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V Commissione - Verbale

Seduta del 16-07-2007 ore 15:00
congiunta alla VII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Michele Mognato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Giampietro Capogrosso, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Fabio Toffanin, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Assessore Mara Rumiz, Direttore Giovanni Battista Rudatis, Direttore Luigi Bassetto, Funzionario Luca Barison

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 2393 del 15.6.07 - Programma Integrato di Riqualificazione Urbanistica, Edilizia e Ambientale (P.I.R.U.E.A.) per l'ambito della Torre Civica nel Centro storico di Mestre. Modifica Convenzione

Verbale

Alle ore 15.10 assume la Presidenza il consigliere CENTENARO il quale, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta delle Commissioni V e VII.

Punto 1): ricorda che la deliberazione era già stata illustrata in una riunione precedente, nella quale sono state formulate alcune richieste, che sono ora riportate nel documento che viene distribuito e che verrà illustrato dal tecnico. Comunica poi che è pervenuta una sentenza del TAR relativa alla questione monetizzazione, anch’essa distribuita.

RUDATIS: illustra la sentenza: le modifiche d’ufficio apportate dalla Regione nella parte che riguarda la monetizzazione (circa 300.000€), contrastano con quanto prevede il PIRUEA, che indicava invece una quota relativa a quel particolare insediamento. Il realizzatore delle opere ha ricorso quindi al TAR, il quale gli ha dato ragione ed ha disposto lo stralcio dell’art. 4.8.

LASTRUCCI: fa presente la richiesta di intervento di alcuni cittadini.

CENTENARO: ricorda che gli stessi cittadini sono intervenuti anche la volta scorsa e che potranno comunque parlare successivamente. Invita il tecnico ad illustrare le risposte ai quesiti, a blocchi di tre.

BARISON: illustra gli art. 2 c. 2.3, art. 3bis.2, 3bis.4.

CAPOGROSSO: art. 2 c. 2.3: riteneva fosse interesse dei consiglieri rivedere determinate posizioni precedentemente adottate e che forse sono state frutto di una lettura non del tutto attenta del piano. Pare quindi opportuno capire esattamente quale è l’ufficio e quali sono le modifiche, rispetto alle nostre esigenze. La risposta appare evanescente e necessiterebbe fosse più articolata e precisa. art. 3bis.2: anche in questo caso c’è la necessità di conoscere tutti i punti per sapere esattamente cosa si va a votare, altrimenti è preferibile rinviare il voto a quando se ne avrà la conoscenza. Il progetto preliminare infatti non mette in condizione di sapere quali sono le specifiche competenze. 3bis.4: precisa che i lavori devono avvenire solo dopo la demolizione di entrambe gli edifici CelAna e Tessar.

LASTRUCCI: ricorda che durante la discussione della delibera di adozione del PIRUEA più volte è stato detto che si trattava di un “pacchetto unico” e che se si fosse cambiato qualcosa, andava rivisto il tutto. In questa situazione stiamo modificando la convenzione, ma non viene specificato in quale modo vengono attuati questi cambiamenti, a fronte di una modifica anche dell’equilibrio economico finanziario di tuta l’operazione. Sostiene che il progetto pertanto vada rinviato, le costruzioni non vanno effettuate in quell’area, invita a fare un passo indietro e a costruire in P.le Altinate, solo dopo una seria indagine archeologica.

BARISON: illustra gli art. 4.1, 4.8, 6.2b, 6.3a, 7.

CAPOGROSSO: 6.2b: riconferma la proposta e preannuncia un emendamento; 6.3a: se la riposta non c’è, allora venga detto che non si è in grado di fornirla. Art. 7: precisa che intende portare avanti il PIRUEA, ma crede convenga fare le opportune riflessioni in questa che è una fase di revisione. La mancata realizzazione del garage sotterraneo comporterà la mancata realizzazione delle aree verdi e la razionalizzazione dei flussi viari e ciò risulta essere decisamente penalizzante per l’interesse pubblico dell’operazione e comporta effettivamente un disequilibrio nella convenienza pubblica.

Ore 15.45 entrano i conss. Bonzio e Salviato

MAZZONETTO: art. 7: le mutate condizioni fanno condividere l’idea di un ripensamento del piano, non c’è più infatti la riqualificazione urbanistica, è solo cementificazione. Le indagini archeologiche vanno fatte in tutte le aree dove si intende costruire.

LASTRUCCI: art. 7: sono passati più di due anni e non abbiamo ancora una certezza sulle indagini archeologiche, cosa si è fatto fino ad oggi? Siamo ancora nella incertezza e nella superficialità. Chiede quale sia la nuova conterminazione del PIRUEA.

BARISON: porta a conoscenza che gli Uffici hanno ricevuto oggi nuovo materiale sulle indagini archeologiche, che verranno fornite. Illustra su planimetria il percorso auto per l’accesso ai garages. Prosegue l’illustrazione degli artt.: 9.1, 13.2, 16, 5.2.

CAPOGROSSO: non ci si deve porre alcun problema sul fare riflessioni, visto che la convenzione non è ancora stata stipulata.

