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X Commissione - Verbale

Seduta del 06-09-2005 ore 10:30
congiunta alla IV Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Alessio Vianello, Tiziano Treu, Tobia Bressanello, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Michele Mognato, Bruno Filippini, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Michele Zuin, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Tobia Bressanello, Fabio Toffanin, Franco Conte, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Bruno Filippini, Antonio Cavaliere, Michele Zuin, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Mara Rumiz; Prof.ssa Zitelli, Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia; Prof. Rusconi, Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia; Arch. Ing. Fernando De Simone; Consigliere Giorgio Reato

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione del "Progetto EKO-NORCONSULT-TEC (De Simone)"

Verbale



Il Presidente D’ANNA, di concerto con il Presidente LASTRUCCI, in presenza del numero legale, alle ore 10.40 dichiara aperta la seduta. D’Anna informa che è pervenuta alla X^ Commissione Consiliare un’ulteriore richiesta d’audizione, da aggiungere al calendario già fissato per l’illustrazione delle proposte alternative al MOSE; propone di dar modo alle Commissioni congiunte di conoscere questo nuovo progetto. D’Anna esprime l’intenzione di poter avere un’audizione sia con il Consorzio Venezia Nuova sia con il Magistrato alle Acque, in relazione al progetto MOSE. Successivamente, propone di poter effettuare un sopralluogo nelle aree interessate dai cantieri del MOSE.

Il Presidente LASTRUCCI ribadisce la necessità di avere un’audizione con il Consorzio Venezia Nuova e il Magistrato alle Acque, per conoscere meglio l’iter del MOSE e per avere completezza nelle informazioni.

ZITELLI (Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia) informa che sarà dato alle Commissioni congiunte un promemoria/cronoprogramma che conterrà delle schede valutative relative ai progetti alternativi al MOSE.

LASTRUCCI dice a Zitelli che quando si terrà l’audizione con il Consorzio Venezia Nuova sarà data parola al Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia che potrà formulare, in quella sede, le proprie osservazioni a chi ha progettato il progetto MOSE.

ZUIN chiede se questa seduta è dedicata alla critica del MOSE o alla presentazione di un progetto alternativo.

CAVALIERE invita ad attenersi all’ordine del giorno, presentando il progetto.

D’ANNA risponde a Zuin che si presentano progetti alternativi al MOSE.

LASTRUCCI ricorda che si valutano, in queste sedute, le possibili novità alternative al MOSE.

ZITELLI interviene esprimendo delle opinioni sul MOSE.

MAZZONETTO chiede rispetto per i Consiglieri che hanno diritto alla parola in quanto componenti le Commissioni Consiliari. Trova scorretto che Zitelli intervenga se non le è stata data la parola, visto che anche lui quale Commissario voleva intervenire, ma ha aspettato che il Presidente gli desse, come da prassi, parola; invita a far rispettare il corretto andamento dei lavori. A De Simone chiede delucidazioni, perché nel materiale consegnato ai Gruppi Consiliari (relativo al suo progetto) non è chiaro quale sia la proposta alternativa al MOSE che viene fatta.

BONZIO dice che c’è il diritto di critica, anche sul progetto MOSE; informa che da questa mattina, proprio ora mentre si riuniscono le Commissioni, è in atto un’occupazione dei cantieri del MOSE da parte di chi dissente sulla realizzazione del progetto. Bonzio si scusa con i componenti le Commissioni perché abbandonerà l’aula per andare a vedere cosa succede nell’occupazione del cantiere del MOSE.

ZUIN dice a Bonzio che si ricordi che il precedente Sindaco e la sua maggioranza, compresi esponenti del Gruppo cui Bonzio appartiene, hanno votato favorevolmente per la realizzazione del MOSE.

D’ANNA da la parola a De Simone per l’illustrazione del "Progetto EKO- NORCONSUL-TEC".

