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IV Commissione - Verbale

Seduta del 19-03-2007 ore 14:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Vittorio Pepe, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Sandro Simionato; Direttore Maurizio Calligaro; Direttore Ivano Turlon; Dirigente Roberto Perissinotto; Amministratore Delegato Vesta S.p.A. Andrea Razzini; Giuseppe Boscolo Vesta; Direttore Consorzio di bonifica Dese Sile Lorenzo Del Rizzo; Giuseppe Baldo Consorzio di bonifica Dese Sile; Direttore Consorzio di bonifica Sinistra Medio Brenta Alvise Carretta; Luciano Ballarin rappresentante Comitati Alluvionati; Consigliere Renato Boraso; Consigliere Franco Conte; Consigliere Ivano Berto; Consigliere Piero Rosa Salva; Consigliere Tobia Bressanello; Consigliere Giorgio Chinellato; Consigliere Fabiano Turetta; Consigliera Anna Gandini; Consigliere Giorgio Reato; Consigliere Bruno Filippini

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione di tutti i soggetti interessati all'argomento: "17 settembre 2006 - alluvione a Mestre"

Verbale

Il Presidente del Consiglio Comunale BORASO, congiuntamente con il Presidente IV^ Commissione LASTRUCCI, in presenza del numero legale, alle ore 14.18 dichiara aperta la seduta congiunta alla Conferenza dei Capigruppo. Fa una cronistoria in merito all’alluvione che ha colpito la terraferma mestrina il 17 settembre 2006; descrive sinteticamente sia le zone colpite sia la varia tipologia dei danni subiti dai cittadini. Ricorda come è stata vissuta dai cittadini quest’emergenza. Spiega che l’audizione di oggi è stata richiesta per informare il Consiglio Comunale, facendo il punto della questione.

D’ANNA: Puntualizza che oggi non è stata convocata, congiuntamente alla IV^ Commissione, la X^ Commissione. Ricorda che quando si è trattato il problema degli allagamenti a Mestre si erano fatte Commissioni congiunte IV^-X^. Chiede perché questa volta si è operato così.

BORASO: Si scusa personalmente con il Presidente della X^ Commissione D’Anna per il disguido legato alla mancata convocazione congiunta IV^-X^ (più la Conferenza dei Capigruppo). E’ stata una svista.

LASTRUCCI: Rivolgendosi al Presidente della X^ Commissione D’Anna dice che nulla vieta che si proceda congiuntamente con il Collega nella seduta odierna. Lastrucci ripercorre l’iter seguito dalle Commissioni Consiliari sul problema degli allagamenti in terraferma: sono state tenute due precedenti riunioni congiunte, a luglio e a novembre 2006. Nelle precedenti riunioni si è fatto il punto sulle criticità presenti sul territorio, ascoltando i cittadini in merito ai disagi patiti e alle preoccupazioni che hanno per il futuro.

