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VII Commissione - Verbale

Seduta del 25-09-2007 ore 12:15

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Claudio Borghello, Anna Gandini, Fabio Toffanin, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione:" Modifica parziale dell'atto deliberativo di C.C. n. 69 del 4.6.2007: Trasferimento in proprietà all'Azienda ULSS 12 Veneziana dell'area sita in Venezia-Favaro Veneto, via Gobbi per la realizzazione del Distretto Socio-Sanitario." PD n. 3557/07

Verbale

Alle ore 12.30, il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola alla consigliera Miatello sull’ordine dei lavori.

MIATELLO chiede all’assessora Rumiz di una interrogazione presentata il 13 Giugno e di cui non ha avuto ancora risposta scritta.

RUMIZ risponde che la bozza di risposta è già pronta ma che per disattenzione non è stata inviata alla richiedente; ricorda che già in Giugno il Consiglio comunale aveva votato un provvedimento di concessione dell’area destinata al distretto sanitario di Favaro Veneto, che solo qualche giorno fa si è venuti a conoscenza della volontà dell’Ulss di avere in proprietà l’area per realizzare il distretto, rende noto che già in quel provvedimento l’Amministrazione si era cautelata nel prevedere la retrocessione dell’area se non ci fosse stata la realizzazione dell’impianto sanitario. La certezza che quell’area servirà allo scopo definito deriva dalla destinazione d’uso urbanistico decisa dal Comune.

BASSETTO precisa che il provvedimento prevede la possibilità da parte del Comune di chiedere la restituzione dell’area qualora l’Ulss non rispetti gli impegni presi.

BORGHELLO chiede il significato del “concordato” presente nella comunicazione del direttore Padoan; Evidenzia che è obiettivo di tutti la realizzazione del distretto a Favaro e fa presente che non è previsto alcun vincolo temporale per la costruzione, chiede se è possibile esplicitare questa necessità; ricorda che anche un altro distretto sta per essere realizzato e che l’Ulss deve essere stimolata sull’argomento.

OLIBONI ricordando che il nuovo ospedale stravolgerà le modalità di erogazione dei servizi sanitari nel territorio precisa che proprio i tempi di realizzazione del distretto sono importanti e quindi l’Amministrazione deve trovare il modo di impegnare l’Ulss con un programma definito.

BASSETTO cita come si sarebbe potuto costringere l’Ulss a realizzare l’opera: dare in concessione l’area e trasferire la proprietà una volta realizzata la struttura. Questo non è stato possibile.

RUMIZ spiega che i tempi di realizzazione sono definiti dall’inserimento della realizzazione nel piano annuale dei lavori dell’Ulss.

BONZIO premette che già il Consiglio comunale aveva deliberato sull’argomento sempre motivato dall’urgenza della definizione dei rapporti. Esplicita la perplessità sulla corretta politica sanitaria degli amministratori dell’Ulss. Prende atto che è bastata una semplice lettera del direttore Padoan dal contenuto vago per costringere il Comune a modificare un atto già deliberato. Si augura che l’area, diventata di proprietà dell’Ulss, non diventi merce di scambio per qualcosa d’altro, ricorda che è la legge che impone alle Ulss di attivare i distretti sanitari sul territorio di competenza.

CENTENARO riepiloga il percorso della questione: il Consiglio comunale ha votato la variante urbanistica quando la Municipalità di Favaro ha deciso unanimemente la localizzazione ma quando l’Ulss non si è presentata dal notaio come stabilito nel mese di Luglio, l’Amministrazione doveva porsi il perchè del fatto e doveva partire già allora il lavoro di contatto per dirimere i disaccordi, con questo atto l’Ulss non ha più scuse per ritardare i lavori.

RUMIZ ribatte che già a fine Luglio c’è stato un contatto con il direttore Padoan ma che non era emerso nulla di nuovo.

BERTO rende noto che la vicenda del distretto di Favaro è datata, che si era pensato di sdoppiare il distretto, oppure ancora di occupare i locali di una scuola dismessa e via di seguito. Precisa che ci sono dei documenti firmati che prevedono la realizzazione del nuovo distretto ma che il problema era chi dovesse finanziare i lavori.

MIATELLO prende atto che la cessione dell’area è gratuita, chiede se non esiste altro strumento giuridico per costringere l’Ulss a realizzare in tempi certi il distretto sanitario.

BASSETTO replica che la cessione rappresenta la modalità richiesta dall’Ulss e che sarà suo compito raggiungere un accordo pretendendo di stabilire tutte le migliorie tecniche, nella stipula del contratto, per garantire l’Amministrazione sulla realizzazione dell’obiettivo.

DEL TODESCO considera che il provvedimento risponde alle esigenze espresse dall’Ulss, a fianco del contratto di cessione sarà opportuno pretendere la firma di un protocollo di accordo sui tempi e modalità, dichiara che l’attivazione del nuovo ospedale provocherà un “percorso” integrato con i distretti sanitari del territorio chiamati ad erogare l’assistenza sanitaria di primo livello ai cittadini.

OLIBONI, alle ore 13.20, propone di licenziare in discussione in Consiglio il provvedimento e di chiedere l’iscrizione all’ordine del giorno ai sensi dell’ex articolo 17 e chiude la riunione.
La commissione approva.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 03-10-2007 ore 00:00
Ultima modifica 03-10-2007 ore 00:00
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