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VI Commissione - Verbale

Seduta del 13-07-2007 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Vittorio Pepe, Alessandro Maggioni, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Anna Gandini, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Piero Rosa Salva, Vittorio Pepe, Alessandro Maggioni, Patrizio Berengo, Daniele Comerci, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso (sostituisce Silvia Spignesi), Giorgio Reato (sostituisce Michele Mognato)

 

Altri presenti: Assessore Luana Zanella; Direttore Giandomenico Romanelli

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Trattazione dell'interrogazione nr. d'ordine 1033 (nr. prot. 141) con oggetto "Arredi (tavoli) siti nel Convento dei Padri Francescani di S. Michele in isola a Venezia", inviata da Ezio Oliboni
  2. Aggiornamento su Fondazione Musei Civici Veneziani

Verbale

Il Presidente TURETTA, in presenza del numero legale, alle ore 10.55 dichiara aperta la seduta.

Punto 1. OdG
Il Presidente TURETTA informa i Commissari che interrogazione nr. d'ordine 1033 inviata ada Ezio Oliboni ha avuto un avviso di non competenza da parte dell'Assessore Zanella, con risposta scritta dopo la verifica fatta degli Uffici preposti. Spiega che analoga interrogazione (1034) è stata fatta anche all’Assessore Rumiz per la competente verifica patrimoniale, e che martedì 17 p.v. sarà trattata in Commissione VII^.
Il Presidente TURETTA anticipa che prossimamente si tratterà in Commissione, con la presenza del Sindaco, la questione dell’Agenzia degli Eventi. Si è in attesa di definire una data utile. Da la parola all’Assessore Zanella per la trattazione del successivo punto all’ordine del giorno.
Punto 2. OdG
ZANELLA: Riferendosi a quanto appena comunicato Turetta per una seduta dove trattare dell’Agenzia degli Eventi, da la sua disponibilità ad essere presente nella data indicata dal Sindaco.
ZANELLA: Informa i Consiglieri, aggiornandoli sull’iter della Fondazione Musei Civici Veneziani. Illustra i vari incontri interlocutori avvenuti sia con la Giunta sia con i vertici della direzione dei Musei Civici. Spiega che sono stati incontrati sia i lavoratori interessati alla Fondazione sia le Organizzazioni Sindacali di riferimento. Informa che manca di incontrare i Sindacati Autonomi. Su questo progetto (Fondazione Musei) si dovrà concordare con l’Assessore al Personale Vice Sindaco Vianello le cose che gli competono. A questo proposito, nel rispetto del referato del Collega di Giunta, Zanella spiega che non rilascia dichiarazioni relative alle scelte sul personale del Comune che opera nei Musei. Informa che il lavoro di Parenzo è prossimo alla conclusione. Illustra come sarà la Fondazione Musei: il socio fondatore è il Comune di Venezia; il patrimonio rimane interamente pubblico, quindi sarà concesso in comodato alla Fondazione. Per quanto riguarda la sede di Palazzo Ducale (proprietà dello stato) si proseguirà nella falsariga dell’attuale convenzione. Finalità della Fondazione Musei Civici Veneziani è di rendere più efficiente la globalità dei servizi offerti. Alla Fondazione potranno essere associati dei soci che entreranno in un secondo tempo senza avanzare diritti sulla proprietà (pubblica), ed il loro ruolo si articolerà su possibili scelte gestionali e/o offerte culturali. Informa che il Sindaco ha affidato ad uno studio professionale la ricerca/individuazione di possibili soci per la Fondazione con una caratura adeguata all’offerta museale veneziana. Si sta stilando lo statuto della Fondazione, e appena questo documento sarà pronto sarà sottoposto all’attenzione dei Consiglieri.
