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II Commissione - Verbale

Seduta del 14-12-2007 ore 14:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Alessandro Maggioni, Maria Paola Miatello Petrovich, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Giovanni Azzoni, Patrizio Berengo, Claudio Borghello, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Alberto Mazzonetto, Giacomo Guzzo

 

Altri presenti: Direttore Generale Vincenzo Sabato; Direttore Luciano Maschietto; Mauro Pizzigati, Presidente Casinò Municipale di Venezia S.p.A.; Carlo Pagan, Direttore Generale Casinò Municipale di Venezia S.p.A.; Consigliere Gianpietro Capogrosso, Consigliere Franco Conte; Consigliere Renato Boraso; Marco Agostini, Direttore Servizio Ispettivo Casa da Gioco

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Gestione Casinò Municipale di Venezia S.p.A.

Verbale

Il Presidente FILIPPINI alle ore 14.50, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introduce l’ordine del giorno e da la parola al Presidente di Casinò Municipale di Venezia S.p.A. Pizzigati, affinché illustri ai Consiglieri quanto attiene alla gestione della società che presiede, sentendo poi, sullo stesso argomento, il Direttore Generale Pagan.

PIZZIGATI: Illustra il positivo risultato economico che la Casa da Gioco ha sin qui conseguito, tenendo conto che le altre realtà italiane (Casino’) non hanno avuto particolari performances di incassi nel corso dell’anno. Il Casinò di Venezia – è da sottolineare – versa all’Amministrazione Comunale, per il 2007, 107 milioni di euro. Presenta, poi, un possibile problema che si presenterà ai confini dello stato italiano, in Slovenia, dove sembra si localizzerà un consistente concorrente (cittadella del gioco): questo induce a riflettere sulle contromisure da attuare celermente, per non pregiudicare la vitalità del Casinò veneziano. Parla della necessità di un ampliamento a Ca’ Noghera: scelta strategica da fare per quanto prima esposto. Per le aree dove potrebbe sorgere il nuovo Casinò di terraferma ci sono interessi confliggenti con la Save: bisogna superare l’impasse. L’idea è di costruire, in difetto di accordo con la S.A.V.E., il nuovo Casinò a Ca’ Noghera.

SALVIATO: Interviene sull’ordine dei lavori, interrompendo l’illustrazione di Pizzigati, perché dice che aveva chiesto un’audizione sulla gestione del Casinò. Vuole illustrare ora i quesiti che ha distribuito in cartaceo all’apertura dei lavori della Commissione, quesiti che a suo dire sono il motivo per cui si è qui oggi. Chiede di illustrare queste domande alla Commissione, e ritiene che Pizzigati debba chiudere il suo intervento.

FILIPPINI: Invita il Consigliere Salviato a rispettare la scaletta dei lavori, ascoltando prima la relazione della direzione del Casinò (Pizzigati e Pagan), per poi dare la parola ai Consiglieri che hanno chiesto di intervenire.

