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II Commissione - Verbale

Seduta del 22-07-2005 ore 15:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Antonio Stifanelli, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Antonio Stifanelli, Franco Ferrari, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Bruno Filippini, Saverio Centenaro, Ezio Oliboni, Sebastiano Bonzio, Roberto Turetta (sostituisce Giorgio Reato)

 

Altri presenti: Amministratore Delegato di VESTA S.p.A. Andrea Razzini; Presidente di VESTA S.p.A. Armando Zingales; Consigliere Giampietro Capogrosso; Maria Rosa Dal Corso, FNLE CGIL; Daniele Zennaro, UILTRASPORTI; Tonolo, FIADEL; Beltrame, FIT CISL; Lombardi, CGIL Funzione Pubblica;Consigliere Patrizio Berengo; Consigliere Franco Conte

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione VESTA S.p.A.

Verbale

Il Presidente FILIPPINI alle ore 15.45 dichiara aperta la seduta. Spiega che questa è la prima audizione dedicata alle società del Comune di Venezia, successiva alle recenti nomine effettuate ai vertici delle aziende. Si è iniziato con VESTA per alcune preoccupazioni, apparse anche sulla stampa locale, che interessano quest’importante società. Da la parola al Presidente di VESTA Zingales.

ZINGALES parla dei problemi ( di VESTA) di ordine finanziario, da affrontare con decisione, con l’obiettivo di portare l’azienda in attivo, riordinando i conti, razionalizzando l’offerta, salvaguardando l’occupazione. Ricorda che si fosse nel settore privato, con sei milioni di euro di deficit si taglierebbe sull’occupazione. Zingales si dice pronto a rendere conto del suo operato e chiede credito per lavorare e raggiungere il pareggio economico. Parla di inferiori entrate per la vendita dell’acqua e di costi esterni all’azienda da razionalizzare, sempre nel rispetto delle norme di legge. Parla dei problemi collegati alla gestioni dei fanghi (compost).

SAETTA chiede da cosa derivano i fanghi.

ZINGALES ricorda che i fanghi derivano dalla depurazione, e la responsabilità del loro trattamento è del Presidente della società. Parla dei costi per l’uso dell’energia elettrica. Si farà il piano industriale di VESTA, saranno rivisti e armonizzati i contratti dei diversi settori della società, facendo chiarezza sulle figure contrattuali. Zingales crede che l’azienda possa essere portata fuori dalle secche in cui si trova, possibilmente, in questo periodo, restando fuori dai riflettori, per lavorare con maggior serenità.

RAZZZINI fa notare che è solo da 34 giorni in servizio a VESTA in qualità di Amministratore Delegato. Ci sarà entro settembre la revisione dei contratti di servizio; si punterà all’efficacia dei servizi erogati. Parla del problema dello smaltimento dell’amianto. Nei prossimi mesi sarà presentato in Commissione Consiliare e in novembre in Consiglio Comunale la proposta delle riorganizzazioni che interessano VESTA. Per Razzini l’azienda ha molte risorse proprie e la fusione ASPIV-AMAV va conclusa. Spetta al Comune di Venezia scegliere la tipologia dei servizi da erogare.

DAL CORSO ricorda che VESTA sconta ancora la mancata fusione delle aziende. VESTA è conosciuta più per il settore ambientale, ma le scadenze e gli impegni con il settore idrico non possono mancare nella riorganizzazione aziendale. Bisogna capire come VESTA si attrezzerà con future fusioni e aggregazioni, per affrontare le sfide che il mercato richiederà. Si vuol capire se VESTA va su due binari paralleli o punta alla condivisione degli introiti/obiettivi. Non basta garantire il posto di lavoro, si deve costruire un’unica azienda. Si è favorevoli alle possibili aggregazioni (con cautela) e si pensa che sia un cammino quasi obbligato. Ci si aspetta molto dal nuovo Consiglio di Amministrazione di VESTA.

