Seduta del 09-04-2008 ore 10:00
Consiglieri componenti la Commissione: Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Ivano Berto, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Daniele Comerci (sostituisce Carlo Pagan), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Vittorio Pepe (sostituisce Danilo Corrà), Silvia Spignesi (sostituisce Claudio Borghello)
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Vice Presidente Ater Maurizio Barberini, Consigliere Ater Olvrado Girardello, Direttore Ater Aldo Luciano Marcon
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 10.15 il presidente Oliboni constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola al direttore dell’Ater per l’esposizione del primo punto all’ordine del giorno ricordando ai consiglieri che il dibattito è la prosecuzione di una precedente riunione.
MARCON riepiloga brevemente quanto discusso nella precedente riunione ed informa i consiglieri sulla tipologia degli alloggi consegnando un riepilogo scritto che viene acquisito dalla segreteria della commissione. Complessivamente, considerando tutte le tipologie dello stato degli alloggi e delle situazioni degli inquilini e/o occupanti la cifra finale di alloggi non classificati da regolari contratti di affitto è 625.
RUMIZ contesta all’Ater la classificazione degli alloggi costruiti non esclusivamente con contributi statali con la conseguente immissione sul mercato come edilizia di social housing; il Comune sta cercando con la Regione di determinare la classificazione di questi alloggi come ERP e quindi soggetti all’assegnazione attraverso l’uso delle graduatorie comunali.
MARCON infine comunica l’entità dei casi di morosità ed il numero degli inquilini coinvolti.
BARBERINI conferma che c’è in programma la realizzazione di 352 alloggi compresi quelli di campo Marte e via Bissolati, il tutto con un finanziamento di circa 40 milioni e che comprendono gli interventi di Altobello, Gazzera, Campo dei Sassi e via Fornace.
CAPOGROSSO chiede se corrisponde l’elenco ed il numero delle proprietà Ater che potrebbero essere messe in vendita.
MARCON ricorda che spesso gli interventi abusivi riguardano le parti comuni degli edifici ed altri invece sono da ricondurre a variazione degli interni dei singoli appartamenti.
REATO dà atto dell’incontro con Ater per continuare l’esame della situazione e ricorda che ci sono circa 2800 domande ERP, quelle presentate ad Ater ed un numero imprecisato di sfratti. Si compiace per la presenza del consigliere Girardello. Chiede di conoscere non solo la situazione in essere ma anche le strategie messe in atto per cercare di risolverla, comprese le modalità del recupero delle risorse finanziarie per acquistare o realizzare nuovi alloggi. Se non c’è un quadro chiaro non si riuscirà a risolvere l’emergenza. Ricorda che Ater ha un piano di vendita di alloggi dal 1977, piano modificato 2 anni fa e che non ha avuto ancora il nulla osta regionale; se Ater riuscisse a vendere 200 case all’anno, il piano sarà realizzato fra 20 anni. Ci sono delle aree Peep non utilizzate dagli enti pubblici e non si conosce il motivo e rende noto che in centro storico ci sono delle abitazioni vuote e nuove che non possono essere assegnate stante delle difficoltà per gli allacciamenti fognari.
OLIBONI sottolinea la drammaticità del problema, evidenzia l’impressione che non si riesca ad intaccare la situazione ed invita l’Amministrazione ad una più incisiva politica nel settore; constata che esiste un piano di gestione del patrimonio per affrontare i casi sociali ed in parte per aiutare le giovani coppie. Esprime la considerazione che non tutti ritengono il problema della casa come il vero problema di questa città.
Alle ore 10.50 esce la consigliera Spignesi.
SAETTA chiede come si comporta l’Ater nell’applicazione dell’IVA.
BONZIO considera l’esperienza dell’Ater da chiudere e passare le competenze ai comuni: Ater somma i difetti delle aziende alle pastoie della burocrazia pubblica. Ritiene che i dati forniti siano difficili da comprendere; dall’esposizione fatta sembra che i 78 alloggi effettivamente sfitti siano troppo pochi, ricorda le decisioni dell’Amministrazione comunale su via delle Felci e come alvcune aree destinate all’edilizia pubblica siano abbandonate se pur già assegnate ad Ater. Prende atto delle 102 occupazioni senza titolo e, dichiarandosi contrario comunque alle occupazioni abusive, fa presente le gravi difficoltà che incontrano le famiglie. Chiede informazioni sulla situazione delle case dell’ex Demanio statale e pure delle “casette” alla Giudecca. Ricorda ancora la sua richiesta di effettuare un sopralluogo alla Giudecca da parte della commissione e dei rappresentanti dell’Ater.
Alle ore 11.00 entra il consigliere Cavaliere.
OLIBONI chiarisce che si sta affrontando solo l’emergenza e che non si intravvede una politica complessiva sulla casa.
MAZZONETTO chiede informazioni sul programma dell’Ater nel comune di Venezia, posta la questione che gli interventi a Gazzera Asseggiano inizieranno nel 2009/2010, chiede da quanti anni questi interventi siano in programma; dichiara che gli Ater dovrebbero essere soppressi e che le occupazioni abusive sono da addebitare alla latitanza della politica.