PIZZIGATI: Manifesta stupore per l’animosità con cui è intervenuto il Consigliere Salviato. Riprende a parlare della situazione di stallo relativa alle aree di Ca’ Noghera dove si dovrebbe realizzare la nuova sede del Casinò: aree che interessano sia alla Casa da Gioco che all’aeroporto, per usi diversi, in quello che è conosciuto anche come quadrilatero di Tessera (ipotesi dello stadio in terraferma, nuovo casinò, ampliamenti ad uso aeroportuale). O si arriva ad un accordo con Save o si trova un’altra soluzione per attrezzarsi con una nuova sede di terraferma. E’ prioritario il problema della futura concorrenza ai nostri confini (scenario sloveno). Informa che, per quanto riguarda la questione della sede al Lido, attualmente ci sono alcune difficoltà per l’ubicazione: si parla del Blue Moon e del Nicelli. La volontà del Casinò è di aprire al Lido, ora che si è ottenuta dal Ministero degli Interni la licenza. Per la questione di Palazzo Marcello si constata che sono mutate le cose: sembra problematica una permuta con altro palazzo. Al Casinò Palazzo Marcello interessa averlo in utilizzo o come affittuari o come eventuali proprietari: la cosa va discussa. Illustra i processi in atto per l’automazione della Casa da Gioco. Si stanno introducendo nuovi giochi, per una migliore offerta alla clientela. Tutti i giochi elettronici sono in fase di aggiornamento. Pizzigati informa che i rapporti con le Organizzazioni Sindacali (del Casinò) non sono cattivi, anzi sono buoni. Si continua il dialogo con le OO.SS., per addivenire ad un obiettivo di maggior sviluppo dell’azienda. Attualmente ci sono condizioni di arretratezza per lo sviluppo tecnologico: si deve perseguire l’implementazione di questo sviluppo. Non è corretto condizionare lo sviluppo dell’azienda all’assenso delle OO.SS. o dei dipendenti: è la natura della Casa da Gioco che chiede di restare al passo dei tempi. I riconoscimenti ai dipendenti devono pervenire a fronte di un effettivo risultato aziendale. Si sta cercando di potenziare il gioco on line, conformemente a quanto stabilisce la legge. Destano preoccupazione i risvolti legati alla questione dell’antiriciclaggio: norma sacrosanta, di cui si condivide l’obiettivo, ma la cui applicazione può, però, avere rilevanza negativa per il Casinò di Venezia. Pizzigati spiega che gli incassi sono più o meno agli stessi livelli dello scorso anno, considerato quanto aveva detto inizialmente a riguardo della congiuntura che riguarda i casinò nazionali. Illustra il valore degli incassi netti da gioco, chiarendo la differenza tra questi e i proventi aleatori, una parte dei quali è stata ceduta ai dipendenti. Per quanto riguarda le presenze, c’è stato un incremento rispetto allo scorso anno: sono circa 2400 i clienti in più rispetto al 2006. Si sta cercando di differenziare e potenziare le attività curate dal Casinò. Si sta pensando e prestando attenzione al turista che viene a Venezia e per far questo si lavora a livello mondiale. L’auspicio è di invogliare una parte di quei 20 milioni di turisti che passano in laguna a frequentare il Casinò. Conclude dicendo ai Commissari che non capisce le tensioni che percepisce oggi in Commissione, tenuto conto della positività dello staff che opera al Casinò, positività suffragata dai risultati aziendali.

Alle ore 15.20 entrano i Consiglieri Azzoni e Conte.

Il Consigliere Pepe ed il Consigliere Salviato intervengono senza avere avuto la parola dal Presidente Filippini, e chiedono di illustrare i loro quesiti (scritti), domande queste rivolte alla direzione del Casinò.

MAZZONETTO: Chiede di intervenire sull’ordine dei lavori. Informa che se si procede con un’audizione dei Consiglieri Salviato e Pepe, lui se ne va. Quella odierna deve essere una seduta di Commissione normale, in cui tutti hanno lo stesso spazio, nel rispetto delle regole, e conformemente all’ordine del giorno.

PIZZIGATI: Vorrebbe rispondere al documento predisposto dai Consiglieri Pepe e Salviato: documento che gli è stato consegnato all’inizio della seduta e che non conosceva prima. Si dice in grado di rispondere, da subito, a tutti i quesiti. Chiarisce questo, perché non vorrebbe che si pensasse che non vuole rispondere alle domande, anzi chiede di poter rispondere.