ZENNARO fa notare che non gli è arrivata la comunicazione che c’era in calendario questa Commissione. Pensa che non ci siano ancora indirizzi chiari da parte dell’Amministrazione Comunale su VESTA. Dice che il deficit di sei milioni di euro è dovuto a sperperi del precedente CdA, in cui Zingales era vicepresidente. Ricorda le dichiarazioni fatte in II^ Commissione ai tempi del dibattito su NES. A riguardo dei sacrifici che si dovranno fare per risanare l’azienda, chiede che si facciano in forza di patti e indirizzi chiari.

TONOLO dice la raccolta differenziata a Venezia Centro Storico, il porta a porta, non è economicamente sostenibile, creando disagio ai lavoratori, e da un anno e mezzo viene a costare un sacco di soldi.

FILIPPINI invita le rappresentanze sindacali a considerare che questa Commissione si prefigge di capire qual è la situazione attuale, per ritrovarsi, appena definite le strategie e le linee guida dell’operato di VESTA.

BELTRAME dice ai presenti che non c’è ancora una rappresentanza sindacale unitaria che rappresenta VESTA; ci sono molti distinguo. Sulla partita dei sei milioni di deficit si deve agire. Parla della stima che meritano i vertici dell’azienda, senza derogare sulle loro responsabilità. Le indicazioni sulla società saranno indicate dal Comune di Venezia, ma si vuole chiarezza sugli intenti, sino in fondo, e che siano condivisi.

LOMBARDI anticipa che sarà inviata una lettera di spiegazioni e osservazioni su VESTA. Il Sindaco Cacciari ha detto che si l’azienda va risanata e spera che per il sindacato faccia la propria parte in quest’ottica. Ricorda che l’azienda deve essere un unico soggetto e che l’acqua è un bene strategico.

FILIPPINI ribadisce lo scopo della seduta odierna, di esplorazione e di primo contatto con i vertici di VESTA. Dopo si apriranno le discussioni su problemi specifici, approfondendo anche le responsabilità con la Giunta Comunale.

CENTENARO invita il Presidente Filippini a fre un’altra seduta per poter parlare con i vertici dell’azienda e gli Assessori competenti; questo per agevolare la comprensione della realtà di VESTA da parte dei Consiglieri. Chiede cosa è successo in quest’azienda per avere sei milioni di euro di deficit. Sui contratti di servizio dice che si avvierà il confronto. Spera che ci siano ulteriori sedute per affrontare con metodo i vari problemi.

FILIPPINI condivide il metodo indicato da Centenaro per operare in Commissione, lavorando in maniera articolata.

MAZZONETTO trova che Filippini abbia fatto bene ad iniziare questo percorso in Commissione; è d’accordo con quanto detto da Centenaro. Ci si ritroverà per valutare i contratti di servizio. Sottolinea che è prioritario il servizio erogato ai cittadini; va tutelata la qualità del servizio, lavorando con impegno. Chiede da cosa dipendono i sei milioni di euro di passivo e quanto sono costati gli studi fatti per NES.


BERENGO dice che ci vogliono idee per risparmiare. Per controllare il bilancio di VESTA bisogna capire prima cosa si farà nei vari servizi, studiando anche gli scenari, il futuro, in cui opererà l’azienda.

OLIBONI si associa alla richiesta di Centenaro e Mazzonetto, trovando in tempi necessari per valutare questa società e il suo operato. Chiede se il Presidente Zingales può dare la spiegazione dei sei milioni di deficit e quanto tempo ci vuole per risolvere il problema del compost.