BOSCOLO (Vesta): Illustra le competenze di Vesta. Illustra la tipologia del depuratore di Fusina e di Campalto che sottendono ai relativi sottobacini, per far fronte agli elementi metereologici. Il sistema di raccolta delle acque è un sistema di tipo misto, che cambia tipologia nelle zone limitrofe per la presenza di fosse e canali. Questo complesso sistema raccoglie le acque meteoriche che derivano da punti notevoli (nodali) distribuiti sul territorio. Illustra il funzionamento del sistema con paratoie (punti di sfioro). Illustra la tipologia del bacino di Favaro (fossa pagana) con sistema a gravità (sfioramento); tutto questo bacino è sottoposto al sistema meccanico con idrovore. Illustra la tipologia del punto nodale del bacino di Mestre-Chirignago e di quello del bacino di Ca’ Emiliani (con idrovora). Illustra la tipologia del bacino di Zelarino –Gazzera con il corrispondente impianto di depurazione di Zelarino (con idrovore); non ci sono sfiori ed il recupero si basa sul Marzenego. Spiega che quelli appena illustrati sono i quattro punti critici delle acqua bianche. Spiega cosa è successo il 15-16-17 settembre 2006: il volume delle piogge non permesso di sollevare tutto; tutto il sistema delle acque basse ha ingolfato il basso Veneto, pareggiando i canali, e le zone più basse sono andate sotto perché il sistema recipiente ha messo del tempo a vuotarsi. Spiega quali sono le strategie e gli impegni di Vesta in questo settore. Dal 2003 Vesta ha attivato per Fusina e per Campalto l’analisi delle reti fognarie e di quello che va dentro le reti stesse. Si è fatto una ricognizione generale sul territorio per vedere se entrano acque di falda o ci sono immissioni anomale. Nel bacino di Gazzera è stata individuata ed aggiustata un’infiltrazione di 200 litri/sec. Nel bacino di Gazzera e Zelarino ci sono fossi che scolano nella fognatura, determinando un grave malfunzionamento del sistema fognario. Vanno tirate via le acque non funzionali alla rete di fognatura, con il dovuto potenziamento degli impianti dove servono. E’ presente una nuova idrovora che consente un tempo di intervento migliore alla Gazzera. Per il bacino della Bissuola è in corso la progettazione di tutte quelle opere che sono definite sistema integrato Campalto. Altro punto critico è lo sfioro di Favaro Veneto. Illustra il bacino di Mestre-Marghera che va verso l’idrovora di Ca’ Emiliani, zona Romea; su questa zona si sta lavorando su un progetto generale dal 1994. Illustra il punto critico di Via Torino dove c’è una vasca con idrovora. Illustra gli interventi fatti nella zona di Mestre-Marghera, Via Trento, Via Aleardi, zona di Via Vallon, nella zona di Favaro-Via Gobbi e a Campalto.

DEL RIZZO (Consorzio di Bonifica Dese-Sile): Spiega che il Piano della Acque fatto dal Consorzio di Bonifica Dese-Sile evidenzia che ci sono 18 punti critici: sono in parte del Consorzio Dese-Sile e in parte del Consorzio Sinistra Medio Brenta. Illustra le modalità degli interventi del Consorzio Dese-Sile, fatti in collaborazione anche con la Regione Veneto. Illustra le criticità dell’area Tarù (Trivignano) e Tessera. Illustra la tipologia della nuova pompa presente a Campalto (6mc/sec). Illustra l’ammontare dei danni che il Consorzio Dese-Sile ha subito in seguito alle alluvioni del 16-17 settembre 2006, danni che ammontano a circa 2,5 milioni di euro, per i quali si è in attesa del finanziamento. Illustra alcuni interventi (riparazioni) che si fanno come Consorzio Dese-Sile in collaborazione con il Comune di Venezia con una cifra di 750.000 €: area Zelarino, Via Terraglio, Via Eridesio, Via Comboni. Chiarisce che gli impianti idrovori del Consorzio Dese-Sile sono tutti automatici, e spiega questo perché vuole togliere dei dubbi al riguardo: una gran parte di questi impianti sono telecomandati e telecontrollati. Serve ultimare lo sviluppo degli impianti, rendendoli interconnessi: questo permette di rendere più elastico ed efficiente il sistema. Sull’impianto di Campalto non è finanziata l’interconnessione con l’impianto di Tessera (fatto negli anni ’90). L’impianto di Tessera è gia predisposto per ulteriori due pompe. I problemi del bacino di Venezia sono legati alla situazione urbanistica. Conclude dicendo che il Consorzio Dese-Sile ha dato la sua disponibilità per operare in collaborazione con gli altri soggetti presenti sul territorio.

CARRETTA (Consorzio di Bonifica Sinistra Medio Brenta): Illustra la situazione di Malcontenta e Ca’ Emiliani che scarica nel Canale Bretella: c’è la necessità per i due bacini di trovare delle soluzioni. A Malcontenta si è potenziato l’impianto; resta da realizzare e completare la rete di fondo; tutto questo in base ad un progetto del 1999. Ricorda che l’area sopraccitata è all’interno del bacino di Marghera e questo comporta procedure legate allo smaltimento dei fanghi. A Ca’ Emiliani si prevede che servano 30 mc/sec; si sta facendo un progetto per avere una nuova pompa da 18 mc/sec. Serve anche una corretta manutenzione della rete.

