Seduta del 27-10-2006 ore 11:00
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia
Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Claudio Borghello, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Giuseppe Toso, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)
Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Direttore Generale Vincenzo Sabato; Direttore Piero Dei Rossi
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente FILIPPINI alle ore 11.25, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta. Da la parola al Vice Sindaco per l’illustrazione della proposta di deliberazione.
VIANELLO illustra la PD 2006/3488. Spiega le motivazioni che portano l’Amministrazione Comunale a ricapitalizzare la società. Ricorda che il Consiglio Comunale nel marzo 2006 ha approvato la gestione in house del comparto idrico di VESTA. Chiarisce la differenza che c’è tra AATO idrico e quello dell’igiene ambientale, soggetti che si differenziano sia nei compiti che territorialmente. Illustra i possibili scenari che possono riguardare VESTA, cosa questa in via di definizione perché legata all’evoluzione legislativa in materia.
CENTENARO chiede come mai è scritto 2008 nel testo della deliberazione.
VIANELLO spiega che cos’è la gestione in house per un’azienda del Comune. Definisce quali sono le caratteristiche del soggetto che riceve l’affidamento in house. Chiarisce che il soggetto che ha ricevuto l’affidamento in house non potrà partecipare a gare al di fuori dell’ambito territoriale cui appartiene. Parla di possibili modifiche allo statuto di VESTA che sarebbero necessarie per adeguarsi al cambiare delle normative. Per quanto riguarda il comparto dei rifiuti pare inevitabile la gara. L’ambito territoriale dell’AATO rifiuti è più ampio di quello idrico cui fa riferimento VESTA. Nello smaltimento dei rifiuti curato da VESTA esiste già una integrazione con altri soggetti pubblici. Vianello dice che bisogna farsi trovare preparati per le eventuali gare cui VESTA può essere chiamata ad espletare. L’Amministrazione Comunale e VESTA stanno attuando una politica tesa a togliere gi indebitamenti della società. E’ l’indebitamento che ha ripercussioni sul capitale sociale di VESTA. L’indebitamento è generato dal rapporto tra introiti della TIA e quanto spende la società per la “specificità Venezia” legata al flusso turistico. Si aggiunge anche il ritardo con cui l’Amministrazione ha riconosciuto i propri debiti con VESTA. Si stanno recuperando le diseconomie. La ZTL non avrà più il compito da sola di recuperare le spese che comporta per Venezia la presenza turistica (aumento dei rifiuti). Si provvederà a rimediare alle cause che danno debiti a VESTA. Oggi si può ricapitalizzare VESTA con la cartolarizzazione. L’effetto della ricapitalizzazione da riscontri positivi sulla governance, ovvero il peso che potrà avere VESTA con eventuali aggregazioni. In sostanza, si vuole far arrivare la società agli appuntamenti futuri con l’abito buono, non rattoppato. Con NES risono stati dei problemi di valutazione per VESTA. Ora la società ha riacquistato il proprio peso, tutelando il proprio ruolo futuro. Con questo tassello, la ricapitalizzatone, si chiude l’attuale partita. L’Assemblea di VESTA ha deliberato l’aumento di capitale, assieme agli altri due Comuni dell’autorità di bacino.
Alle ore 11.45 entra Muscardin.
BERENGO dice che è stata chiara l’illustrazione del Vice Sindaco. Chiede come mai non è stata messa a punto da VESTA una strategia per ridurre le spese del personale con meccanismi tipo cassa integrazione, esuberi, ecc…
VIANELLO, parlando di VESTA, dice che è opportuno non indebitarsi. SI deve stare nel 2007 su equilibri di cassa. Da un anno VESTA sta prepensionando del personale impiegatizio.
Alle 11.55 esce Berengo.
BARATELLO concorda pienamente con l’illustrazione, definita puntuale, del Vice Sindaco. Dice che c’erano degli squilibri cui porre rimedio. Pensa che si chieda a VESTA molto di più di quello che una società deve fare. La valorizzazione della società è insita nella ricapitalizzazione. Parla della patrimonializzazione di VESTA. Dice che la relazione di Razzini ha spiegato come sono stati tagliati i valori negativi della società; infatti, con questo CdA c’è stata una rivisitazione/razionalizzazione di VESTA. La società si sta riassettando finanziariamente. Baratello dice che quello della ricapitalizzione è un progetto da sposare subito per farsi trovare preparati per il futuro della società.
CENTENARO ripercorre le tappe che hanno portato a VESTA, nata dalla fusione di ASPIV e AMAV. Dice che oggi s’impegnano 20 milioni di euro per una cattiva gestione di VESTA. Pensa che ci sarà pure una causa per questa cattiva gestione, anche perché si va a finire sul fatto che nessuno paga mai per i problemi che ci sono. Ripete che la richiesta di fare oggi la ricapitalizzatone è frutto di una cattiva gestione, e i soldi (20 milioni di euro) potevano essere impegnanti per la città.
