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III Commissione - Verbale

Seduta del 13-09-2005 ore 15:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Danilo Corrà, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Roberto Turetta, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Diego Turchetto, Ezio Oliboni

 

Altri presenti: Assessore Delia Murer, Direttore Sandro Del Todesco, Delegato alle Politiche Sociali della Municipalità di Mestre Carpenedo, Funzionario Corsi Francesca, Funzionario Carlucci Giuseppe

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Piani di zona dei servizi sociosanitari: area anziani

Verbale



Alle ore 17.10, il Presidente della III Commissione Consiliare Danilo Corrà, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed illustra l’O.d.G.. Quindi da la parola all’Assessore alle Politiche Sociali Delia Murer

MURER propone che l’esposizione di tutti i temi sia sintetica e da la parola alla Funzionaria delle Politiche sociali Dott.ssa Corsi

CORSI evidenzia che l’attività dell’Amministrazione comunale si basa su aspetti operativi, mancano invece gli aspetti culturali fondamentali che servono ad ottimizzare i servizi nel complesso. Il problema dell’anziano è la perdita dell’autonomia personale, perciò è necessario garantire un’assistenza attraverso due sistemi: domiciliarità e residenzialità. Il piano prevede il completamento della residenzialità (varie tipologie) e propone un accreditamento di una serie di strutture sulle singole zone. In questa area, per dare continuità ai servizi, è importante anche una costante formazione del personale. I problemi più critici sono la mobilità e l’accessibilità. Si può definire l’anziano una persona fragile che spesso non vuole vivere in strutture comunitarie. Il Don Vecchi e via Scaramazza sono esperienze che vanno implementate perché mantengono una dimensione individuale ma anche forniscono la cura utile a persone che hanno necessità. Inoltre dovrebbe essere data agli anziani la possibilità di uscire dal luogo dove vivono. Si è notato che i gazebo, installati in certe strutture, hanno favorito la socializzazione

MAZZONETTO chiede, in merito alla ricerca sull’ anziano fragile, qual’è il progetto e quanto costa e cosi si fa per il vicinato attivo. In Comune l’offerta di assistenza è satura ed onerosa e quindi c’è la ricerca di altre strutture. Chiede la possibilità per la Commissione di andare a visitare alcune case di riposo di Mestre e di Venezia ( in particolare via Spalti)


CORRA’ fa presente che c’è una richiesta di un incontro in Casa di Riposo di via Spalti

CAPOGROSSO chiede cosa succede dal momento che viene trovata la residenzialità per l’anziano non autosufficiente e se l’Amministrazione Comunale può intervenire per la formazione di un percorso di assistenza. Ha notato che l’anziano viene messo davanti la televisione dal mattino alla sera. E’ soddisfatto dell’l’opportunità data all’anziano di scegliere sia l’alloggio protetto che altro. E’ importante che il medico di base possa seguire l’anziano anche nella sua nuova residenzialità. Ritiene necessario dare una formazione di base alle badanti e vorrebbe capire che tipo di assistenza il telesoccorso garantisce

OLIBONI evidenzia che ci sono anziani non autosufficienti anche temporanei. Nel momento in cui il temporaneo ha superato la fase acuta c’è il problema della sua collocazione e la strutture ospedaliere si trovano a risolvere il problema. Infatti la scheda Svama dopo essere stata presentata, non viene discussa subito. Quindi dal momento in cui il paziente potrebbe essere dimesso passano 40 giorni e la cosa va a ricadere sulla sanità. Inoltre esiste anche l’aspetto riabilitativo. I parenti non conoscono i percorsi per istituzionalizzare l’anziano e perciò l’Amministrazione comunale dovrebbe attivarsi per migliorare l’informazione. Importante anche visitare le Case di riposo.

