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III Commissione - Verbale

Seduta del 23-01-2007 ore 09:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Claudio Borghello, Fabiano Turetta, Silvia Spignesi, Anna Gandini, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Vittorio Pepe, Felice Casson, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Claudio Borghello, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Delia Murer, Direttore Sandro Del Todesco, Direttore Dipartimento Welfare Renato Andreazza,Funzionari Francesca Corsi e Michele Testolina,Consigliere della Municipalità di Favaro Ca'Bianca, Delegata alle Politiche Sociali della Municipalità di Mestre Marisa Gruarin, Direttore Servizi Sociali ULSS 12 Massimo Fusello, Funzionaria ULSS 12 Giovanna Busso, Consulta per la Tutela della salute( Presidente Renza Barbon Galuppi, Carlo Vian, Tarantino)Presidente Associazione Lo Specchio Attilio Baldan,Presidente Federazione Non Udenti Veneto Onlus Stefano Faggian, Sindacato CISL Fraccaro Angelo, Sindacato UIL Stefano Biscaro

 

Ordine del giorno della seduta

  1. "Piano locale della Disabilità". Illustrazione
  2. " Piano locale per la Domiciliarità". Illustrazione, modifiche ed integrazioni

Verbale

Alle ore 9.37, il Presidente della III Commissione Consiliare Danilo Corrà, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta, e propone di invertire l’ordine del giorno. La Commissione accetta. Quindi da la parola al Dott. Fusello per l’illustrazione delle modifiche ed integrazioni relative il ” Piano locale per la Domiciliarità “.
Alle ore 9.40 entra il Consigliere Saetta
FUSELLO sottolinea che le variazioni apportate al “ Piano locale della Domiciliarità” danno un impulso innovativo al documento. Evidenzia che la domiciliarità trova il suo perno nella cura in casa del paziente. Ma il servizio deve essere potenziato perché sono necessari più specialisti e più infermieri a domicilio, anche per diminuire i tempi di attesa
CORRA’ precisa che il piano locale della domiciliarità verrà integrato con delle modifiche tecniche. Il nuovo documento sarà portato in Conferenza dei Sindaci e quindi riceverà il visto di congruità dalla Regione
BUSSO illustra il riparto percentuale delle risorse finanziarie regionali, facendo presente che tale proposta è valida solo per l’anno 2007, per gli anni 2008 e 2009 ci sarà un adeguamento in base ad una verifica e riformulazione da parte della Conferenza dei Sindaci. Informa che si procederà anche ad una verifica più complessiva all’interno dei piani di zona e in quella sede verranno recepite le varie istanze. Tutti gli obiettivi devono essere verificabili attraverso il monitoraggio. Si parla anche di nuovi standard delle strutture di accreditamento da parte della Regione. Evidenzia la presenza di strutture che pur avendo una valenza regionale, non si trovano all’interno della pianificazione. C’è in programma di ampliare l’offerta degli interventi di sollievo mettendo a disposizione del cittadino alcuni posti presso i Centri Diurni organizzati nei Centri Servizi. Inoltre si intende destinare per l’anno 2007 la quota di risorse che eventualmente residui dalla non assegnazione dei contributi alzheimer 2006 agli interventi di sollievo( accoglienza in strutture semiresidenziali/ residenziali) per persone disabili. Sottolinea la riformulazione della tabella dove si riporta la dotazione degli operatori messi a disposizione per la non autosufficienza, le integrazioni in merito al funzionamento dello sportello integrato,ai contributi economici ed a il Teleconsulto Poli- Specialistico in Assistenza Domiciliare.
Alle ore 9.45 entra il Consigliere Toso
BISCARO ( UIL) prende atto delle modifiche e delle integrazioni apportate al suddetto piano
Alle ore 9.46 entra la Consigliera Miatello
Alle ore 9.47 il Presidente passa al 2° punto all’ordine del giorno dando la parola al Dott. Del Todesco
DEL TODESCO informa che l’Azienda ULSS 12 e i Comuni associati del suo territorio hanno elaborato la proposta di Piano Locale della Disabilità, come previsto dalla Deliberazione di Giunta Regionale n.1859 del 13.06.2006 contenente le linee di indirizzo per il sistema della domiciliarità e della residenzialità — area disabili. La Regione Veneto dispone che le Conferenze dei Sindaci predispongano e adottino il Piano che viene sottoposto al visto di congruità regionale, prima della sua definitiva approvazione e del recepimento da parte delle Aziende ULSS. Dal Piano sono escluse le tematiche relative all’integrazione scolastica e lavorativa. La finalità del Piano Locale della Disabilità consiste nel rafforzare in tutti gli ambiti territoriali i livelli di integrazione. L’obiettivo primario è riaffermare il valore centrale della persona umana, della sua attività e delle sue possibilità di partecipazione attiva alla vita sociale. La Regione mette a disposizione delle risorse predefinite. In merito alla Residenzialità rimangono alcune criticità legate alle strutture che non sono oggetto di possibili finanziamenti. Va prestata particolare attenzione alla pianificazione delle risorse. Il Piano Locale della Disabilità è parte integrante del Piano di Zona 2007/2009 la cui discussione si concluderà entro il 30 aprile. E’ previsto anche un sistema di monitoraggio che verifichi gli effettivi obiettivi raggiunti
