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VI Commissione - Verbale

Seduta del 11-05-2007 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Vittorio Pepe, Alessandro Maggioni, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Anna Gandini, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Ivano Berto, Patrizio Berengo, Anna Gandini, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Diego Turchetto, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giampietro Capogrosso (sostituisce Carlo Pagan), Claudio Borghello (sostituisce Paolino D'Anna)

 

Altri presenti: Assessore Luana Zanella; Dirigente Michele Casarin; Funzionario Maurizio Biraghi, Sistema Bibliotecario

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Illustrazione del progetto di riassetto del Sistema Bibliotecario Urbano di Venezia

Verbale

Il Presidente TURETTA, in presenza del numero legale, alle ore 12.15 dichiara aperta la seduta. Informa i Commissari che l’Assessore Zanella è impegnata in una conferenza stampa con l’Assessore Bortolussi per la presentazione di “Mestre Più!” al Candiani: tra poco arriverà a presenziare ai lavori della Commissione. In merito all’ordine del giorno, informa che è pervenuta un’unica osservazione da parte della Municipalità di Marghera relativamente al progetto di riassetto del Sistema Bibliotecario Urbano; copia di questa nota viene messa a disposizione di Consiglieri. Comunica che sono pervenuti alla VI^ Commissione due ordini giorno della Municipalità di Mestre-Carpenedo ed una petizione di cittadini/utenti in merito al trasferimento dell’Emeroteca di Via Poerio (Mestre); sarà trasmessa copia di questi documenti ai Componenti la Commissione.

BERTO: Interviene citando articoli di stampa odierni che riferiscono di divergenze sul futuro di “Mestre Novecento”. Dice che bisognerà parlarne in Commissione, visto anche lo spessore delle persone che hanno operato per questa iniziativa.

TURETTA: Ritiene che si possa mettere in calendario una prossima seduta di Commissione per fare il punto su “Mestre Novecento”. Proporrà all’Assessore Zanella di mettere prossimamente l’argomento all’ordine del giorno. Da la parola al Dott. Casarin, Dirigente Sistema Bibliotecario, Biblioteca Civica e Archivio Storico, perché inizi l’illustrazione dell’ordine del giorno in attesa dell’arrivo dell’Assessore.

CASARIN: Presenta ai Commissari Biraghi, Responsabile della Biblioteca Civica Centrale. Informa che questa Commissione Consiliare è stata preceduta da altre Commissioni fatte nelle Municipalità, dove si è presentato il progetto di riassetto del Sistema Bibliotecario Urbano di Venezia. Illustra l’ordine del giorno. Spiega che il significato del documento (riassetto SBU, testo consegnato anticipatamente ai Consiglieri) non è quello di progetto assolutamente definitivo. Si è prodotta un’analisi della situazione bibliotecaria comunale, e con questa proposta di riassetto di questo settore si intende fornire uno strumento di lavoro e di confronto. L’obiettivo è di giungere ad un atto di indirizzo.

Alle ore 12.22 entrano i Consiglieri Gandini, Mazzonetto e Berengo.

CASARIN: Spiega che si devono definire le strutture (SBU) con parametri analoghi a quelli nazionali. Dall’analisi del nostro sistema bibliotecario urbano emerge la presa d’atto di una situazione di crisi. Dice che ci sono due livelli di obiettivi:

  1. a breve termine;
  2. a medio-lungo termine, prevedendo modifiche strutturali all’ambiente.

Nota che c’è una sorta di “felice anomalia” nel sistema bibliotecario di Venezia, dove non c’è una gestione centralizzata, ma condivisa: unico caso in Italia. C’è un po’ di dispersione. Bisogna lavorare per trovare una forma di gestione del sistema bibliotecario che operi con funzioni di coordinamento; lo scopo è di migliorare la qualità del servizio. C’è un lavoro da fare sul personale, puntando al riconoscimento della qualifica di bibliotecario, qualifica che non esiste in Comune di Venezia. Avere una qualifica consona degli operatori è una questione di competenza professionale e di qualità del servizio. Va considerato che un conto è operare con figure professionali adeguate, e altra cosa è lavorare basandosi sulla buona volontà degli operatori. Casarin spiega che un’altra cosa cui va rivolta attenzione è la tessera unica di sistema (SBU), cosa che attualmente non c’è visto che le tessere sono diverse tra le varie biblioteche. Sulla questione della tessera unica entra in gioco anche la gestione dell’utenza e il problema della morosità; illustra quello che succede attualmente con i prestiti, segnalando alcuni esempi di criticità.