STIFANELLI rivolge un saluto ed un augurio particolarmente sentito al nuovo Amministratore Delegato di Vesta, dr. Razzini, di cui conosce le capacità e i contenuti professionali, che risulta presente nella società da circa 30 giorni. Il Presidente Zingales invece è presente in Vesta da circa 1.000 giorni e quindi riassume in sé molte delle responsabilità dell’andamento negativo in corso nella società. L’incontro di oggi gli è sembrato più un tavolo di confronto sindacale che un’audizione. Sottolinea e ribadisce il ruolo unico ed esenziale della società Vesta ( come per Actv) è quello del gestore cioè del soggetto impegnato nell’erogazione del servizio, evitando di percorrere strade di natura politica che non gli competono e che sono demandate per legge all’ente proprietario: è sicuramente per questo motivo che nel recente passato Vesta ha commesso errori gravi, tra i quali il progetto NES, assumendo un ruolo che non le competeva. D’altra parte l’esempio di Hera – Bologna dimostra che i processi di aggregazione e le politiche del territorio vengono fatte solo ed unicamente dai Comuni proprietari. Esprime convinzione nelle dichiarazioni delle OO.SS. relativamente alla disponibilità a fare sacrifici per il risanamento dell’impresa (così come avvenuto in anni passati sia in AMAV, dove si era passati da 900 a 700 dipendenti, senza diminuire l’erogazione dei servizi o in ASPIV, dove nel momento più critico vi è stato l’impegno mantenuto dei lavoratori ad elevare del 20 % la produttività aziendale): la disponibilità al sacrificio deve tuttavia collegarsi ad un chiaro e severo processo di risanamento, ad iniziare dalla diminuzione del numero dei dirigenti, numero in % più altro che in qualsiasi altra azienda italiana. Il progetto si presenta comunque difficile anche per il contesto normativo di riferimento in constante evoluzione, con il pericolo che possa subire nell’immediato ulteriori modifiche se andranno in porto le intenzioni del Governo orientato ad abolire la tariffa, abolire la privativa e non consentire affidamenti in house. Mette in evidenza alcune criticità ed in particolare:
1) la dubbiosa scelta riguardante il trasferimento del governo degli impianti al privato con la costituzione di Ecoprogetto;
2) l’urgenza di procedere alla dismissione di tutte le inutili società costituite in passato a puro titolo di immagine ma con forti oneri a carico del bilancio aziendale;
3) l’urgenza di realizzare l’integrazione ASPIV-AMAV che langue dopo circa 5 anni di fusione. In proposito ricorda che Hera – Bologna ha realizzato un analogo processo in meno di 6 mesi;
4) chiarire come siano stati impiegati gli aumenti tariffari del settore idrico effettuati nel corso del 2004, chiedendosi se sono serviti a finanziare investimenti o a pagare inefficienze aziendali.
Su questi temi suggerisce un ulteriore incontro nel mese di settembre dopo che Vesta avrà ipotizzato il nuovo piano d’impresa, come da impegno del nuovo presidente.

MIATELLO parla della maleducazione, particolarmente in Centro Storico, dei residenti e dei turisti che sporcano la città. Invita il cittadino a collaborare, con comportamenti decorosi e civili. Chiede se è vero che sono state assunte 30 persone a tempo determinato e dove sono collocate.

BORGHELLO premette che l’incontro odierno era opportuno ci fosse presente l’Assessore all’Ambiente e chiede, a verbale, di sapere perché non è stato invitato l’Assessore Fincato. Trova evidente che quanto si tratta di VESTA sia presente l’Assessore. Dice che i primi a pagare sulla qualità dei servizi sono i cittadini. Trova giusta la ricerca del dialogo tra le parti, è un metodo corretto di lavorare in Commissione. Serve conoscere l’indirizzo (su VESTA) di quest’Amministrazione, sia nei riguardi dei lavoratori che dei cittadini/utenti. Ripete che era necessaria, oggi, la presenza dei rappresentanti della Giunta Comunale.

FILIPPINI risponde a Borghello, chiedendo che sia messo a verbale, che risulta che l’Assessore di riferimento per VESTA è Cacciari o Michele Vianello.

