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II Commissione - Verbale

Seduta del 30-11-2007 ore 12:15

 

Consiglieri componenti la Commissione: Giovanni Azzoni, Maurizio Baratello, Patrizio Berengo, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Paolino D'Anna, Franco Ferrari, Bruno Filippini, Alessandro Maggioni, Maria Paola Miatello Petrovich, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Giuseppe Toso, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Michele Zuin, Alfonso Saetta, Giovanni Salviato, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Patrizio Berengo, Claudio Borghello, Daniele Comerci, Alessandro Maggioni, Maria Paola Miatello Petrovich, Vittorio Pepe, Giorgio Reato, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giacomo Guzzo, Franco Conte (sostituisce Paolino D'Anna)

 

Altri presenti: Marini Luciano, Dirigente Polizia Municipale Area Terraferma; Walter Gomirato, Commissario Principale Polizia Municipale

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione "Regolamento per la disciplina della videosorveglianza sul territorio comunale" P.D. 2007/4343

Verbale

Il Vice Presidente COMERCI alle ore 12.34 dichiara aperta la seduta. Introduce l’ordine del giorno, illustrando sinteticamente la P.D. 2007/4343. Da la parola al Dirigente della Polizia Municipale, Area Terraferma, Marini.

MARINI: Illustra la P.D. 2007/4343. Quest’atto fa proprie una serie di normative a tutela del trattamento dei dati personali (privacy). Come normativa sulla privacy si fa riferimento a quanto ha stabilito il Garante nel 2004. Questo regolamento è commisurato a quanto è utilizzabile dalla nostra Polizia Municipale. Conclude informando che saranno circa 80 le telecamere installate nel territorio comunale.

Alle ore 12.40 entra il Consigliere Mazzonetto.

MIATELLO: Spera che questa deliberazione non sia licenziata oggi, per analizzarla compiutamente. Dice di non aver trovato scritti gli obiettivi del regolamento allegato alla P.D. 2007/4343.

MARINI: Risponde a Miatello che gli obiettivi sono chiariti nell’art. 4 comma 4 del regolamento. Nella stesura di questa parte della deliberazione, come in tutto il resto, ci sia conforma a quanto la legge acconsente.

MIATELLO: Chiede se l’utilizzabilità delle informazioni è o meno definitiva.

MARINI: Risponde alla Consigliera che necessariamente ci si deve adeguare alle indicazioni di legge, nello specifico a quelle, già citate, sulla privacy. Il Comune di Venezia, con quest’atto, “ricopia” facendole proprie, le indicazioni del Garante.

BERENGO: Dice di aver misura di cosa sia la videosorveglianza, visto che a Mestre si utilizza come supporto alla ZTL. Ciò che gli preme segnalare è quanto è collegato alla prevenzione e repressione delle attività illecite. Nota che dove sono installate le telecamere per la videosorveglianza i cittadini, sapendo di essere ripresi, si comportano di conseguenza. Particolarmente, chi vive nel mondo dell’illecito, si allontana dalle zone videosorvegliate. Fa l’esempio delle telecamere piazzate nei pressi del Centro Le Barche a Mestre, che hanno indotto chi gravitava nel mondo della tossicodipendenza a spostarsi, per ricollocarsi poi nell’area del Candiani. Berengo spiega che, visto l’esempio di Mestre centro, con le telecamere si escludono zone dai problemi spostandoli in altre sedi. Chiede perciò che il controllo (videosorveglianza) sia possibilmente omogeneo in tutto il territorio comunale, per non creare danno a chi prima non aveva problemi e si ritrova attorno a casa chi agiva illegittimatamente in altre zone.

