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II Commissione - Verbale

Seduta del 28-02-2008 ore 09:30
congiunta alla VIII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Maria Paola Miatello Petrovich, Michele Mognato, Fabio Muscardin, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Fabio Toffanin, Patrizio Berengo, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Alessandro Maggioni, Vittorio Pepe, Giuseppe Toso, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Michele Mognato, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Silvia Spignesi, Patrizio Berengo, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Alessandro Maggioni, Vittorio Pepe, Giuseppe Toso, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Ivano Berto)

 

Altri presenti: Direttore Generale Vincenzo Sabato; Direttore Piero Dei Rossi; Direttore Maria Maddalena Morino; Direttore Maurizio Carlin; Direttore Manuel Cattani; Tiziana Gregolin, CGIL FP; Mario Ragno, UIL FPL; Alessio Boato, CISL FPS; Giovanni Battista Rudatis, DIREL; Roberto Finco, C.S.A.; Livio Amelio, CGIL FP

 

Ordine del giorno della seduta

  1. "Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008" P.D. 532/2008: audizione delle Organizzazioni Sindacali del Comune di Venezia sulla situazione e prospettive del personale comunale

Verbale

Il Presidente FILIPPINI alle ore 10.00, di concerto con il Presidente MAZZONETTO, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta. Introduce l’ordine del giorno. Come Consiglio Comunale si è avviato l’iter per la discussione relativa al bilancio di previsione 2008. Crede possa essere utile ai Consiglieri sentire le rappresentanze sindacali dei lavoratori del Comune, per fare il punto della situazione. Chiarisce che questo non è un tavolo di contrattazione. Informa che c’è una vertenza in corso, e per rispetto di questa trattativa l’Assessore al Personale non sarà presente.

BONZIO: Prende atto che Filippini giustifica l’assenza del Vice Sindaco in Commissione. In fase di discussione di bilancio ritiene sia opportuna la partecipazione della Giunta a questa seduta, e dice questo riferendosi al Sindaco. Non giustifica l’assenza del Vice Sindaco. Spera che oggi il Sindaco o il Vice Sindaco vengano a spiegare qual è la situazione del personale del Comune, specificando le cose che riguardano quelli a tempo indeterminato che quelli a tempo determinato. La gestione del personale del Comune di Venezia merita attenzione, anche perché non si gestisce una cosa marginale, un orticello. Ribadisce la richiesta di aver presente il Sindaco o il Vice Sindaco.

Il Presidente FILIPPINI informa che il primo appuntamento utile sarà dedicato per sentire in Commissione l’Assessore al Personale sul tema odierno.

REATO: Oggi c’è in calendario l’audizione delle OO.SS. comunali: la presenza dell’Assessore al Personale non è necessaria. In questi ultimi due anni poco si è parlato in Commissione della situazione del personale comunale. Ricorda che questa Amministrazione Comunale è stata interessata da cambiamenti e variazioni della situazione del proprio personale, per esternalizzazioni e deprecarizzazioni. Chiede di capire quali sono gli strumenti con i quali possono accedere all’impiego in Comune i lavoratori cosiddetti atipici o le categorie che per legge hanno diritto all’accesso alla pubblica amministrazione. Si dovrebbero avere le informazioni e dati di come sono impiegati, nelle varie tipologie, i dipendenti comunali, perché partendo da questi dati si può ragionare ed analizzare la situazione.

MORINO: Se serve i dati relativi al personale comunale a tempo indeterminato, determinato o Co.Co.Co., la Direzione Personale è in grado di fornire ai Consiglieri quest’informazione. E’ una situazione che il Personale verifica sistematicamente.

BONZIO: Ritiene possa essere utile avere anche il quadro normativo con cui ci si muove; questo per essere più incisivi nelle proposte.

MAZZONETTO: Non entra nel ruolo della Direzione Personale o del Sindaco per quanto riguarda i dipendenti comunali. Avrebbe una valanga di riserve da fare alle Organizzazioni Sindacali del Comune, ma evita di soffermarsi su questo.

Il Presidente FILIPPINI da inizio all’audizione dei rappresentanti sindacali.

