Seduta del 22-03-2007 ore 16:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Vittorio Pepe, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Fabio Toffanin, Saverio Centenaro
Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Dirigente Manuele Medoro; Direttore Luciano Maschietto; Consigliere Franco Conte; Consigliere di Municipalità Sebastiano Costalonga
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente LASTRUCCI, in presenza del numero legale, alle ore 16.20 dichiara aperta la seduta. Introduce i tre punti all’ordine del giorno.
D’ANNA: Dopo alcune vivaci osservazioni sulla Commissione odierna (modalità di svolgimento), informa con decisione il Presidente Lastrucci che se ne va, facendo mancare a suo dire il numero legale, e che perciò questa seduta senza di lui si chiuderà.
Alle ore 16.29 esce D’Anna.
Il Presidente LASTRUCCI, contestualmente all’uscita del Consigliere D’Anna, verifica che si è in presenza di almeno sette Consiglieri, e confermata la presenza del numero legale, informa che i lavori proseguono normalmente.
Punto 1. OdG (PD 2007/183)
LASTRUCCI: Da la parola al Vice Sindaco, Assessore proponente la PD 20007/183.
VIANELLO: Il Vice Sindaco informa che l’esame di questa proposta di deliberazione va sospeso in attesa di chiarimenti (sentenza Consiglio di Stato).
COSTALONGA SEBASTIANO (Consigliere di Municipalità): Chiede che sia messo a verbale che è presente alla seduta.
BORGHELLO: Vorrebbe che si spiegasse il motivo del ritiro di questa deliberazione.
VIANELLO: Ricorda che c’è una sentenza del TAR in merito ai contingenti. Sino a che il Consiglio di Stato non chiarisce la cosa, non si possono aumentare i contingenti. Dice che per quanto gli riguarda non aumenterà il numero del servizio a noleggio, e che il noleggio ha generato problemi. Se si aumentano i contingenti, saranno aumentati i contingenti di taxi, non di noleggio. Chiarisce a Lastrucci che i titoli di chi ha fatto solo noleggio non sono titoli per le licenze di taxi. Ribadisce che per quanto gli riguarda non si parlerà più di aumento di noleggio in città.
LASTRUCCI: Risponde al Vice Sindaco che non ha detto che i titoli di chi fa noleggio devono essere equivalenti ai taxi, ma che si deve tener conto della loro presenza.
VIANELLO: Risponde e ripete a Lastrucci che chi ha fatto solo noleggio non ha il titolo per le licenze di taxi. Come metodo operativo, precisa che prima si chiariscono le questioni, poi ci si esprime sul contingente dei taxi. In base ai chiarimenti pervenuti, il Vice Sindaco si riserva di procedere con eventuali ricorsi.
BORGHELLO: Dice che il Vice Sindaco è libero di fare gli atti che ritiene opportuno fare. Il TAR ha espresso un’opinione cui tener conto. Ricorda che per legge in città può esserci sia il noleggio sia il servizio taxi. In merito alla sentenza del TAR si dovrebbero spiegare di più le cose.
VIANELLO: Spiega che la questione legata alla sentenza del TAR è legata a chi può operare all’interno delle acque del Comune di Venezia. Ricorda che la Costituzione stablisce che tutti possono circolare liberamente. Se tutti sono liberi di circolare, non si capisce perché si debbono aumentare i contingenti; a meno che il Consiglio di Stato non chiarisca che il Comune di Venezia ha il diritto di regolamentare le sue acque. Subito dopo il parere del Consiglio di Stato, il Vice Sindaco informa che predisporrà la deliberazione sui contingenti. Spiega che sta pensando seriamente di riorganizzare/regolamentare chi possa operare nelle acque del Comune di Venezia come servizio pubblico non di linea: pensa che questo servizio sia compito dei tassisti.
BORGHELLO: Trova che quello che dice il Vice Sindaco sia un’altra cosa rispetto alla sua domanda iniziale. Chiede di nuovo che si spieghi il motivo del ritiro della PD 2007/183. La questione è quella di aprire i contingenti, per dare a tutti l’opportunità di partecipare, in regime di concorrenza.
VIANELLO: Rivolgendosi a Borghello e ai Commissari, dice che fu un suo errore introdurre 35 licenze di noleggio.
LASTRUCCI: Fa riferimento al comma 5, art. 18 della Legge Regionale n. 63. Spiega che aveva sostenuto che i dipendenti che operano nel servizio pubblico non di linea hanno figure professionali che potrebbero essere considerati vicine. Legge il Regolamento del Comune di Venezia (relativo alla materia in discussione) punto 5, art. 2 e art. 7. Crede che i riferimenti appena letti, tratti da questo Regolamento, non siano in totale sintonia con la Legge Regionale.