Alle ore 12.35 entra il Consigliere Guzzo.

CASARIN: Spiega che altro obiettivo da perseguire è l’acquisto coordinato tra le biblioteche del sistema; si vorrebbe consolidare questa pratica, evitando sovrapposizioni, sprechi, e contemporaneamente razionalizzando le risorse, ottenendo anche economie. Illustra quello che si intende per punti di accesso, posti che dovrebbero consentire l’accesso ai cittadini considerati più deboli. Nelle biblioteche si prevede la presenza di personale qualificato. Nei punti di accesso non si ritiene serva personale specializzato. Nelle Municipalità si propone la presenza di una biblioteca di riferimento territoriale in grado di raccordarsi con la biblioteca centrale. Casarin spiega che va chiarito bene il ruolo della biblioteca civica di Mestre che dovrebbe erogare servizi a livello metropolitano, anche pensando al futuro. Spiega che si lascia così com’è la civica di Mestre, difficilmente potrà essere adeguata al naturale evolversi dei tempi ed alle esigenze dell’utenza. Conclude ribadendo la disponibilità e la necessità di ragionare assieme al Consiglio Comunale del progetto di riassetto SBU.

MAZZONETTO: Premette che è arrivato in ritardo in Commissione perché a Mestre il venerdì, essendoci il mercato, è difficile parcheggiare. Chiede perché si è convocata questa seduta a Mestre. Nota che non è presente l’Assessore Zanella. Informa che su indicazione, a suo dire, del Segretario e Vice Segretario Generale, le Commissioni convocate a Mestre devono essere un caso eccezionale e fatte per circostanziante motivazioni. Chiede che questa sua dichiarazione sull’eccezionalità delle Commissioni a Mestre sia messa a verbale. Informa che sarà sua cura fare una nota per affrontare la questione delle Commissioni Consiliari a Venezia e a Mestre, visto che la prossima settimana nella stessa giornata sono in calendario sedute di Commissione nelle due sedi municipali (Ca’ Farsetti, Venezia-Via Palazzo, Mestre); questo spostamento per il territorio nello stesso giorno provoca, a suo dire, disagio per i Commissari, non permettendogli di operare anche logisticamente in maniera adeguata. Ricorda che Cacciari aveva a suo tempo detto che la biblioteca civica di Mestre doveva spostarsi al Candiani, ma poi non si fatto nulla. Dice che non emerge la volontà politica di spostare la biblioteca centrale in una sede adeguata. Invece registra il fatto che si è trovato lo spazio a Mestre per la Fondazione Pellicani. Segnala che non c’è la biblioteca civica a Venezia come c’è a Mestre, e non c’è collegamento tra le strutture separate dal ponte lagunare. Parla dei soldi che il Comune da alla Querini Stampalia, a suo dire 500.000 più 450.00o euro all’anno, e dice che con questi soldi in 4/5 anni si potrebbe costruire una biblioteca a Mestre. Trova che vada dato un ruolo per Venezia alla biblioteca Querini Stampalia, e che debba essere collegata alla civica di Mestre. Riassume il fatto che servono più servizi bibliotecari per i cittadini di Mestre e di Venezia; non c’è un sistema omogeneo/unificato Mestre/Venezia. Stigmatizza l’assenza già segnalata dell’Assessore Zanella e chiede la possibilità di sentire in Commissione sul riassetto SBU sia il Sindaco che l’Assessore alla Cultura.

Alle ore 12.47 esce Guzzo.

TURETTA: Ripete che l’Assessore Zanella è stata convocata per una conferenza stampa con l’Assessore Bortolussi. Invita i Colleghi ad attenersi all’ordine del giorno. Informa che ha fissato la Commissione a Mestre per avere la presenza dell’Assessore.

MAZZONETTO: Chiede che ci sia la possibilità di approfondire se è possibile inserire nella rete del sistema bibliotecario comunale anche la Querini Stampalia ed i Musei veneziani.

BERTO: Propone di inserire nella rete del nostro sistema bibliotecario anche la biblioteca Marciana.