DE SIMONE, prima di iniziare l’illustrazione, chiarisce che non è qui per criticare il MOSE, ma per formulare le proposta del gruppo italo-norvegese-olandese EKO-NORCONSULT-TEC che rappresenta in Italia, gruppo composto da circa 11.500 dipendenti con 6500 ingegneri, architetti, geologi. Il gruppo ha realizzato decine di dighe e tunnels sottomarini in tutto il mondo. De Simone, per illustrare il progetto, presenta ai Commissari due video, uno trasmesso da Rai Uno Super Quark e l’altro da Rai Tre. Vengono illustrati alcuni esempi d’opere realizzate dal gruppo cui De Simone appartiene, soffermando l’attenzione su quanto realizzato a Rotterdam: un sistema composto da due sbarramenti mobili che ruotando chiudono un canale collegato al mare, questo in caso d’alta marea. Le strutture di Rotterdam, quando non sono in esercizio, sono posizionate all’asciutto, ispezionabili e manutenzionabili. Parla di atri sistemi che il suo gruppo ha realizzato in Europa, basati su degli elementi in gomma, gonfiati per arginare le alte maree; De Simone trova che questa soluzione (elementi in gomma), per i tempi che corrono, non dia le garanzie di controllo che danno le strutture di Rotterdam, strutture che ritiene possano essere la soluzione giusta per Venezia, considerato che già operano e sono reversibili, senza la necessità d’invasive strutture subacquee. Parla del sistema del cassone autoaffondante (tipo il MOSE) ed esprime dubbi per il rischio di ribaltamento. De Simone dice che per realizzare uno sbarramento mobile di 400 metri (tipo Rotterdam) il costo è di circa 800 miliardi di vecchie lire; ribadisce che queste strutture sono facilmente controllabili. Si sofferma sugli importanti, a suo dire, costi di manutenzione del MOSE, a differenza dell’economicità della manutenzione delle strutture di Rotterdam. De Simone prosegue e conclude l’illustrazione presentando una serie di slides videoproiettate.

D’ANNA, conclusa l’illustrazione di De Simone, da la parola a Zuin.

ZUIN ringrazia De Simone per l’illustrazione; è stata presentata una soluzione già operante in Olanda che, se applicata a Venezia, chiuderebbe ipoteticamente le bocche di porto con coppie di strutture mobili di trecento metri ciascuna. Però, ricorda Zuin, che qui siamo nella laguna di Venezia e si è scelto di puntare ad una soluzione meno impattante e visibile di quella di Rotterdam. Zuin dice che conosce la soluzione olandese proposta e che l’ha vista in loco. Avrebbe voluto chiedere anche a Bonzio, che si è assentato dalle Commissioni congiunte, se un’opera faraonica come quella proposta oggi abbia o no un impatto visivo: è come mettere due torri Eiffel, distese sul pelo dell’acqua, in laguna. Zuin riconosce che nell’opera olandese c’è la funzionalità, ma trova che resta aperto il problema dell’impatto visivo.

RUSCONI (Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia) chiede a De Simone come reagisce l’opera (che ha presentato) al moto ondoso; come reagisce in caso di burrasca come quella del 4 novembre 1966. Chiede se la struttura è rigida.

LASTRUCCI apprezza il discorso sulla sicurezza dell’opera fatto da De Simone (struttura tipo Rotterdam). Dice che sarebbe stato utile presentare un disegno/animazione che collochi le strutture alle bocche di porto veneziane, per valutare anche il loro impatto visivo. Trova che c’è un po’ di confusione tra l’impatto ambientale e quello visivo. E’ utile confrontare gli impatti tra questa proposta ed il MOSE.

MUSCARDIN dice che quella che è stata presentata oggi è un’opera che impatta. Vanno capite come interagiscono queste opere (tipo Rotterdam) nella realtà veneziana. Vede questa proposta come un progetto alternativo al MOSE, ma con degli impatti. Bisogna ragionarci.

ZITELLI (Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia) parla delle modalità di lavoro delle paratoie mobili del MOSE; dice che vanno valutate le compressioni che ci sono sulla paratoie (energie in atto). Parla anche del gas metano che, secondo Zitelli, entra nelle substrutture del MOSE. Chiede di avere maggior documentazione sul processo decisionale seguito dagli olandesi, che hanno valutato più proposte; risulta che le idee siano state prese da tutti i progetti analizzati in Olanda, con tempi brevi per la decisione finale. Zitelli chiede di sapere che ruolo hanno avuto le valutazioni politiche nelle decisioni finali degli olandesi. Ricorda che la marea sostenuta dalla diga di Rotterdam è di 4 metri, il doppio delle mare massime che possono esserci a Venezia.

