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II Commissione - Verbale

Seduta del 06-11-2006 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Franco Ferrari, Daniele Comerci, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)

 

Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Presidente VESTA S.p.A . Armando Zingales; Amministratore Delegato VESTA S.p.A. Andrea Razzini; Direttore Piero dei Rossi; Consigliere Giampietro Capogrosso

 

Ordine del giorno della seduta

  1. VESTA S.p.A.: prospettive, bilancio, piano industriale

Verbale

Il Presidente FILIPPINI alle ore 11.08, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Da la parola all’Amministratore Delegato di Vesta Razzini.

RAZZINI informa che nella semestrale si è raggiunto il pareggio operativo; è la prima volta che accade, e ora la società viaggia in una situazione normalizzata. Illustra cosa si fa per il contrasto all’evasione/elusione della TIA. Illustra l’andamento della raccolta differenziata in Centro Storico a Venezia. Illustra il buon risultato che la raccolta differenziata ha raggiunto a Mestre (terraferma). Illustra la situazione del personale, con il turnover accelerato attivato dove applicabile e previa condivisione dell’operazione da parte dei lavoratori interessati. Spiega che in Centro Storico serve una forza lavorativa efficiente (per la raccolta e lo spazzamento). Illustra una serie di economie consistenti che si sono ottenute in questo periodo. Informa che la proiezione dei dati economici della società porterebbe, a fine 2006, ad avere un modesto utile. Spiega che sul pregresso e sul contratto di servizio con il Comune di Venezia è in atto un arbitrato. Spiega le ragioni della criticità del contratto di servizio con il Comune di Venezia, criticità legate alla “specificità Venezia” (sommata agli effetti del turismo, peraltro in costante crescita). Ricorda che dal 1999 ad oggi la TIA non è stata aumentata neanche con l’adeguamento ISTAT, questo a fronte del costo del servizi erogati che sono aumentati nelle spese quasi del 25%. A Mestre (terafferma) è aumentata la richiesta di servizi (zone da spazzare). E’ stato rifatto il contratto di servizio aggiornandolo agli standard europei. Sintetizzando, spiega che l’azienda è sana. Informa che nell’arco di un anno ci sono, in più e non previste dal contratto di servizio, cento giornate lavorative per prestazioni extra (feste, occasioni estemporanee, ecc.) e che tali oneri potrebbero essere conteggiati separatamente. Spiega che il piano industriale nel 2006 è stato rispettato. Si stanno facendo tutt’ora le verifiche per le ipotesi di aggregazioni con altre società. Oggi VESTA può presentarsi a testa alta di fronte alle altre aziende, cosa diversa da quanto successo in passato.

Alle ore 11.30 entra Miatello.

RAZZINI prosegue l’illustrazione dell’OdG. Informa che non mancano a VESTA né i numeri né i mezzi necessari per mettersi in competizione. Illustra sinteticamente il Bilancio Ambientale 2005 che consegna in copia alla Commissione Consiliare. Illustra la situazione e le dinamiche del CDR, anche in rapporto all’ottenimento dei certificati verdi. Ricorda che nel vicino Comune di Cavallino-Treporti si è aumentata la TIA del 12%. Parla del Polo Integrato di VESTA, delle sue positive peculiarità, e della saggezza che questo investimento ha dimostrato e suggerisce che si dovrebbe investire ancora in questo settore (che rende autosufficiente la città nel trattamento dei rifiuti). Spiega che la città di Venezia richiede uno standard elevato di servizi offerti. Illustra come funziona in Centro storico il cambio sacchi per la raccolta della spazzatura durante la giornata. Conclude riassumendo la situazione di VESTA, azienda che in quest’ultimo periodo ha cambiato/migliorato i propri numeri, per effetto di una serie di ricalibrazioni, con il concorso del Comune che con la capitalizzazione ha consentito la riduzione dei debiti accumulati nel passato.

MAZZONETTO interviene sulla ricapitalizzazione di VESTA. Chiede poi se è possibile quantificare a quanto ammonta il contenzioso tra VESTA ed il Comune. Vuol capire rispetto alle ipotesi di fusione cosa ne pensa l’azienda, cosa dovrebbe cambiare. Chiede cosa intende fare VESTA delle società collegate. Chiede se si riesce a mettere fine al deficit della azienda.

