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I Commissione - Verbale

Seduta del 25-01-2007 ore 13:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Piero Rosa Salva, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Anna Gandini, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Giovanni Salviato, Felice Casson, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Piero Rosa Salva, Patrizio Berengo, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Toso (sostituisce Anna Gandini), Claudio Borghello (sostituisce Silvia Spignesi)

 

Altri presenti: Assessore Sandro Simionato, Direttore Luigi Bassetto, Dirigente Roberto Perissinotto, Dirigente Maria Maddalena Morino

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione:"Liti: Comune di Venezia-Autorizzazione stipula accordo stragiudiziale. Approvazione maggior spesa relativa alle opere di via Torino II lotto e collegamento viario con via Della Libertà - ex ss 11 a Mestre - Venezia ( C. I. 8424)". Pd n.92/07

Verbale

Alle ore 13.14 il presidente Patrizio Berengo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e rende noto il tema della riunione, dà quindi la parola all’assessore Simionato per l’illustrazione della proposta di deliberazione all’ordine del giorno.

SIMIONATO annuncia che si tratta della conclusione di un lavoro degli uffici teso a chiudere un lungo contenzioso con le ditte proprietarie dei terreni dove sorgerà il ponte di collegamento tra via Torino e via della Libertà. Chiede alla commissione di esaminare il provvedimento ed esprimere il parere di competenza in modo tale da permettere al Consiglio di approvare l’esecuzione dei lavori senza aggravi per l’Amministrazione. Infatti la ditta vincitrice ha l’obbligo di consegnare i lavori in circa 600 giorni e nel contempo il Comune, se dovessero esserci ostacoli burocratici, deve sottostare a penali molto gravose.

MORINO rende noto che il ponte in oggetto è presente in cause varie da almeno 15 anni; questo provvedimento è la parte finale dell’iter amministrativo. Il problema era che i piloni del ponte sorgono sul piazzale di manovra della ditta Bartolini che così sarebbe impedita nello svolgimento del lavoro. Il contenzioso con Bartolini è durato un anno e mezzo con la minaccia di chiudere l’attività e lasciare a casa circa 70 lavoratori. Altro punto controverso era chi dovesse sopportare l’onere della costruzione degli approdi provvisori. Di tutto questo l’accordo raggiunto permette a Bartolini di continuare a lavorare, di presentare i progetti per i pontili provvisori a carico di Bartolini ma con l’assistenza del Comune, per avere l’autorizzazione dalla Commissione di Salvaguardia. I lavori devono partire al più presto perchè la ditta esecutrice può chiedere il risarcimento di notevoli danni al Comune in caso di ritardi procedurali.

PERISSINOTTO comunica che il ponte da realizzare è stato spostato per rispettare i vincoli paesaggistici e architettonici, il primo vincolo è stato superato mentre per il secondo si è a conoscenza, in via informale, che sarà superato. Nel 2005 si è riusciti a presentare un progetto definitivo che ha avuto il nulla osta della Commissione di Salvaguardia mentre il Magistrato alle Acque ha chiesto alcune modifiche, inoltre è stato presentato dalle ditte espropriate anche un ricorso al Presidente della Repubblica contro la procedura avviata dal Comune . Ricorda che a Settembre scorso sono stati assegnati i lavori alla ditta vincitrice dell’appalto, oggi la ditta è pronta a porre riserve sul giornale di contabilità di cantiere per i ritardi di cui è colpevole il Comune.

MAZZONETTO chiede quanto è costato raggiungere l’accordo stragiudiziale, quando devono finire i lavori ed inoltre a cosa si riferisce la maggior spesa.

TOSO si riserva di esporre un nuovo argomento dopo la fine della discussione dell’ordine del giorno.

MIATELLO pone il problema del mancato concerto con le altre commissioni competenti per i lavori pubblici.

AZZONI domanda cosa succede se l’Amministrazione non consegna le aree in tempo per l’esecuzione dei lavori.

BERENGO esplicita il problema del rinnovo del contratto d’affitto a Bartolini quando il Comune aveva già in progetto l’esecuzione dell’opera; chiede se esiste un calcolo dei costi delle variazioni apportate al progetto per permettere l’operatività della ditta di trasporti.

MORINO spiega che i costi sono di 533.000 euro circa ai quali si deve detrarre il risparmio per l’indennità di esproprio che consta in circa 378.000 euro e quindi le modifiche al progetto costano 180.000 euro circa.

PERISSINOTTO rende noto che l’affidamento dei lavori prevede che entro 45 giorni venga no consegnate le aree, diversamente la ditta può rescindere il contratto oppure chiedere delle penali molto onerose per il Comune. Infatti uno dei criteri di aggiudicazione erano i tempi di consegna del manufatto, dei soldi a disposizione, ricorda che a bilancio 2006 era già stato assegnato un milione di euro, oggi si deve provvedere allo spostamento delle condotte dei sotto servizi e indennizzare le ferrovie dello stato per l’interruzione della linea ferroviaria e l’innalzamento di 2 centenarie dell’alimentazione elettrica della linea. Il tutto è già stato presentato ai competenti uffici per le autorizzazioni, inoltre il magistrato alle Acque ha chiesto di spostare le sponde sul Canal Salso. In prima istanza la prevista pista ciclabile finiva sul ponte ma la ditta vincitrice è riuscita a trovare una soluzione per proseguire fino al piano campagna con un risparmio notevole per la mancata realizzazione del previsto ascensore.