GREGOLIN (CGIL FP): Ringrazia i Presidenti le Commissioni congiunte per l’invito a quest’audizione. Fa una premessa sul rapporto tra il Sindacato e l’Amministrazione Comunale. Spiega che è in atto da anni nel Comune di Venezia un alto livello di contrattazione, con la finalità di far crescere la qualità dei servizi erogati. Negli ultimi due/tre anni si è puntato alla stabilizzazione di quanti operano in Comune, venendo incontro alle esigenze del personale precario o con contratto atipico. Così facendo si è ridotto il disagio di queste categorie. Per giungere a questo (stabilizzazioni) a volte si pagato un prezzo, anche nei rapporti tra gli stessi sindacati. Ricorda alcune trattative che hanno interessato il mondo della scuola (comunale). Pone l’accento sul fatto che si è tracciata una svolta positiva con la stabilizzazione del personale. Ricorda che il contratto nazionale è scaduto, come pure è scaduto l’integrativo del Comune di Venezia. Oggi è importante (centrale) la questione salariale. E’ noto a tutti qual è il potere d'acquisto degli stipendi. Come Comune di Venezia c’è un tavolo di trattativa aperta. Informa che è stato chiuso un accordo positivo e importante con la Fondazione Musei. Dice che con 200 euro lordi annui in più per le categorie A-B-C del Comune non si risolve la questione della tutela delle fasce deboli. Va avviato un confronto anche relativamente alle Municipalità, per capire a che punto si è con queste strutture e quali sono le prospettive per coloro vi operano. Si deve capire come sta funzionando la struttura comunale, che appare gerarchizzata. Usando un eufemismo, le cose non vanno avanti con i soli generali ma anche con la truppa. Risulta che ci sia un tavolo di confronto sui bilanci con le Organizzazioni Sindacali.

RAGNO (UIL FPL): Interviene come Segretario Provinciale della UIL. L’argomento odierno va diviso in due rami: 1) le politiche del personale, 2) i benefici economici. In questi ambiti ci sono stati luci ed ombre. Le cose positive: con le stabilizzazioni il Comune di Venezia ha fatto un buon lavoro; si è riusciti dare un assetto ad AMES, ad esempio. Alcune ombre. Ci saranno dei cambiamenti. Il Comune ha attualmente circa 2850 dipendenti a tempo indeterminato e circa 700 precari. Nei prossimi anni si andrà a ridurre il personale all’interno del Comune. Si vanno a stabilizzare alcune persone che sono entrate in Comune anche con colloquio. Chiarisce che non sta dicendo che questi sono entrati come facessero una passeggiata, come fossero una sorta di raccomandazioni. Il problema potrebbe esserci con chi è stabilizzato ai livelli più alti. Ricorda, e va tenuto conto, che la Legge Finanziaria impone dei vincoli a pubbliche amministrazioni come la nostra. C’è il problema della riorganizzazione dei servizi: nel tavolo di confronto ogni direttore porta il suo pacchetto di indicazioni, e si assiste ad una proliferazione verso l’alto. Si è diminuita la dirigenza, ma si continua a prendere dirigenti dall’esterno. Alcune scelte sono state contestate. Piacerebbe chiudere questa fase non proprio bella. Capisce che le dinamiche contrattuali con la normativa attuale sono di difficile attuazione. Crede che sia sotto gli occhi di tutti che c’è concreta difficoltà con gli stipendi attuali: ci sono lavoratori che non ce la fanno più con l’attuale congiuntura. Informa che sono stati proposti 2,5 milioni di euro comprensivi di tutto per le esigenze del personale comunale: su questo si sta ragionando ora. Informa che negli ultimi tre anni l’aumento medio sarà di 700 € lordi l’anno (circa 470 € netti, di media). Fa una riflessione: forse questo Consiglio Comunale deve pensare diversamente al personale del Comune. Risulta poi che il personale impiegato nelle Municipalità ha delle insicurezze, visti gli ultimi dibattiti sulla vita di queste strutture. Ragno chiarisce che come UIL non ci si è mai pregiudizialmente tirati indietro su nessun ragionamento: si è disposti a confrontarsi su tutto. Auspica che ci sia una politica positiva per continuare nell’opera di stabilizzazione. Conclude esprimendo, in generale, un giudizio positivo nei rapporti con l’Amministrazione. Come risultati raggiunti, esemplificando, vede il bicchiere mezzo pieno.

