Seduta del 31-10-2007 ore 16:15
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Daniele Comerci, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Valerio Lastrucci, Raffaele Speranzon, Felice Casson, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Giampietro Capogrosso, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Bruno Lazzaro, Saverio Centenaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Franco Conte (sostituisce Vittorio Pepe), Piero Rosa Salva (sostituisce Claudio Borghello), Giorgio Reato (sostituisce Maurizio Baratello), Alfonso Saetta (sostituisce Raffaele Speranzon)
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 16.50 il vice presidente Fabio Toffanin assume la presidenza della commissione e, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola al consigliere Conte sull’ordine dei lavori.
CONTE dichiara che l’oggetto della convocazione è irricevibile in quanto la conferma non ha significato se non preceduta da un atto che faccia presumere situazioni di vacanza della carica del presidente della commissione.
MAZZONETTO rende noto che il problema è stato sollevato in conferenza dei capigruppo; per 13 giorni il consigliere Lastrucci non poteva svolgere le funzioni di presidente; c’è molta confusione tra i componenti della maggioranza e neanche l’ufficio di presidenza del consiglio ha dato una risposta certa; l’unico fatto è che i provvedimenti all’esame della commissione non vengono trattati.
CENTENARO esprime le perplessità sull’ordine del giorno, chiede al vicepresidente di spiegarne il motivo e comunque per superare l’impasse servirà un’altra riunione per un’eventuale nuova nomina del presidente della commissione.
BONZIO dichiara che le incompatibilità dei consiglieri, se ci sono, devono essere discusse dai consiglieri mentre quelle eventuali degli assessori che sono di nomina del Sindaco, devono essere discusse da altre istanze. La commissione non lavora da 1 mese per questo problema, ci sono dei fatti molto gravi e degli impegni da prendere che rimangono in attesa di una formalizzazione, con grave danno per i cittadini. Importante è sapere se il partito dell’Italia dei Valori fa parte della maggioranza oppure no.
REATO precisa che il passaggio del consigliere Saetta al gruppo misto è stato gestito dal presidente Boraso in prima persona; sulla gestione del caso della IV commissione il consigliere Mazzonetto è molto più informato dei consiglieri in quanto ha partecipato alle riunioni della conferenza dei capigruppo che ha invitato il vicepresidente a convocare la commissione con questo ordine del giorno; il consigliere Lastrucci è stato investito del problema dalla conferenza, ne ha preso atto ma non ha dato alcuna risposta. La mancata risposta ha causato questi ritardi e questa convocazione con questo ordine del giorno.
MAZZONETTO prende atto che i problemi non risolti dalla maggioranza vengono scaricati sulla commissione.
CAPOGROSSO afferma che questa situazione di stallo deve finire; i problemi scaturiscono dalla convocazione della V e IV commissione dove un provvedimento all’esame è stato licenziato con la decisione dei commissari di proseguire i lavori. Il problema forse era la liceità della presenza del presidente della IV commissione; a tutt’oggi non c’è comunicazione di annullamento oppure di ritiro di quel provvedimento o di altro ancora.
REATO precisa che non è stata la conferenza dei capigruppo a fermare l’iter del provvedimento bensì una decisione della segreteria generale improntata alla prudenza.
BERENGO chiede di far partecipare alla riunione i rappresentanti della segreteria generale.
CACCIA ritiene ininfluente la presenza perchè tutti gli atti fin qui succedutosi sono stati sempre supportati dal parere del segretario generale e dal vice. La segreteria generale ha il compito di verificare la legittimità degli atti che esula dalla necessità di sanare una vicenda che si trascina da molto tempo.
CONTE chiede cosa si deve confermare se ci sono dei dubbi, se c’è stato un momento in cui il presidente Lastrucci è decaduto da commissario allora non può rientrare da presidente. Ancora di più c’è un problema politico se si è convissuto con un presidente non compatibile con la maggioranza. Con la conferma, chiede quale fine fanno gli atti già trattati dalla commissione, si dichiara disponibile alla riconferma del consigliere Lastrucci a presidente della commissione.
BONZIO deduce che se si parla di conferma, la posizione del presidente è venuta meno e ad un certo punto si sono presentati dei problemi politici e ricorda che le presidenze delle commissioni sono state assegnate con una divisione tra i partiti; questa maggioranza non è in grado di dare delle indicazioni, presuppone che ci siano dei vizi di forma ma a suo tempo i consiglieri, che conoscevano la situazione hanno deciso di proseguire i lavori, le riunioni hanno dei costi e se queste stesse non sono state conformi alle norme bisogna che qualcuno sene assuma la responsabilità.