CONTE: Interviene sulla finalità di questa proposta di deliberazione. Si rammarica per l’assenza dell’Assessore di riferimento, ovvero il Vice Sindaco Vianello. Vorrebbe un confronto con il rappresentante di Giunta, per elaborare assieme cosa comporta questa deliberazione in funzione al controllo da applicare anche al moto ondoso. Le risposte che servono al Consigliere sono un problema politico. Non vorrebbe che si approvasse un documento come questa deliberazione senza i necessari chiarimenti. Chiede di avere un piano dei costi, ossia quanto verrà a costare tutta l’operazione connessa alla videosorveglianza. Vorrebbe che l’occasione generata da questa proposta di deliberazione servisse per avere garanzie sul controllo della velocità, per frenare i danni che l’eccesso di velocità può creare in Centro Storico. Recentemente con la presentazione del sistema Argos (videosorveglianza in Canal Grande) è stato detto da Vianello che le sanzioni non sono applicabili, basandosi su queste rilevazioni. Per il Consigliere sarebbe un deterrente sapere chi contravviene ai limiti generando moto ondoso, mettendo, per paradosso, sotto gli occhi dell’opinione pubblica la scorrettezza di chi non rispetta le leggi. Conte prospetta uno scenario in cui chi viene sanzionato per eccesso di velocità avesse delle penalità simili alla patente a punti, o che l’Amministrazione Comunale che rilascia le licenze tenga conto di cui non fa buon uso delle concessioni ottenute. Il Consigliere spiega che il moto ondoso a Venezia è anche un attentato alla sicurezza strutturale della città, per gli effetti che provoca alle rive, alle abitazioni e ai palazzi monumentali. Conte osserva che nel Codice Civile è contemplato il concetto di disastro colposo. Alla luce di tutto questo, si dovrebbero fermare il moto ondoso. Si deve fissare un punto fermo, dicendo basta ai comportamenti che fanno danno.

Alle ore 12.55 esce la Consigliera Miatello.

GUZZO: Si deve parlare di prevenzione, in tema di velocità e di sicurezza. Si metta in atto un processo per chi non rispetta le regole che sfocia nell’applicazione di penali. Il Consigliere si augura che la strategia che si applica per il Centro Storico si attui anche in terraferma. Ci sono delle zone che necessitano di avere un controllo con la videosorveglianza, come ad esempio il Terraglio, Via Piave, Via Fratelli Bandiera, la zona del Piraghetto, ecc… Spiega i problemi che ci sono in terraferma con la prostituzione, problemi di varia natura: sicurezza, ordine pubblico e decoro a tutela dei minori. Crede che in merito alla prostituzione si debba pensare che sono da perseguire anche i clienti che con automezzi utilizzano il suolo pubblico, perseguendo inoltre chi mercifica la propria persona o cui sfrutta illegalmente questo mercato.

MAZZONETTO: E’ a conoscenza dove sono collocate in Centro Storico, a Venezia, le telecamere: si riferisce particolarmente all’area marciana. Ci sono anche altre aree, nel nostro Comune, che hanno necessità di videosorveglianza: il Terraglio, Via Piave e dintorni, Campalto, ecc… L’iter di questa proposta di deliberazione in Commissione non può essere completato senza la presenza del referente politico. Si deve tornare in Commissione con l’Assessore. Deve essere fatto un passaggio anche con la presenza dell’Avvocatura Civica. Dice di aver chiesto a suo tempo al precedente Comandante P.M. Vergine, l’elenco delle persone che sono state registrate in contravvenzione, con le telecamere, per la ZTL di Mestre: Vergine diceva che il Consigliere non aveva diritto di avere questi dati. Secondo Mazzonetto, invece, egli proprio in qualità di Consigliere ha diritto di accesso agli atti, per il potere attribuitogli dal Consiglio Comunale. Chiede che nella prossima seduta sia presente la Segreteria Generale, oltre alla già citata Avvocatura Civica, per dipanare i dubbi in merito agli effetti di questa deliberazione. Ripete e ribadisce che deve essere presente la prossima volta anche l’Assessore di riferimento. Chiede delucidazione sul comma 6 dell’art. 4 (deliberazione). Chiede se le telecamere potrebbero essere utilizzate per fatti di rilevanza penale. Con questo regolamento (P.D. 2007/4343) ci dovrebbe essere misura di dove si pensa ci sia la videosorveglianza. Conclude chiedendo che la deliberazione ritorni in Commissione con i soggetti che ha prima citato.

BONZIO: Si augura che anche in base alle richieste che sono state fatte prima di lui, questa deliberazione sia rinviata in Commissione con la presenza del Vice Sindaco. Secondo il Consigliere si dovrebbe leggere questo regolamento con un respiro più ampio: è un testo che ha valore generale. Da poco è stato presentato il sistema Argos, collegato alla lotta al moto ondoso. Ci sono già delle normative per ridurre il moto ondoso a Venezia. Fa una riflessione sull’uso delle telecamere in terraferma: non crede siano lo strumento più indicato per la lotta alla prostituzione. D’altro canto, questo regolamento può permettere la tutela del territorio. E’ sancita la tutela della privacy dei cittadini, che è altrettanto, se non di più, importante della sicurezza, questo secondo il Consigliere. Nella deliberazione non c’è un riferimento diretto sulla valutazione di quest’atto rispetto alla legge sulla Privacy. Forse ci vuole un parere preventivo del Garante sulla privacy su questo testo. Chiede se si fa riferimento alla videosorveglianza pubblica e privata con questo regolamento: sarebbe importante avere un’idea pianificatoria su questi temi. Riassume quello che appare l’intento di quest’atto. Rendere la città più vivibile e sicura, puntando alla trasparenza nell’uso dei sistemi adottati.