BOATO (CISL FPS): Non ripete quanto detto dai colleghi sindacalisti, visto che si ritrova su quanto hanno spiegato. Si sofferma sul contratto integrativo. La questione è il potere di acquisto degli stipendi. Fa un raffronto, e dice che forse personalmente stava meglio di ora prima, quando aveva un contratto part-time: sulla carta lo stipendio di allora era più basso, ma il valore reale di acquisto era maggiore di quello di oggi. I prezzi sono saliti, ma non gli stipendi dei dipendenti del Comune. Questo problema è stato sollevato dalla RSU. Il Vice Sindaco ha indicato una cifra dentro la quale dovevano stare le esigenze tutte del personale comunale. Boato dice che si deve completare il processo di deprecarizzazione. Va tenuto conto dei contratti a tempo determinato. Sarebbe giusto avere le risorse per stabilizzare il personale, e con questo dare soddisfazione a chi ha incertezza. Fa un ragionamento sul rapporto tra la valorizzazione economica e la motivazione dei lavoratori (truppa): le due cose vanno assieme. Conclude sottolineando che quanto si propone ora economicamente al personale aiuta, ma non risolve le esigenze reali dei dipendenti.

RUDATIS (DIREL): Condivide in parte quanto detto dai sindacalisti che l’hanno preceduto. Chiede che sia tutelata la dirigenza il cui contratto è scaduto da sette anni. Ci sono alcune cose che vanno trattate specificatamente per l’area della dirigenza. E’ ferma la questione dell’area dei quadri: chiede chiarimenti. Ribadisce che la sua attenzione è rivolta alla tutela della dirigenza.

FINCO (C.S.A.): Ringrazia per l’invito a quest’audizione. Sarebbe carino avere qui l’Assessore al Bilancio perché la Commissione conosca la questione del contratto decentrato. Spiega la cronistoria delle risorse per il decentrato: si parlava inizialmente 3 milioni di euro più altri 3 milioni che per effetto del trascinamento nel 2008 avrebbero dato un totale di 9 milioni di euro. Il lavoro delle Organizzazioni Sindacali comunali era impostato su questa cifra iniziale. Tutti cercavamo di capire come conciliare l’aspettativa di uno zoccolo retributivo cui si aggiungevano poi le varie esigenze. Il risultato dell’attuale trattativa sul decentrato è un numero che l’Assessore al Personale ha detto essere pari a 2,5 milioni di euro totali per il 2008. Alla luce di questo di questo, si è dovuto rivedere le cose. Altro aspetto. Sulla gestione del personale anche per il C.S.A. il bicchiere è mezzo pieno. Informa che il C.S.A. non ha firmato l’accordo sulla Fondazione Musei perché questa Fondazione non va a valorizzare una fascia di lavoratori: non si ritiene che sia la soluzione giusta. In merito alla deprecarizzazione: si è accetato di deprecarizzare anche chi è stato assunto per chiamata. Da una proposta di 93 deprecarizzazioni, si è passati a 199 unità, per aggiungervi ulteriori 40 lavoratori. Il C.S.A. ha inviato all’Assessore al Personale una proposta su come risolvere le questioni del personale.

RAGNO (UIL FPL): Si è convinti della positività delle operazioni attivate, tenuto conto anche della normativa che limita la possibilità di accesso al pubblico impiego. Per trovare delle soluzioni praticabili, va considerato che si è all’interno di un’operazione mista per quanto riguarda il personale. Non concorda sull’ultima parte dell’intervento di Finco. Tutto è stato presentato sul tavolo delle trattative. Il Comune ha fatto il massimo per la deprecarizzazione.

FILIPPINI: Chiede se ci sono state delle "anomalie". Chiede ai Sindacati se sono stati stabiliti dei criteri sulle assunzioni.

RAGNO (UIL FPL): Risponde a Filippini che non ci sono anomalie. Ci sono i criteri sulle assunzioni. Ci sono state prove contrattuali tutte legittime; a volte, alcune, sono state ritenute inopportune.

