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VII Commissione - Verbale

Seduta del 29-01-2008 ore 10:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Danilo Corrà, Paolino D'Anna, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Carlo Pagan, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Fabio Toffanin, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Valerio Lastrucci, Alfonso Saetta, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Ivano Berto, Claudio Borghello, Giampietro Capogrosso, Giorgio Chinellato, Bruno Filippini, Maria Paola Miatello Petrovich, Giorgio Reato, Piero Rosa Salva, Giuseppe Toso, Roberto Turetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Carlo Pagan), Bruno Lazzaro (sostituisce Felice Casson), Giovanni Salviato (sostituisce Alfonso Saetta)

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto,Direttore Sandro del Todesco,

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione:" Norme regolamentari per l'assistenza in caso di sfratto di inquilini in possesso dei requisiti per accedere all'ERP e altre assistibilità." PD n. 3499/07
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 1147 (nr. prot. 68) con oggetto "Serra dei Giardini di Castello: stabilire da subito la sua destinazione ad uso botanico, didattico e sociale e affidarne la gestione alle cooperative sociali.", inviata da Sebastiano Bonzio
  3. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 1173 (nr. prot. 203) con oggetto "Revoca assegnazione di un salone", inviata da Raffaele Speranzon

Verbale

Alle ore 10.25 il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione del provvedimento all’ordine del giorno.

RUMIZ premette che circa l’85% delle assegnazioni, negli ultimi anni, sono state fatte per risolvere il problema degli sfratti; si ritiene che questo non possa continuare poichè si pensa che in alcune occasioni ci sia stato un mutuo accordo tra inquilino e proprietario per giungere alla definizione dello sfratto costituente l’opportunità di accedere ad un alloggio pubblico. Questo provvedimento tende a permettere le assegnazioni dalla graduatoria, utilizzare gli interventi di social housing ed infine la convenzione con l’UPPI. Ricorda che il Comune ha ricevuto un finanziamento di 800.000 euro da dedicare ai contributi agli affitti. L’impegno del Comune è di intervenire in centro storico con l’assegnazione di soli alloggi pubblici dove a fronte della valutazione dell’affitto si cercherà di creare soluzioni positive per il cittadino assegnatario. Un impegno è anche di aggiornare annualmente le graduatorie. Ritornando al provvedimento rende noto che la Consulta si è riunita ed ha espresso parere positivo nel merito e che anche le Municipalità sono state investite del problema. Ricorda che la competenza sarebbe della giunta ma, data la rilevanza del tema, è giusto che venga investito direttamente il Consiglio comunale ed è per questo che si sta procedendo all’esame di questa proposta di deliberazione.

CAPOGROSSO apprezza l’intervento dell’assessora perchè riconosce che il Consiglio comunale è molto attento al tema in questione, concorda con la predisposizione del programma di lavoro che offre tutte le possibilità descritte; chiede quale percentuale del patrimonio verrà destinata agli sfratti e chiede a che punto sia la ricognizione sugli affitti.

BASSETTO spiega che i lavori sono finanziati per le ristrutturazione degli alloggi ERP da riservare agli sfrattati.

OLIBONI considera vetusti i criteri adottati per valutare il reddito degli inquilini e rimarca la necessità che il Comune intervenga nelle sedi appropriate per farli modificare e renderli più rispondenti alla situazione attuale.

CONTE propone di fare una ricognizione della situazione per ridurre le fasce di opportunismo perchè certe situazioni generano un risentimento tra coloro che non trovano soluzione al problema della casa. Chiede di effettuare una ricognizione delle situazioni delle assegnazioni ogni sei o dodici mesi. Suggerisce di far sottoscrivere una dichiarazione pro veritate sul possesso dei requisiti per avere l’alloggio pubblico.

RUMIZ rende noto che il Consiglio regionale ha votato una legge che permette di continuare ad usufruire di un alloggio pubblico agli assegnatari che hanno un reddito pari a 100.000 euro.
Alle ore 10.50 esce il consigliere Conte.

OLIBONI sull’ordine dei lavori fa presente che la partecipazione di numerosi consiglieri comporta una lunga durata delle riunioni ed invita i consiglieri a fare interventi brevi e ricorda che alla bisogna, si può riconvocare la commissione per proseguire il dibattito.