ROMANELLI: Prosegue l’illustrazione fatta dall’Assessore. Sarà una Fondazione di partecipazione, dove il socio fondatore (il Comune) è proprietario del 100% delle quote. Spiega perché gli altri soci entreranno nella Fondazione: o perché fa parte della loro missione (tipo le fondazioni bancarie che operano nell’ambito culturale), o per mecenatismo, o per sponsorizzazioni (visibilità). I soci che entreranno contribuiranno ad ampliare il servizio offerto. Conferma quanto detto dall’Assessore sul fatto che si sta lavorando per la messa a punto dello statuto e per i conseguenti atti ad esso collegati. Informa che si sta predispondendo il bussines plan della Fondazione. Si stanno individuando le modalità del passaggio del personale alla Fondazione individuando con quale contratto è più corretto inquadrarli, tendo conto della specializzazione degli operatori culturali. Si individueranno al meglio le competenze e le figure professionali più adeguate.
CAPOGROSSO: Ricorda che poco prima il Prof. Romanelli diceva che la Fondazione dovrebbe essere, in sintesi, un miglioramento del sistema. Crede che un sistema museale che migliora le sue performance comporti miglioramenti anche per l’utenza. Chiede per il Comune quale sarebbe la prospettiva della redditività futura. Chiede se nello statuto ci sarà un’elencazione di tutti i beni che compongono il patrimonio museale. Trova che per i Consiglieri sarebbe interessante avere conoscenza dello statuto. Chiede se i privati (soci) potrebbero contribuire con il loro patrimonio immobiliare alla Fondazione, citando l’esempio di un apporto di collezioni d’arte. Chiede se quest’ultima eventualità può manifestarsi, e cosa comporterebbe per la Fondazione. Oltre a definire bene le condizioni del personale del Comune che opera nei musei, Capogrosso manifesta preoccupazione per il personale che ha avuto una collaborazione anche saltuaria: auspica che le soluzioni che si adotteranno siano adeguate. A suo avviso non è detto che se tutti hanno lavorato nei Musei, tutti debbono per forza di cose essere nella Fondazione: va tenuto conto delle professionalità. Conclude auspicando che la Fondazione, qualora dovesse reperire altro personale, attinga a risorse locali che hanno esperienza nel settore.
GANDINI: La sua domanda è stata in parte anticipate da Caporosso. Chiede, nel caso che la Fondazione ricevesse opere d’arte da soggetti terzi, se queste opere sarebbero dell’Amministrazione Comunale.
ROMANELLI: Spiega che nel caso di donazione di collezioni, opere, ecc… da altri soci della Fondazione, queste diverrebbero patrimonio del Comune, cioè patrimonio pubblico.
BERENGO: Premette che lo scopo della Fondazione è di migliorare il servizio all’utente, questo anche in termini imprenditoriali. Ventila l’ipotesi che anziché affidare alla Fondazioni i Musei il Comune affidasse la loro gestione ai privati: il privato avrebbe probabilmente fatto una struttura più leggera ed elastica rispetto a quella prevista dalla Fondazione. Nota che invece la Fondazione prende il 100% della struttura del Comune, mettendo queste professionalità sotto un’altra bandiera, cambiando loro solo la facciata. Su questo ha dei dubbi: Berengo dice che per avere qualità nei cambiamenti ci vuole una scossa, nel senso che delle scelte vanno fatte, e vanno fatte proprio in questi frangenti. Si dice d’accordo invece per garantire alle maestranze del Comune un adeguato futuro. Conclude dicendo che pensa che nella gestione delle cooperative che operano nei musei ci saranno delle diversificazioni rispetto a quello che succede ora.
ROMANELLI: Risponde a Berengo che i suoi dubbi sulla qualità e l’efficienza dei Musei Civici sono stati smentiti dai numeri: i risultati dei musei veneziani sono i migliori in assoluto nella loro categoria, tant’è che sono oggetto di studi internazionali.
