Seduta del 30-11-2006 ore 15:30
congiunta alla X Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Anna Gandini, Giuseppe Toso, Carlo Pagan, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Vittorio Pepe, Giovanni Salviato, Felice Casson, Alfonso Saetta, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Giuseppe Caccia, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Cesare Campa, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Franco Ferrari, Anna Gandini, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Fabio Toffanin, Giovanni Salviato, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Sandro Simionato,Direttore Ivano Turlon, Dirigente Roberto Perissinotto, VESTA S.p.A. Ing. Boscolo e Dott.Razzini, Consorzio di Bonifica Dese Sile Dott. Del Rizzo Lorenzo e Dott.Baldo Giuseppe, Comitato Favaro Sig Zabeo, Comitato 17 settembre Mestre allagata Sig. Callegaro, Comitato spontaneo contro il problema degli allagamenti di Marghera Sig. Olivi, Sig. Ballarin Luciano(Comitato Santa Rita - Sabbioni e Comitato dei Cittadini di Catene- Villabona), Sig.ra Perez ( Comitato Santa Barbara), Presidente Municipalità Chirignago- Gazzera Dini Maria Teresa, Consigliere Municipalità Mestre Centro- Carpenedo Davide Scano
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.45, il Presidente della IV Commissione Consiliare Valerio Lastrucci, di concerto con il Presidente della X Commissione Consiliare Paolino D’Anna, assume la presidenza della seduta e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta comunicando che il Capo di Gabinetto Maurizio Calligaro non potrà essere presente alla riunione per sopraggiunti impegni istituzionali. Informa che il dibattito è aperto anche ai cittadini. Quindi da la parola all’Assessore Simionato, come coordinatore per l’emergenza idraulica, affinché illustri la situazione degli interventi in corso a causa degli allagamenti in terraferma
SIMIONATO dichiara che l’incontro odierno non sarà esaustivo, ma ce ne saranno degli altri perché il tema è complesso e le soluzioni non potranno essere di estrema rapidità. Fa presente che la situazione è difficile, in quanto il territorio si trova in condizione di rischio idraulico altissimo. Servono assunzioni di responsabilità da parte degli Enti preposti. In merito alle prospettive di sviluppo della città ed alle conseguenti urbanizzazioni, è necessario anche ripensare alcune fasi espansive del territorio. Informa che nei giorni successivi all’evento del 17 settembre si è provveduto alla ricognizione dei fatti ed è stata predisposta una modulistica per le domande di risarcimento danni. Le risorse per risarcire i cittadini, già stanziate dal Comune, sono di 1 milione di Euro. Sono state presentate 267 domande per rimborsi al di sotto dei 600 Euro per un valore di circa 137 mila Euro e 352 per danni superiori per una cifra complessiva di 1.924 mila Euro. Su un totale di 962 richieste sono stati effettuati 239 sopralluoghi e 109 sono in lista d’attesa. Per liquidare i danni la Protezione Civile attende la fine di tutti i sopralluoghi, poi i risarcimenti saranno concessi sulla base di percentuali. Il Sindaco ha chiesto lo stato di calamità naturale. Da Roma però non ci sono risposte e così devono essere ancora quantificati i finanziamenti che lo Stato concederà alla Regione Veneto per lo stato di emergenza idrica . Si possono dichiarare anche i beni immobili ed i beni aziendali. Critica la situazione delle opere strutturali da realizzare per mettere a posto la rete fognaria è critica. La resa dei fossi pubblici e privati è insufficiente e servono interventi di risezionamento e una continua manutenzione. La cosa è dovuta ad una limitazione delle risorse, da problematiche di tombini e fossati abusivamente chiusi sopra a garage e recinzioni improprie. Sono venuti a mancare il controllo e la sorveglianza sul territorio. Un’altra criticità riguarda le opere che sono state ipotizzate praticabili e che invece per motivi procedurali si sono fermate anche per periodi lunghi. Alcuni interventi ritenuti fondamentali