VIANELLO: Chiarisce che i bandi di gara in materia di servizio pubblico non di linea li fanno i funzionari del Comune e il Segretario Generale.
PEPE: Voleva avere altre informazioni in merito alla sentenza del TAR.
VIANELLO: Informa che c’è già un ricorso del Comune di Venezia relativo alla sentenza del TAR sul servizio pubblico non di linea; si è in attesa, come già spiegato, che si esprima in merito il Consiglio di Stato. Spiega la linea intrapresa dal Comune di Venezia che si basa sull’assunto di esercitare sulle acque di propria competenza il diritto di poterle regolamentare.
PEPE: Rivolgendosi a Vianello, dice che resta il fatto che un motoscafo che viene da Mira, ad esempio, entra anche a Venezia, almeno per quello sembra ora secondo il regolamento.
VIANELLO: Spiega a Pepe, per chiarezza informativa, che nell’esempio che ha appena fatto va contemplato che: il lavoro deve essere acquisito a Mira, e non acquisito/raccolto a Venezia.
BORGHELLO: Chiede che su queste questioni si senta il parere dell’Avvocatura Civica, per dipanare i dubbi.
LASTRUCCI: Crede che si debba fare un distinguo tra i requisiti e le tipologie delle licenze, per procedere con razionalità e correttezza nella discussione. Se poi su tutta questa materia se si vuole fare un incontro chiarificatore, è opportuno siano invitato tutto i soggetti istituzionalmente competenti: rappresentanti della Giunta, Segreteria Generale, Avvocatura Civica.
VIANELLO: Chiede alla Commissione che l’esame della deliberazione ( PD 2007/183) sia sospeso, per quanto spiegato prima, in attesa di chiarimenti.
Il Presidente LASTRUCCI, in base alla richiesta del Vice Sindaco, informa i Commissari che l’esame della proposta di deliberazione PD 2007/183 è rinviato ad altra seduta. Dichiara conclusa la trattazione del punto 1. OdG.
Punto 2. OdG (PD 2007/530).
VIANELLO: Illustra la PD 2007/530. Dice che i Consiglieri Comunali hanno chiesto di togliere dalla Commissione giudicatrice le categorie. Si riduce pertanto a tre il numero i componenti di questa Commissione.
PEPE: Dice di parlare anche in nome del Consigliere Conte in merito alla Commissione giudicatrice. Pensa che se c’è qualche persona in più non faccia male all'economia delle cose, dando maggior trasparenza. Propone di aggiungere alla Commissione giudicatrice un rappresentante delle organizzazioni dei consumatori. Conclude dicendo che la Commissione deve restare così com’è ora, con l’aggiunta in più che ha appena proposto.
VIANELLO: Nota che ora viene chiesto dai Consiglieri che la Commissione giudicatrice resti così com’è. Questa deliberazione è stata fatta proprio perché i Consiglieri avevano chiesto di ridurre il numero dei componenti. C’è un contraddittorio sulla questione.
Alle ore 16.55 entra Centenaro.
TURETTA R.: Trova che ci sono due possibilità su cui decidere: o si lascia la Commissione giudicatrice così com’è o va bene e si accoglie la proposta del Vice Sindaco.
BIONDI (rappresentante Confartigianato e Lega Cooperative): Spiega che attualmente nella Commissione giudicatrice ci sono gli organi tecnici deputati alla valutazione professionale. Spiega il ruolo dei vari componenti la Commissione giudicatrice. Nel dispositivo deliberitorio che si sta esaminando è indicato che c’era un problema di velocizzazione delle attività della Commissione giudicatrice. Ricorda ai presenti che la sopraccitata Commissione (composta da vari soggetti) ha gestito sino ad oggi una serie di valutazioni, avendo sempre il numero legale, e non sono state mai invalidate le decisioni della Commissione. In sostanza la Commissione giudicatrice così com’è oggi ha dato dei concreti risultati operativi, e la posizione che si assume è mantenere attiva questa Commissione con all’interno tutte le rappresentanze che ci sono oggi.
MASCHIETTO: Conviene con alcune spiegazioni tecniche del dott. Biondi. Spiega come opererà la Commissione giudicatrice affidata ai tecnici. Spiega il livello di garanzie che potrà dare questa nuova Commissione. Conclude spiegando come si potranno semplificare le questioni legate al traffico acqueo.
