Seduta del 02-11-2006 ore 16:30
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Roberto Turetta, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Michele Zuin (sostituisce Antonio Cavaliere)
Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Dirigente Manuele Medoro; Consigliere Michele Mognato; Consigliere Franco Conte
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente LASTRUCCI in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta alle ore 16.43.
Punto 1 OdG.
Il Presidente LASTRUCCI ricorda che la scorsa volta si era discusso della PD 2006/2951 “Regolamento per il servizio pubblico di gondola…”. Erano state chieste ulteriori delucidazioni dai Consiglieri. E’ stato consegnata e distribuita una relazione per chiarire i dubbi emersi la scorsa volta. Da la parola al Vice Sindaco.
VIANELLO dice che si è tradotto con uno scritto quanto era stato presentato dal Presidente dei Bancali Luppi. L’Istituzione Gondola ha espresso la sua opinione attraverso questo testo. Dice di essere disposto a fare proprio il sopraccitato testo e presentarlo come emendamento di Giunta.
CAPOGROSSO desidera un chiarimento. Ha letto la relazione. Si parla di una durata non inferiore a sei mesi, per essere ammesso al periodo di praticantato. Chiede come è strutturato il periodo di praticantato. Chiede informazioni sull’istituto scolastico da frequentare e sulla durata degli studi di 110 ore. Chiede se è opportuno che sia l’Istituzione Gondola ad indicare l’istituto scolastico da frequentare.
BERENGO pensa che l’Istituzione Gondola deve dare delle indicazioni. Quello che si chiede è se sia opportuno avere almeno le basi dell’inglese, con esame ad hoc, come istruzione per i futuri gondolieri.
MAZZONETTO ricorda che l’obbligo dell’istruzione è elevato sino a 16 anni, almeno nella proposta della Finanziaria. Ritiene che il ruolo che svolge il gondoliere sia importante. La qualità del servizio deve essere quella di una persona preparata, attenta. In merito al corso teorico non si precisa in dettaglio come è organizzato. Mazzonetto pensa che si dovrebbe sapere qual’è la parte teorica prima di approvare il regolamento; la terza media è un po’ poco. Dice che serve almeno il biennio delle superiori.
LUPPPI (Bancali) spiega a Capogrosso, anche con terminologie in dialetto veneziano, cosa vuol dire vogare a prua o a parada. Per essere ammessi alla scuola di praticantato bisogna saper almeno vogare a prua; poi si arriva ad imparare a vogare di parada.
CAPOGROSSO crede che il corso deve essere uguale per tutti.
LUPPI fa alcuni esempi per far capire cosa vuol dire portare una gondola, cosa comporta il vogare nelle diverse situazioni. Fa capire le difficoltà della professione del gondoliere.
VIANELLO spiega che ci sono dei requisiti per chi vuole fare il gondoliere, ovvero per chi vuole far pratica con la gondola. L’esame del gondoliere valuta la capacità di gestire una gondola. Bisogna saper governare/portare la gondola.
ROSSO (Istituzione Gondola) chiarisce ai Consiglieri una cosa. Parla di alcune segnalazioni/lamentele fatte all’Istituzione; se viene segnalato il gondoliere che sbaglia, saranno presi i provvedimenti del caso. Informa che l’Istituzione ha sospeso dei gondolieri dietro segnalazione, e questo è compito proprio della Commissione Disciplina dell’Istituzione.
Alle ore 17.10 escono Saetta e Guzzo.
CAPOGROSSO chiede se sarà gratuito il corso e se c’è un’età massima per accedervi.
LUPPI ricorda ai Commissari che si sta sperimentando, con questo nuovo regolamento, qualcosa di più di quanto è previsto oggi.
TOFFANIN dice, visto l’obiettivo di formare con una cultura d’impresa queste persone, senza 150 ore di istruzione scolastica si conclude poco. Ricorda che ci sono in città vari istituti tecnici professionali che potrebbero dare la formazione scolastica di base. Se si utilizzasse questo canale formativo, ci sarebbero delle persone che uscirebbero con un titolo di studio legale per avere poi la specializzazione come aspirante gondoliere.
BONZIO chiede se il regolamento di cui si discute oggi fa riferimento a degli istituti scolastici precisi dove avere l’istruzione scolastica. Nota che la modifica proposta con questo regolamento colloca all’interno dell’Istituzione la formazione dei futuri gondolieri; una sorta di gestione in house della formazione. Ha dei dubbi. Non capisce il motivo di questa scelta, e se l’istituzione di rende responsabile dei gondolieri in futuro. Preferirebbe mantenere l’attuale regime. Chiede se c’è una sorta di numero chiuso per la scuola di praticantato. Chiede quante domande ci sono per la scuola. Dice che ci vuole un minimo di nozionismo, con delle basi comuni di formazione scolastica. E’ d’accordo con l’appunto fatto da Mazzonetto quando diceva che anche la Finanziaria innalza l’obbligo scolastico a 16 anni.