BONZIO: Ritiene importante avere questo passaggio in Commissione. Chiarisce che come forza polita sente l’esigenza di essere convinti su quest’operazione. Ricorda che non è da oggi che si scopre i che i Musei Civici operano bene, dando benefici all’offerta culturale della città; va anche tenuto conto di quello che queste strutture museali danno come apporto al turismo. Bonzio dice che non capisce quale forza spinga a cambiare un sistema che va bene; inoltre vuol capire quali cose potranno migliorare l’attuale sistema museale. Si augura che con la Fondazione Musei un eventuale abbattimento dei costi non vada a discapito di chi vi lavora dentro. Ritiene che con la Fondazione tutta la “galassia” dei rapporti di lavoro che gravitano attorno ai musei possa trarre miglioramenti significativi. Spiega un concetto che vale per tutti posti di lavoro: un lavoratore incentivato e gratificato ha voglia di operare meglio, portando un beneficio qualitativo ai risultati finali. Dice che aspetta di vedere la proposta di deliberazione, che sottende alla nascente Fondazione, per capire cosa comporta, consultando su questo anche le rappresentanze dei lavoratori, mettendo in condizione i Consiglieri di formarsi un’idea concreta su questo progetto.
ROSA SALVA: Ringrazia l’Assessore e il Direttore Romanelli per la presenza e le informazione fornite. Auspica che si spieghi bene la questione del personale che sarà impiegato nella Fondazione. La sensazione è che si procedendo verso una cosa positiva. Fa una raccomandazione che riassume una riflessione: invita a migliorare la gestione dei rapporti contabili tra Musei/Comune nel senso di ripensare all’equilibrio tra quanto si incassa e la quota che si versa all’Amministrazione. Precisa che i Musei vanno bene, sono gestiti bene. Pensa che il core bussines sia il Palazzo Ducale. Chiede di valutare bene cosa si farà in futuro con le cooperative che forniscono servizi ai musei. Trova che sia una cosa positiva che nella Fondazione possano esserci soci privati, anche per le sinergie che si innescano. Riassume un suo giudizio positivo su questo progetto (Fondazione Civici Musei). Chiede di sapere come sarà definito il Comitato Scientifico e la figura del Direttore della Fondazione, e come interagiranno: auspica che non ci siano ruoli di serie A o di serie B.
MAGGIONI: Fa un distinguo rispetto alla posizione di Berengo, nel senso che non è detto che il privato porti sempre soluzioni e risultati migliori che il pubblico. Ha una perplessità di fondo su questo progetto: fa fatica a comprendere perché una cosa che funziona deve essere sostituita dalla Fondazione. Ha la sensazione che si crei una sorta di scatola, con dentro le stesse cose. Forse potrebbe funzionare meglio la Fondazione, ma si chiede quali sono i benefici che si ottengono con la Fondazione al posto di quello che c’è oggi. Ribadisce che vuol capire bene questa questione. Vuol capire anche il ruolo di Parenzo, cioè cosa centra con questa cosa. Si chiede se se gli Assessori che sono stati sostituiti da altri devono fare le consulenze per l’Assessorato che hanno lasciato. In conclusione, vorrebbe capire quali sono gli imput che da Parenzo.
CENTENARO: Apprezza il metodo dall’Assessore Zanella che ha scelto il confronto su questo progetto. Crede che su tutta questa questione c’è un dibattito che deve emergere. Sarebbe opportuno che arrivasse ai Consiglieri un atto concreto per ragionare nero su bianco, cioè che arrivi la delibera sulla Fondazione Musei.
TURETTA R.: Fa alcune considerazioni. Ricorda ai Colleghi che del progetto della Fondazione dei Musei Civici se ne parla dal 1994 con l’allora Assessore Mossetto. Un mese e mezzo fa è stato dato un incarico dal Sindaco per concretizzare il progetto. Fa alcune considerazioni di natura politica. La “macchina museale” funziona e funzionando ha dei riflessi importanti e positivi per la città di Venezia. Va tenuto conto che all’interno della struttura museale ci sono delle cooperative esterne che concorrono a mantenere strutturalmente in piedi i servizi erogati, con personale non comunale. Ricorda che nel settore pubblico si fanno gare ad evidenza pubblica per l’affidamento di lavori alle cooperative, cosa che non succede sempre nel privato, e questo è indice di trasparenza. Pensa che vadano attivate le garanzie sul controllo della qualità dei servizi museali. Auspica che in occasione del decollo della Fondazione si riesca a sistemare alcuni rapporti di lavoro non del Comune, ma che sono strutturali per i musei. Va valutata la questione della gestione dei flussi di cassa, che potrebbero essere diversificati rispetto gli attuali. Chiedi di essere informato sulla manutenzione ordinaria e straordinaria dei musei, cioè su come questa si traduce a bilancio del Comune: sarà assegnata ad un altro soggetto? Chiede di sapere come sarà in futuro l’Assessorato alla Produzione Culturale dopo l’avvio della Fondazione Civici Musei e dell’Agenzia degli Eventi.