CAPOGROSSO afferma che questo non è il momento di discutere di compatibilità altrimenti sarebbe intervenuta la segreteria generale; la riunione della V e IV commissione si è tenuta perchè garantita dal parere della segreteria generale.
Alle ore 17.25 esce il consigliere Turchetto.
ROSA SALVA non esprime giudizi sul lavoro della commissione; come capogruppo dichiara di aver ricevuto la proposta di deliberazione licenziata dalle commissioni e la segreteria generale ha suggerito “ad abbundantiam” un ulteriore passaggio che non deve preoccupare i consiglieri. E’ l’oggetto della convocazione che deve far pensare per i dubbi espressi in conferenza dei capigruppo poichè non è prevista dal regolamento del Consiglio comunale. La risposta della segreteria generale è stata che per estensione il procedimento della conferma poteva essere apllicato alla fattispecie all’esame. Il tutto deriva dal passaggio del consigliere Lastrucci al gruppo misto il cui capogruppo aveva comunicato la decadenza del consigliere stesso da commissario della IV commissione; se Lastrucci avesse dato le dimissioni, si sarebbe provveduto a nominarlo nuovamente. E’ bene che sia condiviso il fatto che si proceda alla conferma, diversamente i consiglieri hanno altre strade da percorrere.
CAPOGROSSO chiede se si tratta di confermare una cosa di cui ci sono dei dubbi ed allora la commissione può continuare i lavori con la direzione dei vicepresidenti e di procedere quanto prima con la nomina di un nuovo presidente dopo avere avuto la conferma della composizione della commissione.
COMERCI invita a procedere nei lavori se la convocazione della commissione è ritenuta valida.
CACCIA ricorda che ci sono dei provvedimenti da esaminare, dei costi sopportati e bisogna far presto nel prendere le decisioni.
CONTE concorda con l’intervento del consigliere Rosa Salva, ricorda che bisogna stabilire se c’è stato un vuoto nella composizione della commissione; ricorda che come capogruppo del gruppo misto ricevette la comunicazione che il consigliere Saetta era decaduto dalla commissione e quindi si era proceduto alla nomina di un nuovo presidente dell’XI commissione; se fosse così allora sarebbe sufficiente convocare una riunione della commissione per nominare un nuovo presidente della IV commissione.
TOFFANIN dichiara che non c’è certezza sulla decadenza del consigliere Lastrucci e nelle more della situazione, la segreteria generale ha suggerito di procedere alla conferma del presidente della commissione per ovviare ad eventuali decisioni di altre istanze. Con questo chiarimento, la commissione viene coinvolta nella pienezza dei suoi poteri. Dichiara quindi chiuso il dibattito ed avvia le procedure di votazione. Dà quindi la parola al consigliere Centenaro per la dichiarazione di voto.
CENTENARO dichiara a nome del gruppo di Forza Italia la non partecipazione al voto per rispetto degli accordi intercorsi tra i gruppi consiliari all’inizio del mandato amministrativo.
CONTE dichiara di non partecipare al voto in quanto non è nei poteri della commissione la decisione di avere come presidente il consigliere Lastrucci.
MAZZONETTO dichiara che come “Casa delle libertà” si erano decisi dei comportamenti comuni tra i gruppi consiliari, in questo caso non è successo e quindi afferma che voterà.
GUZZO chiede la votazione segreta.
Esaurite le dichiarazione di voto il presidente Toffanin pone in votazione la nomina di due scrutatori nelle persone dei consiglieri Capogrosso e Mazzonetto e la costituzione del seggio con la presenza del segretario della commissione. Comunica che i commissari dovranno scrivere sulla scheda la parola “confermo” o “non confermo”.
Si procede quindi alla votazione per appello nominale. Al termine delle operazione i risultati sono i seguenti: consiglieri presenti 14, non partecipanti al voto 2, votanti 12, voti validi 12, schede bianche 2, la dicitura “confermo” ha ricevuto voti 1, la dicitura “non confermo” voti 9.
Il presidente Toffanin comunica quindi che il consigliere Lastrucci non è stato confermato presidente della IV commissione.
Alle ore 18.10 il presidente Toffanin dichiara chiusa la riunione e comunica che la commissione sarà convocata quanto prima per la nomina del presidente.
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