VIANELLO spiega che non si può fare un regolamento che non sia conforme alle leggi in vigore, e questo vale per il rilascio della licenza. Dice che ha letto questa proposta di deliberazione come l’esigenza di fare delle tutele. E questo per avere la sicurezza che si tramanda la tradizione veneziana della gondola e del gondoliere. La deliberazione mette assieme due cose: il corso professionale e quello teorico. Vianello pensa che oltre la teoria è corretto insegnare al futuro gondoliere il mestiere vero e proprio, tramandando le tradizioni marinare di Venezia, chiudendo un cerchio. Se tutela l’arte del gondoliere affidandosi all’azione dell’Istituzione Gondola.
MAZZONETTO dice che quando si modifica un regolamento è lecito che si vanno a vedere gli atti. Chiede ancora chiarimenti sul corso di praticantato.
VIANELLO antepone ai ragionamenti la necessità di essere rispettosi delle leggi. Parla del titolo 3 della Legge Regionale. Illustra l’art. 13 della Legge Regionale. Parla del comma 5 di questa Legge. Illustra alcune norme del codice della navigazione, di regolamenti e di toponomastica contenute nel corso di praticantato per aspiranti gondolieri. Conclude invitando a riflettere sul fatto che l’Istituzione Gondola con questo regolamento si assume un onere in più.
MAZZONETTO fa riferimento alla deliberazione. Preferirebbe che si integrassero meglio le cose con il corso di praticantato, con l’aggiunta dell’istruzione scolastica.Non è soddisfatto dell’allegato (relazione) che è stata fornita alla Commissione.
BONZIO chiede spiegazione sull’allegato (relazione ) cui faceva riferimento Mazzonetto.
VIANELLO spiega che le cose che l’Istituzione Gondola insegna agli aspiranti gondolieri non le può dare la scuola tradizionale. E’ bene che gli aspiranti gondolieri conoscano l’inglese. Sostanzialmente l’apporto dato dall’Istituzione alla formazione del gondoliere esplicita meglio cosa vuol dire e cosa è fare questo peculiare mestiere.
TOFFANIN dice che la proposta di formare gli addetti da parte dell’Istituzione Gondola è lodevole. Ricorda che lo standard europeo porta l’istruzione scolastica a 16 anni. Chiede perché non si possono sposare le due cose: frequentare un istituto professionale e specializzarsi in gondola.
VIANELLO chiarisce quali sono le leggi di riferimento per il servizio di gondola, reillustrando le leggi in materia, compresi i limiti di età per fare il gondoliere.
TOFFANIN dice che nessuno vuole approvare un regolamento che vada in deroga alle leggi. Il suo intervento ha l’intento di stimolare/invitare a migliorare le cose.
BONZIO chiede perché non si prende la palla al balzo e si dice nel regolamento di indicare tra i requisiti necessari quello dell’assolvimento dell’obbligo scolastico.
VIANELLO spiega che i 18 anni servono per avere una licenza; la legge va rispettata. Parla dell’idoneità tecnica che serve per ottenere una licenza. Parlando del gondoliere, spiega che con questo regolamento si vuol capire come un aspirante rema, oltre a sapere come è fatta una gondola. E’ importante che sappiano condurre, nelle più svariate situazioni, questo mezzo di trasporto. E’ importante che il futuro gondoliere sappia vogare e sia all’altezza di questa professione.
LASTRUCCI chiede informazioni sul piano di formazione che sarà elaborato dall’istituto scolastico.
Alle ore18.10 entra Conte.
LUPPI ricorda che la proposta (regolamento) che i Consiglieri ora esaminano è stata pensata dai gondolieri. Spiega che si è visto che negli ultimi anni i giovani hanno una carenza formativa. Dice, con tono appassionato ed esemplificando, che manca la formazione a vogare, a curare la gondola. L’intento suo e dell’Istituzione è condiviso dai suoi colleghi. Lo scopo è di trasmettere una tradizione dagli anziani gondolieri ai giovani aspiranti, una tradizione che deve continuare a vivere forte della propria identità.
LASTRUCCI propone che nel corso di praticantato sia contemplato che si facciano almeno 30 ore di inglese parlato. Propone che si depositi presso la Segreteria Generale entro sei mesi come è strutturato il corso.