GREGOLIN: Questa Amministrazione ha fatto delle assunzioni per colloquio di fascia “D”, e ci si è trovati di fronte a queste situazioni, con personale esterno; forse era il caso di pensarci, valorizzando le risorse interne. Queste persone poi, che state assunte con colloquio, hanno dimostrato professionalità, operano inseriti nel tessuto del Comune. Ci sono stati degli scontri su queste cose, e gli scontri possono anche perdere, come succede normalmente.

BOATO (CISL FPS): Va aggiunto che c’è immobilismo per la progressione delle carriere; sembra di scontrarsi contro una parete di 6° grado.

CONTE: L’appassiona il dibattito. C’è la differenza dei ruoli: è qui il problema a suo avviso. Il problema del precariato si fa con una politica nuova, ossia quella votata al bene comune. Il pubblico impiego ha una tutela legislativa che lo norma, e che definisce che si accede per concorso; si deve accedere per competenza ed efficacia. L’accesso è un diritto di tutti. Bisogna gestire le risorse umane secondo criteri generali del bene comune. La deprecarizzazione è una cosa buona, ma non deve essere lesiva del diritto di tutti all’accesso. Come Consiglieri Comunali non si deve sapere nulla sugli accesi, per non intervenire nelle assunzioni dell’Amministrazione, sennò si arriva alle “stratificazioni” del Casinò avvenute in altri tempi, nell’epoca di Rigo per esempio.

FILIPPINI: Ricorda ai Colleghi che nella seduta odierna c’è un nesso tra il bilancio 2008 e la situazione e le prospettive del personale comunale: è questo filo che lega l’ordine del giorno. Invita ad attenersi a questo, altrimenti si rischia di parlare di una molteplicità di cose.

BONZIO: Sposa in toto le preoccupazioni su quella che appare come una “tragedia” salariale, un problema concreto. Preannuncia che elaborerà un documento da votare assieme al bilancio di previsione 2008. Condivide le azioni di deprecarizzazione: sono positive. Si può e si deve fare di più. Ricorda che da più di anno chiedeva una Commissione che si occupasse del tema del lavoro. Va evitata la guerra tra poveri. Gli pare sbilanciato il piatto delle progressioni verticali interne dei lavoratori del Comune. Voleva capire in che modo i 9 milioni di euro per il personale comunale si sono trasformati in 2,5 milioni. Vuol capire che scenario si prospetta con queste cose (2,5 mil.). Dice di non amare le esternalizzazioni. Interviene sull’operazione AMES: chiede di essere informato sulle esternalizzazioni verso questa società.

MAZZONETTO: Interviene sulle Municipalità: non c’è certezza su come sarà la struttura a breve. Sulla deprecarizzazione: si è parlato di gente che è stata chiamata in fascia “D” e poi regolarizzata. Gli risulta, al riguardo, che ci sono delle valorizzazioni all’interno dell’Amministrazione cui ricorrere, con personale laureato inquadrato a livelli inferiori. Si interroga se siano stati lesi diritti fondamentali: è perplesso di fronte a queste situazioni. Pensa che l’Assessore al Personale sia assente perché ritiene che questa sia solo questione sindacale, ma se in bilancio c’è una quota per il personale si abbia misura del perchè. Chiede all’Avv. Morino di avere gli atti/dati relativi alle deprecarizzazioni. Chiede di avere anche copia degli atti sottoscritti con i Sindacati per le fasi di accesso all’Amministrazione.

Alle ore 11.12 esce il Consigliere Azzoni.

BERENGO: Gli fa piacere che si sia fatta la deprecarizzazione. La sistemazione del personale che ha accesso al Comune è un po’ come un condono, e questo genere di condoni non gli sono mai piaciuti. E’ vero che c’è la riduzione del potere di acquisto del salario: questa cosa riguarda tutti i lavoratori, non solo quelli del Comune. Berengo fa una considerazione su chi lavora fuori del Comune, magari in fabbrica: invita a tener conto che c’è addirittura chi muore sul posto di lavoro. Dice ai comunali, alle Organizzazioni Sindacali oggi presenti che debbono avere bene in mente che c’è chi rischia la vita la vita per lavorare, percependo, a suo dire, anche meno soldi di dipendenti del Comune e del Casinò veneziano.

Alle ore 11.15 entra il Consigliere Baratello.