MAZZONETTO chiede informazioni al Vice Sindaco sul bilancio al 31-12-2005. Non ha misura sulla chiusura del 2005; conosce la semestrale. Dice che è una cosa importante conoscere i dati del bilancio 2005. Chiede in funzione di quale piano industriale si fa quest’aumento di capitale. Cosa comporterà questo per il Comune? Ha necessità dei sopraccitati chiarimenti, e dall’altra parte c’è una scadenza cui tener conto. Ripete che vuole conoscere meglio gli indirizzi di VESTA. Dice che quella di oggi è un’operazione importante.
VIANELLO spiega che siamo in presenza di una legislazione che sta cambiando. Ripercorre anch’egli la storia di VESTA e dice tra il 2001 ed il 2002 l’azienda ha eroso il capitale. Ricorda che si è passato dalla TARSU alla TIA. Descrive i problemi legati all’igiene urbana: la pulizia, la raccolta e lo smaltimento. Sulla pulizia e la raccolta il costo del personale è importante. L’Amministratore Delegato di VESTA, dott. Razzini, ha lavorato sul costo del personale da un anno e mezzo. Parla della TIA a Venezia e della popolazione reale, che risente significatamene della presenza turistica. Spiega che la TIA, versata dai residenti, non potrà coprire mai le spese indotte dal turismo ed informa che si produce a Venezia lo stesso tonnellaggio di rifiuti che a Milano. Spiega le dinamiche dei trasferimenti economici dal Comune a VESTA e parla degli incassi ZTL. Dice che oggi si ricapitalizzano gli interventi fatti in impiantistica, e se non ci fosse l’impiantistica di VESTA la TIA costerebbe di più. E’ proprio la specificità di VESTA l’impiantistica: è questo il nodo cruciale della società. Parla delle cose che esulano dal contratto di servizio che VESTA ha con il Comune. Dice che si può fornire alle Commissioni congiunte il bilancio VESTA al 31-12-2005, la semestrale 2006 e anche il piano industriale 2006-2008.
BARATELLO pensa che si può fare una sessione straordinaria della Commissione, ma la proposta di deliberazione in esame oggi va licenziata.
VIANELLO da alcune informazioni di carattere generale su VESTA. E’ in corso il dibattito se si deve o meno scorporare la gestione idrica da quella ambientale (una in house, l’atra in gara). Ci sono delle questioni statutarie da affrontare, e comunque sono all’orizzonte evoluzioni su queste materie. Ne consegue che conviene essere cauti, visto che ci sono posizioni diverse su quello che succederà. Sostanzialmente, secondo il Vice Sindaco l’attuale è una fase interlocutoria, dove necessita capire qual è la meta, e nel frattempo è opportuno farsi trovare preparati per le future prospettive.
MAZONETTO dice che dopo i ragguagli avuti è parzialmente soddisfatto. Secondo lui resta da capire la misura dell’indebitamento di VESTA.
VIANELLO informa che c’è un contenzioso con VESTA sull’indebitamento. Lo scopo finale è chiudere tutte le partite. C’è un arbitrato in corso.
FERRARI chiede se VESTA non vince le gare, cosa succede.
VIANELLO risponde che spera che vada tutto bene. E’ l’indebitamento che ora preoccupa.
Alle ore 12.25 esce Baratello.
MIATELLO chiede se si decidesse di stare da soli, in house, cosa succede? E’ possibile per VESTA?
VIANELLO e SABATO spiegano che sono le normative in corso ed in approvazione che dettano le operazioni che in futuro si possono fare per VESTA.
MIATELLO chiede se aggregandosi con altri soggetti se ci assume eventuali problemi (deficit) delle altre società.
VIANELLO risponde che se ci aggrega non si assorbono i problemi degli altri. Serve essere molto prudenti nelle operazioni.
MUSCARDIN dice che l’obbligo dell’aggregazione nasce dalle normative. Il discorso è se mantenere aggregato acqua e rifiuti. Se avessimo separato le due cose, forse con l’acqua non avremo avuto i problemi attuali. Potrebbe succedere che si debbano separare le due gestioni di VESTA (acqua e rifiuti).
VIANELLO fa una riflessione. Chiede perché Venezia deve essere come le grandi città. Si può anche dire di avere un’azienda che opera in ambito provinciale. Si può gestire VESTA come una media azienda, e questa può essere una strategia, un’ipotesi.
Il Presedente FILIPPINI propone di licenziare la proposta di deliberazione e convocare la direzione di VESTA per la prossima seduta in merito al bilancio, alle prospettive ed al piano industriale della società.
REATO risponde a Filippini che o la riunione con VESTA si fa prima del 6-11-2006 o si va in Consiglio dopo con la deliberazione.
Il Presidente FILIPPINI ripropone di licenziare la PD 2006/3488 oggi e fare un approfondimento con VESTA alla prima occasione utile. Ottiene l’assenso delle Commissione congiunte per licenziare la deliberazione (PD 2006/3488) per la discussione in Consiglio Comunale. Dichiara conclusi i lavori delle Commissioni congiunte alle ore 12.50.
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