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I Commissione - Verbale

Seduta del 07-12-2006 ore 10:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Piero Rosa Salva, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Anna Gandini, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Giovanni Salviato, Felice Casson, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Patrizio Berengo, Anna Gandini, Bruno Lazzaro, Danilo Corrà, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Paolino D'Anna (sostituisce Silvia Spignesi), Claudio Borghello (sostituisce Piero Rosa Salva)

 

Altri presenti: Difensore Civico Alessandro Filippi

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Audizione del Difensore Civico per l'illustrazione della relazione sull'attività semestrale

Verbale

Alle ore 10.35 il presidente Berengo, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta ed illustra le motivazioni per le quali la commissione si trova a discutere della relazione del difensore civico. Spiega brevemente l’iter della procedura con la quale viene resa pubblica la relazione.

BONZIO prende atto delle dichiarazioni del presidente e ricorda che già in Consiglio il sindaco ha risposto ad una sua interrogazione, dichiara di aver ricevuto la copia della relazione in maniera irrituale e ritiene che la relazione debba già essere pubblica quando il Consiglio comunale svolgerà l’audizione del difensore civico.

OLIBONI riporta l’opinione del vicesegretario generale che ritiene che la relazione venga pubblicata dopo la discussione in Consiglio.

BERENGO si dichiara disponibile a discutere di una possibile modifica delle procedure tali da soddisfare le esigenze sin qui dimostrate.

MAZZONETTO pensa che la questione del regolamento sia speciosa, è importante che il parere del segretario sia stato recepito, sarebbe opportuno invece che gli incontri con il difensore civico fossero programmati almeno trimestralmente.
Alle ore 10.45 entra il consigliere Guzzo.

FILIPPI illustra l’attività dell’ufficio del difensore civico precisando la quantità dei casi trattati nell’ambito delle varie competenze dell’ente. Precisa la urgenza di risolvere il problema delle sedi, e più propriamente quella di Mestre, dislocata su più piani, senza la possibilità di salvaguardare la riservatezza degli incontri.
Alle ore 10.50 entra il consigliere Lazzaro.

Il presidente Berengo, ritenuta esaustiva l’illustrazione fatta propone ai commissari di rivolgere le domande all’avvocato Filippi, il quale risponderà in un’unica soluzione trovando opportuno ritornare sui temi di maggiore interesse.

MAZZONETTO propone il tema del diritto di accesso agli atti: chiede di sapere come il difensore si è comportato nell’incontro avuto con i dirigenti della segreteria generale. Rende noto che l’ufficio edilizia privata presenta molte deficienze; chiede infine quale sia il compito del difensore che racchiude anche una parte delle ex competenze del CORECO sulla legittimità degli atti e ricorda una deliberazione approvata dal Consiglio che conteneva decisioni su diverse materie.
OLIBONI pone la questione degli atti andati a buon fine (con l’intervento del difensore) ma disattesi dagli uffici preposti e la conseguente potestà coercitiva che il difensore stesso può mettere in atto.

BONZIO chiede che venga illustrata l’attività riguardo il settore della residenza. Pensa sia necessario che l’ufficio si attivi con la direzione dell’Ater e con gli altri enti per avviare dei rapporti costruttivi. Chiede se è già possibile avere delle ipotesi di lavoro nella seconda relazione.
Alle ore 11.00 entra la consigliera Miatello.

BERTO chiede quale sia il tipo di rapporto con gli uffici comunali, se appare reale la collaborazione
e se ritiene necessario sviluppare diverse iniziative per rendere più efficace il lavoro.

BERENGO pone l’accento sull’organico dell’ufficio, se sia opportuno utilizzare anche stagisti o tirocinanti. Chiede di sia la competenza per sviluppare questo aspetto dell’organizzazione dell’ufficio.

LAZZARO rende noto che su un problema posto il lavoro svolto è stato molto gravoso, si è potuto verificare la professionalità del difensore civico e quanto a lungo è stato impegnato.

MIATELLO protesta per la modalità della convocazione della commissione, sembra che il lavoro del difensore civico sia osteggiato dalla macchina comunale e quindi propone di riformare le funzioni del difensore civico per dare più efficacia ai suoi interventi. Invita il difensore a fare delle proposte ai consiglieri onde permettere loro di adeguare l’ufficio alle esigenze dei cittadini.

BERENGO ribatte alla consigliera Miatello sul merito della convocazione e ricorda che già nell’aprire i lavori della commissione aveva spiegato le motivazioni.