o non hanno avuto finanziamenti o hanno subito degli intoppi. Evidenzia che i rallentamenti a livello regionale e un insieme di lungaggini burocratiche hanno bloccato la realizzazione delle opere, come l’idrovora di Tessera. Si è lavorato per sbloccare le situazioni con sollecitazioni e condivisione delle criticità fra gli Enti. Comunica di avere avuto una riunione con tutti i soggetti che hanno subito gli allagamenti. La Provincia è il soggetto coordinatore della protezione civile. A breve sarà adottato il Piano delle acque ma prima deve essere reso pubblico. Vesta sta procedendo al completamento del piano generale delle fognature. Sono stati finanziati 700 mila Euro da Comune e Regione per sanare le criticità più evidenti rilevate nel Piano delle acque E’ necessario valutare le trasformazioni previste in futuro con una riprogettazione delle strutture perché siano funzionali. Precisa che non è sufficiente parlare solo del Comune di Venezia ma è necessario un piano condiviso con le altre Amministrazioni comunali. Il piano delle opere è datato 1994 e perciò c’e la necessità di un suo aggiornamento. Legge il documento dell’ Ufficio Protezione Civile ( allegato al verbale). In tale documento si informa che l’Ufficio ha provveduto a georeferenziare tutti gli interventi compiuti il 17 settembre e nei giorni successivi da parte dei Vigili del Fuoco e dei Volontari della Protezione Civile ed è ancora in corso la georeferanzione delle quasi 800 domande di rimborso pervenute. Altra operazione effettuata è stata quella di verificare la mappa del rischio idraulico con le ipotesi pianificatorie
Alle ore 16.00 entra il Consigliere Salviato
Alle ore 16.10 entra la Consigliera Gandini
Alle ore 16.40 esce il Consigliere Ferrari
LASTRUCCI invita i rappresentati dei Comitati Spontanei dei Cittadini di Marghera, Mestre, Favaro Veneto, Sabbioni e Catene, Villabona a leggere il documento congiunto (allegato al verbale)
BALLARIN LUCIANO ( Comitato di Marghera) legge il documento evidenziando che i cittadini sono stanchi di subire continui disagi a causa di una serie di disservizi degli Enti preposti ( Vesta e Consorzi vari). Ritiene inconcepibile pagare tasse per servizi non resi. Le famiglie chiedono la rimozione dei responsabili dei disservizi
PEREZ evidenzia che il Rione di Santa Barbara a Chirignago ha subito altri allagamenti. La gente non può accettare la mancanza di risorse per la realizzazione di opere importanti come le fognature. E’ necessario un potenziamento delle idrovore. Evitare inoltre di piastrellare tutte le strade chiudendo i tombini
ANDREA RAZZINI ( Amministratore Delegato Vesta) conferma che indubbiamente c’è un rischio idraulico. Quindi replica alle critiche dei cittadini informando che la fognatura è in corso di rifacimento e di ampliamento, ma i soldi destinati alla rete fognaria spesso vengono dirottati laddove c’è un cantiere aperto e così non viene completata la programmazione.E’ importante invece allocare le risorse sulla base di priorità. Precisa che rimangono da fare ancora il 3% degli allacciamenti fognari e devono essere completati la rete e gli allacciamenti di Rana, Bissuola, via Torino e Favaro. Ritiene sia presto per capire se il modello di intervento che sta realizzando Vesta sia sbagliato, perché prima bisogna arrivare all’ultimazione dei collettori. Finire il modello e poi processarlo
LORENZO DEL RIZZO ( Direttore Consorzio Dese Sile) evidenzia che in una sola riunione non è possibile entrare nei dettagli delle criticità. Il problema idraulico non è urgente ma un’emergenza. Servirebbero 98 milioni di Euro per rendere ottimale il comprensorio attorno a Mestre. Ci sono da recuperare decenni di mancati interventi, ritardi burocratici, risorse non garantite. Spiega che il rischio idraulico nella Terraferma veneziana va distinto in rischio riconducibile ad insufficienza o inefficienza della rete fognaria e in rischio imputabile alla rete di bonifica consortile pubblica e privata, a volte sottodimensionata o in cattivo stato di manutenzione. La rete è