BIONDI: Ricorda che la Legge 63 aveva tracciato una filosofia di indirizzo che prevedeva l’operato di un organismo tecnico; questo non vuol dire avere dei soggetti tecnici in meno nella Commissione giudicatrice. Dice che gli sembra un po’ strano, poco comprensibile, prevedere questa nuova Commissione con solo tre soggetti, senza la presenza di chi opera e ha competenza sul settore da giudicare.
Alle ore 17.10 entra Conte; esce alle ore 17.15.
VIANELLO: Riassume la cronistoria che ha portato a questa proposta di deliberazione. Ci sono stati dei passaggi che hanno avuto come oggetto delle ordinanze Commissariali (Comm. Straordinario Moto Ondoso). E’ operativa una legislazione nazionale (Bersani) che va recepita. La modifica delle parti regolamentari è scaturita perché si profilava un aumento delle licenze di noleggio e di taxi. La Commissione giudicatrice è uscita da una fase di sperimentalità e ora si definiscono quali sono i componenti. Informa Pepe che sulle questioni che si dibattono oggi è stato chiesto il parere del Segretario Generale. La sentenza del TAR ha modificato le questioni relative al servizio pubblico non di linea. Vianello dice che era stato chiesto dal Consigliere Conte di togliere i rappresentanti delle categorie dalla Commissione giudicatrice; se ora la questione è un’altra era opportuno dirlo prima che sia arrivasse a presentare questa deliberazione.
PEPE: Chiede come mai manca sul testo della deliberazione la data della Commissione Consultiva Comunale che esprime parere sull’atto.
TORRE GIOVANNI (Lega Cooperative): Chiede di pensare che una Commissione giudicatrice può essere migliore con la presenza di sette componenti anziché tre perché così c’è più trasparenza. Se c’è la presenza di un rappresentante delle categorie questa persona rispecchierà le indicazioni di questi soggetti professionali.
VIANELLO: Chiarisce che la Commissione Consultiva Comunale c’è per legge e rimane com’è.
BIONDI: Spiega che la Commissione Consultiva Comunale era nata per legge, e non doveva dare un parere dopo quello espresso dai Consiglieri Comunali. Se la Commissione Consultiva Comunale esprime un parere dopo quello dei Consiglieri Comunali, non è uno strumento utile. Spiega che attualmente coloro che operano nella Commissione giudicatrice giudicano su titoli professionali per quanto compete il loro ruolo. Ridurre i componenti la Commissione giudicatrice a tre funzionari/tecnici del Comune, rinunciando a chi ha competenza per la valutazione dei titoli professionali, rischia di vanificare l’articolatezza dei giudizi, generando minor trasparenza nelle scelte fatte.
TURETTA R.: Dice che il dott. Maschietto ha espresso un parere tecnico e fornito le indicazioni legislative su questa materia. E’ d’accordo con Maschietto sul fare la verifica della legislazione attualmente in vigore. Chiede di sapere quante volte si riunisce la Commissione e quanto costa.
BIONDI: Risponde che in certi periodi si è riunita anche due volte la settimana.
MASCHIETTO: Chiarisce che c’è un campo d’azione, in questa materia, che impone si operare facendo riferimento alle leggi.
VIANELLO: Domanda se il Consiglio Comunale ritiene che nella Commissione giudicatrice siano presenti tre componenti; se si è d’atro avviso il Vice Sindaco ritiene di ritirare la deliberazione (PD 2007/530).
Il Presidente LASTRUCCCI propone di sospendere l’esame di questa deliberazione in attesa di chiarimenti.
VIANELLO: Aggiunge a quanto appena detto da Lastrucci che si può fare un’ulteriore verifica con la Segreteria Generale per sapere se quest’atto è compatibile con le normative di legge.
Il Presidente LASTRUCCI informa i Commissari che, sentito quanto detto prima, l’esame della PD 200/530 è rinviato ad altra seduta. In assenza di altri interventi dichiara concluso il punto 2. OdG.
Punto 3. OdG (PD 2007/996).
Il Presidente LASTRUCCI ricorda che la deliberazione di cui al punto 3. è iscritta in illustrazione all’ordine del giorno. Da la parola al Vice Sindaco per l’illustrazione.
VIANELLO: Illustra la PD 2007/996 e spiega come si svolge il servizio taxi acqueo. L’innovazione è che il servizio taxi si acquisisce per la città, come avviene dappertutto. Le indicazioni sulla qualità del servizio taxi a Venezia si conformano ai dettami del Decreto Bersani.
