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IV Commissione - Verbale

Seduta del 27-07-2006 ore 10:00
congiunta alla X Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Anna Gandini, Giuseppe Toso, Carlo Pagan, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Roberto Turetta, Bruno Lazzaro, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Cesare Campa, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Caccia

 

Consiglieri presenti: Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Bruno Lazzaro, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Antonio Cavaliere, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Direttore Ivano Turlon; Funzionario Simone Agrondi; Dirigente VESTA S.p.A. Zanutto; Capo Uffico Tecnico Consorzio di Bonifica Dese-Sile Giuseppe Baldo; Maria Teresa Dini, Presidente Municipalità Chirignago-Zelarino; Maurizio Enzo, Municipalità Chirignago-Zelarino; Loris Scagggiante, Municipalità Chirignago-Zelarino; Savino Balzano, Municipalità Chirignago-Zelarino; Manuela Chinellato, Municipalità Chirignago-Zelarino; Luciano Guzzon, Municipalità Chirignago-Zelarino; Dario Cestaro, cittadino; Meneghin, cittadino; Parmeggiani, cittadino; Zambon, cittadino; Casarin, cittadino

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione fognaria ed allagamenti nella Municipalità di Chirignago-Zelarino
  2. Discussione dell'interpellanza nr. d'ordine 371 (nr. prot. 26) con oggetto "Incrocio vie Calucci - Quarnaro: giungere rapidamente al miglioramento della sicurezza stradale e della fluidificazione del traffico tramite la realizzazione di opere poco costose ed impattanti.", inviata da Sebastiano Bonzio

Verbale

Il Presidente LASTRUCCI, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta alle ore 10.32. Ricorda che l’odierna seduta viene fatta in Municipalità perché qui, territorialmente, è sentito il problema di cui si dibatte. Questa Commissione è stata preceduta da un’altra, fatta l’11 luglio scorso su richiesta del Consigliere Borghello. Da la parola all’Ing. Giuseppe Baldo Capo Ufficio Tecnico Consorzio di Bonifica Dese-Sile.

BALDO illustra, anche con l’ausilio di slides videoproiettate, il Piano delle Acque ed i riferimenti di legge cui si ispira. Ricorda che il Consorzio di Bonifica Dese-Sile, su incarico del Comune di Venezia, ha redatto il Piano, relativo alla terraferma. Spiega che tale Piano interessa anche VESTA, per quanto riguarda la gestione delle fognature. Questo Piano deve essere approvato dagli uffici comunali. Durante l’illustrazione, si sofferma sulle varie criticità presenti nel territorio del Comune di Venezia. Illustra nel dettaglio la zona del collettore Gazzera, la zona di Asseggiano, la zona della Castellana-Trivignano. Parla del potenziamento dell’impianto di sollevamento VESTA presente nella Municipalità. Spiega che il Consorzio Dese-Sile sta limitando i tombinamenti, per i problemi che possono creare alla gestione idraulica del territorio. Illustra le linee guida operative indicate dal Consorzio Dese-Sile, spiegando nel dettaglio le varie casistiche, i loro pro e contro. Illustra gli interventi di Piano. Mostra alcuni esempi di errati interventi che generano problemi idraulici. Consegna alla Segreteria della IV^ Commissione Consiliare documentazione informatica che contiene gli elaborati del Piano dell’Acque.

LASTRUCCI chiede se può essere che i privati abbiano fossati di attraversamento.

BALDO chiarisce che il Piano propone che i fossi di attraversamento passino al Comune. La manutenzione di questi fossati passa a quelli stradali, con interventi a breve termine.

ENZO M. (Municipalità Chirignago-Zelarino) parla della situazione e delle problematiche dei fossi privati nelle campagne della Municipalità.