RUDATIS: il PIRUEA va considerato un provvedimento con una sua unicità, ma ci si trova ora di fronte ad alcune modifiche d’ufficio della Regione che permettono al Consiglio Comunale di rivedere alcune questioni. Alcune modifiche poi sono riportate precisamente nel testo della DGRV. Questa scelta ci mette anche al riparo da eventuali ulteriori pretese del privato. E’ chiaro che in P.le Altinate non si realizzerà più nulla. Ritiene che non si possa modificare sostanzialmente il PIRUEA, se non, a questo punto, rinunciarvi del tutto. La Regione lo ha approvato in quel modo e ora ciò che si può modificare, in parte, è solo la convenzione, per le parti le cui modifiche sono state concordate.

BASSETTO: precisa che la condizione della non contestualità dell’abbattimento dei due edifici era una scelta obbligata in sede di PIRUEA, perché allora il proprietario di Tesser non aveva aderito al progetto. Non è possibile ora trascinare all’interno di questo provvedimento un terzo proprietario il cui edificio non fa parte del PIRUEA.

MAZZONETTO: chiede che senso abbia il ricorso al TAR del proprietario di Tessar, se lo stesso sta dialogando con il Comune di Venezia.

BARISON: illustra il parere della Municipalità e le sue controdeduzioni.

RUMIZ: è chiaro che va trovata una soluzione alternativa per la Sala Monteverdi e non crede che ciò possa avvenire nella Città della Musica.

BASSETTO: trova sia opportuno specificare che l’Ufficio Patrimonio considera l’esproprio dell’edificio Tessar un provvedimento distinto dalla operazione del PIRUEA.

LASTRUCCI: si complimenta (in modo ironico) per gli equilibrismi dialettici sentiti oggi dai dirigenti che lavorano senz’altro in perfetta linea con la Giunta. Ha sentito alcune affermazioni del tipo: variazione della convenzione senza modificare il piano; esproprio Tesser distinto dal PIRUEA. Sostiene che il fatto che non si realizzi più il parcheggio modifica sostanzialmente la struttura del PIRUEA e ne altera il significato. Ritiene che se c’è la volontà politica, in tempi rapidi, si può rivedere tutto in sede di PAT. I residenti della zona chiedono con forza che non venga abbattuto il verde, non avevano compreso a suo tempo la reale portata del PIRUEA e oggi sono qui a chiederci di rivedere le nostre decisioni.

CAPOGROSSO: dobbiamo lasciare a chi realizza il PIRUEA il demolire la sua parte, se ne ha le capacità, ma non si può non ricordare la necessità di avere la contestuale demolizione dei due edifici come condizione per dare il via al progetto e ciò va comunicato anche alla stessa controparte. Ricorda che il voto all’adozione del PIRUEA era legato ad un disegno di riqualificazione, che ora viene mantenuto solo parzialmente e, se non si riuscisse a demolire Tessar, tutta la operazione viene a perdere il suo interesse.
Trova sia comunque necessario approfondire la discussione sulle scelte possibili per la Sala Monteverdi (area ex Enel?), la cui soluzione va trovata prima che si attuino le demolizioni.

BASSETTO: precisa che la Sala Monteverdi è edificata su terreno comunale e anche l’edificio lo è, quindi non vi sono vincoli di nessun tipo.

BERENGO: ritiene che il PIRUEA, se perdesse la riqualificazione di Parco Ponci non sarebbe più sottoscrivibile. Ricorda come è già previsto lo spostamento del mercato di Parco Ponci in Piazza Barche, auspicando che venga realizzata una procedura veloce per l’esproprio della parte di Tesser per consentire l’abbattimento di tutto l’edificio.

SAETTA interviene ricordando che il PIRUEA è stato approvato dal C.C. con determinati requisiti che stanno venendo meno con questa proposta di deliberazione come ad esempio la realizzazione del parcheggio a Parco Ponci e la demolizione contestuale di Tesser, necessaria per poter attuare tutto il progetto. Aggiunge che con l’eliminazione del parcheggio interratto viene meno il beneficio pubblico per l’Amministrazione Comunale, ricordando che sono state raccolte oltre 3300 firme per non “distruggere” il giardino di Via S. Pio X. Ritiene che con le modifiche che si vanno ad apportare, il PIRUEA non ha più validità.

MAZZONETTO: sulla base anche di quanto si sostiene nel parere della Commissione di Salvaguardia, ritiene che l’intervento sia corretto solo se prevede anche la demolizione di Tessar, quale è la posizione della Giunta su questo aspetto? Ritiene che questo PIRUEA non adempie alle esigenze iniziali. Pare di capire che ora si realizzi solo l’interesse del privato. A suo tempo non aveva perfettamente compreso la reale portata di questo provvedimento. Ci sono tanti e tali elementi nuovi che non motivano più il PIRUEA, che pertanto va rigettato, anche dal punto di vista tecnico.