ZUIN ringrazia Razzini per l’esposizione. Dice che oggi è stata fatta una fotografia dell’azienda. E’ stato esternato il fatto che la criticità di VESTA è legata a delle tariffe non adeguate. Ricorda che da quando è diventata società per azioni (tempo fa, per effetto della fusione dei due rami dell’azienda, ASPIV ed AMAV) è stato sempre detto ai Consiglieri che queste operazioni avrebbero portato efficacia, efficienza ed economie. Zuin si chiede che beneficio ne ha avuto il cittadino; oltre a questo, si dice che le tariffe non sono adeguate. Nota che la situazione pregressa è pesante, ed oggi si deve capitalizzare la società. Parla dei bilanci di VESTA, dai quali si deduce che ci sono venti milioni di euro per perdite della società. Zuin chiede come si è arrivati a questa situazione. Vorrebbe capire come una società del genere in quattro anni ha perso venti milioni di euro. E’ d’accordo sull’aprirsi al mercato con VESTA. Vorrebbe capire dove c’è stata l’efficacia, efficienza, economia nel 2001-2005. Dice che da qualche parte i sodi dovranno essere andati. Parla di una sorta di cambiale in bianco che il Comune darà a VESTA. Vuol capire come andrà a delinearsi il piano industriale di VESTA nei prossimi anni. Spera che questa non sia l’unica Commissione che si fa per avere le informazioni su VESTA, per capire bene come si vuole muoversi con quest’azienda.

Alle ore 11.51 entra Bressanello. Alle ore 11.53 entra Maggioni.

VIANELLO ripercorre alcune tappe della vita societaria di VESTA. Nel periodo 2001-2004 si accentua il problema di bilancio della società. A tutt’oggi, con la TIA non si riesce a coprire le spese legate alla specificità Venezia (raccolta manuale, turismo). C’è stata una scelta di discontinuità fatta con la ZTL. Il Comune di Venezia è intenzionato a porre rimedio alla differenza di introiti che penalizza VESTA. Nel prossimo anno si toglie la ZTL e si riconosce a VESTA la differenza legata alla specificità Venezia; quest’ultima cosa viene data subito alla società. Nel 2007 cambierà la situazione: la ricapitalizzazione di VESTA chiede di risolvere il problema storico della società (specificità Venezia). Con VESTA esiste un contenzioso sugli extra non previsti dal contratto di servizio e si andrà a chiudere la questione. Illustra cos’è SIFA e la sua importanza per il Comune di Venezia. Spiega l’evolversi della situazione di SIFA dalla sua nascita ad oggi, rapportandola al ruolo del Comune di Venezia, accennando ad alcune problematiche.

Alle ore 12.01 entra Centenaro.

VIANELLO anticipa che l’applicazione delle leggi sottende ad una possibile modifica statutaria di VESTA. Dice che sul versante dei rifiuti la vicenda è più complicata; va definito il bacino di riferimento. Va a gara il piano d’ambito, soggetto a scala provinciale. Tutte le scelte che riguardano VESTA vanno motivate, valutando la cosa economicamente. Se si diviene soggetti che vanno a gara si debbono fare dei passi chiari, con motivazioni forti ed ineccepibili giuridicamente.

BARATELLO trova che sia importante capire le cose. Dice che quando si è passati ad azienda speciale e si arrivati alla fusione AMAV/ASPIV, c’è stata una documentazione a suo avviso carente: non sono state presentate le valutazioni documentali. E’ da lì che sono partiti i problemi valutativi, divisi in due filoni: quello reddittuale e quello societario. Fa un’osservazione su dove siano le diseconomie di VESTA; dice sono anche legate alla riparametrazione del costo di lavoro particolarmente in Centro Storico. Baratello crede che non tutte le scelte fatte negli anni scorsi da VESTA siano state felici. Attualmente si è fatto un rassettamento dell’azienda. Pensa che, nella storia della società, la mancanza iniziale di un piano industriale a monte della fusione è un elemento non secondario. Dice che valutato l’aspetto delle esposizioni bancarie. C’è il tema del recupero dei crediti. Vanno valutate le parametrazioni che hanno una ricaduta sull’azienda. A suo tempo, si doveva monitorare di più l’assetto societario di VESTA. Parla della ZTL, una sorta di marchingegno che non ha dato i suoi frutti, dando anche asfissia finanziaria. Ricorda che quando ci sono degli eventi (feste, carnevale, manifestazioni varie) si chiede a VESTA di operare per la normalizzazione della situazione (pulizie, ecc…), scaricando così le tensioni economicamente negative che comportano questi extra.

CAPOGROSSO fa una riflessione, che estende ai colleghi Consiglieri, sulla proposta di rifinanziamento di VESTA, proposta di cui comprende e condivide l’importanza. Dice che si dovrebbe operare con delle scelte che diano frutti positivi. Parla dell’ipotesi di dividere, in VESTA, la gestione dell’acqua da quella dei rifiuti; dal punto di vista aziendale bisogna capire cosa conviene fare. Gli sembra di aver capito che per i rifiuti si debba andare a gara nell’ambito di un bacino provinciale. Chiede di capire, se oggi VESTA va a gara, qual è la capacità dell’azienda di realizzare la gestione, se ci sono forze e tecnologie sufficienti o da reperire. Chiede se ci sono le capacità economiche per far fronte alle evenienze.