D’ANNA ringrazia gli ospiti per la disponibilità dimostrata non solo per la partecipazione ma anche per la volontà espressa di collaborare con il Comune sulla questione della casa, ritiene troppo sintetico il concetto espresso da alcuni commissari sulla necessità di abolire l’Ater.
MIATELLO ritiene che si debba affrontare in modo diverso il problema dell’emergenza casa, ricorda che ci sono circa 10.000 alloggi vuoti in centro storico, bisogna ripensare anche a questo patrimonio e non solo a costruire negli spazi verdi. Si dovrebbe ricominciare a favorire o meglio incentivare il restauro degli appartamenti privati così come per nuova residenza pubblica. Condivide il concetto che la lentezza degli interventi non sia ammissibile e quindi con Ater si deve sviluppare una sinergia sul territorio; si augura che il programma esposto dai rappresentanti dell’Ater venga realizzato compiutamente poichè il piano comunale prevede la realizzazione del 60% di proprietà pubblica sul totale di tutta la nuova edificazione; suggerisce di modificare la norma obbligando la realizzazione contestuale dell’intervento privato e quello pubblico.
RENZINI rende noto che la legge 10 permette ai comuni di effettuare la ricognizione delle proprietà Ater e di verificare la natura dei finanziamenti utilizzati per la costruzione degli alloggi; chiede se è possibile conoscere la parte di patrimonio comunale conferito in dotazione al nascente ex IACP.
MARCON risponde che per l’ultima richiesta si rende necessaria una ricognizione storica; con la legge 560 sono stati venduti 1200 alloggi, con la legge 29 è stato predisposto un piano di vendita di circa 3000 alloggi di cui 200 sono stati venduti ma non si riesce a venderne di più per la presenza di abusi edilizi. Per questo motivo si è iniziato un censimento delle abitazioni per aree e singoli alloggi per poter definire un piano di regolarizzazioni, se possibile, oppure di ripristino e comunque per poter intervenire a regolarizzare le situazioni. Sui piani di vendita incombe anche l’andamento dei tassi dei mutui; sui contratti viene applicata la modalità 3+2 e quindi non viene applicata l’IVA ed assicura che se dovesse essere modificata la normativa, gli affitti non verrebbero aumentati. Precisa che le spese condominiali per gli alloggi sparsi ammonta a circa 8/900.000 euro: Comunque nelle vendite bisogna procedere con cautela. Rende noto che dal 1 Aprile si sta procedendo con 3 squadre di tecnici ad ispezionare il patrimonio in centro storico:risulta che almeno 40 alloggi sono occupati da sola mobilia; precisa che sono a disposizione della manutenzione circa 10 milioni per riattare circa 550 alloggi, mentre per quella programmata è in cantiere il progetto; con Venezia si è sottoscritto il 6° contratto di quartiere ed i tempi di realizzo si aggirano sui 55 mesi.
Alle ore 11.35 escono i consiglieri Toso e Mazzonetto.
REATO richiede notizie sugli interventi alla Giudecca, un incontro con le Politiche Sociali per verificare lo stato dell’opera di coordinamento tra gli uffici e porta a conoscenza dei commissari che molti cittadini ricevono risposte negative alle domande di contributo all’affitto.
RUMIZ precisa che l’Amministrazione sta facendo un grande sforzo finanziario per rispondere alle richieste di abitazioni ma evidentemente non è esaustivo e non è reso abbastanza noto tra i cittadini, c’è la volontà di aumentare il numero di case da affittare e non le case in proprietà. Ci sono 29.000 case in affitto e di queste 10.000 sono pubbliche o di enti. Precisa che vendere le abitazioni non permetterà l’acquisto di un pari numero, l’alienazione deve essere compresa in una più ampia politica della casa ed annuncia che entro poco tempo verranno portati in Consiglio comunale due provvedimenti di vendita ed acquisto di abitazioni in terraferma. Sarà difficile risolvere l’emergenza anche se esiste un buon piano del governo nel merito ma di contro la Regione con i suoi provvedimenti non aiuta la gestione di questo settore. Si sta lavorando con continuità tra uffici per eliminare il fenomeno delle occupazioni utilizzando il metodo delle preassegnazioni. Enuncia quindi i piani di sviluppo: l’intervento ad Altobello, altra iniziativa alla Giudecca, il decreto che permetteva questi interventi è stato modificato e così i fondi sono stati dirottati dal ministero ad altri enti: comunque i nuovi interventi devono prevedere l’iniziativa privata, pubblica e dell’Ater contemporaneamente.
Alle ore esce il consigliere Saetta.
PANCIERA pone la questione delle case di Piazza Mercato a Marghera che sono in uno stato di abbandono ed invita a procedere velocemente a procedere con le preassegnazioni per evitare ulteriori occupazioni abusive; propone anche che, una volta assegnata l’abitazione, l’assegnatario non possa scegliere un’altra casa.
BARBERINI dichiara che con la nuova dirigenza, Ater ha cambiato le modalità della gestione della sua attività, concorda con quanto esposto su Marghera ma ricorda che i fondi delle manutenzioni derivano dalle entrate degli affitti.
BASSETTO ricorda i termini della convenzione tra Comune ed Ater che prevedono tra gli altri, dei precisi impegni a svolgere le manutenzioni delle abitazioni.
Alle ore 12.15 il presidente Oliboni dichiara chiusa la riunione.
Allegati
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