Il Presidente FILIPPINI chiarisce che l’ordine del giorno è esplicito e parla di “Gestione del Casinò Municipale di Venezia S.p.A.”. E’ vero che è pervenuta una richiesta da parte dei Consiglieri Salviato e Pepe per avere chiarimenti in Commissione sulla gestione del Casinò, ma questo non deve stravolgere lo svolgimento procedurale della seduta. L’intento è sentire la direzione del Casinò che informa i Commissari sulla gestione della società, come si è sempre fatto, e poi, senza prevaricare nessuno, seguirà il dibattito. Questa è linea di conduzione della Commissione, votata a rendere edotti i Consiglieri sull’evolversi e sulle prospettive che riguardano la società Casinò, né più né meno che per le altre aziende del Comune. Con pacata risoluzione Filippini da la parola al Direttore Generale del Casinò Pagan, perché prosegua l’illustrazione iniziata dal Presidente Pizzigati.

PAGAN: Illustra, in maniera articolata e con l’ausilio di slides videoproiettate, fornendo i relativi dati:
- l’andamento degli incassi e degli ingressi (anno 2007, periodo 1 gennaio–30 novembre, trend e confronto con anni precedenti);
- gli incassi dei casinò italiani al netto dei proventi aleatori (il 2006 e i primi mesi dell’anno 2007, il trend dell’ultimo quinquennio reso nel confronto sui primi mesi 11 mesi dell’anno);
- l’andamento ingressi del Casinò di Venezia;
- la clientela;
- le azioni poste in essere nell’anno 2007;
- la visione strategica e le linee guida per il 2008;
- i macro obiettivi.
Nel 2007 si è fatto il più grande numero di ingressi degli ultimi sette anni. Informa che il nastro trasportatore dei bagagli predisposto all’aeroporto Marco Polo e raffigurante il percorso dei numeri della roulette, oltre ad essere apprezzato dai viaggiatori e fornire un cospicuo ritorno di immagine, è stato premiato quale miglior pubblicità italiana nel mondo. Spiega che è in atto il rinnovamento del parco macchine (slot), aggiornandosi alle più innovative offerte del mercato, evitando il più possibile le interruzioni del gioco elettronico. Si stanno aprendo nuovi negozi che offrono nuove dinamiche di offerte rivolte alla clientela. Si sta puntando sul settore delle slot e delle nuove tecnologie.

Alle ore 15.40 entra il Consigliere Comerci.

BERENGO: Trova quella che è stata appena conclusa dal Direttore Pagan, e anticipata dal Presidente Pizzigati, sia un’analisi efficace ed efficiente della società Casinò. Invita a non aspettare che ci sia una situazione di concorrenza oltre confine che metta in difficoltà la Casa da Gioco, ma che si faccia il nuovo Casinò in terraferma dove è adesso. Lo stadio si potrà farlo, quando sarà necessario, in una zona del trevigiano. Ricorda che è vero che nel 2005 il Casinò ha avuto una flessione. Dice che nel 2004 la Casa da Gioco ha avuto una migliore produttività del 2006. Trova che nei bilanci non ci sono i numeri divisi per unità locale (Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin Calergi). Gli interessa vedere questa differenza (di risultati). Chiede se la sede lagunare, se fosse da sola, se produrrebbe reddito. Crede che avere all’interno della società Casinò altre società private che si occupano di vari servizi (ristorazione ad esempio) sia un errore, e questo porterà a dei problemi. Sperava che oggi si facesse un riassunto dei rapporti che ci sono con i dipendenti. Pensa che nelle recenti tensioni interne i sindacati del Casinò fanno attività contro la Casa da Casa da Gioco stessa, e il danno che ne deriva gli sembra amorale. Gli sembra che l’ipotesi di acquistare Palazzo Marcello da parte del Casinò sia un ulteriore indebitamento. Crede che se la concorrenza farà un casinò in Slovenia, lo realizzerà a costi inferiori rispetto a quanto costerebbe da noi. Invita a stare attenti a non uscire dal core business del Casinò, che egli ritiene sia il gioco e non le attività collaterali.

