Seduta del 27-02-2007 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alfonso Saetta, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Anna Gandini, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Alfonso Saetta, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Consigliere Sebastiano Bonzio, Servizi Abitativi del Comune di Venezia Zanchi Sabrina
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.20 il Presidente Ezio Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.
Legge il punto 1 dell’odg precisando che è relativo a due ordini del giorno relativi alle politiche abitative: uno presentato dal Consigliere Bonzio e l’altro, comprensivo anche dei contenuti del primo, presentato dal Presidente della commissione di concerto con l’assessora Rumiz.
RUMIZ relativamente alla deliberazione sulla repressione delle morosità ricorda di aver anticipatamente avvertito che l’approvazione dell’emendamento da parte del Consiglio nella proposta di deliberazione di affidamenti ad Edilvenezia, avrebbe creato difficoltà all’Amministrazione ed agli uffici di intervenire nei casi di morosità. Rispetto all’attività dell’assessorato afferma che attualmente l’impegno è rivolto alla prevenzione della morosità mentre dal 1999 ad oggi tutti i nuclei familiari coinvolti da morosità pregressa sono stati avvertiti della dovuta restituzione. Al fine di rendere più efficace il lavoro degli uffici coinvolti e dare loro un indirizzo ben preciso, afferma che dal Consiglio Comunale sono stati ritirati i due ordini del giorno precedentemente citati dal Presidente della commissione, per formulare un documento di indirizzo.
Informa che in collaborazione con Ater è stato individuato un percorso al fine di diminuire l’importo richiesto agli inquilini morosi e conseguentemente pagato dal Comune di Venezia in virtù dell’intervento per l’assistenza al nucleo familiare disagiato, conteggiando il fitto effettivo e non sulla base della normativa di ricalcolo a seguito della quale, in caso di mancata presentazione della dichiarazione dei redditi, veniva applicato il canone massimo di € 380.
Alle ore 12.25 entrano il consigliere Giorgio Chinellato ed il consigliere Claudio Borghello.
CAPOGROSSO concorda pienamente con la tutela degli inquilini disagiati morosi, ma ricorda che deve essere fatta attenzione alla categoria dei furbi, cioè di coloro che dichiarano situazioni di disagio inesistenti. Chiede quali sono le modalità attivate per la verifica dell’esistenza del disagio dichiarato.
BONZIO propone di modificare l’oggetto dell’ordine del giorno formulato al fine di indicare un provvedimento unitario come “morosità sociali e da impoverimento”.
OLIBONI ribadisce la necessità di effettuare le verifiche al fine di evitare che le morosità dei furbi tolgano risorse a chi ne ha reale bisogno.
BONZIO propone di specificare che i 100000€ previsti a bilancio per i contributi all’assessorato alle politiche abitative (oltre al richiesto) siano destinati al fondo per le spese accessorie (di condominio) degli inquilini in stato di bisogno. Invita l’Amministrazione comunale ad attivarsi affinché non vengano approvate modifiche peggiorative alla legge regionale.
OLIBONI chiede a che punto è la discussione della nuova legge regionale sull’argomento.
BERTO ricorda i protocolli d’intesa con le Municipalità, il coinvolgimento dei servizi sociali delle Municipalità prima dell’emissione di uno sfratto e la presenza della figura di un funzionario dell’Assessorato all’interno alle Municipalità e con sede nelle aree dove è maggiormente presente lo stato di disagio del nucleo familiare e al quale possono rivolgersi coloro che ne hanno bisogno facilitando in tal modo il rapporto cittadino – Amministrazione comunale.
OLIBONI concorda con la necessità di inserire nel provvedimento il contributo anche per spese accessorie come richiesto dal Consigliere Bonzio e il coinvolgimento delle Municipalità come richiesto dal Consigliere Berto.
RUMIZ risponde che la richiesta del Consigliere Berto non può trovare applicazione in quanto riferita ai servizi di Municipalità già presenti nei protocolli sottoscritti.
GRUARIN ribadisce la necessità di intervenire anche nei casi di nuclei familiari che riescono a far fronte alle spese per l’affitto ma non a quelle di condominio perché l’unità immobiliare abitata è inserita in contesto signorile e pertanto oneroso.
RUMIZ denuncia una situazione di difficoltà degli uffici dell’assessorato delle politiche della residenza conseguente a pressioni intollerabili da parte politica e lancia un chiaro messaggio: non è compito dell’Assessore, del Sindaco e del Presidente delle Municipalità individuare le priorità per i contributi di assistenza al nucleo familiari, ma solo della struttura burocratica dei servizi sociali; sostiene che deve essere riorganizzato il rapporto tra l’assistenza sociale e la direzione politica dell’assessorato alla casa. Chiarisce che attualmente non è possibile fare ricorso al fondo sociale per oneri accessori, ma che gli uffici possono essere indirizzati all’utilizzo dei 100000€ messi a bilancio oltre a quelli richiesti.
Alle ore 12.55 entra il Consigliere Giacomo Guzzo.
Alle ore 13.00 entra il Consigliere Alfonso Saetta.
ZANCHI afferma che la verifica di disagio sociale è effettuata di prassi dall’ufficio preposto.
CAPOGROSSO chiede se il disagio economico è verificato solo sulla base della dichiarazione dei redditi o se esistono altri elementi considerati.
ZANCHI risponde che l’eventuale disagio economico è comprovato dalla sola dichiarazione dei redditi, mentre per il disagio sociale gli uffici si avvalgono di due vigili informatori.
RUMIZ rende noto di aver chiesto l’inserimento di due unità lavorative per gli uffici dell’assessorato alle politiche abitative attualmente oberati di lavoro.
CAPOGROSSO a seguito della richiesta dell’Assessora chiede quanti sono i posti all’interno degli uffici dell’assessorato alle politiche abitative attivati per persone che decidono di svolgere servizio sociale.
RUMIZ risponde che non ci sono posti all’interno degli uffici dell’assessorato alle politiche abitative attivati per persone che svolgono servizio sociale.
SAETTA sostiene che bisogna aiutare coloro che manifestano difficoltà all’accesso ai servizi sociali.
Alle ore 13.20 esce il Consigliere Giampietro Capogrosso.
OLIBONI considerato che la stesura definitiva del documento verrà licenziata in una prossima seduta della Commissione, dichiara chiusa la discussione sul primo punto all’ordine del giorno e da lettura del punto 2 dell’o.d.g. stesso relativo alla costituzione della consulta sulla casa.
RUMIZ confessa il disagio dovuto al ritardo accumulato sull’attivazione della consulta della casa.
Precisa che ad Agosto 2005 era stata inviata lettera alle associazioni che operano nel comparto delle politiche abitative chiedendo di indicare un loro rappresentante per la costituzione dell’assemblea della consulta, ma che successivi eventi hanno creato grosse difficoltà nel proseguimento dell’iter.
Afferma che sembrano superati tutti i problemi e che la consulta potrà essere insediata entro il mese di marzo p.v.
Alle ore 13.25 esce il Consigliere Alessandro Maggioni.
BONZIO afferma che provvederà a ritirare l’o.d.g. e a verificare gli atti relativi all’insediamento della consulta entro marzo 2007.
RUMIZ ribadisce la necessità per gli uffici dell’assessorato delle politiche abitative di essere integrati da due unità e propone di inserire tale richiesta nell’ordine del giorno relativo alla morosità.
Alle ore 13.30 il Presidente non essendoci altre richieste di intervento, dichiara chiusa la seduta.
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