PERISSINOTTO: Il Piano delle Acque è una realtà ed è uno strumento da utilizzare per i prossimi anni per eliminare le criticità. Illustra l’utilizzo dell’impianto di Campalto. Spiega che sono stati avviati tutta una serie di interventi che a breve saranno una realtà. Informa che da parte del Comune ci sarà un impegno costante per eliminare i blocchi di natura amministrativa al fine di realizzare gli interventi di VESTA e del Consorzio. Si punta a mantenere aperto e proficuo il dialogo tra i vari soggetti. C’è un’indagine che Vesta sta facendo per valutare l’effetto delle infiltrazioni delle acque di falda sulla rete fognaria.

BALLARIN (Comitati Alluvionati): Dice che non è stato un episodio straordinario quello che è successo il 15-16-17 settembre 2006, ma purtroppo è quasi ordinaria amministrazione per gli alluvionati, visto che episodi simili si ripetono da anni. Trova che sia una cosa vergognosa che si ripetano questi allagamenti da tempo e cita una serie di danni che subiscono i cittadini. Nota che l’Ing. Carretta parla di 50.000 € necessari per una pompa ed in Municipalità per la stessa pompa aveva detto servivano circa 20.000 euro; come si spiegano questi dati? Ballarin dice che i cittadini che rappresenta sono stanchi di andare “sotto” la fognatura, e spiega che non si tratta per loro di andare sott’acqua ma di essere alluvionati anche dalla fognatura. I cittadini chiedono che non ci si palleggi più sulle responsabilità e si facciano le cose. Nota che nel caso di alcune alluvioni l’acqua sale e a volte scende in un sol colpo, in modo anomalo, lasciando perplessi su questo repentino deflusso. Ballarin, a nome dei cittadini, chiede di sapere se alla prima occasione di pioggia intensa si troverà allagato dalla fognatura. Dice che l’Ing. Boscolo di Vesta ha spiegato che l’acqua è mista, ma invita a prendere un bicchiere nelle zone dove è in atto l’alluvione e vedere se dentro c’è acqua o fognatura. Conclude dicendo che se qualcuno non è in grado di prendersi le proprie responsabilità allora se ne torni a casa.

CALLIGARO: Illustra, rendicontando, le attività legate ai rimborsi per i danni subiti dagli alluvionati. Ricorda che nella settimana successiva all’alluvione del 17 settembre 2006 la Giunta Comunale ha fatto una deliberazione con cui si stanziava un milione di euro per i danni patiti dagli alluvionati. Illustra, cifre alla mano, quante sono state le richieste di risarcimento danni, le tipologie dei danni, gli scaglioni con cui si effettuano i risarcimenti. Spiega che la stragrande maggioranza dei richiedenti ha indicato bene cosa ha subito un danno (strutture e pertinenze della residenza). Si è operato di concerto con l’Assessore Simionato. Si stanno attendendo i fondi della Finanziaria per circa 15 milioni di euro, al fine di intervenire ulteriormente per i danni dell’alluvione e per misure preventive. Calligaro dice che il contributo del Comune di Venezia di un milione di euro probabilmente è un caso isolato in questa calamità. Spiega come dovrebbero essere ripartiti i soldi messi a disposizione dalla Finanziaria, e che una volta divisi tra le varie realtà dovrebbe restare poco per il nostro Comune.

LASTRUCCI: Propone che i tecnici Carretta e Del Rizzo diano delle risposte agli interventi appena fatti.

CARRETTA: Spiega che quello di Ca’ Emiliani è un impianto vecchio di 25 anni. Per quanto riguarda la pompa, a causa della vetustà e della richiesta di efficienza, si è successivamente optato di rifare tutto ex novo, implementando perciò gli iniziali costi previsti.