CAPOGROSSO: In merito alla convocazione delle sedute di Commissione il Consigliere specifica che gi va bene che si facciano anche a Mestre, visto che si vive in un Comune polimorfo. Trova che obiettivamente manca una biblioteca che sia quella della città nel suo insieme: va fatto una riflessione su questo. Ricorda che si era già ragionato della razionalizzazione delle biblioteche. Nota che Casarin ha ragionato di una biblioteca metropolitana che si apre agli altri Comuni limitrofi, una funzione significativa nel territorio. Capogrosso dice che val la pena di riflettere sul frazionamento che si è creato con le biblioteche di quartiere, che a suo dire biblioteche non sono. Si deve fare attenzione alle esigenze dei cittadini. Ci dovrebbe essere una biblioteca che faccia sistema a Venezia, da posizionarsi a Mestre. In Centro Storico oltre alla Querini Stampalia c’è la Marciana, biblioteca a valenza nazionale. Per il nostro sistema bibliotecario si deve fare attenzione alla qualità del servizio e del personale, come ha indicato Casarin. Va prestata attenzione ad alcune biblioteche specialistiche presenti sul territorio che è opportuno mettere in rete.

BERTO: E’ contento che si tratti di quest’argomento, atteso da tempo. Nelle biblioteche in generale, oltre alla presenza del Comune c’è anche una storia radicata sul territorio cui tener conto. Per quanto riguarda la nostra realtà comunale, sono sorte varie biblioteche, e ci vuole coraggio a metter mano all’attuale situazione del sistema bibliotecario urbano. Gli interesserebbe che si realizzasse una rete cittadina tra le varie istituzioni pubblico/private, visto che c’è una grande offerta bibliotecaria da veicolare in rete, usando questo patrimonio. Il fatto di mettere le informazioni in rete toglie la possibilità/realtà di avere doppioni. Se si puntasse alla specializzazione (ad esempio a Marghera c’è una specializzazione sulla storia di questo quartiere industriale) non servirebbe più cercare le cose in altre biblioteche. Vanno analizzate le tipologie delle richieste dell’utenza. La biblioteca di Mestre può essere un unico sistema che si compone di più sedi. Le biblioteche non debbono essere solo libri ma anche multimedialità. In merito alla questione del personale dice che bisogna puntare sul riconoscimento del ruolo del bibliotecario, ma che si accompagni/guidi l’utenza con competenza anche nella multimedialità.

GANDINI: Chiede se c’è o è possibile pensare ad un catalogo on-line che faccia capire dove andare a cercare informazioni (libri, ecc…) da reperire sapendo dove sono collocati: questo con una rete di interscambio tra le varie realtà bibliotecarie.

DINI (Presidente Municipalità Chirignago-Zelarino): Crede che su questo tema ci siano livelli diversi sui cui discutere. Si è ravvisato la necessità di fare una rivisitazione sul sistema bibliotecario comunale. Va anche dato peso alla lettura dei dati (libri, informazioni): ci sono in campo risorse della Amministrazione che vanno veicolate e incentivate, come ad esempio la lettura/fruizione dei testi.

Alle ore 13.08 entra l’Assessore Zanella ed esce il Consigliere Mazzonetto.

DINI: Nel documento (progetto riassetto SBU) vanno chiarite le varie questioni, per gradi ed in maniera organica, per approdare con metodo a delle conclusioni. Ci sono una serie di considerazioni da dibattere assieme. Bisogna capire innanzi tutto su cosa puntare, focalizzare l’attenzione. Le strutture bibliotecarie debbono essere adeguate ai tempi. Ad esempio, in Municipalità a Zelarino c’è una biblioteca dedicata all’infanzia, valida, e collocata in un contesto accessibile; in altre realtà ci sono problemi legati alla logistica delle sedi, che ne pregiudicano o incentivano l’utilizzo. I territori delle Municipalità non sono facili realtà da gestire da un punto di vista bibliotecario, in quanto il territorio stesso è frastagliato/complesso. Si debbono istituire dei punti di lettura con funzioni più semplici e vicini all’utenza, anche fisicamente, per permettere l’accesso a chi ha problemi di mobilità. Dini spiega che se si avvicina il libro all’utenza, rendendolo accessibile, si ottengono risultati di incremento delle informazioni e del livello culturale in generale. Conclude illustrando la situazione delle biblioteche della Municipalità che preside: pone l’accento sulla biblioteca di Zelarino che dice sacrificata e senza prospettive.

