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III Commissione - Verbale

Seduta del 06-09-2005 ore 17:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Giovanni Salviato, Silvia Spignesi, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Roberto Turetta, Saverio Centenaro, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto

 

Altri presenti: Assessore Delia Murer, Direttore Sandro Del Todesco, funzionario Marino Costantini, Meme Pandin, Alberto Favaretto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Piani di zona dei servizi sociosanitari: area dipendenze

Verbale

Alle ore 17.20 il Presidente della III Commissione Danilo Corrà, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che i lavori della commissione ricominciano con questa seduta dopo la pausa estiva e che continueranno fino ad esaurimento degli argomenti relativi ai Piani di Zona con cadenza settimanale sempre al Centro Candiani.
Il consigliere Pepe chiede di presentare una mozione d’ordine prima di iniziare la riunione.
Corrà concede la parola al consigliere Pepe.
PEPE chiede che venga invitata alle riunioni della commissione la presidentessa della Consulta della salute. Annuncia inoltre che nella Municipalità del Lido-Pellestrina la consulta è stata istituita con la stessa denominazione e ritiene opportuno invitare la Municipalità a modificare la denominazione per non far insorgere confusioni di competenze.
Il presidente Corrà prende atto delle dichiarazioni del consigliere e dà la parola all’assessora Murer per l’introduzione dei lavori.
MURER ricorda ai presenti che è stata fatta una riunione dove i responsabili delle aree di intervento hanno relazionato sul contenuto dei piani. Invita il direttore Del Todesco a riassumere brevemente l’attività svolta.
DEL TODESCO riassume i contenuti delle precedenti riunioni che dove sono stati illustrati i servizi attivati dal comune; gli approfondimenti vengono proposti dai responsabili comunali dei servizi. Nel frattempo sono iniziati gli incontri con i consigli delle Municipalità per arrivare all’incontro con la consulta per la salute nel mese di Ottobre.
PANDIN afferma che il piano precedente poneva i servizi al centro dell’attività, con questa stesura invece vengono proposti come protagonisti i cittadini. Nell’area delle dipendenze è necessario considerare la diversità delle droghe, chi sono gli utilizzatori, quali e in che modo usano le sostanze. Tra le dipendenze dobbiamo citare anche il gioco ed il fumo. Il materiale raccolto è il frutto di un lavoro coordinato di dipartimento dove partecipano l’ULSS, il privato sociale ed il volontariato con incontri mensili. Esistono due qualità di erogazione del servizio dove la persona può rivolgersi, sia con servizi a domanda, con rappresentazione dei bisogni ed il grado di accesso. Per questo vengono utilizzate o le comunità o il camper, per diversificare le soglie d’accesso; la seconda prevede il lavoro di integrazione che è coordinato tra tutte le istanze sia istituzionali che private. Questo è un sistema attuato nel territorio del comune, che risponde appieno ai criteri regionali emanati, per l’applicazione sul campo.
OLIBONI chiede se sono state inserite in quest’area le persone con disturbi alimentari e quali progetti sono stati predisposti.
MAZZONETTO se il servizio abbia veramente non tralasciato di contattare tutti i cittadini con questi problemi oppure se si tratta di un obbiettivo da raggiungere; chiede si ci sono sovrapposizioni di risorse erogate tra la Regione ed il Comune; desidera conoscere le modalità e quali strutture sono attivate per l’erogazione dei servizi a bassa soglia.
CENTENARO ricorda come non tutti gli obbiettivi fissati nel vecchio piano siano stati raggiunti; sui dieci citati si trova di tutto per cui risulta semplice affermare di averli raggiunti. Chiede chi abbia verificato il lavoro e se questo controllore sia esterno alla struttura comunale. Inoltre si rende disponibile a presentare la proposta di obbiettivi diversi durante i lavori della commissione oppure diversamente si riserverà la possibilità di presentarli direttamente in Consiglio nella discussione per la approvazione della proposta di deliberazione.
PEPE cita le valutazioni dei rappresentanti sindacali sulla proposta di piano esemplificando alcuni temi: il potenziamento dell’assistenza domiciliare, la pronta accoglienza e la doppia diagnosi.
TURCHETTO chiede se sono previsti interventi a favore dei familiari che assistono gli utenti delle “dipendenze”.
CORRA’ ricorda ai commissari il programma di lavoro e si dichiara disponibile a discutere in commissione le proposte di miglioramento che verranno presentate sperando che queste vengano condivise dai consiglieri.
CENTENARO chiede se verrà convocata una apposita riunione della commissione per presentare e discutere le proposte.
MURER afferma che ai lavori dell’ufficio di piano partecipano anche i rappresentanti dell’ULSS. Vengono monitorati i servizi praticabili perché ci sono le risorse a disposizione; altro momento di confronto su eventuali proposte sarà l’incontro con la consulta comunale per la salute. Sarà importante prevedere una riunione con l’ufficio di piano, certo che comunque sarà fatto il lavoro di raccolta delle proposte e la verifica delle potenzialità attuattive. Ricorda che è già attivo il sistema di monitoraggio che viene svolto da un’ente esterno e ricorda comunque che, in ultima istanza, il Consiglio comunale è l’organo di controllo competente sull’attività degli uffici comunali.
DEL TODESCO afferma che l’aggiornamento del piano deriva proprio dalle valutazioni effettuate sul lavoro del precedente. Per la valutazione ricorda che è stato costituito l’ufficio di piano con l’ULSS, Comune e direttori dei distretti. Il monitoraggio serve a mantenere sotto controllo le attività sviluppate e valutare costantemente le necessità di modifica. Certo che il livello di controllo è politico istituzionale, ma per le ricadute, il controllo avviene anche da parte dei cittadini perchè vengono coinvolti attraverso la gestione del piano.
CAPOGROSSO crede che sia opportuno presentare in commissione i suggerimenti e le proposte dei consiglieri, ma dagli interventi sentiti è necessario anche fare i conti sulla effettiva attivazione di nuovi servizi. Chiede di avere una macro proposta sulla quale poter individuare obbiettivi specifici che nel loro insieme non comportino sforamenti di spesa.
OLIBONI esprime il parere che la verifica non diventi un mero fatto contabile ma che si soffermi sopratutto sull’analisi del lavoro svolto e proporre eventuali modifiche per migliorare l’efficacia dei servizi erogati.
DEL TODESCO afferma che uno dei requisiti del controllo sia il costante confronto con tutti i soggetti attivi nell’area.
CORRA’ chiede se sono stati attivati degli indicatori di verifica.
PANDIN cita la pagina 130 del progetto di piano per trovare la risposta alla domanda.