MIATELLO ritiene che in questo momento non sia utile fare valutazioni sul pregresso di VESTA. Le interessa capire cosa succede da adesso in poi. Dice che se l’azienda fa un servizio pubblico è bene che sia pubblica. Se si va gara ritiene che si debba privatizzarla. L’obiettivo da perseguire sono i costi e la qualità del servizio. Oggi si fa la scelta della ricapitalizzazione perché si ha fiducia dell’attuale direzione di VESTA; condivide la fiducia in questo CdA. Trova che i dati economici forniti da VESTA sono chiari e leggibili. Dice che non si ha misura dei costi aggiuntivi. Non condivide la politica di scaricare nelle società, da parte del Comune, i suoi problemi, ad esempio come è successo con AMES. Vorrebbe che si assumesse un ruolo di scelte virtuose. Non capisce perché si tolga la ZTL a VESTA, perché era una tassa che era pensata per coprire i costi dei rifiuti prodotti dal turismo; ha dei dubbi su quest’operazione. Parla della raccolta della differenziata in Centro Storico, raccolta che secondo lei necessita di una riorganizzazione. Dice poi che è impensabile che alle 18.30 siano presenti dei sacchi di immondizie in città. Chiede se c’è una riorganizzazione dei servizi igienici, perché alcune zone, a suo dire, sono diventate una latrina.

BERENGO capisce quanto ha spiegato il Vice Sindaco sulla TIA, tariffa che non ha un gettito sufficiente per coprire le spese in Centro Storico. Spera che questa TIA non aumenti, particolarmente per chi vive con 1000-1500 euro il mese. Si chiede come mai ad una società che ha raccolta (manuale) e smaltimento dei rifiuti in Centro Storico non si pensa di togliere il facchinaggio (raccolta) dandolo ai privati, per ottenere migliori economie.

MIATELLO chiede come mai se si è detto che SIFA è strategica per il Comune di Venezia e si è ridotta la percentuale di compartecipazione del Comune.

ZUIN dice che sembra che sia previsto un aumento della TIA; questo gli fa un po’ paura. E’ facile dire di aumentare una tariffa. Vuol capire cosa succederà e perché. Non gli è piaciuto l’intervento del Vice Sindaco su SIFA, dove il Comune di Venezia pensa di ridurre la sua partecipazione. Chiede perché in questa società non sia presente il Comune con un maggior controllo; non ha capito qual è la colpa di Veneto Acqua, come si spiegano le dinamiche in atto cui fa riferimento il Vice Sindaco. Chiede di capire meglio la questione.

MAZZONETTO nota che Miatello non voleva toccare il tema della vecchia gestione di VESTA fatta dalla precedente Amministrazione Comunale. Chiede perché, visto il rischio di accumulare perdite, si è pensato di aumentare gli investimenti del Comune con la recente ricapitalizzazione. Chiede se ci sarà un altro aumento di capitale di VESTA. Parla delle collegate di VESTA e chiede se val la pena di uscire da alcune di queste, quelle che potrebbero dare criticità.

BONZIO condivide l’intervento illustrativo generale del Vice Sindaco e lo ha capito. Gli piacerebbe che sulla differenziata si parlasse in una seduta specifica, con particolare riferimento per Venezia Centro Storico. Dice che alla Giudecca c’è un solo cestino per i rifiuti. Gli è stato riferito che anche tra i Giardini (Castello) ed il Ponte della Paglia c’è un solo cestino. Parlando delle Giudecca trova che ci sia una discrepanza tra l’assenza di panchine in fondamenta e la loro presenza davanti al Cipriani (locale); chiede perché succede questa cosa. Chiede di gestire oculatamente il territorio per quanto riguarda cestini e panchine.

