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VI Commissione - Verbale

Seduta del 01-06-2007 ore 09:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Vittorio Pepe, Alessandro Maggioni, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Anna Gandini, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Patrizio Berengo, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Giampietro Capogrosso (sostituisce Silvia Spignesi), Claudio Borghello (sostituisce Alessandro Maggioni), Fabio Muscardin (sostituisce Anna Gandini), Giorgio Reato (sostituisce Maurizio Baratello), Bruno Filippini (sostituisce Michele Mognato)

 

Altri presenti: Assessore Luana Zanella; Curatore del Progetto Mestre 900 Giorgio Sarto; Chiara Puppini; Sandro Nappi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Sopralluogo al Laboratorio Mestre 900
  2. Illustrazione del Progetto Mestre 900

Verbale

Il Presidente TURETTA, in presenza del numero legale, alle ore 9.48 dichiara aperta la seduta.

Punto 1. OdG: il sopralluogo al Laboratorio Mestre 900 è stato effettuato.

Punto 2. OdG.

ZANELLA: Introduce la seduta consiliare, illustrando che cosa sarà la mostra Mestre 900. Ricorda che per giungere a questo risultato c’è stato un grande lavoro di ricerca ed elaborazione dei dati documentali raccolti. Lo sforzo fatto è stato quello di mettere assieme la ricchezza e la peculiarità delle risorse archivistiche che sono state reperite. Sono stati catalogati circa 150 archivi: tanti pezzi di un’unica “miniera”. Il messaggio che si vuole dare è che il Laboratorio Mestre 900 non deve finire il suo compito con la mostra: nel costruendo museo di Mestre bisogna vedere come valorizzare questa risorsa. Bisogna che la città conosca cosa viene messo a disposizione come Mestre 900. Va trovato un luogo dove conservare e usufruire degli archivi che sono stati riportati alla luce.

SARTO: Descrive come è nato ed opera il Laboratorio Mestre 900, ospitato al Candiani. Spiega che la mostra è strettamente collegata al Laboratorio 900. Illustra con l’ausilio di slides videoproiettate il Progetto Mestre 900, contestualizzando le spiegazioni con una serie di esempi documentali. Spiega che i materiali della mostra sono individuati ed elaborati in modo da non esaurirsi nell’esposizione, ma per formare una prima base utilizzabile per il costituendo museo della città, la cui definizione richiede un ampio dibattito tra diverse ipotesi e la prosecuzione di approfondite elaborazioni, dibattito rispetto al quale la vicenda della grande trasformazione novecentesca della terraferma costituisce in ogni caso un nodo significativo. Illustra la struttura della mostra Mestre 900, come sarà organizzata e distribuita presso il Centro Culturale Candiani. Illustra alcune tappe cronologiche della trasformazione del territorio: descrive la rappresentazione d’insieme e per tappe delle trasformazioni urbane/territoriali che hanno costituito l’attuale assetto di Mestre e Marghera e più ampiamente della terraferma nel corso dell’ultimo secolo. Accenna alla sequenza cronologica di alcuni piani urbanistici, in rapporto alle effettive trasformazioni urbane. Nella mostra si accennerà pure ad aspetti significativi della vita civile, istituzionale, economica, sociale e culturale nei vari periodi, in rapporto alle connessioni di molte trasformazioni della città con le vicende storiche nazionali. Riferisce degli approfondimenti fatti su Porto Marghera, degli archivi recuperati (si è perfino salvato ricorrendo alla notifica il grande archivio di oltre 70.000 disegni IVE- ex Fertimont), delle ‘autostorie’, ovvero delle varie schede di documentazione preparate da istituzioni, enti, associazioni, il tutto consultabile presso la sala multimediale. Ribadita l’importanza degli archivi e la necessità di rafforzare le strutture informatiche, dice che con Mestre Novecento si dovrebbe sviluppare una struttura che possa servire ad un museo vivace ed attraente, nonché aggiornabile. Oltre alla sala studio per approfondimenti e il catalogo, a latere della mostra dovranno essere organizzati, in raccordo con le Municipalità. Esemplifica per i Commissari come si presenteranno i contenuti della mostra, facendo visionare anche nel dettaglio alcuni esempi documentali (piante, foto, ecc…), il tutto tramite file videoproiettati. Conclude l’illustrazione non per aver esaurito gli di argomenti, ma per dare spazio ad eventuali chiarimenti chiesti dai Consiglieri.

TURETTA R.: Ringrazia il Senatore Sarto per l’esaustiva illustrazione. Da la parola ai Commissari.

PAGAN: Fa una riflessione. Crede che la storia della città di Mestre sia stata per troppo tempo legata al Castel Vecchio e al rapporto della città con le antiche vie d’acqua. Adesso trova sia fondamentale portare l’attenzione sulla città del novecento, evidenziando sia l’evoluzione industriale sia quella residenziale. Particolare attenzione va dedicata alle residenze nate all’inizio del secolo XX^ (tipologie abitative). Pensa che il lavoro della Commissione deve promuovere il dibattito della città sul novecento.

