegnata in commissione. Si dichiara d’accordo sulla monetizzazione di standard secondario su aree di questo tipo. Esprime la sua perplessità lnel prendere atto di documentazione della Provincia casula bonifica dell’area in oggetto. Sostiene di essere a conoscenza del fatto che in quella zona non si è bonificato neanche in base alla vecchia normativa. Chiede che venga fatta una verifica su quanto dichiarato dalla Provincia. Si dichiara perplesso sulla veridicità della documentazione. Ritiene che la viabilità della zona è sorta con grossi problemi e gli interventi in essere sono di scarsissima rilevanza rispetto alla gravità dei problemi.
CAPOGROSSO: chiede un’illustrazione del capoverso di pag. 6 della relazione istruttoria per comprendere meglio il raccordo tra i due piani.
ZEGNA: sottolinea che non sono da confondere i problemi dell’invarianza idraulica con quelli di bonifica. Richiama la L.R. 1322 sull’invarianza idraulica prevista negli strumenti urbanistici. Precisa che il Comune di Venezia ha rafforzato questa normativa per cui non può essere che uno strumento urbanistico non abbia la dichiarazione di compatibilità idraulica sula quale viene poi chiesto un parere ai due consorzi di bonifica. Sottolinea che le prescrizione degli organi competenti diventano norme di piani quindi sono obblighi recepiti. Dichiara, relativamente la tema della monetizzazione, prevista dalla norme tecniche del PRG, che una questione sia di carattere politico che tecnico. Ritiene che lì dove ci sono degli standard secondari del tutto inutili, al comune conviene monetizzare. Specifica che attuare degli interventi privati a Porto Marghera è molto oneroso a causa degli alti costi di bonifica pertanto l’unica possibilità per rendere l’area più appetibile è consentire maggior SLP. E’ conseguente che si predilige ridurre le aree a standard secondario. Fa notare che nella fattispecie il comparto sub 1 aveva maggior volumetria di quella consentita dalla propria arae di pertinenza perciò era difficile realizzare quanto previsto. Da ciò ne è derivata la monetizzazione. Interviene in merito alla sanzione dei comparti e riferisce che è nelle possibilità quella di realizzare piani diversi nel caso le esigenze siano diverse. Precisa che il Piano Direttore non è uno strumento urbanistico e dal punto di vista normativo prevalgono gli strumenti urbanistici. Precisa che non è possibile imporre al privato di seguire il Piano Direttore e che se facesse ricorso con tutta probabilità lo vincerebbe in quanto prevale il piano urbanistico. Interviene in merito ai quesiti sulla superficie fondiaria.
ALLE 15.30 entra il consigliere Guzzo
ANDRIOLO: Risponde al quesito posto precedentemente dal consiglire Centenaro, specificando che l’aggiornamento del PPTU è migliorativo e sicuramente c’è coerenza tra gli strumenti.
TURETTA: si dichiara perplesso quando sente affermare che non ci sono dei criteri precisi relativamente agli oneri da parte dell’amministrazione. Ritiene sia meglio, su un intervento specifico, che non vi siano regole rigide sulla applicazione dei criteri per la gestione degli oneri ma a suo avviso la monetizzazione che il Comune realizza non viene destinata in bilancio. Ritiene che questi aspetti di gestione debbano essere pianificati.
ZEGNA: intervenendo in merito al fondiario richiama l’art. 31 delle norme di piano.
CENTENARO: sentita la commissione dichiara che la proposta di deliberazione posta al primo punto nell’ordine del giorno viene inviata in Consiglio Comunale per la discussione. Annuncia l’inizio dell’esame relativo al secondo punto all’ordine del giorno. Ricorda che l’esame è giunto all’osservazione n. 8 punto 2
VECCHIATO: chiede se c’erano quesiti rilevanti sulla distanza dalla battigia rispetto alla discussione già svolta.
