Seduta del 13-03-2007 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Claudio Borghello, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Fabio Toffanin, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz,Vice Segretario generale Antonio Scafidi, Consigliere delegato Ivano Berto,Presidente della Delegazione di Zona di Murano Stefano Zane,Delegato della Municipaòlità di Venezia Giorgio Tommasi,Dirigente Alessandra Vettori, Funzionaria Ornella Tagliaferro
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.30 il presidente Ezio Oliboni, constatata la presenza del numero legale, comunica che la seduta sull’argomento del regolamento delle municipalità sarà l’ultima in quanto nella precedente riunione si era deciso di sentire il parere dei rappresentanti delle delegazioni obbligatorie di zona e poi licenziare il provvedimento per la discussione in Consiglio comunale. Ricorda che la richiesta di audizione era stata presentata dal consigliere Turetta e quindi dà la parola al presidente di zona di Murano Stefano Zane.
ZANE ringrazia per l’invito, illustra brevemente il lavoro svolto ed esprime il disappunto per l’impossibilità della delegazione di zona di svolgere un lavoro programmatorio e/o realizzativo. Questa impotenza pregiudica l’attività della delegazione e ne determina la fine politica e amministrativa. Chiede che nel regolamento si possa prevedere una qualche forma di partecipazione della delegazione sull’attività relativa al territorio di competenza.
Alle ore 12.35 esce il consigliere D’Anna.
OLIBONI preso atto di quanto espresso dal presidente Zane, invita il consigliere delegato Berto a considerare tra i punti da discutere in commissione prossimamente anche l’aspetto evidenziato del ruolo delle delegazioni di zona.
Alle ore 12.45 entrano i consiglieri Centenaro e Guzzo.
BERTO ricorda che il tema era già stato trattato e che era stato esplicitato il fatto che la regolamentazione di questi aspetti organizzativi era stata lasciata alla regolamentazione autonoma del singola municipalità. Rassicura il presidente Oliboni che sulla questione sarà eventualmente fatta una proposta.
TURETTA si dichiara amareggiato per l’assenza dei rappresentanti delle altre municipalità, la considera la dimostrazione del disagio che vivono questi organismi, invita a trovare un accordo politico per rivitalizzare queste delegazioni onde permettere una significativa attività nel territorio di loro competenza e rispondere alle aspettative dei cittadini che hanno votato per le delegazioni.
Alle ore 12.55 rientra il consigliere D’Anna.
SCAFIDI precisa che le municipalità sono organismi del comune mentre non lo sono le delegazioni di zona, sono organismi meramente partecipativi. Non si possono creare ulteriori livelli di decentramento. Sarà cura delle municipalità, nei loro regolamenti, trovare delle modalità di partecipazione attiva alla gestione di quei territori. Plaude alla decisione del presidente e dei commissari di scindere gli argomenti del dibattito, rimandando ad altre sedute la discussione di questi temi. Comunque avverte che le modifiche che saranno apportate avranno validità dalla prossima consigliatura.
OLIBONI suggerisce che già le municipalità che hanno le delegazioni di zona trovino il modo da subito di valorizzare le loro delegazioni, creando dei percorsi specifici per gli interventi da realizzare in quelle località.
Alle ore 13.10 entra il consigliere Borghello ed esce il consigliere Reato.
SCAFIDI concorda con l’intervento del presidente Oliboni e suggerisce che il principio sia previsto nei regolamenti interni delle municipalità.
BONZIO considerando di aver favorito, da consigliere di quartiere, la costituzione delle delegazioni di santa Marta e Sacca Fisola, ritiene che questi organismi partecipativi vengano rafforzati e valorizzati. Non condivide il metodo deciso di discutere in un secondo tempo la modifica del numero delle municipalità, i confini, il numero dei consiglieri, il ruolo del presidente della municipalità e gli altri già citati nelle altre sedute della commissione. Sulla gestione dei fondi ritiene che si debba prevedere la partecipazione dei delegati di zona quando l’esecutivo di municipalità decide sugli interventi delle località da questi rappresentate. Propone di indicare un numero minimo di sedute delle delegazioni di zona per valorizzare il loro lavoro.
