Seduta del 06-03-2007 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Claudio Borghello, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Toso (sostituisce Carlo Pagan)
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto,Vice Segretario Generale Antonio Scafidi, Consigliere Delegato dal Sindaco Ivano Berto, Presidente Edilvenezia Claudio Orazio
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 11.30 il presidente Ezio Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e dà la parola al consigliere delegato del Sindaco Ivano Berto per l’illustrazione del lavoro svolto dalla commissione nelle precedenti sedute sul primo punto all’ordine del giorno.
BERTO conferma che il testo presentato ai commissari raccoglie le modifiche al testo che sono state condivise dalla maggioranza dei commissari, delle proposte di modifica pervenute dalle municipalità e conclude comunicando che il lavoro sarà ripresentato in giunta per l’esame conclusivo.
MAZZONETTO ritiene che la stesura del 3° comma dell’articolo 9 una forzatura della libertà costituzionale garantita alla persona.
SCAFIDI replica che è l’articolo 3 della Costituzione che rafforza la volontà dell’Amministrazione e non viceversa.
BERTO comunica che la stesura del comma D dell’articolo 17 è frutto del contributo di molti consiglieri, anche dell’opposizione.
Alle ore 11.35 entra il Consigliere Bruno Filippini
CAVALIERE dissente dai precedenti interventi e conferma l’opinione che il testo limiti fortemente i diritti dei consiglieri.
SCAFIDI ribatte che con questo testo non si limita il diritto del consigliere ad avere tutte le informazioni che riguardano l’operato amministrativo e politico insito nel ruolo ma che regolamenta la materia evitando gli eccessi.
OLIBONI interviene ricordando che la garanzia della gestione e rispetto di questi principi viene dal ruolo dirimente del Segretario generale.
MAZZONETTO ricorda che le eccezioni erano già state sollevate in altre sedute della commissione, considera il diritto d’accesso agli atti una peculiarità che non deve essere in alcun modo limitata, cita il fatto che alcuni direttori hanno opposto il rifiuto alla sua richiesta di documentazione. Non ritiene il Segretario generale dott. Zola la figura che garantisce l’imparzialità. Invita nuovamente la maggioranza a ripensare la stesura dell’articolo in questione.
BONZIO conferma che la stesura è frutto del lavoro di più consiglieri, la ritiene un buon risultato ed equilibrata nel contemperare le esigenze dei consigliere e quelle degli uffici. L’ultimo capoverso potrebbe anche non essere scritto poichè non si può precludere il ricorso alla magistratura come ultimo grado di giudizio nelle controversie.
TURETTA prende atto che l’argomento è stato trattato più volte in commissione e afferma che è necessario prendere atto delle diversità. Invita i relatori a proseguire nell’illustrazione del regolamento per sottoporlo nel più breve tempo possibile all’ attenzione della Giunta.
Alle ore 11.53 entra il Consigliere Claudio Borghello.
CAVALIERE precisa che comunque il gruppo di Forza Italia è contrario all’articolo così come è scritto.
BERTO concorda con il consigliere Turetta, riafferma che il regolamento non è scritto dalla maggioranza per negare spazi politici alle minoranze.
Il presidente Oliboni rispondendo a più voci che provengono dai presenti, afferma che le riunioni della commissione sono pubbliche ma che possono intervenire solo i commissari, coloro che chiesto di intervenire sugli argomenti trattati e con il consenso della presidenza oppure su richiesta di un consigliere accolta dalla commissione; poichè queste richieste non corrispondo a nessun caso e le municipalità hanno già espresso i loro pareri, invita i presenti a non interrompere o disturbare i lavori della commissione.
BERTO ricorda che la stesura dell’articolo 28 è stata chiesta da Rifondazione comunista e dalla Lega.
Alle ore 12.00 entra il Consigliere Giacomo Guzzo.
GANDINI comunica che l’emendamento presentato in una precedente riunione sull’articolo 32 viene ritirato in quanto è stato accolto nella proposta di modifica annunciata dal consigliere Berto.
MAZZONETTO ritorna sull’articolo 2 del regolamento proponendo la costituzione di nuove municipalità per i territori di Pellestrina, Burano-Murano, Zelarino e Carpenedo. Riafferma che la maggioranza ha perso un’occasione per coinvolgere le opposizioni sul lavoro costruttivo della commissione.
TURETTA chiede di sentire in commissione i rappresentanti delle delegazioni obbligatorie di zona sulle eventuali modifiche atte a superare le difficoltà che nascono dai rapporti con i consigli di municipalità.
