Seduta del 30-10-2007 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Valerio Lastrucci, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Diego Turchetto, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Valerio Lastrucci, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Funzionario Giorgio De Vettor
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.20 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: punto 1) dell’o.d.g.: era stato già illustrato in due riunioni precedenti, oggi verificheremo la proposta di emendamento dell’Assessore che recepisce le richieste avanzate finora.
DE VETTOR: illustra la proposta di emendamento precisando però che riguarda solo le modifiche concordate in Commissione, rimane infatti da sviluppare la parte relativa all’art. 13.16.
BERENGO: propone che le previsioni del punto 2 vengano allargate anche ai pannelli solari e fotovoltaici.
DE VETTOR: ricorda che questa materia è all’esame di una specifica Commissione.
CAPOGROSSO: fa presente che è appena stato firmato un accordo che prevede l’applicazione della tecnologia wireless per la città di Venezia.
DE VETTOR: prosegue nell’illustrazione e ricorda anche le questioni emerse sull’art. 13.16.
MAZZONETTO: propone di stralciare il punto 2 dell’emendamento visto che è già prevista la banda larga a Venezia. Fa presente che esistono in commercio tegole fotovoltaiche e trova paradossale rimandare queste previsioni - soprattutto per le ristrutturazioni - e nel contempo consentire l’installazione di parabole. Proporrà un emendamento che vada in questa direzione.
VECCHIATO: su quest’ultimo aspetto si impegna a fare una verifica con la Soprintendenza e con l’Assessorato all’Ecologia per capire a che punto è e verso cosa è orientato il lavoro della Commissione tecnica che sta affrontando la questione. Poi riferirà in Commissione.
LASTRUCCI: propone che venga predisposto un ordine del giorno su questo argomento.
CENTENARO: ritiene che questo sia un problema da valutare attentamente, attendendo gli esiti della verifica promessa dall’Assessore. Va tenuto conto che per il C.C. sarà comunque sempre possibile esprimersi successivamente su questo argomento.
LASTRUCCI: sostiene che la questione dei bagni così come è stata proposta appare molto pesante e propone pertanto di portare a 120 mq il limite per realizzare 2 bagni, per poi prevedere multipli successivi di 50 mq, o porzione, per gli ulteriori bagni. Trova comunque che sia più efficace legare l’obiettivo del provvedimento alla capacità delle fosse settiche, in modo da salvaguardare anche la struttura degli edifici. Va specificata inoltre la differenza tra unità edilizie e unità immobiliari. Propone infine di legare alla normativa vigente la possibilità di concedere deroghe per gli immobili non residenziali.
MAZZONETTO: fa presente che attualmente l’Ufficio Ecologia obbliga alla realizzazione delle fosse settiche, ma poi scattano puntualmente le deroghe. Propone di richiamare come principio di unità minima i 45 mq previsti dal R.E..
RUDATIS: sostiene che non vi sia alcuna attinenza tra l’unità minima e gli obiettivi di questa variante.
MAZZONETTO: ritiene comunque più coerente adottare questo criterio e propone di abbassare a 90/100 mq il limite per i 2 bagni.
BONZIO: condivide la proposta del cons. Capogrosso che pare essere la più equilibrata.
LASTRUCCI: ritiene che non abbia senso prevedere una metratura minima per realizzare un secondo bagno, sarebbe una limitazione che va contro alla dignità dei cittadini residenti. Trova più corretto piuttosto modulare la possibilità di ulteriori bagni dopo i 120 mq con moduli a crescita esponenziale, partendo ad esempio dai 50, 60, 70, 80 mq ecc.
DE VETTOR: fa presente che l’obbligo e il dimensionamento delle fosse settiche è già normato dalla legge.
TOSO: chiede in quale modo vengano definite le questioni finora poste dalla Commissione.
VECCHIATO: precisa che in alcuni casi particolari le deroghe sul numero dei bagni valgono anche per le unità edilizie residenziali, ad esempio nel caso di portatori di handicap. La situazione ricettiva della città è molto allarmante, così come denunciato di recente anche dalla stessa Associazione degli Albergatori. Negli ultimi tempi ad esempio sono state autorizzate 800 nuove trasformazioni da alloggio ad extralberghiero. Ritiene che l’indicazione più corretta rimanga quella di fissare un minimo oltre i 150 mq, per consentire un ulteriore bagno, corrispondendo così alle esigenze della famiglia. Le indicazioni proposte pertanto rimangono tali, con questa modifica.
CAPOGROSSO: propone di modificare il limite consentendo un bagno ogni 80 mq dopo 121 mq.
Esce l’Ass. Vecchiato
RUDATIS: fa presente che la normativa che regola le residenze turistiche non consente i controlli. L’obiettivo è quello di limitare con questa norma questo tipo di attività nel Centro Storico.
TOSO: a suo avviso non ha senso porre dei limiti regolamentari sui bagni per arginare il fenomeno extralberghiero.
LASTRUCCI: ritiene che il problema non si risolva in questo modo, va affrontato a monte attraverso le Agenzie del Territorio, assegnando categorie diverse da quella residenziale alle residenze turistiche, con tassazione specifica. Propone di accompagnare questo provvedimento da un ordine del giorno che chieda questo.
Escono i cons. Toso e Speranzon
CENTENARO: visto che si registrano posizioni divergenti, chiede alla Commissione come intenda procedere.
MAZZONETTO: chiede una audizione in Commissione dell’Ufficio Ecologia per valutare la questione del dimensionamento delle fosse settiche, in modo da vedere si sia possibile contingentare, attraverso questo strada, il numero dei servizi igienici.
RUDATIS: precisa che sulla residenza avvengono spesso delle deroghe, ma manca la possibilità di operare controlli sulle certificazioni di regolarità dei professionisti.
MAZZONETTO: considera questa normativa astrusa, fatta a tavolino senza tener conto della realtà e che va a penalizzare ulteriormente i veneziani.
BONZIO: ribadisce la validità della proposta del cons. Capogrosso, ritiene che l’approfondimento sull’argomento sia completo e che nulla osti ad andare al voto in C.C..
CAPOGROSSO: confida che l’Assessore faccia propria la sua proposta di mediazione, viceversa la presenterà lui a nome del suo gruppo. Sostiene abbia poco senso prevedere ulteriori riunioni di Commissione e propone di licenziare oggi il provvedimento.
LASTRUCCI: per poter votare il provvedimento propone di dividere la deliberazione in due parti: una sugli aspetti concordati in Commissione (che voterebbe), l’altra sull’art. 13.16 e la questione del numero dei bagni che, così come viene proposta, non condivide. Trova sia più coerente considerare lo sfascio delle strutture murarie.
CENTENARO: fa presente che l’obiettivo principale della deliberazione è proprio l’art. 13.16. A nome del suo gruppo trova positiva l’esclusione della norma per le aree soggette a Piano attuativo ed è contrario invece all’art. 13.16, per il quale chiede lo stralcio. Ritiene ora impossibile arrivare ad un punto di convergenza in Commissione, non resta che il voto in Consiglio Comunale.
MAZZONETTO: si dichiara non soddisfatto dalle risposte dei tecnici e ribadisce la richiesta di una ulteriore riunione di Commissione con l’Ufficio Ecologia.
Propone l’invio del punto 1) in C.C. con discussione. La Commissione approva (il cons. Mazzonetto non approva).
Alle ore 16.45 la riunione ha termine.
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