Il presidente Oliboni, invita il consigliere delegato Berto a formulare le considerazioni finali prima di chiudere il dibattito sulla proposta di deliberazione.
BERTO propone di formulare un ordine del giorno da sottoporre al Consiglio comunale relativo all’impegno preso di discutere dei punti non trattati dalla commissione; invita i consiglieri a presentare gli eventuali emendamenti al provvedimento alla segreteria generale per favorire il lavoro di verifica ed eventuale accoglimento delle proposte, si augura che la conferenza dei capigruppo inserisca il provvedimento già all’ordine del giorno della seduta del prossimo Consiglio comunale e che il dibattito in aula si svolga nello stesso clima con il quale si è svolto in commissione.
OLIBONI chiede se le modifiche proposte dalla commissione sono state esaminate dalla giunta.
TURETTA propone di fissare comunque un termine per presentare gli emendamenti.
MAZZONETTO chiede che il provvedimento non venga inserito nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale per dar modo ai consiglieri dell’opposizione di preparare gli emendamenti.
Alle ore 13.20 il presidente Oliboni dichiara chiusa la discussione sul primo punto all’ordine del giorno e propone di licenziare in discussione il provvedimento.
La commissione approva.
Alla stessa ora esce il consigliere D’Anna.
Il presidente Oliboni invita quindi l’assessora Rumiz ad illustrare il secondo punto all’ordine del giorno.
RUMIZ ritiene che data la semplicità del provvedimento, lo stesso venga illustrato dal tecnico dell’ufficio espropri, architetto Tagliaferro.
TAGLIAFERRO spiega che si tratta dell’acquisto per circa 400 euro di una piccola area destinata alla messa in sicurezza della fermata dell’Actv in via Castellana. Sai tratta di un accordo bonario a seguito di un atto di sottomissione.
TURETTA propone di licenziare il provvedimento in “allegato A”.
MAZZONETTO propone di licenziare il provvedimento per l’illustrazione in Consiglio.
Il presidente Oliboni preso atto della proposta del consigliere Mazzonetto, propone di licenziare in illustrazione la proposta di deliberazione.
La Commissione approva.
Il presidente Oliboni introduce quindi il III e IV punto, in quanto le proposte di deliberazione riguardano due aree limitrofe. La commissione approva. Il presidente dà quindi la parola alla funzionaria del Patrimonio Tagliaferro per l’illustrazione.
TAGLIAFERRO rende noto che si tratta di aree espropriate del peep di Catene e non utilizzate. La municipalità di Marghera ha espresso un parere favorevole alla retrocessione dell’area ai due proprietari; altri uffici comunali hanno invece chiesto l’uso per la costruzione di un centro di cottura per le scuole. Angelo Simionato ha vinto un ricorso al Tar con l’obbligo da parte del Comune di risarcire il danno mentre la ditta Simionato Giovanni aveva ottenuto dalla Regione il decreto di inservibilità. Le aree non sono edificabili ed il costo il cui valore è riconosciuto in 6,45 euro al metro quadro che oggi diventano 7.
OLIBONI chiede se con l’atto di retrocessione si evitano di pagare eventuali risarcimenti a favore dei ricorrenti.
TURETTA invita i commissari ad approvare i provvedimenti all’esame e riassume brevemente la storia delle aree in questione. Quei terreni dovevano essere destinati ad orti dove gli anziani avrebbero insegnato agli alunni delle scuole vicine come coltivarli. Ricorda che l’area di Mestre sud non ha un servizio di cucina se non dentro l’edificio della questura in via Nicolodi, bisogna trovare una soluzione.
VETTORI risponde che la questione della mensa è stata risolta con il frazionamento della proprietà e reso autonomo dall’edificio della questura.
CENTENARO evidenzia che il singolo provvedimento non è di grande rilevanza ma è l’insieme dei provvedimenti, cioè la politica intrapresa dal Comune sulle retrocessioni. Chiede all’assessora quali criteri vengono impiegati per procedere alle retrocessioni, trova ingiusto che i cittadini per rientrare in possesso delle loro ex aree debbano rivolgersi alla magistratura amministrativa per veder riconosciuti i loro diritti.