OLIBONI spiega ai presenti che tutti i problemi sorti sul numero delle municipalità, composizione dei consigli, ruolo del presidente, confini ed altri che dovessero emergere, saranno discussi dalla commissione dal prossimo mese di Aprile. La necessità di inviare in Consiglio comunale il regolamento deriva dal fatto che le municipalità continuano a lavorare e questo strumento serve a migliorare la funzionalità sia degli uffici che dei consigli.
BERTO comunica ai commissari la necessità di analizzare lo stato di attuazione dei protocolli tra le direzioni centrali e le municipalità.
CAVALIERE prende atto che quando la proposta di regolamento ritornerà in giunta, sarà limitata la discussione sul regolamento stesso; illustra la situazione della municipalità di Venezia dove tutte le commissioni di lavoro sono gestite dalla maggioranza.
BONZIO rende noto che pur concordando su molte modifiche, in sede di Consiglio presenterà degli emendamenti sui temi citati dal presidente Oliboni.
OLIBONI riconosce ai consiglieri la potestà di proposta ma ricorda che l’impegno preso intende onorarlo anche se si dovesse arrivare ad una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare.
SCAFIDI ricorda che queste modifiche saranno utili fin da subito perchè riguardano aspetti operativi di organismi esistenti e che le iniziative che la commissione intende prendere svilupperanno i loro effetti dalla prossima consigliatura.
BONZIO propone una nuova stesura del 5° comma dell’articolo 14.
OLIBONI concordando con la necessità di modificare il numero dei consiglieri che possono chiedere la convocazione del consiglio propone nel quoziente dei 2/5 il numero previsto e contestualmente annuncia che nella prossima riunione saranno invitati i rappresentanti delle delegazioni obbligatorie di zona.
MAZZONETTO chiede che ai gruppi consiliari delle municipalità sia riconosciuta la stessa agibilità che hanno i gruppi consiliari del Comune. Concorda con quanto espresso dal consigliere Bonzio sugli emendamenti al regolamento riguardo il numero delle municipalità e tutto il resto.
Alle ore 12.25 il presidente Oliboni dichiara chiusa la discussione sul primo punto dell’ordine del giorno e sospende la seduta per un breve intervallo.
Alle ore 12.40, presenti i Consiglieri Ivano Berto, Sebastiano Bonzio, Claudio Borghello, Paolino D’Anna, Anna Gandini, Giorgio Reato e Roberto Turetta, il presidente Oliboni, preso atto della presenza del numero legale, fa riprendere i lavori della commissione ringraziando per la presenza il presidente ed i dirigenti di Edilvenezia e successivamente dà la parola al presidente Claudio Orazio per l’illustrazione dell’attività della società nella manutenzione del patrimonio residenziale comunale.
ORAZIO rende noto che la documentazione consegnata ai consiglieri è riassuntiva dell’attività della società nel solo settore della manutenzione del patrimonio residenziale, manca il resoconto della nuova edificazione. In questi giorni vengono consegnati 18 alloggi derivanti dalla ristrutturazione compresa in un intervento di riqualificazione urbana. L’attività si riferisce al finanziamento di 7,5 milioni di euro spesi tra Mestre e Venezia. Gli interventi in centro storico sono ulteriormente divisi in 2 progetti di intervento uno proprio del patrimonio comunale ed uno di cofinanziamento con lo Stato. L’attività è programmata secondo le varie urgenze riconosciute dagli uffici, con questo principio sono statti recuperati e messi a reddito tra i 60 e 70 appartamenti su tutto il territorio comunale. Il metodo applicato per il recupero consiste nel liberare tutto l’immobile dagli inquilini utilizzando degli appositi alloggi definiti “a rotazione” e dopo di che intervenire abbassando i costi e limitando i tempi di intervento sia negli appartamenti che nell’area circostante di pertinenza. Gli interventi sono stati circa 700 con 75alloggi messi a reddito, si sta lavorando per migliorare l’efficienza e l’efficacia degli interventi, invita i consiglieri a seguire con attenzione l’iter dei trasferimenti dei fondi alla società poichè si rischia di chiedere interventi che devono essere finanziati con mutui accesi direttamente dalla società che graverebbero notevolmente sul bilancio riflesso del Comune.
Alle ore 12.45 entra il Consigliere Antonio Cavaliere.
RUMIZ comunica che la società invia periodicamente all’assessorato il resoconto dell’attività, il contratto di servizio responsabilizza Edilvenezia sul settore della manutenzione, la chiusura di Abitare Venezia non ha peggiorato la situazione della gestione degli appartamenti. A livello nazionale si sta discutendo di un finanziamento di circa 3 milioni di euro per un progetto redatto dal Comune per il recupero di tutti gli alloggi vuoti. Ci sono 4798 abitazioni di cui 2321 in centro storico e di questi 2200 occupati, 30 alloggi di rotazione e 136 sfitti perchè necessitano di interventi radicali. Con i fondi del Ministero delle infrastrutture si provvederà all’avvio del progetto di recupero di 46 alloggi in centro storico ed il resto nel rimante territorio(8).