PUPPINI: Trova che sia stato fatto un ottimo lavoro dal Laboratorio Mestre 900. Ricorda che la “scoperta” di Mestre, della sua storia, è avvenuta nel ‘900. Anche i reperti archeologici sono stati fatti nel ‘900. Va tenuto conto che il secolo scorso ha avviato la riscoperta e lo studio della città.

NAPPI: Condivide il progetto su Mestre 900. Nota con disappunto che l’Amministrazione Comunale ha trascurato quello che per lui è il vero nodo della questione: cioè che non si può parlare di Mestre se non si parla dell’insediamento importante che è Porto Marghera. Non c’è stata la dovuta attenzione a recuperare questo patrimonio (zona industriale). Ritiene che bisogna pensare ad un sistema museale che comprenda le testimonianze di varie aree all’interno della zona industriale. Trova che non si debbano perdere le tracce della presenza industriale a Marghera. Ritiene, infine, che si debba pensare anche ad un museo del polo industriale.

ZANELLA: Dice che quello che ha detto poco fa Nappi gli è piaciuto per quanto riguarda Marghera. Si deve puntare sul VEGA per lavorare con una valenza di recupero ed indagine di qualità che tenga conto della realtà di Marghera. Il problema è avere i fondi a disposizione per le cose da fare. L’Assessore osserva che c’è stata la tendenza a risparmiare per la valorizzazione culturale della terraferma. Pensa che si potrebbe fare un percorso che coinvolga anche Marghera: si potrebbero fare uno o più musei nella zona industriale.

MAZZONETTO: Vuol capire che criteri sono stati scelti per la gerarchia delle fonti documentali. Vuol capire dall’Assessore se c’è un gruppo più nutrito che lavora su questo progetto. Vuol capire se con la mostra Mestre 900 all’interno del Candiani quali spazi restano a disposizione per le altre attività.

ZANELLA: Spiega che gli spazi utilizzati per la mostra al Candiani sono temporanei, ad esclusione del Laboratorio dove si svolge oggi la Commissione, visto che è una struttura già esistente e dedicata allo scopo. Informa che con il VEGA si sta pensando come gestire eventuali materiali di Marghera (zona industriale). Interviene sulla questione dei collaboratori che hanno operato in Mestre 900. Spiega che Resini ha avuto un incarico ed è stato remunerato per questo lavoro. Il Dott. Barizza ha espresso la volontà di collaborare con il Progetto Mestre 900, ma questa collaborazione è venuta meno perché non concordava sugli indirizzi indicati da parte dei vertici del settore comunale di pertinenza. Zanella spiega che per la figura ed il ruolo di Barizza, per quanto la riguarda, le porte sono aperte da subito, per una sua collaborazione a Mestre 900. Per quanto riguarda il coordinamento di Mestre 900 è stato affidato al Dott. Giorgio Sarto che ha condotto un lavoro grandissimo, accompagnato da uno studio articolato della materie affrontate. Per quanto riguarda i contributi che possono essere forniti a Mestre 900, per l’’Assessore, tutte le realtà della terraferma debbono concorrere al disegnare la pluralità della documentazione del novecento: Zelarino, Marghera, Carpenedo, Campalto, Gazzera, ecc… Va capito che Mestre e le varie località della terraferma possono concorre a disegnare un progetto di recupero culturale non secondo ad altri. Conclude dicendo che nelle proposte come Mestre 900 bisogna fare attenzione a coinvolgere i giovani.

SARTO: Chiarisce che, personalmente, non ha problemi con il Dott. Barizza, che anzi lo ha sempre sollecitato, ache proponendo un incarico inserito in una determina tramite un’associazione, per la sua collaborazione in Mestre 900, ma ha registrato che ci sono alcune divergenze di natura personale tra Barizza ed i vertici della cultura comunale. E’ stata necessaria un’implementazione del lavoro arrivare a questo punto della preparazione della mostra su Mestre 900. Ricorda ai Commissari che il Laboratorio Mestre 900 è stato messo in piedi con parecchio volontariato e che ad oggi non è ancora formalizzato; informa che egli opera a titolo gratuito. Rispiega che la mostra ha senso se resta poi il Laboratorio su Mestre 900, per non disperdere sia il lavoro sia la documentazione. Fa presente che nello staff che cura il Progetto Mestre 900 non c’è una sola persona del Comune. La preoccupazione è che tutto cessi dopo la mostra: e questo vorrebbe dire chiudere tre anni intensi di lavoro, con dei collaboratori sottopagati nonostante la loro competenza ed abnegazione. Sarto si chiede e chiede ai Consiglieri se riuscirà l’Amministrazione Comunale a strutturarsi, attrezzarsi per dare un futuro al Laboratorio su Mestre 900; in quest’ottica è saggio fare una riflessione anche con la Fondazione di Venezia. Per il Senatore il Laboratorio dovrebbe essere una struttura che interagisce con vari assessorati depositari di documentazione. Sarto conclude dicendo che serve che l’Amministrazione faccia una scelta prima della mostra, per il futuro e la salvaguardia del lavoro e dei documenti recuperati e per poter davvero interloquire nei confronti della Fondazione di Venezia con autorevolezza e assieme alla Provincia.