MAZZONETTO chiede di avere per iscritto tutte le notizie che l’ingegnere Perissinotto ha illustrato.

ROSA SALVA dichiara che le osservazioni del consigliere Mazzonetto sono pertinenti perchè il consigliere si trova a discutere di argomenti solo in Commissione; quelli invece che propongono il provvedimento, ovviamente lo conoscono e possono dare per scontato che la conoscenza sia di patrimonio comune. La proposta di deliberazione che si discute non è assimilabile alla vicenda del ponte di Calatrava. Il provvedimento in discussione prende atto della soluzione di una lite tra il Comune e ditte terze.

AZZONI concorda con l’intervento del consigliere Rosa Salva e chiede che il dibattito si sviluppi sul tema del provvedimento in esame.
SIMIONATO si impegna a far pervenire al consigliere Mazzonetto tutte le informazioni richieste e precisa che è necessario che il provvedimento venga approvato al più presto dal Consiglio comunale. Precisa che la ditta esecutrice del ponte è la stessa che ha terminato i lavori del cavalcavia degli Arzeroni, in zona Auchan, tre mesi prima della scadenza prevista dal contratto di appalto.

BERENGO preso atto delle opinioni emerse dal dibattito chiede al consigliere Mazzonetto se è d’accordo nel licenziare la proposta di deliberazione.

MAZZONETTO ribatte che nel provvedimento è contenuto sia la fine della lite ma anche l’approvazione di una maggior spesa.

PERISSINOTTO spiega che effettivamente sono previsti maggiori oneri e precisa che questi si riferiscono esclusivamente ad opere a corollario della realizzazione del ponte che sono diventate obbligatorie per i fatti enunciati prima (prescrizioni del Magistrato alle Acque, Soprintendenza, Ferrovie dello Stato e condotte dei sottoservizi).

FILIPPINI chiede se corrisponde al vero l’obbligatorietà delle opere descritte dall’ingegnere Perissinotto.
L’assessore Simionato conferma che tutto quanto descritto è necessario ma, ripete, è necessario anche portare in discussione in Consiglio urgentemente il provvedimento.

MAZZONETTO prende atto di quanto enunciato da Perissinotto e chiede che la proposta di deliberazione venga esaminata anche dalla IV Commissione competente per i Lavori Pubblici.

BERTO trova corretto sgomberare tutte le perplessità sollevate nel dibattito e poiché è giusto che i consiglieri abbiano tutte le informazioni necessarie per votare il provvedimento; propone quindi alla Prima Commissione di licenziare la proposta di deliberazione e di impegnare l’assessore Simionato a riferire in IV commissione sull’argomento proprio dei lavori pubblici.

SAETTA condivide appieno la proposta del consigliere Berto e ricorda quindi che il compito delle opposizione è di controllo dell’operato della maggioranza che amministra il Comune.

BERENGO propone di licenziare il provvedimento per l’illustrazione in Consiglio e impegnare l’assessore Simionato ad illustrare il progetto del ponte di via Torino in IV Commissione.

MAZZONETTO afferma che o la proposta di deliberazione va in discussione in Consiglio oppure deve essere esaminata dalle commissioni congiunte I e IV.

BONZIO precisa che se il consigliere Mazzonetto ha ragione allora la riunione deve essere convocata con la presenza del Sindaco, assessore al Contenzioso, dell’assessore Simionato, assessore ai Lavori Pubblici e Mara Rumiz, assessora al Patrimonio. Ricorda che in conferenza dei capigruppo di iscrivere con procedura d’urgenza questo provvedimento per l’esame nel prossimo Consiglio comunale.

BERENGO chiede ai commissari se deve essere messa in votazione la proposta del consigliere Mazzonetto.

FILIPPINI precisa che il consigliere Mazzonetto aveva proposto il licenziamento in discussione oppure il ritorno della proposta di deliberazione in una seduta delle commissioni I e IV.

GUZZO afferma che se si licenzia la proposta di deliberazione, questa verrà iscritta all’ordine del giorno del Consiglio, se invece viene riconosciuta la bontà del giudizio del consigliere Mazzonetto, il provvedimento deve ritornare in commissione per discuterlo congiuntamente alla IV commissione.

AZZONI ripete che il provvedimento riguarda in maniera prevalente la chiusura di un contenzioso e quindi deve essere esaminato dalla sola I commissione.

ROSA SALVA ritiene che il problema sia se licenziare la proposta in illustrazione o il “allegato A”.
In questi casi il Consiglio prende atto di una volontà unanime della commissione e non si apre il dibattito sull’argomento; il licenziare la proposta in discussione permette invece a tutti i consiglieri di esprimere le loro opinioni prima di votare e, data la natura dell’argomento, ritiene opportuno che la proposta di deliberazione vada licenziata per la discussione in Consiglio.

MAZZONETTO cita la legge sulle autonomie locali per riaffermare la norma che obbliga il passaggio in commissione delle proposte di deliberazione di competenza del Consiglio comunale, ritiene che la maggior spesa sia un elemento dirimente per il passaggio in IV commissione competente per materia dei lavori pubblici.

SIMIONATO ringrazia i commissari per le opinioni espresse e si impegna ancora una volta a dare tutte le informazioni che sono state richieste durante la discussione.


BERENGO, alle ore 14,52, preso atto di quanto emerso dal dibattito propone di licenziare in discussione la proposta di deliberazione esaminata dalla commissione e dichiara chiusa la seduta.
La commissione approva.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 29-01-2007 ore 00:00
Ultima modifica 29-01-2007 ore 00:00
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