Alle ore 12.50 entra il Consigliere Giacomo Guzzo.
MAZZONETTO chiede lo stato dei lavori in terraferma per il 2006/2007, ricorda che nella relazione programmatica c’era un mutuo de 2002 per la manutenzione straordinaria di cui 400.000 euro non ancora spesi, quali sono i rapporti con Insula ed infine come funziona Edilvenezia.
Alle ore 13.00 esce il Consigliere Paolino D’Anna
BONZIO chiede un aggiornamento della discussione per poter analizzare compiutamente la documentazione consegnata e discutere dell’argomento con cognizione di causa. Chiede perchè siano imputati 3 milioni di euro per il 2007 quando negli interventi si è parlato di 1 milione per 3 annualità, inoltre sono stati assegnati 200.000 euro dalla Legge Speciale per le manutenzioni, ritiene necessario comparare gli stanziamenti per verificare la bontà della chiusura di Abitare Venezia. Suggerisce di monitorare continuamente l’andamento demografico ed anagrafico degli affittuari comunali per decidere i programmi di intervento manutentorio.
RUMIZ risponde che l’imputazione ha solo una valenza contabile senza alcun riflesso sulla programmazione degli interventi.
BORGHELLO mette in evidenza che i dati presentati significano un’attenta gestione degli interventi di manutenzione, ritiene giusto che la società fornisca le informazioni periodicamente. Chiede quali criteri attengano alle manutenzioni programmate, se è l’assessorato che propone gli interventi. Suggerisce di predisporre una relazione sugli interventi di piccola entità ma importantissimi per il singolo inquilini. Invita gli uffici a fornire un quadro dei guasti provocati dalla cattiva conduzione degli inquilini.
REATO concorda nell’aggiornare la seduta per analizzare i dati consegnati, precisa che nella convocazione della commissione era indicata l’audizione dei rappresentanti di Edilvenezia. L’elenco fornito è analitico, non interessa al consigliere comunale, al Consiglio serve avere notizie sul complesso dell’azione della società ed i relativi risultati. Ad una prima lettura sembra che non ci sia stata una adeguata valorizzazione del patrimonio ma la scelta di affidare ad Edilvenezia tutta la manutenzione fa ben sperare in quei miglioramenti auspicati. Diventa difficile dare un giudizio su un quadro analitico perchè manca la rappresentazione dell’intero patrimonio immobiliare e la conseguente ipotetica programmazione della sua valorizzazione. Altre priorità derivano dalle diverse tipologie dei contratti di affitto con la conseguente diversa attenzione alle richieste degli inquilini. Infine dichiara che esiste una distinzione formale sui limiti di intervento manutentivo a carico del proprietario e quello di competenza del conduttore.
GUZZO afferma che i problemi della manutenzione ordinaria e straordinaria sono complessi perchè sono molti i fattori che incidono sulle necessità dell’alloggio tipo la vetustà, la cattiva conduzione ed altro ancora; al riguardo della gestione dell’anagrafe degli inquilini del patrimonio immobiliare comunale rende noto che l’inquilino è tenuto a denunciare tutte le variazioni anagrafiche sia all’anagrafe della popolazione che all’assessorato casa.
CAVALIERE concorda con gli interventi che hanno chiesto un aggiornamento della discussione per poter analizzare la documentazione testè consegnata.
REATO chiede all’assessora Rumiz di indicare quando verrà pubblicata la graduatoria del bando per l’assegnazione degli alloggi del Comune.
OLIBONI prendendo atto di quanto emerso propone che vengano date le risposte alle domande contingenti dei consiglieri e di riconvocare la Commissione per una discussione degerale sull’argomento.
ORAZIO dichiara la disponibilità al confronto con la commissione, afferma che i dirigenti presenti Camoli e Collini sono sempre disponibili a dare tutte le informazioni che fossero richieste dai consiglieri comunali. Edilvenezia affida a ditte esterne i lavori, di questi fino a 20.000 euro direttamente a quelle ditte che appaiono in un elenco formato dai partecipanti a bando pubblico e vengono assegnati a rotazione secondo le tipologie di specializzazione; per gli interventi sopra i 20.000 euro e fino a 50.000 viene bandita una gara informale invitando almeno 5 ditte e sopra i 50.000 euro viene bandita una gara vera e propria. Per la precisione nel 2006 sono state bandite 23 gare. Si pensa di modificare queste modalità innalzando il tetto per l’affidamento diretto per i lavori di importo fino a 40.000 euro velocizzando così le procedure di affidamento ed esecuzione. Sempre nel 2006 sono state interessate da lavori circa 50 ditte, come supporto amministrativo la società svolge un lavoro gravoso per individuare la tipologia dei lavori da far eseguire, dichiara di essere disponibile a presentare la documentazione che interessa tutti i 700 interventi eseguiti e ricorda che comunque tutti i lavori vengono “collaudati” dai tecnici di Edivenezia.