REATO: Gli sembra che le audizioni hanno una loro scaletta operativa, e forse oggi si è di fronte ad una procedura diversa. Probabilmente tutto ciò si traduce in quello che Filippini gli suggerisce sia la forza della democrazia. Interviene sull’organizzazione della macchina comunale: spera che ci sia la modernizzazione. Si deve puntare sulla formazione e sul superamento della precarietà. Vanno fatti degli investimenti di tipo tecnologico. Per quanto riguarda le questioni dell’accesso, ci sono delle regole generali (normative) cui attenersi. Ci sono i modelli contrattuali di riferimento. Dovrebbero essere chiusi i contratti nazionali di categoria, perché altrimenti ci sono dei soldi che non vengono più recuperati. C’è poi la questione del contratto integrativo del Comune. L’erosione sul potere di acquisto salariale è evidente. La contrattazione dell’integrativo deve decollare, con il contributo di tutti: al Sindaco e al Vice Sindaco si deve dire che stringano su questo. Reato dice di avere difficoltà a stabilire a priori un importo per il personale del Comune, importo che riassume tutta una serie di cose. Chiede come si fa predeterminare a priori quest’importo. Parla poi dei progetti che sono a carico dei dirigenti, progetti che devo dare produttività aggiuntiva; c’è, legata a questo, la questione del recupero della produttività. I recuperi della produttività vanno dirottati in varie forme. Dipende dalle capacità dirigenziali di realizzare aumento di produttività, con dei progetti. Ricorda, come fosse ieri, D’Agostino che diceva che dei 3000 lavoratori comunali, 2000 sarebbero andati nelle Municipalità. Come ragionamento/ipotesi Reato spiega che si potrebbe preparare un emendamento di 2 milioni di euro (come esempio) per implementare il fondo per il decentrato del Comune (attualmente proposto a 2,5 milioni di euro). Ma non è così semplice/riduttiva la questione: si deve capire dove porti quest’implementazione di risorse, quanto serve realmente, come si traduce.

MIATELLO: Chiede come si concretizza, cosa si fa, se ci sono più di 2,5 milioni di euro per l’integrativo del Comune. Chiede se si può trattare in VII^ Commissione Consiliare la questione degli sviluppi e prospettive delle Municipalità. Miatello ritiene che le assunzioni di precari e la deprecarizzazione siano uno scandalo in uno stato di diritto. Vorrebbe che fossero smentite le voci sulle assunzioni di parenti in Comune.

Alle ore 11.35 esce il Consigliere Toso.

FILIPPINI: Interviene come Consigliere. Sente la voglia di ringraziare sia l’Amministrazione Comunale che le Organizzazioni Sindacali che hanno regolarizzato un congruo numero di precari che lavorano per il Comune. Non crede che sia normale che si arrivi per primi in Italia a questo risultato, anzi. Ricorda che prima ha chiesto se gli accordi negli accessi ci sono e vengono rispettati. Gli è stato detto che si, gli accordi ci sono. Se non è avvenuto che gli accordi sono stati rispettati, le OO.SS. devono denunciare la cosa. Bisogna capire se è avvenuto qualcosa di clientelare o se c’è un processo di trasparenza. Ribadisce che si deve dare atto alla Giunta e all’Amministrazione Comunale che si è fatta un’operazione ottima con la deprecarizzazione. Vuole rivendicare come Consigliere Comunale le politiche che ha condiviso e le scelte che hanno portato alla stabilizzazione del personale, e vorrebbe che si avesse a cuore questa cosa. E’ d’accordo con Reato che è difficile stabilire quanto implementare sulle risorse per l’integrativo del Comune: ci deve essere razionalità in questo, sapere che effetti ha, per mettere a bilancio una quota. Aggiunge poi che nell’ambito della concertazione lo scambio degli utili per un recupero della produttività deve essere accompagnato da un miglioramento del servizio. Compito nostro, come Consiglieri, è vigilare che avvenga questo. Va deciso come distribuire i costi. Se le quantità economiche per il personale non dovessero essere sufficienti è corretto ragionarci su. Se aumenta la produttività, ci sono i soldi. Si deve vigilare che si migliori il servizio rispondendo alle aspettative che i lavoratori si attendono. In conclusione, ritiene che si deve esaltare il risultato del Comune di Venezia sul fronte della deprecarizzazione, risultato unico.