DEL ZENNARO CRISTIANO (ASTA): Chiede ai Consiglieri cosa pensano del servizio taxi che secondo lui è sottonumero rispetto al noleggio. Chiede se tutte queste modifiche regolamentari riusciranno a mettere il servizio taxi in grado di soddisfare l’utenza. Spiega che la domanda di servizio taxi acquei a Venezia molto alta. Esemplifica una serie di prossimi appuntamenti che ci saranno in città, per cui si presume che i taxi acquei saranno insufficienti come numero. Manifesta perplessità a gestire il servizio taxi con gli attuali contingenti.
VIANELLO: Invita Del Zennaro a mettersi nei panni del Comune di Venezia, che deve prendere decisioni nel rispetto delle normative di legge. E’ d’accordo nel fare il dibattito sulla sentenza del TAR e sul problema del Tronchetto, problema che è legato anche al servizio di noleggio che è sfuggito al controllo del Comune. O si mettono sotto controllo del Comune di Venezia questi servizi pubblici non di linea o non si risolve il problema. Il Vice Sindaco crede che si deve entrare nell’ordine d’idea di aumentare i taxi acquei a Venezia. Crede che si debba fare un serio ragionamento sulla questione, e dare alla città un serio servizio di taxi. Ci si muoverà quando ci sarà risposte alle questioni in corso. E’ più saggio aspettare un paio di mesi pur di avere il parere del Consiglio di Stato.
PEPE: Dice che, se non che se non ci sono controlli sul il transito veloce dei taxi nelle acque veneziane, si fa un grosso danno alla città. Invita i tassisti a controllarsi, a rispettare i limiti di velocità, a non viaggiare a velocità anche molto sostenute in certi ambiti lagunari. Se manca questo autocontrollo (alta velocità) da parte dei conducenti dei motoscafi di servizio pubblico non di linea, si arreca danno ai cittadini e alla città. Pepe esprime disapprovazione verso quella parte di motoscafisti che viaggiano al di sopra dei limiti di velocità: stigmatizza il loro comportamento, che è al di fuori delle regole e al di fuori del rispetto che meritano Venezia e i veneziani.
BORGHELLO: Trova che Pepe abbia un lodevole sentimento di rispetto per la città. Chiede quante licenze di taxi acquei servono alla città di Venezia per far fronte alla domanda di trasporto non di linea.
COSTALONGA (Consigliere di Municipalità): Pensava di avere oggi qualche informazione in più che potesse rispondere alle aspettative di chi opera nel settore. Dice che licenze di noleggio non le considera licenze di abusivi; sono in regola, e bisogna aumentare il contingente delle licenze. In merito alla proposta di deliberazione in esame (PD 200/996) non capisce cosa si intende nell’art. 11: chiede chi sarà a decidere questa commissione mista (taxi acqueo – turnazione).
DEL ZENNARO: Risponde al Consigliere Borghello che nel 1994 il Coses aveva previsto servissero 300 mezzi a Venezia. Ora ne servono 400. Risponde alle osservazioni di Pepe: se la richiesta di taxi è, a suo dire, 10 e si è in 3 è evidente, sempre a suo dire, che per far fronte alla necessità bisogna in qualche modo viaggiare per la città.
FERRARA (rappresentante motoscafisti CISAL). Visto che la deliberazione sui contingenti è stata ritirata, chiede un’audizione alla Commissione Consiliare. Ricorda che le licenze di noleggio sono anche le licenze verdi date dal Comune di Venezia. E’ presente un noleggio legittimo in città. Parla dei controlli fatti dai vigili urbani a Venezia. Trova che il controllo a chi corre a Venezia fatto con l’elicottero non sia una procedura bella da usare anche per chi viene intercettato dall’elicottero. Dice che va controllato anche ACTV che, a suo dire, non rispetta i limiti di velocità. Gli sembra di capire che il Vice Sindaco ha indicato che a Venezia ci dovrebbero essere solo taxi acquei. Invita ad organizzare un tavolo di lavoro con le categorie per arrivare ad una conclusione sulla questione. Invita ad operare nelle scelte con trasparenza.
PEPE: Parla di rottamazione dei vecchi motoscafi, delle tipologie delle carene delle imbarcazioni, delle motorizzazioni usate a bordo dei motoscafi, di controllo della navigazione a Venezia con il GPS (sistema satellitare). Invita a stabilire prima le regole per navigare a Venezia, e poi a definire le licenze di servizio pubblico non di linea.
TORRE: Parla ai Consiglieri dell’effetto ventosa, del risucchio (sifonamento) che producono certe imbarcazioni di linea. Invita a fare i distinguo caso per caso, su chi produce danni a Venezia.
Il Presidente LASTRUCCI propone di proseguire l’esame della PD 2007/996 in altra seduta, ed ottiene l’assenso dei Commissari. In assenza di altri interventi dichiara conclusa la seduta alle ore 18.10.
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