insufficiente e le ultime opere risalenti a trenta anni fa non hanno prevenuto le edificazioni massicce nel territorio. Le aree afflitte da criticità idraulica sono molte: Favaro Veneto, Mestre, Tessera, Trivignano, Marghera, Dese ed Asseggiano. Le cause più frequenti di tali criticità sono il cattivo stato di pulizia di quei fossati privati o pubblici che spesso non godono di una manutenzione periodica, oppure l’insufficienza di alcuni collettori, inadeguati a smaltire le maggiori portate che si generano in seguito all’ incremento dell’urbanizzazione. Per alcune delle criticità individuate è già stata avviata la procedura di risoluzione da parte degli Enti competenti, con la progettazione di interventi di ristrutturazione e di ampliamento. Alcuni progetti sono ancora in attesa della variante urbanistica. Dal 1995 al 2006 sono state eseguite opere per 21 milioni di Euro, ma investimenti per 30 milioni fanno fatica a proseguire nel loro iter di approvazione. Il problema nasce nei Comuni a monte perché le acque di Mestre sono gestibili. I contributi di bonifica servono per la manutenzione. Sono necessari nuovi finanziamenti. Offre la sua piena disponibilità ad ascoltare i Comitati ed i cittadini su problemi specifici
Alle ore 17.30 escono i Consiglieri Saetta e Salviato
BORGHELLO osserva che le zone di Gazzera, Zelarino e Trivignano sono soggette spesso ad allagamenti. Chiede se con interventi puntuali si possono evitare altri eventi del genere. Chiede inoltre se la realizzazione della nuova pompa di sollevamento di Zelarino eliminerà completamente il problema. Sottolinea che il territorio è in situazione di emergenza perciò invita ad effettuare urgentemente gli interventi sulla rete fognaria. Trova giusto che tutti gli Enti interessati si assumano le loro responsabilità.
BONZIO nota che c’è un problema strutturale di fondi. Non possono essere sottratte risorse a Venezia, in quanto sono necessarie a salvaguardare la città. Ritiene importante capire come si modificherà il territorio Comunale, prestando anche molta attenzione a votare le varianti urbanistiche. Pensa che nel futuro la situazione non migliorerà. Considera il Piano delle Acque uno strumento efficace su cui riflettere. Evidenzia che il Comune di Venezia raccoglie anche le acque di altri Comuni e ciò provoca danni ingenti. L’Amministrazione deve tenere in considerazioni tale fenomeno e prendere delle decisioni in merito
Alle ore 17.50 esce il Consigliere Berengo
SCANO DAVIDE (Municipalità Mestre) fa alcune considerazioni sulle fognature, informando che il Ministero dell’Ambiente si sta attivando in merito. Ritiene che la monetizzazione degli standard a verde abbia provocato forti danni al territorio. Invita a rivedere anche il PEEP dell’area Pertini.
MAZZONETTO ricorda che si è parlato di fognature in rifacimento, ma considera necessario chiarire quanti soldi devono essere impegnati per mettere a norma il sistema fognario comunale. Evidenzia che gli allagamenti si sono ripetuti e addirittura allargati. Chiede se è possibile risolvere anche le singole criticità. Fa presente che per Vesta sono stati stanziati 20 milioni di Euro. I Consorzi e l’Amministrazione Comunale poi devono assumersi le loro responsabilità, valutando le emergenze e realizzando progetti concreti.
CAPOGROSSO osserva che il Comune deve dare risposte immediate ai problemi del territorio con risorse minime. Sono necessari interventi puntuali per superare situazioni di marginalità con costi contenuti. Inoltre la fognatura deve scaricare le acque sporche non quelle bianche. Ricorda che il Piano Regolatore è stato approvato in buona fede dal punto di vista tecnico, ma ora deve essere rivisto. Oggi è possibile una sua rivisitazione attraverso il PAT. Ritiene che la Pianificazione del territorio sia diventata una priorità. Trova ovvio che il cittadino ingenuamente abbia costruito anche su zone basse, ma era dovere dell’Amministrazione spiegargli che mancavano i presupposti per eseguire certe opere. Il Comune deve dare risposte adeguate e chiarezza di intenti.