CAPOGROSSO: fa presente che si era ampiamente affrontata la problematica della metodologia di raccordo tra gli ambiti SIC, eliminando dall’altra parte quelle che sono le strutture a mare individuando una metodologia di definizione non fluttuante.
CENTENARO: fa presente che il piano è già stato pubblicato e che le osservazioni sono state presentate rispetto al piano pubblicato.
CAPOGROSSO: specifica che a suo avviso con la sua proposta vengono parzialmente accolte le osservazioni poichè vengono accolte le loro richieste ma non fino a cinque metri dal mare propone inoltre di concedere quanto richiesto imponendo che non deve aumentare il numero di capanne.
PILLA: precisa che non è mai stato posto un limite al numero di capanne. Viene specificato che le capanne devono rimanere ad almeno 30 metri dal limite dei cinque metri. Ritiene che se c’è la volontà si può decidere di porre un limite al numero di capanne. Fa notare che se aumenta il numero di capanne i servizi devono, di conseguenza, essere proporzionati.
CENTENARO: riferisce che l’assessore, appena uscito, si è riservato di fare una riflessione sul punto appena discusso. Invita a proseguire l’esame dal punto 2 dell’osservazione n. 8
PILLA: illustra l’osservazione 8 punto 2 e 3 e; da alcune spiegazioni relativamente alle controdeduzioni.
Alle ore 16.10 entrano i consiglieri Corrà e Pagan
TOSO: intende esprime alcune preoccupazioni. Sostiene che è necessario ragionare sui servizi da spiaggia e ancor più in generale sull’impostazione che si vuole dare al Lido. Ritiene sia necessario assumere un orientamento generale prendendo a riferimento i servizi da spiaggia poiché non è coerente contingentare le capanne quando si lasciano liberamente sorgere chioschi senza nessun limite. Precisa che a Lido tutto è contingentato ma se si lascia che sul lungomare ci sia totale libertà si creano due situazioni diverse: una sul lungomare dove si può agire liberamente e una dietro il lungomare dove tutto è regolamentato. Sostiene che questa linea non è accettabile e che occorre assumerne una di unica e coerente. Riferisce di essere in attesa di una relazione da parte dell’associazione commercianti sul tema dei permessi commerciali.
CAPOGROSSO: pone un quesito in merito ai chioschi e cioè se c’è la possibilità, quando viene fatta la richiesta, che l’impianto divenga una moltiplicazioni di ambiti.
PILLA: precisa che nelle norme non c’è aumento di volume rispetto a quelli già posseduti, quindi è possibile trasformare i volumi da una destinazione all’altra.
TOSO: ritiene che il numero delle strutture non è contigentato poiché all’interno delle singole concessioni i concessionari stanno agendo liberamente e senza limite alcuno.
PILLA: esamina l’osservazione 8 al punto 6 e le controdeduzioni. Fa presente che sono state proposte capanne in plastica e qualcuno ha realizzato capanne diverse da quelle tradizionali. Precisa che ci sono dei vincoli alle tipologie di capanne che si possono collocare e nella controdeduzioni si dice che il cambiamento sostanziale non è compatibile con le strutture del Lido anche se sono state ammesse le strutture con basamento ed il tetto in metallo o plastica. Precisa che alcuni hanno realizzato complessi diversi da quelli usuali con effetti non molto positivi. Precisa che esistono delle tipologie di capanne ed è possibile collocarne all’interno di quelle già specificate ma non del tutto diverse al di fuori della gamma prevista. La controdeduzione sostiene che dovranno essere garantite le caratteristiche tipologiche esistenti.
CENTENARO: fa notare che dovrebbero essere prese in considerazione nuove tipologie che possono derivare dall’uso di nuove tecniche e materiali.
PILLA: ritiene che è necessario fare una valutazione complessiva tra il mantenimento di una specificità e di una tradizione piuttosto che l’immissione del nuovo. Illustra l’osservazione n. 9 dal punto n.1 al punto n.6 e le controdeduzioni.
Alle ore 16.55 il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.
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