SALVIATO: Ha sentito parlare il Presidente di Casinò S.p.A. di trasparenza. Ricorda che in una precedente Commissione Pizzigati ha detto che i dipendenti del Casinò guadagnano la stessa cifra dei dipendenti di altre aziende del Comune, con in più le mance. Salviato ricorda che sono state fatte diverse interrogazioni al Sindaco. In un recente Consiglio Comunale dedicato alla discussione di interrogazioni ed interpellanze, in merito ad un’interrogazione sul Casinò, il Sindaco ha detto di rivolgersi per le risposte direttamente al Presidente e al Direttore Generale del Casinò, invitandoli nella sede preposta per queste cose, ovvero la Commissione Consiliare. Per Salviato la relazione di Pizzigati e Pagan è fumosa, e non capisce perché si parli anche di stadio invece che di Casinò. Dice che a febbraio 2006 aveva chiesto informazioni sull’acquisto delle nuove slot: è ancora in attesa di queste informazioni.

PIZZIGATI: Risponde a Salviato che non potrà avere informazioni sulle slot che acquista il Casinò perché queste notizie, per la delicatezza che rivestono, debbono restare nello stretto ambito aziendale.

SALVIATO: Illustra con fermezza il documento ch’egli ed il Consigliere Pepe hanno distribuito, all’inizio della Commissione, documento che contiene una serie di domande. Chiede che ai quesiti (scritti) che ha illustrato si dia risposta. Chiede informazioni sul premio di produzione che viene erogato ai dipendenti del Casinò. Chiede informazioni in merito all’articolo del Gazzettino di stamattina che parla di 18 milioni di euro da pagare ai croupier per le mance. Chiede informazioni sul rinnovo del parco macchine (slot). Chiede informazioni sul sistema che prevede il pagamento diretto delle vincite slot al cliente, saltando, in questo frangente, la figura dell’attendente. Salviato dice che per effetto di questa strategia (easy pay) i dipendenti slot rischiano di perdere parte delle mance.

FILIPPINI: Chiarisce che il ruolo del Consigliere è quello di farsi delle opinioni durante le fasi istruttorie della Commissione Consiliare. Le informazioni acquisite, il dibattito, anche il confronto su opinioni divergenti deve rimane nell’ambito della correttezza e del rispetto. Pensa che dopo questi processi conoscitivi il Consigliere Comunale, valutate le cose, sceglie che posizione prendere. Conclude dicendo che è opportuno che proprio in qualità di Consiglieri si resti fedeli al proprio ambito. Invita a proseguire con maggior pacatezza la seduta.

PIZZIGATI: Precisa che non tollera contraddittori che non abbiano logica e non capisce l’accanimento e la tensione che c’è oggi, da parte di qualcuno, in Commissione.

PEPE: Puntualizza che se si viene in Commissione dicendo che un dipendente del Casinò guadagna come fosse dipendente di Vesta con in più le mance, se si afferma questo, gli cadono le braccia. Si dice offeso se si fanno queste affermazioni, affermazioni che non comprende.

GUZZO: Invita il Presidente della II^ Commissione a fare più convocazioni sul Casinò, possibilmente ogni 3-4 mesi. Vorrebbe avere informazioni sul Casinò di Malta. Vuole capire cosa contempla il piano industriale del Casinò per il futuro. Ritiene che si può, comunque, solo dire grazie al Casinò, che contribuisce in maniera determinate alle entrate del Comune di Venezia.

FILIPPINI: Fa presente che le sedute dedicate al Casinò negli ultimi due anni hanno avuto una frequenza di circa quattro mesi. Questo è verificabile dai verbali delle sedute.