SALVIATO chiede se le valutazioni fatte considerano solo il numero degli utenti contattati, per esempio i dipendenti dal gioco vedranno chiuso il servizio. E le risorse travasate in un altro.
PEPE chiede cosa viene fatto relativamente al blocco del livello di contributo alle rette dell’ULSS e del Comune per permettere alle strutture operative di continuare ad erogare i servizi di assistenza.
MAZZONETTO ricordando di aver seguito attentamente anche le altre riunioni trova molto difficile seguire un resoconto/proposta così ampio. Propone di tralasciare l’ipotesi ideale sull’erogazione dei servizi e considerare il quotidiano, propone che venga presentata una stesura sintetica e leggibile del piano. Chiede il significato della sigla Emmeerre; cosa significhi livello istituzionale e livello del cittadino. Chiede che vengano predisposti strumenti semplici per poter valutare l’efficacia dei servizi, ritiene il modo di discutere dell’argomento troppo complicato.
Il presidente Corrà accoglie la richiesta del sig. Antonio Mosca di poter esporre un problema alla commissione.
CORRA’ ricorda la complessità degli interventi anche dove interviene già l’ULSS, la complessità che si evidenzia è già il frutto di un lavoro di razionalizzazione svolto dalle istituzioni, e una considerazione di genericità sul materiale proposto appare eccessiva.
BORGHELLO chiede se è possibile presentare proposte per specifiche tipologie di intervento. A supporto cita gli interventi presso le scuole che non prevedono il coinvolgimento dei familiari. Si associa alla richiesta del consigliere Centenaro sulla possibilità di presentare proposte. Ricorda comunque che più l’ULSS che il Comune comprime i servizi a causa dell’aumento della spesa.
CORRA’ recependo una parte di quello emerso in questi ultimi interventi chiede di conoscere lo stato dei rapporti con l’ULSS e gli indicatori di valutazione.
MURER dichiara che dall’analisi dei lavori è emersa una diversità del grado di integrazione dei servizi, si dovrà lavorare di più per pubblicizzare meglio sia i risultati che gli obbiettivi e per questo motivo è stato istituito l’osservatorio che è preposto a supportare le richieste dei cittadini come dei consiglieri. Ricorda che esiste pure il piano regolatore dei servizi che dovrà essere condiviso anche dai consiglieri comunali; ma non solo, esistono anche altre istanze che intervengono nelle diverse aree.
COSTANTINI considera che solo attraverso esempi si riesce a sintetizzare e rendere comprensibile l’attività svolta. Afferma che comunque le varie attività continuano a svilupparsi e che il piano rappresenta la messa a sistema di tutte le iniziative. Esisteva un sistema di medio alta soglia, oggi i livelli di intervento sono stati abbassati ponendo anche l’obbiettivo di “riduzione del danno”, si propone così una varietà di risposte alle tossicodipendenze: Ogni 15 giorni si svolge un incontro con i SERT per discutere proprio dei casi personali, delle risorse che sono del Comune, dell’ULSS e della Regione. L’attività è stata finanziata per 320.000 euro anche con la spesa corrente del Comune ed un finanziamento regionale finalizzato anche all’attività nelle carceri. Tutte queste attività vengono monitorate mensilmente.
PANDIN spiega velocemente come poter acquisire le informazioni dal sito internet del Comune.
COSTANTINI cita la realizzazione di un centro diurno per i tossicodipendenti che vengono contattati sia con l’attività del camper e durante gli spostamenti a piedi nella città d’acqua. La spesa non subirà aumenti poichè sarà attuata una riconversione delle professionalità esistenti. Per i disturbi dell’alimentazione non esiste ancora una struttura pubblica dedicata.