ZANELLA: Risponde che quest’ultima domanda di Turetta è un problema di strategie e scelte che vanno verificate e mediate con il Consiglio Comunale. Il futuro dell’Assessorato alla Cultura, come sarà, va visto ad un livello superiore rispetto al suo referato: coinvolge la Giunta ed il Sindaco stesso. Parla sinteticamente dell’Agenzia degli Eventi e ricorda che gli eventi a Venezia ci sono sempre stati: di questo, anche dell’Agenzia, se ne dovrà riparlare in Commissione. Ipotizza cosa succederebbe territorialmente tra Venezia e Mestre con la Fondazione Musei e l’Agenzia Eventi: è un problema forte per l’Assessorato alla Cultura, problema da affrontare. Si dice d’accordo sul fatto che vuole una delibera su cui confrontarsi. Trova che il percorso che si e fatto sinora per la Fondazione Musei è stato utile. Ricorda che i beni culturali per la loro natura pubblica sono beni indisponibili. Per Zanella si tratta di trovare la cornice istituzionale che faccia funzionare meglio i musei veneziani. Dice che c’è un problema da tener conto: va ottimizzato il personale dei musei come va tenuto conto del necessario ricambio per via degli esodi per congedo del personale ora in servizio.
MAGGIONI: Gli pare che ci sia una volontà eccessiva di estrernalizzare sia l’Assessorato al Turismo che quello alla Cultura. Pensa che su queste decisioni strutturali e strategiche dovrebbero essere gli Assessorati stessi (competenti) a concorrere a definire le cose.
TURETTA R.: Ricorda che i vincoli posti dalla finanziaria anche per le nuove assunzioni impongono di trovare uno strumento funzionale a gestire le strutture come nel caso dei Civici Musei. Crede che nella prima fase di avvio delle Fondazione Musei, per un periodo di un anno e mezzo, vanno ottimizzate e corrette le strategie e modalità operative. Per quanto riguarda la produzione culturale del Comune c’è una scelta politica ed una di direzione artistica che concorrono ai risultati: vanno tenute entrambe in considerazione. Si dovrà ragionare poi su cosa sarà poi la direzione dell’attuale Cultura Comunale, cosa rimarrà.
ROMANELLI: Guardando al passato,premette che i Civici Musei funzionano meglio che 15 anni fa. I Musei veneziani sono nel centro, nel cuore del turismo e nel fulcro economico della città. Perché fare la Fondazione? Con le restrizioni di bilancio degli ultimi anni il risultato è stato che la cultura ne esce penalizzata. Con la Fondazione Musei non si porta via nulla al Comune, perché i Civici Musei sono in pareggio e per il 2007 avranno anche un leggero utile. Romanelli ricorda che si sono creati circa 350 nuovi posti di lavoro con i Musei veneziani, lavoro qualificato e specializzato. Inoltre non c’è precariato e si applicano i regolari contratti di lavoro. Ci si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro. Romanelli illustra alcune dinamiche positive che si innescherebbero con la Fondazione Musei. Ripete quanto gia detto al riguardo del turnover, cioè che si deve trovare una soluzione a chi andrà in pensione.
Il Presidente TURETTA, anticipa ai Commissari che venerdì 27 luglio p.v. si discuteranno in Commissione VI^ le interpellanze-interrogazioni indirizzate all’Assessore Salvatori. In assenza di altri interventi, dopo avere ringraziato il Prof. Romanelli, dichiara conclusa la seduta alle ore 12.30.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-08-2007 ore 00:00
Ultima modifica 08-08-2007 ore 00:00
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