Seduta del 16-10-2007 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Roberto Turetta, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Funzionario Guerrino Canziani, Funzionario Giorgio De Vettor
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.25 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: punto 1): era stato già illustrato nella riunione precedente nelle sue finalità da parte dell’Assessore. Oggi verrà invece illustrato tecnicamente.
CANZIANI: procede ad illustrare le 16 schede.
BONZIO: chiede come mai la scala della scheda relativa all’Ospedale Giustinian sia diversa e perché manchi l’evidenza cerchiata. Chiede inoltre chiarimenti sull’immobile dell’ultima scheda che è oggetto di cartolarizzazione e che aumenterà il proprio valore. Vuole capire se vi possono essere state delle disfunzioni sull’operazione.
CANZIANI: la scala diversa è stata scelta per praticità e tutta l’area va considerata come fosse cerchiata poiché sono diversi gli ambiti oggetto di modifica. Ritiene che non vi siano problemi riguardo all’ultima scheda, il cui edificio è destinato a residenza e la sua operazione è visibile anche nella scheda dell’Assessorato Patrimonio.
VECCHIATO: su questo aspetto si impegna a fare una verifica con il Patrimonio.
CAPOGROSSO: ribadisce il suo disagio nel dover trattare questi provvedimenti in Consiglio Comunale, non viene infatti chiesta alcuna valutazione politica, non rimane quindi che intervenire tecnicamente: chiede che venga riportato allegato l’atto di condono delle parti condonate; che venga esplicitata la definitiva destinazione urbanistica e le relative capacità edificatorie. Si riserva comunque di esprimere le sue valutazioni in C.C.. rileva che la scheda n. 11 riguarda più l’art. 29 che il 25.
CANZIANI: ammette l’errore della scheda 11 e concorda sul fatto che andrebbe effettivamente allegata sempre tutta la documentazione.
Entra il cons. Lastrucci ed esce il cons.Oliboni
CENTENARO: su richiesta del cons. Capogrosso il punto 1) viene inviato in Consiglio Comunale con discussione.
Ore 16.10
Punto 2): anche questo provvedimento è già stato illustrato due settimane fa. Il rinvio era stato deciso per consentire una pausa di riflessione al fine di valutare le questioni emerse in quella riunione di Commissione.
DE VETTOR: alcune delle questioni poste possono essere accolte.
CAPOGROSSO: fa presente di essere al momento sprovvisto della documentazione relativa ai rilievi espressi nella riunione precedente.
DE VETTOR: procede ad illustrare i punti per i quali la volta scorsa erano state chieste modifiche: sull’art. 13.a le richieste sono accoglibili.
MAZZONETTO: chiede che venga dato spazio al fotovoltaico, prevedendo tegole di questo tipo.
PAGAN: chiede che venga invece previsto il “coppo storico” per evitare l’omogeneità di colore delle coperture.
DE VETTOR: informa dell’esistenza di una Commissione specifica che sta elaborando una normativa specifica per l’applicazione del fotovoltaico nel Centro Storico e pertanto in questo fase appare inopportuno nomare questi aspetti. Ritiene accoglibile la previsione del coppo storico.
CENTENARO: invita a fare attenzione a non creare ulteriori problemi ai residenti che intendono realizzare nuovi servizi igienici. Sui punti di disaccordo invita l’Assessore a fare una sua valutazione e proporla poi alla Commissione.
DE VETTOR: punto 13.7d — si suggeriva di togliere l’ultima frase.
CAPOGROSSO: l’intento è quello di evitare che la norma sia troppo generica e consentire l’installazione delle antenne paraboliche solo qualora vi sia l’impossibilità a trovare altra collocazione.
MAZZONETTO: ravvisa che anche la proposta di correzione lascia nell’ambiguità, pertanto è preferibile eliminare la prescrizione intera.
LASTRUCCI: propone di aggiungere: “salvo casi eccezionali concordati con gli Uffici comunali”. Chiede a che punto si trovi il progetto di televisione via cavo nel Centro Storico.
VECCHIATO: il progetto non è mai decollato.