BERENGO: Ringrazia quanti hanno operato per il Laboratorio per Mestre 900. Trova che mentre Marghera ha avuto un’evoluzione industriale, lo studio vero e proprio di questa zona produttiva non è stato realizzato. Gli piacerebbe che questa storia industriale fosse messa in luce, come avviene nelle altre realtà europee. Auspica un recupero di questi presenze industriali (Marghera) affinché siano visibili, affiancandosi a quello che sinora è stato presentato per Venezia.

CAPOGROSSO: Si rivolge a Sarto. Era già venuto a conoscenza, personalmente, del Laboratorio Mestre 900. Pensa che questo tipo di lavori e di studi debbano essere aperti, di ampio respiro, e che tengano conto delle ricchezze presenti in tutto il territorio comunale. L’idea di recuperare il novecento della terraferma mestrina è importante. va curata e valorizzata questa occasione. Per Mestre 900 ribadisce si debba parlare in senso ampio del territorio, in collaborazione anche con la Fondazione di Venezia. Come Consigliere crede che, dopo la seduta di oggi, dovrebbero scaturire quali sono le linee guida per far sfociare questo lavoro nel Museo di Mestre.

BORGHELLO: Premette che il percorso che si è sin qui fatto è condivisibile. Chiede dal punto di vista economico e revisionale, quale potrebbe essere un percorso da indicare all’Amministrazione Comunale per strutturare e rendere definitivo il lavoro fatto.

MAZZONETTO: Dice che qui si tratta di Mestre e del suo recente passato, e si sta ragionando di un progetto per il museo di Mestre. Non vorrebbe che l’identità di Mestre fosse sacrificata a Marghera Novecento. Nella confusione di ruoli e indirizzi si rischia di sacrificare o Mestre o Marghera.

TURETTA R.: Interviene come Consigliere. Parla del rapporto Fondazione di Venezia/Comune. Fa un’analisi: crede che tenere un museo aperto sul novecento mestrino non possa durare che un paio d’anni, perché verrebbe probabilmente scemando l’interesse. Una volta definita la sede per il museo di Mestre, non si sa se il contenuto museale sarà quello di Mestre 900. L’archivio di Mestre 900 in futuro, secondo Turetta, deve essere una cosa consultabile, visibile e aperta allo studio. Ribadisce che al riguardo del museo di Mestre deve essere chiarita la questione dei contenuti. Il Laboratorio Mestre 900 ha svolto un lavoro che rappresenta una ricchezza d’archivio e una risorsa da valorizzare. In merito alla filosofia dell’identità che deve avere il museo di Mestre, va tenuto conto delle evoluzioni che ci sono state sul territorio. Crede che non esiste il problema di far emergere la mestrinità, perché ci sono dei rapporti più complessi di cui tener conto.

Alle ore 11.30 esce Toffanin.

SARTO: Ricorda che nel febbraio 2002 ha scritto questo progetto e poi si è deciso di fare Mestre 900, puntando su un cammino culturale che continuasse. Ricorda che la prospettiva del Museo a Mestre è stata presentata anche nell’ultima campagna elettorale. c’è stato un obiettivo dichiarato ma non attuato. L’Assessore alla Cultura ha parlato chiaro a riguardo del museo di Mestre. Dal 2003 la Fondazione di Venezia si è impegnata sul progetto del museo di Mestre e ora si ripromette di propone di finanziarlo. Va ben tenuto conto che c’è la Fondazione di Venezia che investe positivamente in cultura. Ritiene che in questi frangenti la base della cultura locale sia quella che si ottiene anche scavando nei documenti. L’Amministrazione Comunale deve indicare a quali contenuti far riferimento per il progetto del museo. Va tenuto conto anche dei rapporti e delle sinergie in ambito culturale tra Comune/Provincia e VEGA. Con il progetto Mestre 900 per la prima volta si parla di un’area d’interessi vasta: si è tentato di rompere un muro di separazione tra le varie parti della città. Va valorizzata la scelta di avere una visione d’insieme. Dal punto di vista culturale si tratta di valorizzare tutte le interazioni presenti sul territorio. Il Comune di Venezia dovrebbe offrire un’un’indicazione utile alla Fondazione di Venezia.

Alle ore 11.35 entra Filippini.

BORGHELLO: Chiede di sapere come avviene il confronto tra la Fondazione di Venezia ed il Comune il merito al museo di Mestre.

Il Presidente TURETTA propone ai Commissari di aggiornarsi alla prossima seduta con la Fondazione di Venezia, per essere informati sulla questione del museo di Mestre. In assenza di altri interventi, concluso l’ordine del giorno e ringraziato il Dott. Sarto e i suoi collaboratori, dichiara conclusa la seduta alle ore 12.05.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 08-08-2007 ore 00:00
Ultima modifica 08-08-2007 ore 00:00
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