Alle ore 10.08 entra il Consigliere Guzzo
CAPOGROSSO chiede chiarimenti in merito ai dati della tabella risorse
DEL TODESCO risponde che i dati si riferiscono al valore delle risorse umane a disposizione
STEFANO FAGGIAN ( Federazione Non Udenti Veneto Onlus) illustra e consegna un volantino in riferimento alla legge 162/98
CORRA’ dichiara che tale volantino verrà allegato al verbale
Alle ore 10.18 entra il Consigliere Cavaliere
CONTE osserva che c’è stato uno sforzo innovativo in materia. Ora però è importante un confronto sulle novità. Si deve affrontare congiuntamente e con un approccio più radicale il tema della disabilità, affinché il modello futuro sia più incisivo rispetto al passato. Ritiene che i progetti personalizzati siano molto difficili da realizzare, in quanto c’è il rischio costante che i fondi a disposizione bastino a mantenere solo le strutture. Infatti mentre i diritti delle persone aumentano le risorse sono sempre più scarse, perciò è necessario utilizzare al meglio le strutture esistenti. Chiede chiarimenti in merito alle legge regionale n.22/2002
VIAN ricorda che nel 1974 il Comune ha avviato una prima assistenza domiciliare. Si congratula con l’Amministrazione comunale per i passi in avanti fatti. Auspica che i fondi a disposizione vengano spesi bene
FRACCARO ( CISL) ritiene obiettivo primario realizzare l’integrazione tra servizi e servizi socio- sanitari. E’importante mantenere nel proprio domicilio anche le persone non autosufficienti. Nota qualche criticità nel piano residenziale. Trova che ci sia una notevole differenza tra i bisogni di sostegno alle famiglie e quello che veramente viene offerto
TOSO ritiene prioritaria la continuità di assistenza alle persone con gravi handicap mentre attualmente non esiste la riabilitazione per i malati cronici. Evidenzia la necessità dei seguenti interventi:
v mantenimento delle attività motorie e di base ;
v prevenzione del deterioramento della persona;
v recupero;
v riabilitazione;
v erogazione di ausilii flessibili e personalizzati
CORSI informa che la Legge Regionale 22/02 per l’Autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie, socio- sanitarie e sociali, prevede degli elementi trasversali e comuni alla domiciliarità e alla residenzialità e definisce il target di utenza per la residenzialità in comunità alloggio e in comunità residenziale. Nella programmazione 2007-2009 ci sarà la ridefinizione della tipologia dei Centri Diurni. Il Piano in esame persegue la logica dell’integrazione sociale della persona disabile e ne promuove l’autonomia. Ci deve essere la possibilità di progetti individuali per le persone diversamente abili. Attraverso i gruppi appartamento sono state attuate forme graduate di assistenza. Esistono anche organizzazioni di mutuo soccorso tra gli stessi disabili. Ritiene appropriate le osservazioni dell’Associazione Non Udenti, ma ricorda che il Comune di Venezia, ha sempre fornito ausili ai non udenti attraverso i fax. Suggerisce a tale Associazione di chiedere alla Regione di ampliare le barriere architettoniche. In merito alla legge 162 l’Amministrazione comunale non è d’accordo con l’iter dell’ULSS ed è stato chiesto di portare la gestione amministrativa all’interno del Comune. Con i finanziamenti triennali si potrebbe dare continuità e diritto di scelta all’assistenza. Evidenzia che la U.D.M. non riguarda solo un certo target di utenti.
BARBON ricorda che la neuropsichiatria è stata smantellata e quindi chiede all’ULSS come verrà ridistribuita.
FUSELLO dichiara che la neuropsichiatria infantile non esiste più, ma è stata agglomerata in una mission più ampia. Il servizio sanitario anzi è stato potenziato lavorando in sinergia con altri servizi
CORSI precisa che si sta continuando a lavorare sulla neuropsichiatria infantile e porta l’esempio della piscina Terraglio
FUSELLO informa che la riabilitazione delle persone disabili e croniche è stata oggetto di una particolare convenzione in strutture diurne o a domicilio. Effettivamente c’è una sproporzione tra domanda e offerta ma i tempi sono difficili e si cerca di ottenere un’efficacia del sistema a minor costo. E’ importante gestire ordinatamente la filiera assistenziale e agire di concerto.
BARBON evidenzia che bisogna tenere conto della situazione in cui si trova la persona disabile in quanto si va a lavorare sulle capacità residue. Chiede se l’ASL conosce effettivamente quanti tipi di disabilità ci sono. Nota tante lacune a livello nazionale
FUSELLO conferma che il mondo della disabilità è vario ma esistono vari progetti riabilitativi. Fa l’esempio del Progetto Aurora ( limite di età 7 anni). Anche a livello regionale c’è un orientamento in materia
MURER precisa che nell’aggiornamento dei Piani di Zona il tema della disabilità sarà trattato in maniera più approfondita. Quest’anno verranno affrontati anche i temi dell’immigrazione e dei minori stranieri non accompagnati. Nei Piani di Zona saranno indicate le finalità, ma gli obiettivi raggiunti dovranno essere continuamente verificati. Inoltre nella gestione delle risorse assegnate sarà necessario tenere conto del mutamento dei bisogni.
Alle ore 11.15, esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 26-04-2007 ore 00:00
Ultima modifica 26-04-2007 ore 00:00
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