DE VETTOR: punto e: il rilievo è accoglibile, inserendo anche la parola “esclusivamente”; il punto f rimane così come è; illustra il punto 13.13 ultimo cpv. sui lucernari.
CAPOGROSSO: su questo aspetto ritiene vada individuato un limite percentuale massimo di superficie, riferendosi alla normativa vigente: massimo 1/8 della superficie di calpestio e comunque non oltre il 10% della falda.
LASTRUCCI: sul punto 13.16 ritiene sia utile aprire una discussione approfondita.
DE VETTOR: fa presente che questo aspetto non c’erano state delle indicazioni.
CENTENARO: è convinto che questo provvedimento limiti eccessivamente determinate situazioni abitative.
LASTRUCCI: la composizione dei nuclei familiari sta cambiando e bisogna piuttosto ragionare sul rapporto tra i reparti giorno e notte delle abitazioni.
MAZZONETTO: propone di portare il limite che consente di realizzare il bagno in più a 100 mq., altrimenti la norma sfavorisce, paradossalmente, la residenza a Venezia. È convinto che le attività extralberghiere debbano rientrare nella legalità, ma senza con ciò favorire ulteriormente le grandi compagnie e penalizzando i piccoli proprietari veneziani. Critica su questo aspetto la politica dell’Assessorato al Turismo.
CAPOGROSSO: va tenuto presente che l’obiettivo della norma è di non toccare eccessivamente le strutture murarie degli edifici esistenti, per non indebolirle troppo, ma allora ciò non deve valere per le nuove edificazioni. Si chiede poi se valga la pena ragionare sulla limitazione dei nuovi servizi o sia più conveniente piuttosto agire normando gli scarichi.
BONZIO: le finalità della norma sono condivisibili, anche se da modificare su alcuni aspetti. Ritiene che non sia corretto però affermare che il limitare il terzo bagno nei 150 mq contribuisca sensibilmente all’esodo dal Centro Storico.
MAZZONETTO: sostiene che questa norma non vada ad incidere assolutamente sul fenomeno extralberghiero e che non vada fatta demagogia demonizzandolo. Rispetto poi alle strutture rileva che l’aspetto dei bagni è solo uno dei tanti che può compromettere la stabilità degli edifici. Propone di usare come modulo per determinare il numero dei servizi igienici quanto prevede già il Regolamento Edilizio in termini di unità abitativa.
Esce il cons. Toso
LASTRUCCI: afferma che la casistica a Venezia è talmente varia che una norma di questo tipo potrebbe veramente impedire possibili comodità ai pochi residenti rimasti. Ormai il fenomeno degli affittacamere è già consolidato e si autolimita da sé, addirittura si registrano casi di riconversione a residenza.
CAPOGROSSO: chiede se sia prevista una superficie massima per la quale vada consentito non più di un servizio.
RUDATIS: è il caso forse di puntualizzare che la norma non riguarda le nuove costruzioni. I bagni sono elementi devastanti delle strutture tipologiche della città. Abitare a Venezia significa adattarsi a molte situazioni, compreso quella dei servizi igienici.
MAZZONETTO: tiene a precisare che il ragionamento sulle fosse settiche, così come prospettato dal Direttore di Urbanistica, non corrisponde alla realtà.
VECCHIATO: fa notare che sono le attuali norme del PRG e la normativa regionale che hanno consentito il verificarsi del fenomeno di proliferazione incontrollata dell’extralberghiero a Venezia. L’equilibrio statico della città è estremamente fragile e l’aumento delle strutture in cemento per le fosse settiche lo sta alterando. Va tenuto conto poi che nei prossimi anni si prevede il raddoppio della massa turistica in città. Oggi non esistono limiti precisi e va trovato il modo di tenere sotto controllo la situazione. Sostiene che gli abusi si possono controllare anche attraverso l’apertura delle utenze dei servizi idrici.
CENTENARO: la discussione va certamente completata, pertanto appare opportuno un rinvio ad una prossima riunione nella quale gli Uffici forniranno le proposte conseguenti alle questioni finora emerse.
Propone il rinvio del punto 2) ad un’altra riunione. La Commissione approva
Alle ore 17.35 la riunione ha termine
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