ZINGALES dice che si presterà puntuale attenzione alle osservazioni fatte oggi in Commissione. Sulla questione SIFA spiega che ha importanza per il Comune di Venezia essere presente nella società, e ne illustra sinteticamente i motivi. La modalità di partecipazione in SIFA va valutata in base a come si evolve la società; sostanzialmente, secondo Zingales, è strategica la partecipazione del Comune. Parlando di VESTA illustra gli aumenti del costo della vita dal 1999 ad oggi, in base all’indice ISTAT. Parla di come si fa la differenziata, e di come viene recuperata (le percentuali). Parla della riorganizzazione degli acquisti in VESTA, del rapporto con i fornitori, dove si sono ottenuti dei risultati migliorativi. Parla delle aggregazioni societarie, e dice che possono dare risultati positivi, distribuendo i costi su un bacino più ampio di utenze. Ricorda che l’impiantistica che VESTA possiede è unica in questi ambiti, ed è una peculiarità da valorizzare. Puntualizza, anche per dovere di informazione nei riguardi dei Consiglieri, che la raccolta differenziata dei rifiuti che fa VESTA è una “vera” raccolta differenziata, che si opera conformemente al frazionamento dei rifiuti, e che la differenziata segue correttamente gli iter di smaltimento. Si sta puntando allo smaltimento della frazione secca attraverso il CDR, per i benefici intrinseci che comporta. La società ha come obiettivo il miglioramento della qualità della raccolta e dello smaltimento, e per questo si valutano soluzioni tecnologiche che migliorino i risultati finali, conformante alle direttive ambientali. Conclude riassumendo le molteplici attività curate da VESTA.

RAZZINI, rivolgendosi ai Consiglieri, crede che sia più loro l’imbarazzo in questi frangenti, perché il loro ruolo ha molteplici sfaccettature: debbono dare degli indirizzi, tutelando sia l’interesse del Comune che quello dei cittadini, nel rispetto delle regole di mercato e delle leggi. Trova corretto che si ricordi che VESTA, come azienda, ha subito l’andamento inflativo. Puntualizza di non aver chiesto l’adeguamento ISTAT, scelta che non gli compete. Parla di Roma e Firenze, e delle analogie che hanno con Venezia (turisti, ZTL): in queste città sono presenti altre modalità di smaltimento, come sono più alte le tariffe che a Venezia. Crede sia il Comune di Venezia che debba decidere qual è il suo standard di servizio, sapendo che ci sono dei vincoli legati all’unicità di Venezia ed agli equilibri finanziari propri di una corretta gestione societaria. La terraferma, per quanto riguarda i rifiuti, ha un ritorno positivo, e questo è d’aiuto per il Centro Storico. La distribuzione dei netturbini ha numeri sostanzialmente diversi tra terraferma e Centro Storico, dove non si può fare a meno della raccolta manuale. Spiega che le tariffe offerte da VESTA rispetto ai servizi offerti sono competitive. E’ chiaro che il comparto dove ci sono criticità è quello dei rifiuti; l’idrico di VESTA ha una gestione positiva. Parla delle richieste di interventi extra nel mese di maggio, circa 240, interventi che generano costi non previsti. Il verde pubblico è stato certificato, segue una programmazione, con risultati positivi. Un esempio: al posto di due sfalci si riesce a farne anche quattro, rispetto ad una volta, e persino a prezzi invariati sostanzialmente. Spiega le difficoltà che si incontrano per posizionare cestini, cassonetti, campane per la differenziata. Parla di SIFA e spiega che questa società di progetto è legata al disinquinamento della laguna. Illustra i ruoli dell’AATO idrico, anche nella determinazione delle tariffe. Parla degli scenari che riguardano i rifiuti sino al 2011. In merito alle fusioni/aggregazioni per la gestione dei rifiuti, spiega che bisogna valutare, alla luce delle normativa in vigore, cosa è opportuno fare. Come azienda è necessario avere le carte in regola, per non avere penalizzazioni. Parla del recupero delle entrate. Dice che ci si sta occupando della revisione del settore commerciale. Sulle controllate che fanno capo a VESTA si è fatto e si sta facendo una verifica se sia utile parteciparvi o meno: si rimane in quelle che hanno un senso tecnico. Illustra alcune future strategie che possono interessare VESTATRE.

Alle ore 14.00 esco Berengo e Borghello.

RAZZINI spiega, in maniera articolata, che lo scopo delle aggregazioni è di creare economie di scala. La domanda su quando si sarà chiamati a prendere una decisione va rivolta al Comune. Riferendosi specificatamente a VESTA, spiega che l’azienda ha dei valori sani da tutelare. Non sono presenti in VESTA più impiegati che in altre analoghe aziende. Razzini dice che il Comune deve sapere che si sta mettendo sul mercato un’azienda di valore. Si è capito che la gestione della ZTL può essere ridiscussa. Per quanto riguarda VESTA si debbono salvaguardare i valori fondamentali.

IL Presidente FILIPPINI ringrazia Razzini e Zingales per l’illustrazione, ed in assenza di altri interventi dichiara conclusa la seduta alle ore 14.20.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 03-01-2007 ore 00:00
Ultima modifica 03-01-2007 ore 00:00
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