BOSCOLO: Spiega che gli allagamenti di Marghera sono collegati a scarsa capacità di sollevamento dell’impianto di Ca’ Emiliani, un nodo in cui confluiscono le acque della zona. C’è un progetto per la zona della Rana (Marghera).

MAZZONETTO: Dice di aver sentito dall’Ing. Boscolo che l’alluvione del 2006 era un evento eccezionale. Chiede cosa succederà se nella primavera 2007 dovesse accadere un evento come quello del 2006. Ci sarebbe di nuovo l’alluvione? Mazzonetto ha delle perplessità e preoccupazioni per altri possibili danni ai cittadini provocati da alluvioni.

BOSCOLO: Spiega che di concreto c’è il fatto che alla Gazzera è attiva una nuova pompa che raddoppia la portata dell’impianto.

DEL RIZZO: Ripete, per chiarezza, che gli interventi previsti avranno tempi lunghi. Attualmente ci sono delle perplessità legate alle criticità da risolvere.

SIMIONATO: Fa questo suo intervento per una questione di trasparenza. Dice che realisticamente bisogna essere coscienti che la situazione idraulica della terraferma è in una situazione di criticità elevata. Crede che non si possa negare l’evidenza dei fatti, e che se si persegue il fine di risolvere i problemi la cosa richiede competenze diverse, articolate e consistenti. Ci sono molti livelli di interazione per risolvere il rischio idraulico: Comune, Provincia, Regione, Consorzi di Bonifica, Protezione Civile, Mistero delle Infrastrutture. Le criticità sono dovute e sono parte di un sistema complesso che deve interscambiarsi per risolvere la gestione ordinaria e le emergenze. Si è cercato di capire come è messo il sistema idraulico tenendo conto anche delle legittime segnalazioni dei cittadini che hanno subito disagi. Le questioni vanno valutate anche da un punto di vista urbanistico, tenendo altresì conto della questione dell’impatto ambientale che il Ministero competente richiede in quanto si è nella gronda lagunare. Si sono accelerati i percorsi di attivazione dei progetti, contemporaneamente alla contestualizzazione del Piano delle Acque. Questo Piano (delle Acque) descrive/analizza la situazione del territorio, con dei sistemi che si completano a vicenda, capendo dove sono le criticità. In merito alla rete dei canali/fossi ricorda che più soggetti hanno la competenza e responsabilità per tenere in efficienza questa rete: sono il Comune, la Provincia, Veneto Strade, ecc… A questo si somma anche la responsabilità dei privati sui fossati, i quali non fanno manutenzione, o tombano/tombinano abusivamente questa ulteriore rete. Per Simionato ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Sulla rete fognaria comunale sono segnalate e comprese le criticità. In alcuni casi (Trivignano, Via Comboni, Via Eridesio) si sta intervenendo. Per l’Assessore, bisogna costantemente monitorare le cose, e porre attenzione a cosa prevedono i piani regolatori. Si è adottato in Giunta Comunale un atto di indirizzo che recepisce le indicazioni della Regione in merito alla cosiddetta “invarianza” degli interventi, i quali non debbono modificare l’equilibrio idraulico. Alla domanda su chi paga gli interventi per risolvere i problemi delle alluvioni, la risposta è che questi sono interventi strutturali e come tali richiedono investimenti importanti. L’impegno di questa Amministrazione Comunale è quello di stimolare i soggetti interessati per accedere ai finanziamenti; questo è uno sforzo che va sostenuto e condiviso.

LASTRUCCI: Ringrazia per gli interventi fatti, le segnalazioni e le spiegazioni. Propone di valutare se come Comune di Venezia è possibile contribuire alla spesa di 50.000 € per la nuova pompa di Ca’ Emiliani.

Il Presidente del Consiglio Comunale BORASO, di concerto con il Presidente della IV^ Commissione Consiliare LASTRUCCI, ringrazia per le chiarificazioni date, ed in assenza di altri interventi dichiara conclusa la seduta alle ore 15.48.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 17-05-2007 ore 00:00
Ultima modifica 17-05-2007 ore 00:00
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