BASSETTO risponde alla richiesta del consigliere Reato e dichiara che la graduatoria per l’assegnazione degli alloggi sarà pubblicata entro una decina di giorni.
RUMIZ afferma che nell’anno trascorso sono stati effettuati molti cambi di appartamento, bisogna tener conto delle differenti tipologie del patrimonio e che non possono essere variate nelle tipologie degli affitti.
Alle ore 14.00 il presidente Oliboni dichiara chiusa la discussione sul secondo punto all’ordine del giorno ed introduce il terzo punto relativo alla proposta di un ordine del giorno sulla morosità da presentare in Consiglio comunale e sul quale il consigliere Bonzio ha presentato delle integrazioni. ed invita anche l’assessora a dare notizie in merito alla vendita dell’isola delle Grazie. Dà quindi lettura del testo del documento:
La VII Commissione consiliare
Nel condividere l’intendimento dell’Assessorato alle Politiche della Residenza di contrastare con determinazione fenomeni di morosità e di irregolarità amministrative nell’inquilinato dell’Edilizia residenziale Pubblica, avendo nel contempo attenzione di evitare comportamenti meramente repressivi comportanti aggravio della spesa pubblica per i piani di intervento e recupero sociale
RACCOMANDA
Interpretare come ordinatori e non perentori i termini decadenziali previsti dalla L.R. 10/96 relativamente ai fenomeni di morosità e mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, tali termini devono segnare l’avvio del procedimento che dovrà comportare:
A) la verifica delle condizioni di disagio socio-economico per gli inquilini delle fasce di protezione sociale e l’eventuale attivazione del Fondo Sociale di prevenzione della morosità;
B) la notifica del debito e, in caso di mancata regolarizzazione, la attivazione delle procedure di riscossione coattiva;
C) l’attivazione delle procedure decadenziali in presenza di reiterati comportamenti omissivi non giustificati da disagio sociale e/o economico.
Attivare un intervento di prevenzione alla morosità come previsto in sede di approvazione del bilancio di previsione 2007 ove è indicato lo stanziamento di un’apposita posta di bilancio per il contrasto e la prevenzione del fenomeno della morosità da impoverimento, con particolare attenzione alle spese sostenute per gli oneri accessori all’affitto e con particolare riferimento agli anziani e ai casi sociali, con il coinvolgimento dei Servizi Sociali e di operatori da impiegare nelle visite a domicilio e nei progetti di sostegno all’autonomia e alla responsabilizzazione dell’utenza.
Provvedere alla attuazione delle forme di recupero forzoso del debito dei soggetti non appartenenti
alla fascia di protezione sociale, seguendo un ordine inverso al reddito dei soggetti morosi;
AUSPICA
per tale via, di eliminare totalmente il fenomeno della morosità in un quadro condiviso di rigore che, con appropriato approccio sistemico attento a non consentire il formarsi di conflittualità ingestibili e nocive per la Pubblica Amministrazione, deve garantire effettività alle misure repressive e promozione di comportamenti virtuosi;
CHIEDE
agli uffici preposti di attivarsi secondo le linee suesposte con le modalità ritenute più efficaci, assicurando nel contempo una costante informazione alla Commissione consiliare sulle misure adottate e sui risultati conseguiti;
INVITA
l’Assessora alle Politiche della residenza e alla casa, sulla scorta di quanto previsto dal presente Ordine del Giorno, di intervenire presso la Regione del Veneto al fine di giungere all’inserimento nella L. R. 10/96 di un apposito comma relativo al fenomeno della morosità indotta da impoverimento.“
La commissione approva.
RUMIZ annuncia che si sta verificando i titoli di proprietà dell’isola in quanto l’iter di assegnazione effettuata dalla Regione Veneto, secondo il Comune, non è stata attuata correttamente.
Alle ore 14.10 esce il consigliere Reato.
BASSETTO illustra la storia del passaggio: nel 1930 l’isola viene consegnata ad uso sanitario, nel 1995 il commissario ad acta aveva stabilito che l’isola era di proprietà dell’Asl. E’ da ritenere che nel 1960 a seguito della ristrutturazione degli enti di assistenza sanitaria, sia stata trascritta la proprietà all’Asl in quanto l’uso era stato di tipo sanitario.
Alle ore 14.15 il presidente Oliboni dichiara chiusa la seduta.
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