SALVIATO apprezza il discorso sulla sicurezza fatto da De Simone (attentati) per le strutture che ha proposto (Rotterdam). Ricorda che il altra seduta aveva sollevato il problema che le strutture gonfiali (gomma) possono essere volutamente forate, e chiede se in questo caso entra una notevole quantità d’acqua in laguna. Chiede di indicare quanto costi l’opera (tipo Rotterdam) rafffontandola ai costi di realizzazione del MOSE.

ZUIN chiede di capire/vedere dove le strutture mobili di De Simone sarebbero collocate nelle bocche di porto veneziane.

DE SIMONE dice che una cosa è l’impatto estetico delle opere ed un’altra è la Valutazione d’Impatto Ambientale. La strutture mobili che propone non vanno a toccare lo strato di caranto presente in laguna; ci sono delle soffianti che predispongono il fondale spianando la sabbia. De Simone punta l’attenzione sulla prima analisi che ritiene debba essere fatta: la sicurezza, cosa che la sua proposta (Rotterdam) garantisce. Non sa se altre strutture o progetti possano garantire altrettanto. Per quanto riguarda l’impatto ambientale, ripete che non viene toccato/modificato il fondale, visto che le pietre sono solo appoggiate.

ZUIN chiede se nelle strutture mobili, di cui si parla oggi, ci sia una base di appoggio al fondale.

DE SIMONE ritiene che la soluzione che propone sia la meno impattante. Parla dei problemi che le cerniere avrebbero nel caso delle paratie mobili e della consistenza della manutenzione del sistema MOSE. Dice che nel caso delle strutture che propone tutto è riciclabile e reversibile; sottolinea il possibile controllo contro gli attentati che la struttura tipo Rotterdam permette, ribadendo che questa soluzione è quella che ritiene sia la migliore. De Simone dice che le altre soluzioni, cassoni/paratoie, sono simili al MOSE; il MOSE è più oneroso delle altre soluzioni.

MUSCARDIN non capisce dove verrebbero collocate a Venezia, nelle bocche di porto, le strutture mobili. Chiede delucidazioni.

ZITELLI (Gruppo di Lavoro Salvaguardia di Venezia) dice che si deve pensare ad un progetto alternativo al MOSE e che le tre bocche di porto hanno funzioni diverse. Trova che bisogna adeguare il progetto preliminare del MOSE all’attuale realtà, valutando le alternative. Nel caso delle strutture presentate da De Simone bisogna valutare il rapporto impatto ambientale/benefici.

DE SIMONE afferma che l’impatto visivo delle strutture che propone è relativo; il fondale non è regolare perché non viene fatta una struttura di cemento; le strutture non si comportano rigidamente con le mareggiate perché è possibile scegliere che si muovano oscillando, adeguandosi ai flussi di marea. A Venezia, nelle tre bocche di porto, realizzare strutture mobili tipo Rotterdam viene a costare circa 1,5 miliardi di euro; si è in grado di realizzare le opere in 5 anni; il costo delle manutenzioni (annuo) è di 3 milioni di euro; è possibile fare una fideiussione con il gruppo che rappresenta De Simone.

CAVALIERE ricorda ai Commissari che il Sindaco Cacciari ha detto che ci sarebbe stato un confronto con chi ha progettato il MOSE; se ci sarà questo confronto si potranno fare delle valutazioni, altrimenti si presentano solo progetti senza arrivare da nessuna parte. Cavaliere dice che il MOSE è già in fase avanzata. Ribadisce la necessità del confronto progettuale, anche se lui oggi non vede altre alternative al MOSE.

Il Presidente D’ANNA, in assenza di altri interventi, di concerto con il Presidente LASTRUCCI, dichiara conclusa la seduta alle ore 12.20.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 13-09-2005 ore 00:00
Ultima modifica 13-09-2005 ore 00:00
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