REATO: Interviene sull’ordine dei lavori. Gradirebbe capire se la questione della presenza del Vice Sindaco è una questione che vincoli l’iter di questa deliberazione. Se si vuole rapportarsi con il Vice Sindaco, è in quell’occasione che vanno presentate le osservazioni che richiedono una sua risposta.

MAZZONETTO: Interviene anch’egli sull’ordine dei lavori. Ritiene giusta l’osservazione di Reato. Ribadisce la richiesta di ritrovarsi in Commissione con l’Assessore. Anche se non c’è oggi l’Assessore, si possono comunque esternare le proprie posizioni e osservazioni sulla deliberazione.

BONZIO: Si associa alla richiesta di Mazzonetto di avere il Vice Sindaco in Commissione.

COMERCI: Spiega ai Colleghi che c’è una certa urgenza per licenziare questa deliberazione, per avviare la videosorveglianza sul territorio. Prende atto, comunque, della richiesta dei Commissari di avere un confronto su questi temi con il Vice Sindaco.

MAGGIONI: Non ha nulla in contrario che ci sia l’Assessore in Commissione: è d’accordo sulla pregiudiziale che deve esserci il Vice Sindaco. Dice che bisogna fare le convocazioni Commissione solo se c’è la presenza dell’Assessore di riferimento: questo come principio. Sull’andamento dell’odierna Commissione gli sembra che ci sia una sorta di strumentalizzazione: altre volte sono state licenziate delibere senza la presenza dell’Assessore. In merito al provvedimento in discussione, crede che determinate azioni che si vogliono attuare, come la videosorveglianza, sono finalizzate a prevenire l’illegalità. Non crede che il fine di tutto sia quello sanzionatorio. Va tenuto conto che con le telecamere non si risolvono tutti i problemi di ordine pubblico. Gli illeciti si debbono prevenire e controllare. Invita a fare una riflessione su queste sue osservazioni, anche alla luce della tutela sulla privacy.

CENTENARO: Il titolo della proposta di deliberazione indica che si tratta di un regolamento che disciplina la videosorveglianza sul nostro territorio. Proprio per capire appieno cosa comporta questo regolamento, e non per altro o strumentalizzare la cosa, sarebbe opportuno avere la presenza del Vice Sindaco. Poi, in linea di massima, in base anche alla sua esperienza di Presidente di Commissione, spiega che come metodo si convoca dando per assodata la presenza dell’Assessore di riferimento. Segnala che c’è una frazione di Campalto, nella zona CEP-Villaggio Laguna, dove i cittadini la mattina dopo non sono sicuri se troveranno l’auto integra o bruciata. E’ perché ci sono di questi problemi su cui ragionare, che il confronto in Commissione con il Vice Sindaco ha la sua utilità: è corretto pensare a come e dove tutelare il territorio con le telecamere. C’è consapevolezza sugli obiettivi che ci si prefigge con la videosorveglianza: e su questo punto crede che i suoi Colleghi abbiano le idee chiare. E’ da capire altresì se c’è attenzione per la terraferma. Sarebbe opportuno capire i luoghi in cui l’Amministrazione pensa di attivare la videosorveglianza.

COMERCI: Informa i Commissari che l’orario della Commissione è stato fissato su indicazione del Vice Sindaco. E’ successo che Vianello è dovuto essere presente alla Venis per questioni legate a dei contratti.

GUZZO: Pensa che ci debbano essere sanzioni per le auto che si fermano per contattare le prostitute. Se si esercita con la videosorveglianza un deterrente, si sposterà il problema in zone meno problematiche. Il generale, per questo tipo di misure ci deve esser l’applicazione della legge e la certezza delle pene. Chiede cosa serva tutelare la privacy di fronte alla tutela dell’interesse collettivo.

CONTE: Esprime la sua viva solidarietà ai Vigili che hanno dovuto effettuare lo sgombero ai Magazzini del Sale, nonostante le avversità che hanno incontrato. Dice che ci deve essere rispetto per Venezia.