BONZIO chiede quale sarà il costo del costo. Pensa che forse dovrebbe essere gratuito. Non riesce a capire la questione costi.
MAZZONETTO ha bisogno di altri elementi di valutazione. Dice che non si possono fare le cose di corsa. Si trova costretto a fare opposizione a questa deliberazione.
VIANELLO illustra ancora cosa è specificato sul testo del corso di praticantato.
LASTRUCCI dice a Bonzio che se ritiene che il corso si debba fare gratuitamente, può presentare un emendato con questo indirizzo.
MAZZZONETTO chiede che non si licenzi la proposta di deliberazione e che il suo esame sia rinviato alla prossima seduta.
ZUIN è contrario al rinvio della deliberazione in Commissione. E’ favorevole al suo licenziamento in questa seduta.
Il Presidente LASTRUCCI, riassumendo gli interventi fatti, prone di licenziare la PD 2006/2591 per la discussione in Consiglio Comunale, ed ottiene l’assenso della Commissione. Dichiara concluso il punto 1. OdG.
Alle ore 18.28 esce Bonzio.
Punto 2. OdG.
Il Presidente LASTRUCCI da la parola al Vice Sindaco per la presentazione della PD 2006/3545.
VIANELLO illustra la PD 2006/3545. Premette che quello delle licenze per il trasporto acqueo è un tema delicato. Spiega cosa si intende, a Venezia, per servizio di noleggio. Informa che la licenza di taxi acqueo è intestata solo a persona fisica. Spiega le dinamiche e le interconnessioni che ci sono nel servizio e taxi, illustrando le normative in vigore, nonché le leggi cui far riferimento. Da alcuni ragguagli sul trasferimento delle licenze, illustrando quanto è normato per questa questione. Spiega cosa si intende legalmente per volturazione.
IANNOTTA integra le spiegazioni del Vice Sindaco sulla volturazione, citando la disciplina in vigore, nonché i termini temporali cui far riferimento per la volturazione, così come stabilisce la legge.
VIANELLO riassume la filosofia della deliberazione, che fa proprio il bisogno di uniformarsi alle leggi nazionali.
IANNOTTA aggiorna la Commissione sulle strategie adottate per dare una linea d’ufficio, d’indirizzo, sui servizi di trasporto pubblico non di linea, questo per evitare speculazioni, nel rispetto della legge.
CAPOGROSSO chiede delucidazioni sul testo della deliberazione. Chiede se è possibile acquisire una licenza dopo 5 anni. Chiede dopo i 60 anni cosa si fa’, per l’eventuale rilascio delle licenze.
BERENGO dice che gli pare una proposta sensata quella illustrata dal Vice Sindaco. Chiede se è possibile che si introiti qualcosa nei passaggi amministrativi per la concessione delle licenze.
VIANELLO ripercorre le tappe delle regolamentazioni delle licenze per il trasporto pubblico non di linea a Venezia, iniziando dal 1982.
MAZZONETTO chiede informazioni sul trasferimento della licenza. Chiede cosa succede nell’ipotesi che il titolare abbia la licenza da almeno 5 anni; in questo caso, come fa la società cui appartiene il titolare ad avere la licenza?
TOSO chiede chi è che non può partecipare all’assegnazione delle licenze. Domanda come si esercita l’anzianità di servizio tra soci.
IANNOTTA spiega che se si partecipa come persona fisica si deve mantenere per almeno 5 anni la licenza; la volturazione si può fare solo dopo 5 anni.
TOSO fa riferimento alla legge 348/78 (persone disabili) e fa notare che si debbono aggiornare/adeguare i regolamenti a quanto contemplato dalla legge.
BORGHELLO dice che deve esserci su questa operazione il più vasto consenso il Consiglio Comunale. E’ auspicabile che sia il Consiglio che se assume per primo la responsabilità, per portare alla gestione di questo esercizio con regole, il tutto legato all’esperienza che in questi anni si è maturata a Venezia. Serve uno sforzo di tutti per portare ad un consenso in Consiglio. Il discorso generale dovrà essere discusso con completezza. Conclude auspicando il massimo consenso.
Il Presidente LASTRUCCCI propone di licenziare la proposta di deliberazione 2006/3545 per la discussione in Consiglio Comunale ed ottiene l’assenso della Commissione.
VIANELLO, dopo il licenziamento della deliberazione, informa che su quanto chiesto da Toso in merito agli adeguamenti sulla legge 348/78: si farà una deliberazione ad hoc.
Il Presidente LASTRUCCI, in assenza di altri interventi, esauriti gli argomenti all’ordine del giorno, dichiara conclusa la seduta alle ore 19.00.
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