GUZZO: Tutto quello che è una contrattazione passa attraverso la riorganizzazione della macchina comunale. Va pensato che se si chiede un’aggiunta di 2 (o 5) milioni di euro per l’integrativo del Comune, questo aumento di fondi deve essere legato ad un piano. In altre realtà lavorative, spiega, le riorganizzazioni avvengono ogni 6 mesi, con conseguenti “sballottamenti” del personale: questo non deve essere ignorato. Gli sta bene la deprecarizzazzione dei lavoratori. Non gli sta bene che ci siano delle assunzioni in Comune senza accedere ai concorsi perché, a dire di Guzzo, i nepotismi ci sono. Vorrebbe una risposta su quanto ha detto.

RAGNO (UIL FPL): Dice a Berengo che è rimasto esterrefatto del suo intervento. E’ fuori dubbio che la priorità del nostro Paese è eliminare il fatto che si muore sul posto di lavoro. Dire ai comunali che hanno un posto di lavoro sicuro, non rischiano la vita sul posto di lavoro e perciò che si accontentino, non rivendichino nulla, è scorretto.

FILIPPINI: Crede che il Consigliere Berengo abbia il diritto di esporre le sue opinioni. La Commissione sino ad ora è stata positiva e fruttuosa. Invita a confrontarsi pacatamente. Ribadisce ai Colleghi che nella prima occasione utile sarà convocata una Commissione con il Vice Sindaco (Assessore al Personale/Bilancio) per avere un confronto sulla questione del personale del Comune, visto che più Colleghi hanno segnalato quest’esigenza. Filippini da mandato alla Segreteria della II^ Commissione Consiliare per calendarizzare questa prossima seduta con la presenza di Vianello.

RAGNO (UIL FPL): Interviene sul fondo (contratto accessorio). E’ chiaro che c’è la necessita di mettere più risorse a disposizione del personale del Comune. I 2,5 milioni di euro servono solo per la progressione orizzontale, ovvero quello che era il vecchio scatto di anzianità. Il problema è che il personale di questo Comune diminuirà. Si deve puntare al miglioramento dei servizi erogati. Sulla questione AMES: per dettami della Finanziaria si doveva abbassare la spesa del personale dell’1%; in virtù di questo si sono spostati da una parte ad un’altra questi lavoratori. Ragno esterna la sua perplessità su questa soluzione, l’unica percorribile, che la normativa in vigore ha di fatto imposto. Va tenuto conto che le persone che sono passate sotto le dipendenze di AMES erano anche precari. Ragno chiarisce che è contrario ad ogni esternalizzazione. Con AMES attualmente c’è una gestione mista del personale: si deve arrivare ad una gestione unica. Ragno invita i Consiglieri a fare un emendamento perché si riconosca ai lavoratori comunali che sono passati sotto AMES anche la dodicesima mensilità, perché sono pagati per 11 mesi.

GREGOLIN (CGIL FP): Nell’accordo con AMES si contemplava anche una stabilizzazione del personale. Spiega che, in generale, come Sindacato, si è chiesto che siano spiegati costi e benefici delle esternalizzazioni del Comune, per valutare/capire perché sono fatte. E’ stato chiesto il bussines plan per la Fondazione Musei. Altri argomenti. Crede che tutti i lavoratori, anche quelli del Comune, hanno diritto ad uno stipendio adeguato. E’ doverosa la tutela della salute dei lavoratori, nel senso più ampio e più drammatico che la cronaca purtroppo ci presenta. E’ stato detto, tutti assieme (le OO.SS. del Comune), che si è d’accordo sulla deprecarizzazione. Sfida a trovare nel territorio nazionale un caso come quello del Comune di Venezia dove sono stati stabilizzati oltre 400 precari. Sulle Municipalità ritiene che non debbono essere sei piccoli Comuni; si deve ragionare su queste strutture.

BOATO (CISL FPS): Resta in attesa di una verifica sulla situazione del personale di AMES. Si deve discutere di come riorganizzare le Municipalità. Sulla deprecarizzazione bisogna capire come ci si è mosso.

FILIPPINI: Ricorda ai Colleghi che AMES ha i bilanci in attivo, e che pertanto può utilizzare una parte di questi utili per i lavoratori al fine di chiudere la vertenza. Propone all’attenzione dei Consiglieri questo suo suggerimento.