MARINI: Ringrazia per la sensibilità dimostrata da Conte. Tornando all’ordine del giorno, spiega che con questo regolamento la Polizia Municipale si è preoccupata di attenersi alle leggi in vigore. Alcune cose specifiche di questo regolamento sono state curate dai Lavori Pubblici comunali. Risponde a Berengo sullo spostamento delle telecamere in terraferma: la loro dislocazione è stata individuata sulla base di indicazioni anche di altre forze dell’ordine.

BERENGO: Propone che le telecamere sul territorio non siano bloccate in zona, ma siano possibilmente itineranti, per portarle dove ci sono dei problemi evitando una sorta di “transumanza” di chi è nell’illecito.

MARINI: Certe tipologie di controllo sul territorio possono trovare giovamento dall’utilizzo della videosorveglianza. Ma non va dimenticato che il controllo vero e proprio si fa con gli uomini. Rispondendo a Berengo dice che potrebbero esserci delle telecamere mobili: si può valutare la cosa. La segnalazione (cartello di avviso) dei controlli con telecamere è obbligatoria, e deve essere ben visibile, come indica la legge. Risponde alla richiesta di avere un piano economico riferito a questa deliberazione: qui, oggi, non c’è, ma non vede problemi a recuperare queste informazioni. Risponde a Guzzo sulla dislocazione delle telecamere nella zona di Via Piave: ci sono già delle zone destinate a queste installazioni indicate dalla Questura. Spiega poi che in il regolamento serve per applicare le cose che già ci sono e quelle che verranno. Non è in grado di fornire alcune risposte, in quanto sono sono di pertinenza dell’Assessore di riferimento. A Mazzonetto spiega come sono collocate le telecamere nell’area marciana, in concomitanza di un posto (presidio) d’interforze. In merito all’art. 3 comma 3 spiega cos’è l’interconnessione delle videosorveglianze, attuata tra le varie forze dell’ordine. In merito al limite segnalato da Mazzonetto sull’accesso ai dati, spiega che questo può essere dovuto a quanto deve attenersi il responsabile del trattamento dei dati. Per quanto riguarda la sanzionabilità amministrativa della videosorveglianza, ci si adegua alla normativa e si deve comunque risolvere il problema giuridico: se è la legge che lo stabilisce, solo allora si potrà farlo, ossia sanzionare. Ora non è così.

MAZZONETTO: Chiede delucidazioni sull’obbligatorietà dell’azione penale.

MARINI: Se una cosa è perseguibile d’ufficio si deve ottemperare. Attualmente i dati della videosorveglianza possono essere conservati per 72 ore, e poi vanno alienati. La sanzione può essere cominata solo da contestuale presenza (fisica) dell’agente di Polizia Municipale. Se sarà utile si potrebbe estendere la conservazione di dati della videosorveglianza sino al limite della settimana, prima di cancellarli.

CONTE: Propone di togliere l’ultimo rigo dell’articolo 4 per risolvere alcuni problemi interpretativi.

BONZIO: Domanda se si chiederà un parere, e quando lo si chiederà, al Garante della Privacy in merito a questo regolamento. In base a come si è espresso il Garante si può dare un miglior senso a quest’atto.

BORGHELLO: Interviene sul comma 6 dell’art. 4. Chiede poi se il sistema (videosorveglianza) ha la possibilità di estrapolare i dati. Chiede se questo regolamento è riferito al solo sistema Argos.

MARINI: Risponde a Bonzio che non è obbligatorio il parere preventivo del Garante sulla Privacy per il regolamento. Ci si è attenuti alle normative per stilare il regolamento. La richiesta di parere al Garante si può chiederla dopo l’approvazione del regolamento, contemplando dei tempi tecnici non brevissimi per ottenere la risposta. Il Garante non ha poteri amministrativi. Chiarisce inoltre, agli altri Consiglieri, che il regolamento interessa solo i sistemi pubblici di videosorveglianza.

Il Vice Presidente COMERCI ha inteso che da più parti si è chiesto di avere la presenza dell’Assessore di riferimento. Propone perciò di aggiornare la Commissione ad una prossima seduta con la presenza del Vice Sindaco, dove si proseguirà l’esame della P.D. 2007/4343. Ottiene l’assenso alla sua proposta da parte della Commissione, ed in assenza di altri interventi dichiara conclusa la seduta alle ore 14.00.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 04-12-2007 ore 00:00
Ultima modifica 04-12-2007 ore 00:00
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