D’ANNA si associa all’intervento del presidente Berengo ritenendo corretto il comportamento tenuto dalla presidenza della commissione.

CORRA’ chiede come si possa risolvere il problema delle sedi, se sono già stati interessati gli uffici preposti alla soluzione e se la commissione può intervenire.

FILIPPI risponde che sul diritto di accesso effettivamente c’è stato l’incontro dove si è riaffermato il diritto d’accesso ma anche la necessità di non gravare gli uffici con richieste pretestuose o irrilevanti rispetto alle questioni oggetto di attenzioni; sull’edilizia privata si è avuto il problema della richiesta di pagamento dei diritti di segreteria per pratiche evase dopo 20 o 30 anni dalla presentazione, cosa incomprensibile per il cittadino; la funzione del difensore civico è quella di avvocato di persuasione più che avvocato inquisitore. Il ruolo del difensore civico è oggetto di dibattito a livello nazionale, probabilmente servirebbe definire il ruolo di conciliazione e questo dovrebbe essere previsto da una legge dello stato che ancora manca. Fatto rilevante sarebbe di prevedere che il ricorso al difensore civico potesse interrompere i termini dei ricorsi al Tar. Si sta pensando di promuovere una campagna di sensibilizzazione della funzione del difensore civico nel territorio comunale. Si dichiara d’accordo per lo sviluppo dell’organico dell’ufficio condividendo appieno il suggerimento del presidente Berengo in merito all’attivazione di una convenzione con l’università per la presenza di giovani laureati. Riguardo alle sedi, il problema è stato posto all’attenzione del capo di gabinetto del sindaco e del direttore al Patrimonio Bassetto.
Alle ore 11.30 entra il consigliere Rosa Salva.

BERENGO chiede se le cause dei cittadini contro il Comune siano in aumento o diminuzione.

MAZZONETTO prende atto che sul diritto all’accesso degli atti c’è molto da fare ed invita il difensore civico a farsi parte diligente anche delle difficoltà dei consiglieri comunali nell’espletamento del loro mandato nonchè ad essere presente alle riunioni della commissione che sta modificando il regolamento delle municipalità; cita la sua richiesta fatta mesi fa ad AMES ed ancora non evasa.

BERENGO coglie l’occasione per proporre una calendarizzazione degli incontri della commissione con il difensore civico in modo tale da essere tenuti costantemente aggiornati sia delle difficoltà ma anche dell’attività dell’ufficio del difensore.

GUZZO concorda con la proposta del presidente ma invita i commissari a considerare la figura del difensore civico come supporto alla struttura comunale che evidenzia i difetti piuttosto che figura di un magistrato in casa.

LAZZARO ha voluto evidenziare con il suo intervento il grande lavoro svolto dall’ufficio anche se il risultato del lavoro non è stato positivo.

BONZIO ritiene di non dover dare giudizi di merito al lavoro del difensore, poche volte il Consiglio comunale esprime con voto segreto le decisioni ed una di queste è la nomina del difensore; per questo il ruolo deve essere terzo nei confronti dell’Amministrazione. In merito alla regolamentazione del diritto d’accesso agli atti il fatto successo ha provocato la riscrittura del regolamento delle municipalità con una restrizione dei diritti che forse è da rivedere. Propone quindi di discutere l’argomento con la presenza del segretario generale, del vice segretario generale, dell’avvocato civico e del difensore civico. Per modificare il ruolo e le funzioni dell’ufficio del difensore, propone che una volta acquisiti i suggerimenti, si appronti una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare.

MAZZONETTO afferma che come opposizione sia giusto responsabilizzare la figura del difensore civico e cita la difficoltà avuta nell’ottenere un documento dal comandante dei vigili che ha potuto avere solo dopo l’invio di una diffida.

CORRA’ propone di fissare un calendario di incontri con il difensore, di attivarsi come commissione per amalgamare il regolamento del difensore con lo statuto del Comune, di rivolgere un’istanza all’assessora Rumiz ed al capo di gabinetto del sindaco per risolvere almeno il problema della sede di Mestre. Infine suggerisce di predisporre un ordine del giorno da approvare in Consiglio per un intervento legislativo a definizione della figura del difensore civico perchè pensa che i cittadini si aspettino molto dal lavoro di questo istituto.

Alle ore 12.10 il presidente Berengo dichiara chiusa la seduta della commissione e comunica che la stessa sarà convocata per il giorno 11 Dicembre alle ore 14.00.

 

 

 

 

Atti collegati
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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 21-12-2006 ore 00:00
Ultima modifica 21-12-2006 ore 00:00
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