MIATELLO chiede se ci sono alloggi comunali che non siano vincolati a leggi o norme e di cui il Comune possa disporre secondo le proprie necessità, pone la questione della mobilità tra gli assegnatari sempre difficile da gestire e propone di predisporre una apposita graduatoria.

Bonzio prende atto che quanto esposto dall’assessora è frutto di una improba ricerca di alloggi e dalla grandezza della domanda di alloggi ad affitto sociale; concorda con chi ha proposto la revisione dei criteri di valutazione dei requisiti e si augura che finalmente il Comune si attivi per combattere gli affitti in nero. Ritiene che nella proposta di deliberazione venga esclusa la possibilità della mobilità da alloggio ad alloggio, l’introduzione di criteri di valutazione degli sfratti porta all’assegnazione di bonus per reperire personalmente un nuovo alloggio che rappresenta un buon tentativo di mantenere i residenti a Venezia. Pensa che l’assegnazione di alloggi UPPI non produrrà effetti per la mancanza di abitazioni. Sulla nuova modalità di assegnazione chiede come saranno valutati i nuovi affitti poichè comunque saranno soggetti al rispetto della legge regionale che non è cambiata e che dimentica molte tipologie di cittadini; infine propone di incontrare la Consulta della casa.
Alle ore 10.55 entrano i consiglieri Mazzonetto e Turetta, alle ore 11.05 entra il consigliere Salviato ed esce il consigliere Chinellato.

BERTO considerato che il patrimonio abitativo comunale serve a sostenere le fasce più deboli della popolazione, come si fa se vengono proposti contratti di tipo privatistico, chiede come si può intervenire nei casi di un tentativo di imbroglio.

REATO prende atto che il provvedimento sancisce un’emergenza abitativa; i 1400 alloggi del social housing non si vedono ancora, dopo alcuni anni dal lancio del progetto gli sfratti in centro storico sono in una fase drammatica per la presenza di una forte speculazione. Il bilancio comunale sconta una sofferenza che non permette investimenti; la drammaticità è che il 95% delle assegnazioni va agli sfrattati che contrasta con l’indicazione del Consiglio comunale di assegnare solo il 25% a questi casi e se si considera che molti di questi casi non hanno i requisiti per l’assegnazione. Si era già parlato in commissione dei lavori in Regione sulla modifica della legge 10 non condivisi dal Comune. Questo provvedimento forse rappresenta il positivo tentativo di tutelare sia i casi di sfratto ma anche di permettere finalmente l’uso della graduatorie per le assegnazioni. Per la mobilità tra gli assegnatari è logico che ci sia una grande difficoltà a spostare degli anziani che abitano in grandi appartamenti da molti anni. Rileva infine che l’Ater costruisce molto poco in comune di Venezia ed i finanziamenti regionali e nazionali sono insufficienti ad attutire l’emergenza casa.

BORGHELLO prende atto che la gestione del patrimonio residenziale è alterata dalla gestione degli sfratti e si augura che questo provvedimento finalmente permetta anche l’uso della graduatoria comunale per le assegnazioni. Pone alcune questioni su quanti soggetti potranno usufruire di questi strumenti, come si possa perseguire chi riesce a nascondere i redditi per poter mantenere o ottenere una casa pubblica. Una questione che si ripresenta anche alla luce delle assegnazioni dell’intervento si social housing a S. Anna.

GUZZO chiede se la collaborazione tra Comune, Guardia di Finanza ed Agenzia delle Entrate funziona e se si possono conoscere i risultati di questa attività.

MAZZONETTO ritiene che le regole previste dal provvedimento rischiano di ingessare la gestione del patrimonio comunale; chiede se corrisponda al vero il caso di sfratti per morosità ottenuti dall’Ater che vanno ad influire le assegnazioni di case del Comune.

TOSO si dichiara d’accordo sul contenuto del provvedimento; la soluzione dell’erogazione di contributi all’affitto non può rappresentare una politica qualificante per il Comune poichè l’impegno finanziario è notevole e i contributi regionali e nazionali sono limitati e tardivi. Invita l’assessora ad incentivare la mobilità degli inquilini e ricorda che sono in attesa di risposta circa 200 domande di persone diversamente abili per ottenere alloggi adeguati.
Alle ore 11.35 esce il consigliere Turetta.