CENTENARO: Afferma che questa è una Commissione Consiliare e non l’aula di un tribunale, e ricorda ai Colleghi cosa da il Casinò al Comune. Il Comune di Venezia ha una società Marco Polo S.r.l che ha dei terreni in una posizione strategica (quadrante di Tessera). Non crede sia saggio chiedere per i terreni della Marco Polo il cambio d’uso delle aree, perché così facendo si allungherebbero di molto i tempi per le necessarie autorizzazioni. In merito allo svolgersi dell’odierna Commissione, relativamente al confronto e alle spiegazioni richieste, dice che il tutto deve seguire dei canoni di rispetto dei ruoli e delle professionalità dei soggetti con cui si interloquisce. Gli investimenti cui il Casinò sta pensando per attrezzarsi per il futuro sono fondamentali e vanno fatti. Spiega che anche la Save ha bisogno delle aree della Marco Polo, non per l’ampliamento della pista ma per servizi collaterali all’attività aeroportuale. Conclude ribadendo che il ruolo del Casinò è fondamentale, e si deve mettere in condizione la società di funzionare bene per i benefici che porta a tutti.

MAZZONETTO: La Commissione è uno spazio di tutti, e non uno spazio esclusivo per un’audizione di pochi. Dopo quanto è successo sinora in Commissione, Mazzonetto registra che si è di fronte ad una sorta di “contorsione di maggioranza”. Non ritiene che la presenza della stampa in Commissione sia un’opportunità da “lottizzare” per andare poi su giornali. Chiede che la direzione del Casinò si dia da fare per la nuova sede. Si dice preoccupato per l’eventuale realizzazione della terza pista dell’aeroporto veneziano, per quanto questo possa influire con il potenziamento del Casinò a Ca’ Noghera. Chiede ulteriori informazioni sull’analisi dei dati del 2006.


ZUIN: La sede di Venezia (Ca’ Vendramin Calergi) è strategica e da lustro al Casinò; egli lotterà sempre affinché la sede di Venezia resti aperta. Si dice preoccupato dalla questione della legge antiriciclaggio, perché questo potrebbe dare grossi problemi al nostro Casinò. Per quanto riguarda l’apertura del Casinò al Lido, secondo Zuin, ci sono due grosse realtà alberghiere che potrebbero essere la soluzione dove aprire questa sede della Casa da Gioco: il De Bains e l’Excelsior. Zuin vedrebbe fattibile una scelta su una di questi alberghi, che offrirebbero una sede prestigiosa, con sale e ricezione adeguata.

BORGHELLO: Gli sembra che possa essere utile chiarire il percorso che il Casinò deve percorre in futuro. Ritiene che il management del Casinò sia riuscito nel rilancio della Casa da Gioco. Trova eccellente la scelta di comunicare l’immagine e la presenza del Casinò con il nastro trasportare (numeri della roulette) che incontrano i viaggiatori all’arrivo nell’aeroporto veneziano. Leggendo i bilanci della società si nota che c’è stato un forte investimento. Prende atto che a tutti non può far piacere che ci siano dei dipendenti del Casinò con paghe consistenti. Borghello pensa che non ci si debba accanire con il Casinò. Il Casinò deve puntare sui numeri, sui risultati, e per fare questo è necessario riconoscergli la fiducia che merita.

FILIPPINI: Propone di fare un sopralluogo al Casinò per avere verificare questa realtà aziendale.