FINCO (C.S.A.): Chiarisce che lo sforamento fatto sulle deprecarizzazioni è stato notato; questo sforamento è costato ai lavoratori. Puntualizza che tutte le assunzioni sono state fatte in maniera lecita. Non sempre c’è stata una trattativa e un’informazione sugli accessi. Ricorda da circa 4800 unità del Comune (negli anni ’80) si è passati alle attuali 2800 persone (circa). Dice che il C. S.A. è d’accordo nel deprecarizzare, non sulle esternalizzazioni. Finco spiega che si è presenti qui oggi come OO.SS. per dire ai Consiglieri che ci sono delle difficoltà. La volontà è di arrivare alla firma del decentrato (del Comune) velocemente, in due giorni, migliorando le cose per i dipendenti.

MORINO: Rivolgendosi a Miatello dice che non ammette che si dica che ci sono state delle procedure concorsuali che non hanno rispettato la normativa. Non ammette poi che si dica che l’Amministrazione Comunale ha dato i numeri sulle stabilizzazioni, perché ci si è adeguati alle norme e al variare dei dettami. I numeri sugli accessi e le stabilizzazioni del personale scaturiscono dalla finanziaria in vigore; ci si attiene con puntualità alla legge. Ribadisce che le assunzioni si gestiscono in base alle norme della finanziaria; si debbono subire le indicazioni della finanziaria. Si debbono trovare le soluzioni possibili e percorribili, sempre legittime. Oggi è stato tolto il blocco alle assunzioni, ma d’altro canto non sono aumentati i soldi a disposizione, e così si è in una situazione di stallo. Si dovrà ridurre il personale comunale. Morino ritiene che la pianta organica del Comune di Venezia sia sovradimensionata. Si ridurrà il numero delle P.O. e delle U.O.C. La scelta veneziana delle stabilizzazioni è unica, ammirata a livello nazionale, tant’è che le nostre soluzioni sono studiate e richieste da altre Amministrazioni: di questo Morino ne ha conferma confrontandosi con gli altri Direttori del Personale italiani. Ribadisce ancora che nessuno come il Comune di Venezia ha questi risultati sulla depracarizzazione/ stabilizzazione del proprio personale. E’ giusto che facciamo un sacrificio per la bontà dei risultati raggiunti. Chiarisce che tra i 77 stabilizzati solo 4 sono in fascia “D”. Informa i Consiglieri che il Comune ha messo in atto (e partirà a giorni) la verticalizzazione per 300 persone. Spiega che questo lavoro, come tutte le recenti e precedenti procedure concorsuali ha gravato sulla Direzione Personale comunale. Specifica che tutte le procedure per l’accesso al Comune sono sempre state di pubblico dominio, tant’è, come le suggerisce il Direttore Dei Rossi, che sono pubblicate sul web, ovvero il sito internet del Comune di Venezia. Morino ci tiene che queste sue puntualizzazioni siano registrate, che appaiano a verbale, e chiede copia dello stesso. Spiega inoltre ai Commissari che nella gestione del personale si opera con quello che si ha, con le risorse disponibili, cercando di far quadrare le cose, attivando soluzioni inedite e rispettose delle normative: è questo lo sforzo congiunto che si fa nel nostro Comune. L’obiettivo finale deve tener conto che per guadagnare di più si deve lavorare di più.

CAPOGROSSO: Fa una considerazione. Per esperienza ha visto che cambiare lavoro dopo alcuni anni è una cosa buona e che da frutti, sia dove si è impiegati sia allo stesso dipendente che con questa flessibilità acquisisce maggiori competenze, migliorando la professionalità. Al giorno d’oggi è anche questo il mondo del lavoro.

Il Presidente FILIPPINI, di concerto con il Presidente MAZZONETTO, ringrazia sia i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali che i Direttori presenti, e in assenza di altri interventi dichiara conclusa la seduta. Ricorda quanto ribadito più volte, ossia che seguirà su questo tema un’altra Commissione con l’audizione del Vice Sindaco Assessore al Personale. La seduta è tolta alle ore 12.20.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 03-03-2008 ore 00:00
Ultima modifica 03-03-2008 ore 00:00
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