RUMIZ premette che alcuni approfondimenti potranno essere svolti in un’altra seduta di commissione; il provvedimento propone di assistere gli sfrattati in modo diverso dall’attuale, le scadenze contrattuali potranno servire a verificare la mutabilità della singola situazione familiare. A Venezia si opererà con le scadenze contrattuali mentre a Mestre con la disponibilità di alloggi in convenzione con i privati da implementare con i fondi ricevuti per le ristrutturazioni. Conferma la volontà di attivare tutti gli strumenti più rispondenti alle varie fasce di cittadini in difficoltà. Riguardo ai controlli dichiara che questi hanno già prodotto dei risultati sulla graduatoria dei contributi all’affitto, per le assegnazioni invece è molto difficile intervenire perchè l’unico documento verificabile è la dichiarazione dei redditi. Il funzionario Brandani è a capo dell’ufficio di collegamento tra il Comune e le istituzioni finanziarie.

BASSETTO rende noto che il provvedimento ha efficacia solo dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale e quindi fra circa due anni, con questa iniziativa si cerca di vanificare l’accordo tra inquilino e proprietario per costituire le condizioni di sfratto. Ricorda ai commissari che quell’indirizzo votato da Consiglio comunale sulla gestione dei contributi ha permesso di risolvere quasi tutti i casi di morosità. Dichiara che non sono mai stati assegnati alloggi comunali a sfrattati dall’Ater.
Alle ore 11.50 rientra il consigliere Turetta ed alle ore 11.55 esce il consigliere Salviato.

REATO approva la decisione presa con l’Ater per la difesa delle fasce più deboli della popolazione, l’erogazione del contributo all’affitto avviene con ritardo, c’è il rischio di non riuscire ad evitare la morosità.
RUMIZ contesta l’assunto del consigliere Reato perchè i contributi vengono erogati con tempestività.

OLIBONI preso atto di quanto emerso dal dibattito propone di licenziare il provvedimento per la discussione in Consiglio comunale.

BONZIO propone di incontrare la Consulta della casa per conoscerne il parere, prima di licenziare il provvedimento.

CHINELLATO precisa che la Consulta ha già espresso un parere favorevole sul provvedimento; certamente è opportuno acquisire il parere scritto, ma questo non deve influire sulle decisioni della commissione.

OLIBONI ripropone di licenziare il provvedimento per la discussione in Consiglio.
La commissione approva. Il presidente quindi dà la parola al consigliere Bonzio per l’illustrazione del secondo punto all’ordine del giorno.

BONZIO precisa che l’argomento era già stato trattato in una precedente seduta della commissione: Le precedenti risposte sono positive ma con questa richiesta prende atto di una possibilità che l’Amministrazione preveda la realizzazione di un bar che viene ritenuto incompatibile con l’attività che si dovrebbe svolgere nella struttura.

RUMIZ rende noto che è stato assegnato l’appalto del primo stralcio del restauro conservativo. Lavori che non influiranno sulle future gestioni; il RUP ed i dirigenti sono stati invitati a predisporre un bando che preveda la possibilità di raggiungere l’autonomia gestionale, concorda per la salvaguardia dell’uso per informazioni e formazione naturalistiche nel campo botanico. Tale indicazioni possono valorizzare il lavoro delle cooperative e associazioni socio-culturali. Il bando servirà anche a determinare la qualità degli allestimenti che potrebbero essere a carico del gestore. L’eventuale punto di ristoro tende a rendere autonomo il progetto di gestione.

BONZIO prende atto delle dichiarazioni dell’assessora che considera positive e chiede di effettuare un sopralluogo della commissione per rendersi conto della situazione.

Il presidente Oliboni preso atto della conclusione della discussione sul secondo punto, alle ore 12.25 dichiara chiusa la seduta in quanto l’assenza dell’interrogante, consigliere Speranzon, non permette la trattazione del terzo ed ultimo punto all’ordine del giorno.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 05-02-2008 ore 00:00
Ultima modifica 05-02-2008 ore 00:00
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