CENTENARO lamenta la mancanza in Commissione dell’Assessore all’Ambiente e Pianificazione Strategica. Ricorda che alcuni progetti del 2000 sono stati sbloccati solo nel 2006. Ritiene che gli allagamenti del 17 settembre potessero essere previsti, riducendo così i danni. Nota che tutte le colpe vengono date al Piano Regolatore, ma ci sono pompe di sollevamento non funzionanti. E’ necessario capire le priorità ed eseguire gli interventi più urgenti, anche perché il Comune può contare sui fondi della Legge Speciale e del Casinò
LASTRUCCI evidenzia che la presenza dell’Assessore Simionato è sufficiente
SPERANZON considera una spesa inutile i soldi stanziati per la realizzazione del tram. Tali fondi potrebbero essere usati per effettuare le opere necessarie in modo da prevenire eventi eccezionali come quello del 17 settembre. Il sistema comunale non ha funzionato, quindi è necessario individuare le ragioni e le responsabilità. Il Comune deve dare risposte certe ai cittadini e spiegare chiaramente le clausole del rimborso per i danni subiti. Il Piano Regolatore poi deve essere fatto prevedendo ogni cambiamento del territorio. Auspica che si concretizzi la sensibilità dimostrata nella seduta odierna, anche perché il problema sta diventando di natura ordinaria
Alle ore 18.20 esce il Consigliere Cavaliere
LASTRUCCI comunica che per avere risposte più esaustive e per discutere sulle decisioni prese dalla Giunta in merito al problema ci sarà un’ altra seduta della Commissione dopo il 5 dicembre. Quindi da la parola all’Ing. Boscolo
BOSCOLO da alcuni chiarimenti in merito all’evento del 17 settembre; la zona di Malcontenta ed il nodo della Rana presentano delle criticità; l’ idrovora di Ca’ Emiliani è sottodimensionata; alla Gazzera, durante l’alluvione, non c’è stata interruzione di corrente ma un guasto elettrico e la pompa è pronta ad essere installata, manca solo la tubazione, entro gennaio l’idrovora terrà 1,8 metri cubi in più. E’ prevista anche l’installazione di un gruppo elettrogeno. C’è un problema di bacino a monte che intasa i condotti fognari. Dalle ispezioni è emerso che arriva acqua dai campi. Fa presente che le pianificazioni di Vesta non consisteranno nel fare collettori enormi, ma individuare la situazione delle acque e trovare una soluzione. Evidenzia che il sistema di acque superficiali è inesistente e queste non si possono buttare nel primo tubo che passa. Inoltre il problema si sta analizzando anche nell’ottica dell’invarianza idraulica. A Bissuola è stato fatto un intervento di automazione della paratoia di sfioro che da sfogo ma non ha funzionato perché ha avuto tutto il carico del sistema a monte. Su Sabbioni c’è in fase di appalto la costruzione del collettore di via Trento. Anche questo arriverà all’idrovora di Malcontenta. A Favaro Veneto è già giunta l’idrovora ed è in funzione. Attualmente si stanno tarando i modelli idraulici, allora si potrà dire i tempi di ritorno. Si sta valutando anche l’opportunità di costruire dei contatti con i collettori del Consorzio
Alle ore 18.45 esce il Consigliere Mazzonetto
FILIPPINI chiede che se nel caso succeda un altro evento come il 17 ci saranno ancora degli allagamenti
BOSCOLO risponde di si
DEL RIZZO ribadisce l’importanza di stabilire le competenze dei vari Enti. Informa che le criticità riscontrate sono riportate a pagina 114 del Piano delle Acque e sono quantificate in 1,6 milioni di Euro. Il lavoro del Consorzio è un’interazione con le fognature. L’evento del 17 ha messo in crisi anche la rete di superficie
SIMIONATO dichiara che è stato avviato un percorso. L’Amministrazione comunale si assumerà tutte le responsabilità. E’ fondamentale operare con certezze di dati, di tempi e di finanziamenti. Sono stati già fatti degli interventi ma servono solo a mitigare i problemi. Inoltre vanno riconosciuti opportunamente i ruoli di ogni Ente. E’ necessario compiere la rivisitazione dei piani urbanistici, perché nella seduta odierna sono emerse delle criticità. Si attiverà per l’assunzione diretta di responsabilità da parte della Giunta
Alle ore 19.05, esaurito l’ordine del giorno il Presidente dichiara sciolta la seduta
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