RUMIZ ribatte che l’ufficio sta espletando una ricognizione su tutto il territorio ma contestualmente risponde alle istanze dei cittadini, il tutto genera un gravoso lavoro per gli addetti.
TAGLIAFERRO spiega che molte aree del territorio sono in queste condizioni, ricorda che un’area peep diventa patrimonio indisponibile del Comune e quindi si deve procedere cautamente. A molte richieste è già stato risposto negativamente con argomentazioni esaustive che non hanno generato contenziosi. Le istruttorie sono molto complesse perchè si deve iniziare dalla ricognizione sui titoli di proprietà.
BERTO concorda per approvare la proposta di deliberazione, desidera conoscere la storia di quelle aree, perchè sono state espropriate, perchè non sono state utilizzate. Esprime l’opinione che gli atti dell’Amministrazione devono essere perfetti per impedire il formarsi di questi casi.
TURETTA ripete il suo intervento su cosa dovevano servire quelle aree espropriate e concorda con le osservazioni del consigliere Centenaro ma distingue il fatto che queste situazioni non sono di ordinaria amministrazione.
MAZZONETTO chiede quale sia l’entità del risarcimento dovuto dal Comune nella causa intentata dalla ditta Angelo Simionato, sottolinea che molte richieste sono state respinte. Concorda per dare un unico metodo di approccio alla soluzione dei molti casi presenti. Cita il fatto che questo problema è sorto da 28 anni.
RUMIZ ribatte che questa grande sofferenza è dovuta alla grave carenza di personale e se si vuole risolvere il pregresso, il Consiglio comunale deve intervenire nel merito, pur tuttavia non si deve inficiare il lavoro degli uffici quando vengono presentati questi provvedimenti. Si impegna a rendere noti i criteri che attengono alle istruttorie delle retrocessioni.
GUZZO riconosce agli uffici la validità del lavoro svolto e presentato anche perchè viene data risposta ai cittadini pur dovendo affrontare gli ordinari ma prioritari impegni programmatici d’istituto.
TAGLIAFERRO rende noto che l’area era vincolata ad uso edilizio scolastico, area verde, attività ricreative e quant’altro; ma il “retino” apposto dall’ufficio urbanistica era quello relativo all’uso per edilizia scolastica.
VETTORI afferma che l’ufficio cerca di risolvere i casi più eclatanti, ma non è uso di attivarsi solo nei casi di ricorso alla magistratura.
MAZZONETTO afferma che spesso nelle commissioni il numero legale è mantenuto dalle opposizioni e conseguentemente chiede che i provvedimenti all’esame della commissioni siano licenziati per l’illustrazione in Consiglio comunale.
Il presidente Oliboni prende atto della richiesta del consigliere Mazzonetto e propone per licenziare le proposte di deliberazione in illustrazione in Consiglio.
La Commissione approva.
Il presidente quindi dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione dell’ultimo punto dell’ordine del giorno.
RUMIZ rende noto che la sede del museo Vedova, noto pittore veneziano deceduto, aveva sede nel magazzino 1 del Sale. Poco tempo fa è stata costituita la fondazione che gestirà il patrimonio del maestro e si è dichiarata disponibile a ristrutturare il magazzino; per tale motivo si è deciso di formulare un nuovo contratto di concessione.
BONZIO concorda con l’intervento dell’assessora sull’straordinarietà dell’artista che contribuisce a rendere conosciuta la città di Venezia nel mondo. Concorda per approvare all’unanimità il provvedimento; sull’argomento ricorda che la fondazione intitolata ad un’altro illustre concittadino, Luigi Nono, sarà inaugurata dal Presidente della Repubblica.
RUMIZ ricorda che anche altre iniziative sono in cantiere per ricordare concittadini meritevoli di attenzione.
Il presidente Oiboni propone di approvare all’unanimità il provvedimento.
La commissione approva.
Alle ore 14.15 il presidente Oliboni dichiara chiusa la seduta.
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