BERTO chiede quale tipo di risposta si da al servizio e quanto costa. In merito all’ADI ( assistenza domiciliare integrata) nota che non c’è sincronismo tra l’Ulss ed il Comune. Chiede inoltre da chi viene curata la formazione del personale comunale e delle Cooperative

TURETTA F. trova che il Comune faccia molto per l’assistenza degli anziani. Sarebbe necessario effettuare delle verifiche di qualità reale, mediante visite non programmate nei luoghi di residenzialità. Importante anche una distribuzione territoriale delle strutture, tenendo presente che ci sono più anziani a Mestre che a Venezia.

CENTENARO ritiene che gli obiettivi dei piani di zona precedenti non siano stati realizzati (es. il vicinato attivo ed il centro altzaimer). Chiede un aumento di posti per gli anziani non autosufficienti ma anche una soluzione per quelli autosufficienti. Nota che la scheda Svama presenta delle lacune e spesso l’accompagnatoria arriva quando l’anziano è già morto

BONZIO propone sopralluoghi presso le case di riposo senza preavviso, anche se le visite non devono avere carattere ispettivo. Sarebbe importante conoscere quale sarà la destinazione d’uso del Giustiniani in modo che la Commissione possa fare delle proposte in merito nel piano di zona

CORSI informa che il piano di integrazione socio-sanitaria avviene attraverso accordi di programma o protocolli d’intesa. E’ d’accordo per l’integrazione dei servizi ma è necessario però chiarire le responsabilità del Comune, dell’Ulss, e della Regione. Non si può confondere la scheda Svama e l’accompagnatoria; quest’ultima è di competenza dell’Ulss 12. Quindi descrive l’istruttoria per ottenere l’assegno di accompagnamento. La scheda Svama serve per l’accesso alle Case di riposo e per l’assistenza integrata. L’urgenza viene determinata da un’unità di valutazione. Quindi spiega l’iter del ricovero

CORRA’ propone degli incontri con i tecnici del Comune, l’Ulss e gli altri soggetti interessati per la valutazione di un percorso sui piani di zona.

MURER osserva che ci possono essere conoscenze diverse delle procedure e dell’iter e perciò è necessario concordare con l’Ulss un sistema di informazioni. Importante anche un tavolo di lavoro con le IPAB per concertare e pubblicizzare tutte le risposte che vengono date sul territorio, cercando di lavorare in rete. Sarà compito del Sindaco contrattare con la Regione

CORSI informa che è stata fatta una ricerca sui servizi erogati. I risultati sono serviti a trovare soluzioni in merito ad alcune esigenze emergenti. Si è scoperto che larghe fasce di anziani non possono accedere ai servizi, a causa del reddito, quindi è necessario arrivare ad una retta media accessibile a tutti. Nelle case di riposo ci sono due tipi di utenza: storica e molto anziana. E’ necessario dare la possibilità agli anziani autosufficienti di godere di una certa mobilità, perciò si sta attivando un servizio di trasporti. Non condivide la figura dell’Assistente Sociale esclusiva per la casa di riposo, preferendo invece l’Assistente sociale di zona. Uno degli aspetti importanti della formazione del personale è la mobilità nei posti di lavoro, perché crea professionalità. Il telesoccorso è preordinato alla chiamata, ma non va incontro all’esigenza di conversazione degli anziani, bisogna pensare a qualcosa che migliori il sistema di comunicazione. Presso ogni distretto sono partiti i servizi di sportello che hanno lo scopo di informare,di assistere nelle procedure e di eliminare le segreterie telefoniche

MAZZONETTO chiede chiarimenti sulla legge 22

CORSI fa presente che alcuni servizi innovativi ( case famiglia, gruppi appartamento) non hanno autorizzazioni sanitarie (di competenza dell’Ulss), ma bensì solo norme a cui attenersi e l’agibilità dei pompieri. Diverso l’iter per le case di riposo.Non esiste molta richiesta di residenzialità al di fuori del territorio, la distribuzione sul territorio dei posti letto si sta riequlibrando

Alle ore 17.10, esaurito l’ordine del giorno, il Presidente dichiara sciolta la seduta.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 13-10-2005 ore 00:00
Ultima modifica 13-10-2005 ore 00:00
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