ZANELLA: Si scusa per il ritardo a causa della conferenza stampa su Mestre Più!. Spiega che quello che si presenta oggi ai Commissari è un progetto aperto, in fase di implementazione. Ricorda che quando era Presidente di Quartiere ci si organizzava con i colleghi per distribuir/gestire le varie attività culturali sul territorio comunale. Per le biblioteche comunali invita a riflettere che non si possono sistemare/ottimizzare tutte le realtà assieme, contemporaneamente per questoni pratiche e per limitatezza di risorse. Dice che si pensa di promuovere la lettura, e per far questo ci vuole personale adeguato. L’attuale situazione del personale delle biblioteche vede in servizio personale con provenienze le più eterogenee, spesso senza specializzazione in gestione bibliotecaria. Ha notato che a volte c’è l’idea che la biblioteca sia una sorta di distributore di testi, informazioni, ecc… Dice che tra le biblioteche municipali deve nascere un coordinamento, per evitare gli sprechi; il coordinamento tra le varie realtà è il primo passo da fare. Non vanno confermati i due livelli attuali del sistema urbano e del decentrato: si debbono integrare le risorse, facendole dialogare, ottimizzandole. La cosa che si chiede in questa fase è di pensare assieme che direzione prendere, dove si vuole giungere.

CENTENARO: Dice che bisogna partire avendo innanzi tutto l’idea di dove sarà costruita la biblioteca centrale; poi su questo progetto si debbono raccogliere i pareri di tutte le Municipalità. Pensa che debbano essere messi in conto sia i bisogni della cittadinanza in generale sia, nello specifico, le esigenze dei ragazzi che studiano. Segnala che quando i ragazzi sono liberi dagli impegni scolastici le biblioteche sono chiuse, e questo penalizza quest’utenza cui va prestata attenzione. Nota che a Venezia Centro Storico ci sono più biblioteche e centri di interesse culturale che in terraferma. Crede che bisogna capire che ruolo dare alle biblioteche delle Municipalità. Concorda sulla positività di fare una rete che colleghi il sistema bibliotecario urbano. Vorrebbe capire cosa si farà dell’Archivio Storico. Pensa che l’Archivio Storico relativo alle varie Municipalità vada collocato nelle singole realtà territoriali, per capire e identificare meglio la storia locale.

BONZIO: Ritiene opportuna la presenza dell’Assessore in questa fase della discussione. Dice di aver un po’ di confusione sulla questione del fulcro del sistema bibliotecario, non sulla sua utilità. Ricorda che il sistema bibliotecario che abbiamo oggi nasce dalla esperienza delle biblioteche di quartiere, strutture molto radicate sul territorio. Dice che la biblioteca della Giudecca ha un’importanza di carattere sociale. Trova che uno zoccolo duro di lettura di pubblica utilità vada garantito. Nelle rete dei servizi bibliotecari va tenuto conto delle esigenze locali. Concorda con chi propone di fare sistema con le fondazioni. A Venezia c’è un ruolo significativo delle biblioteche dell’Università: si deve entrare in rete anche con queste biblioteche.


BORGHELLO: Ringrazia per la presenza dell’Assessore. Dice che bisogna ridisegnare il sistema bibliotecario e definire il luogo per la sede centrale: servono risorse per fare questi investimenti. Bisogna avere una visione sistematica per il futuro. Sottopone all’attenzione dell’Assessore e dei Commissari la sua proposta di fare un convegno sulla realtà bibliotecarie, per far tesoro di esperienze già applicate al fine di costruire meglio la proposta del nostro sistema bibliotecario.

Alle 13.45 esce Centenaro, e con l’uscita del Consigliere viene a mancare il numero legale. Sono presenti i Consiglieri Berto, Capogrosso, Gandini, Bonzio, Borghello e Turetta R.

Il Presidente TURETTA, venuto a mancare il numero legale, dichiara conclusa la seduta alle ore 13.45. Perché resti traccia sul verbale, informa che i tecnici del Sistema Bibliotecario (Casarin e Biraghi) risponderanno ai quesiti posti ai Consiglieri presenti. Informa altresì che ci si aggiornerà ad altra seduta per completare la discussione sul progetto di riassetto del Sistema Bibliotecario Urbano.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 01-08-2007 ore 00:00
Ultima modifica 01-08-2007 ore 00:00
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