CONTE è d’accordo con Filippini che l’Assessore di riferimento è il Sindaco. I vertici delle aziende sono responsabilità del Sindaco; è l’allenatore che sceglie la squadra e se la squadra non fa risultato Conte, parafrasando dice, che se la prende con l’allenatore. Dice che i Consiglieri hanno compiti di programmazione e controllo e non devono avere ingerenza sulla gestione. È da valutare come nel passato le scelte operate abbiano generato fattori negativi. Conclude dicendo che chi sbaglia paga.

BONZIO lamenta l’assenza di un riferimento politico nell’odierna seduta; dice che l’Assessore competente alle aziende è il Sindaco, ma vuol capire se l’Assessore all’Ambiente è competente per settore. Dice che vuole una competenza politica e tematica. Sul problema della raccolta differenziata in città vuole sentire il parere dell’Assessore all’Ambiente.

FERRARI ringrazia per la presenza dei vertici VESTA in Commissione. Dice che c’è la massima fiducia dei vertici ed è convito che possano fare del bene per l’azienda. Apprezza lo sforzo fatto dal sindacato per risolvere i problemi di VESTA. Augura un buon lavoro a tutti i soggetti dell’azienda.

ZINGALES apprezza il richiamo ad essere dei gestori, con le proprie responsabilità. Ricorda nel precedente CdA di essere stato in prima linea e di aver portato a casa dei risultati utili. Per valutare l’operato del precedente CdA bisogna ricordarsi cosa aveva chiesto loro il padrone, nella figura di chi era a capo del Comune di Venezia. Zingales ribadisce che risponde dei propri atti, sino in fondo, con impegno. Si farà un piano industriale. Con i sindacati bisogna avere un sano rapporto, e ci si ritroverà assieme. Il settore acqua è un fiore all’occhiello dell’azienda. Ci sarà l’armonizzazione dei contratti nel settore acqua. Per la raccolta differenziata porta a porta si è in una fase di sperimentazione e poi ci saranno delle proposte sul da farsi. Alle domande di Stifanelli dice che è presto per rispondere, ci si risentirà a settembre.

CAPOGROSSO ringrazia per quest’ultimo intervento Zingales, particolarmente quanto diceva “io devo gestire, ma se le indicazioni del padrone non sono condivise, io mi dimetto”. Aggiunge che ogni Consiglio di Amministrazione deve avere questo stile.

FILIPPINI trova opportuno l’intervento di Capogrosso.

RAZZINI ringrazia per l’apertura di credito che ha ricevuto: ne ha bisogno VESTA e le persone che vi lavorano. Trova che i sindacati di VESTA non sono in contrapposizione con l’azienda, ma sono di stimolo. Presenta alcune strategie utili per ridurre i deficit, nell’articolazione dei servizi offerti dalla società. Attualmente non trova eccessivo il numero dei dirigenti VESTA, in relazione alle specialità dell’azienda. VESTA deve avere sotto controllo tutti progetti, con un adeguato piano industriale e una pianta organica di riferimento; i quadri vanno pesati meglio nel loro operare. Dice che i servizi vanno pagati, tenendo conto delle diverse realtà del Comune di Venezia.

ZINGALES e RAZZINI parlano del compost, del combustibile derivato dal trattamento dei rifiuti, e degli aspetti collegati ad un accordo di programma con ENEL.

RAZZINI parla degli sprechi, li esemplifica, dice che vanno studiati e risolti. Ci tiene al contratto di servizio, ricordando che le regole pubbliche spesso cambiano. Ribadisce che VESTA non è un’azienda malata, la sua finanza è malata e va corretta. Operando con trasparenza nelle decisioni gli errori si vedono meglio. Non va dimenticato che per garantire la qualità dei servizi a Venezia Centro Storico i costi sono elevati.

FILIPPINI in assenza di altri interventi, ricorda che da settembre ci saranno audizioni con le società del Comune di Venezia, con la presenza dei rappresentanti della Giunta. Informa che farà una verifica per definire chi sia l’Assessore di riferimento per le aziende. Alle ore 18.05 dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 30-08-2005 ore 00:00
Ultima modifica 30-08-2005 ore 00:00
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