PANDIN ricorda che esistono anche altri comportamenti quelli di “abuso di” che vengono considerati dipendenze in quanto impediscono di fare altre cose; noi invece vediamo la dipendenza solo nel classico consumatore di eroina.
OLIBONI afferma che in ULSS vicine territorialmente sono attivi dei centri dedicati. Chiede che l’Amministrazione si attivi per verificare le opportunità di collaborazione od altro.
COSTANTINI spiega che gli interventi di prevenzione primaria saranno attivati nelle scuole medie superiori mentre l’attività di prevenzione secondaria si sviluppa con gli operatori di strada e la costituzione del centro diurno; mentre per le dipendenze da gioco esiste un tavolo di confronto con la prefettura per seguire questa nuova patologia.
PANDIN esplicita le modalità di approccio ai problemi e ricorda che una volta si cercava di quantificare esattamente i fabbisogni e questo ha provocato in 30 anni ben 50.000 morti che venivano chiamati “gli invisibili”. Alla luce di tutto ciò il piano prevede la possibilità di attivare servizi per rispondere ad esigenze non conosciute.
PEPE rimarca il fatto di non aver ricevuto risposta alle sue richieste ed aggiunge la richiesta di conoscere se nel carcere esiste solo il presidio medico.
PANDIN riferisce che si sta attivando un servizio nuovo che prevede la presenza di operatori all’interno del carcere.
DEL TODESCO dichiara che non ci sono state variazioni sui contributi alle rette per le dipendenze poiché sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale, mentre esiste questo problema per i servizi relativi alla disabilità. Ogni area di attività presenta una tabella riassuntiva delle risorse a disposizione dal Comune, dall’ULSS e dalla Regione. Verrà fatto lo sforzo di presentare un documento ancora più leggibile e più analitico. Il risultato di consolidare le risorse permetterà di ottimizzare le risorse ed ottenere migliori risultati. Il monitoraggio del piano con gli indicatori di integrazione rappresenta l’esplicitazione delle varie tappe programmate ed il loro livello di raggiungimento nel corso dei singoli anni. La possibilità di intervenire sulla determinazione degli obbiettivi è sempre stata considerata positivamente tanto è vero che il precedente Consiglio comunale aveva dato degli indirizzi per la stesura del piano che sono stati recepiti. Anche questo è un piano duttile che può essere modificato in corso d’opera. Per opportuna conoscenza comunque ricorda che a pagina 55 del piano esiste un elenco di indicatori attivati. L’integrazione sociosanitaria con l’ULSS è nettamente migliorata sul piano gestionale istituzionale e professionale; invita la commissione a promuovere un incontro anche con il direttore generale dell’ULSS.
FAVARETTO rende noto che l’attività del servizio è rivolta a tutta la popolazione carceraria. Per la tossicodipendenza ricorda che sono stati seguiti i soggetti che si facevano in vena distribuendo loro il materiale sanitario per arginare il propagarsi delle malattie da contagio. Se il consumo di materiale è diminuito non significa che sono diminuiti i tossicodipendenti bensì che si è ridotto il tempo di reperimento della droga ed hanno più tempo da trascorrere tra la gente ( si veda lo stazionamento delle persone al centro le Barche ed alle Zattere). La conseguenza ha provocato l’opportunità di aprire il centro diurno per i tossicodipendenti per seguirli meglio. L’altro fronte di attività è costituito dal positivo rapporto con la Questura di Venezia che ha permesso di individuare tra i nuovi tossicodipendenti dei ragazzi tra i 14 e 24 anni circa 100 nuove unità all’anno.
Il presidente Corrà non avendo altri consiglieri iscritti a parlare, dà la parola al sig. Mosca.


MOSCA premette di essere da solo ma di poter affermare di rappresentare gli abitanti del condominio palazzo Donatello. Dichiara che di giorno e di notte nel piazzale c’è un continuo mercato della droga con i consumatori che tranquillamente la usano alla luce del sole. Tra la bassa soglia ed il consumo sommerso esistono tipi che sono come cellule pericolose. La gente non capisce perchè non si riesce ad intervenire alla fonte di questo cancro (sugli spacciatori). Gli abitanti del palazzo non accetta più di vedere i ragazzi che tranquillamente si drogano sul piazzale. Afferma che non è possibile permettere il persistere di queste situazioni, dichiara di essere ricorso alle strutture per poter aiutare il figlio ad uscire dalla dipendenza della droga ma non ci sono stati risultati. Purtroppo l’organizzazione di servizi a posteriori non serve. Cita l’esempio di quello che succede al parco della Bissuola dove il traffico ed il consumo di droga proliferano tranquillamente, mentre al parco di S. Giuliano è stato drasticamente combattuto sin dall’inizio.
MURER propone di incontrare i rappresentanti del condominio per avere delle informazioni precise.
Il presidente Corrà, non essendoci altri iscritti a parlare, alle ore 19.20 dichiara chiusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 19-10-2005 ore 00:00
Ultima modifica 19-10-2005 ore 00:00
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