PIZZIGATI: Fisicamente, le domande presentate per iscritto dai Consiglieri Pepe e Salviato le vede oggi per la prima volta. Risponde alle domande dei Consiglieri. Fa notare che il risultato per il 2007 di 107 milioni di euro a favore del Comune non può permettere di parlare in Commissione di flop: dal punto di vista aziendale questa è la positiva redditività del Casinò. I costi della Casa da Gioco, nella loro interezza, sono coperti dalla gestione della società. Non vanno dimenticati gli altri contributi che il Casinò fornisce ad attività collaterali concordate con l’Amministrazione Comunale. Il Casinò dovrebbe essere sgravato dai costi per sostenere la città. Se si vanno ad analizzare le voci di bilancio si capisce che sono tutte compatibili con l’azienda. Si riconosce come reale il fatto che si dica che è un problema strutturale per il Casinò il costo del personale. Il personale non percepisce solo la busta paga, ma a questa si sommano mance e premi. Hanno ragione Pepe e Salviato per quanto loro hanno segnalato circa queste ultime considerazioni, ma Salviato e Pepe le osservazioni le devono fare a chi ha stilato questo tipo di contratto. L’azienda voleva cambiare l’art. 36, pur sapendo della possibile ondata di scioperi che ne conseguivano. Concorda con Pepe e Salviato sul fatto che non si comprendono le dinamiche dell’art. 36. Alla proposta di cambiare l’art. 36 c’è stato il “no” delle Organizzazioni Sindacali del Casinò. C’è la disponibilità a chiudere l’art. 23 e si spera che si riesca a concludere la cosa. Per il futuro il problema non esiste perché è abolito l’articolo. E’ vero che lo chemin de fer guadagna poco nei primi quattro giorni: per far fruttare questo gioco si debbono rivedere i turni. Pizzigati chiarisce che, dopo le recenti agitazioni sindacali, il Casinò non ha concesso nulla in cambio della sospensione dello sciopero. Per quanto riguarda la sede lagunare (Ca’ Vendramin Calergi) i suoi risultati sono in un leggero passivo, ma si deve puntare al pareggio e anche a fare utili. Non è corretto eliminare la sede veneziana, perché è lì che è partito storicamente il più antico Casinò, a Venezia dal 1638 ed è questa l’immagine che si vuole tutelare e diffondere nel mondo. Si sta cercando di trasformare Ca’ Vendramin Calergi in un Casinò di eccellenza. Pizzigati risponde in merito alle assunzioni del Casinò: spiega che in quanto azienda privata non è obbligatorio un bando pubblico, come nelle Amministrazioni locali. Dice di non capire perché si chiede conto all’attuale direzione del Casinò sulle assunzioni: questa direzione non ha assunto sostanzialmente nessuno. Va semmai chiesto conto delle assunzioni alle precedenti gestioni, ove qualcuno è stato precedentemente assunto, talvolta anche con qualche raccomandazione da parte di qualche Consigliere Comunale e qualcuno è, forse, anche parente degli stessi.

FILIPPINI: Puntualizza, in merito alle affermazioni appena fatte da Pizzigati, che se una sola raccomandazione ci fosse stata non è da imputare all’attuale consiliatura. Dice questo per chiarezza, perché non si dia a chi non c’entra delle responsabilità non sue.

PIZZIGATI: Spiega, poi, che crede ed ha fiducia nei suoi dipendenti e dirigenti. In merito alle ferie dei dipendenti dice che ne godono come gli altri lavoratori di aziende. Conferma che è vero egli ha dovuto firmare, per competenza, per la sede del Casinò di Malta. Malta per il primo semestre del 2007 è quasi a pareggio. Informa che la questione di dove ubicare in terraferma la sede del nuovo Casinò non dipende da lui: deve uniformarsi alle indicazioni dell’Amministrazione Comunale, trattandosi di scelta politico – strategica. In merito al bilancio dice che, proprio perché bilancio societario, deve essere unico. Se è desiderio dei Consiglieri conoscere i dati di bilancio scorporati per le due sedi si possono elaborare delle schede informative distinte per Venezia e Ca’ Noghera, per le valutazioni del caso. Informa che le Organizzazioni Sindacali ritengono sbagliato l’avvio dell’Agenzia degli Eventi. Pizzigati conclude confermando la volontà di far crescere la società che presiede, per tutti i risvolti positivi che questo comporta. Ribadisce la bontà del lavoro fatto dai suoi collaboratori.

PEPE: Esterna alla direzione del Casinò l’apprezzamento per il lavoro svolto.

PAGAN: Ringrazia Pepe per il riconoscimento del loro operato.

Il Presidente FILIPPINI, ringrazia il Presidente Pizzigati ed il Direttore Pagan per la presenza e le informazioni date. Dichiara conclusa la seduta alle ore 17.05.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 09-01-2008 ore 00:00
Ultima modifica 09-01-2008 ore 00:00
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