CENTENARO: ricorda che oggi stiamo ridiscutendo di questo piano solo per il fatto che la Regione ha approvato con modifiche d’ufficio.
BONZIO: a suo parere è tempo che il Consiglio Comunale non si nasconda più dietro ai tecnici. Sostiene che non c’era bisogno neanche allora di grandi elementi per capire che l’operazione PIRUEA andava a toccare profondamente il tessuto urbano di Mestre e che andava a dequalificare dal punto di vista urbanistico. Tutto ciò a fronte di necessità certamente condivisibili, ma perseguite con uno strumento assolutamente sproporzionato e mal calibrato. Invita a prendere atto quindi della situazione e decidere di non realizzare il PIRUEA e auspica che anche la maggioranza vada in questa direzione.

SPERANZON: ricorda che a suo tempo aveva votato contro a questo progetto e oggi, a maggior ragione, è contrario per la perdita della gran parte dei benefici pubblici. Così facendo rischiamo solo di raggiungere un mezzo obiettivo. Per la Sala Monteverdi propone un’area in Via F.lli Bandiera. Sottolinea il fatto che rispetto alla precedente Amministrazione, c’è la quasi totale continuità politica. Ritiene infine che il parco pubblico a Parco Ponci non verrà mai realizzato.

Alle ore 17.10 esce il cons. Berto
Alle ore 17.15 esce il cons. Saetta

LASTRUCCI: sostiene che le proposte del cons. Berengo appartengono ad un altro progetto, che oggi non esiste, così facendo si rischia di illudere i cittadini. Ritiene che la deliberazione che ci è stata sottoposta sia vuota, e c’è bisogno di tempo per studiarla. Fa notare che se non ci fosse stato il lavoro del cons. Capogrosso sarebbero sfuggiti molti elementi importanti all’attenzione della Commissione.

CHINELLATO: le opere a carico della ditta proponente che non verranno più realizzate, rendono ora il vantaggio pubblico limitato al solo abbattimento dell’edificio CelAna, a fronte invece di una edificazione che pone problemi non indifferenti, mentre manca il vero obiettivo, costituito dalla riqualificazione di Parco Ponci. Era facile intuire che nell’area ci potessero essere reperti archeologici, anche senza realizzare l’indagine e forse di ciò, il realizzatore delle opere, non era del tutto inconsapevole.

BORGHELLO: trova sia inutile fare ora dichiarazioni di voto, se vogliamo ridiscutere la sostanza del PIRUEA allora conviene portarlo in Consiglio Comunale, se invece vogliamo discutere sugli elementi migliorativi, va bene l’approfondimento in Commissione, ma va chiarito in quale direzione si vuole andare. Sostiene che il programma trasforma e non distrugge questa parte della città, anche dal punto di vista del verde.

BOLGAN (Amico Albero): legge un documento (allegato 1).

Alle ore 17.45 esce il cons. Reato

CHECCHINI: (Comitato spontaneo cittadini) legge un documento (allegato 2).

QUINTAVALLE (Municipalità di Mestre): ritiene che l’operazione porterà 3 miliardi di debiti e che si sarà un affare solo per il privato. Rileva che sono due anni che si cerca di demolire la Sala Monteverdi e ancora non si vede la soluzione.

SPERANDIO (Municipalità di Mestre): fa notare che il parco di Via Pio X ha richiamato la maggiore mobilitazione di cittadini, dopo S.Giuliano. Le operazioni su Villa Erizzo e Villaggio Sartori faranno perdere ulteriore verde alla Municipalità. Invita a tenere conto delle 3500 firme raccolte.

VECHHIATO: non ci sono sottovalutazioni né posizioni ai arroganza rispetto a questa operazione. Chiediamoci perché ci sono voluti così tanti anni e la proposta di un privato per arrivare a liberare la Torre Civica di Mestre. Questo che vediamo oggi è un PIRUEA molto diverso da quello originario, ricorda cosa era previsto e cosa è stato modificato. La rinuncia del proponente a realizzare il parcheggio facilita, in qualche modo, la situazione. Non si può negare però che quel che rimane del PIRUEA comporta comunque la perdita del giardino della De Amicis. C’è l’auspicio che la procedura di esproprio di Tesser si realizzi in tempi brevi. Precisa che le premesse di quello che prima o poi sarebbe potuto accadere con questo progetto sono comunque contenute nelle previsioni della Variante al Centro Storico di Mestre. Esistono oggi degli impegni con il proponente privato, con atti sottoscritti, fermo restando le autonome decisioni del Consiglio Comunale. Bisogna coniugare l’esigenza di liberare la Torre con il mantenimento delle aree verdi. Comunica che a fine luglio la Giunta avrà un incontro programmatorio con il Sindaco e questa sarà una questione che sicuramente verrà toccata.

CENTENARO: dopo tutto quanto è emerso oggi, chiede ai Commissari quale sia la loro intenzione rispetto al proseguo della deliberazione. Prende atto che la Commissione intende effettuare un ulteriore passaggio, ma precisa che questa volta non ci dovrà essere spazio per dichiarazioni di voto, che andranno eventualmente fatte nel Consiglio Comunale del 30/7.

La proposta di deliberazione di cui al punto 1) viene pertanto rinviata ad altra riunione.


Alle ore 18.10 la riunione ha termine.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 18-07-2007 ore 00:00
Ultima modifica 18-07-2007 ore 00:00
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