BALDO parla dei fossati con acque bianche che potrebbero essere a carico del Comune. Spiega che con l’approvazione del Piano c’è una cartografia di riferimento che ripartisce i compiti. Ricorda che oggi il privato ha l’obbligo di tenere pulito il proprio fossato, e cita al riguardo la Legge Regionale che sancisce l’obbligo. Se il privato non ottempera alla pulizia del fossato che gli compete, dopo segnalazione, il Consorzio Dese-Sile attiva una procedura che indica come vengono ripartite le spese e definisce chi causa il danno e chi è il beneficiario. Baldo dice che da qualche anno il Consorzio Dese-Sile collabora proficuamente con il Comune di Venezia.

Il Presidente LASTRUCCI ringrazia l’Ing. Baldo per l’illustrazione del Piano delle Acque. Parla dell’ordine dei lavori delle Commissioni. Darebbe la parola per gli interventi ai tecnici ed ai Consiglieri; poi, propone, ci sarebbero le eventuali risposte ai quesiti. Sentiti i Consiglieri, si prosegue così.

TURLON dice che quello delle Acque è un Piano strategico. Il Piano ridisegna delle nuove responsabilità. L’esame che si farà sul Piano, si farà contestualmente. Si dovrà anche fare una ricognizione finanziaria. Si dovrà sburocratizzare il più possibile . Si dovranno chiarire gli interventi sulle strade e sui fossi privati. Si dovrà giungere ad una pianificazione degli interventi, con le dovute consultazioni. Le analisi vanno fatte in tempi brevi; si dovrà fare una scelta politica. Conclude sottolineando la necessità che si delineino le dovute pianificazioni finanziarie.

LASTRUCCCI dice che ci sono dei problemi che derivano dalle nuove lottizzazioni. Ci sarebbe da capire come nelle nuove lottizzazioni vengano valutati i possibili problemi idraulici.

AGRONDI ricorda che qualsiasi lottizzazione deve essere associata al parere idraulico.

CAPOGROSSO pensa che vadano valutate in Consiglio tutte le opzioni legate al Piano delle Acque, con lo scopo di risolvere i problemi. Vanno valutati i risvolti economici. Va valutata la situazione della pulizia dei fossi. Parla della possibilità, da valutare/studiare, di una doppia via di uscita dello sgrondo delle acque, per il loro smaltimento.

MAZZONETTO parla dell’evento che generato queste convocazioni delle Commissioni, l’allagamento che ha interessato la Municipalità. Dice che si è parlato di un evento che accade ogni cento anni. Sta di fatto che i cittadini si sono trovati le acque nere in casa. Chiede di avere copia di tutti i casi in cui ci sono stati problemi con le esondazioni. Devono essere chiarite di chi sono le responsabilità, chi risarcisce i cittadini. Chiede di chiarire quali sono i problemi di drenaggio nelle zone agricole e che cosa questo comporta. Vorrebbe capire se ci sono problemi idraulici nella zona della Gazzera. Dice che gli abitanti di Zelarino non vogliono le fognature della Gazzera e viceversa. Nota che il problema dell’idrovora c’era anche prima. Conclude ribadendo e sottolineando che i cittadini devono essere risarciti dai danni per le esondazioni.

GUZZO parla della questione dell’impermeabilizzazione dei terreni con le asfaltature, cementificazioni, ecc… Chiede di capire a che punto sono i bacini di raccolta delle acque, e spiega che come questi bacini possono diventare utili. Suggerisce che si dovrebbero trovare dei sistemi di invasi per le acque eccezionali.

BORGHELLO ringrazia per la convocazione delle Commissioni congiunte. Dice che gli allagamenti che hanno colpito la Municipalità non devono accadere più. La scorsa volta VESTA aveva i possibili potenziamenti da fare in loco. Vorrebbe capire quali sono i problemi alle fognature cui accennava Baldo. Alla Gazzera vorrebbe sapere come funzionano i fossi, come potrebbero essere utilizzati e come vengono manutentati.

SAETTA dice che resta una questione aperta da chiedere a Baldo: la questione della manutenzione. Moltissimi canali e fossati, anche agricoli, non vengono mai manutentati. Questa potrebbe essere una causa delle esondazioni: la manutenzione non fatta. E su questo problema c’è uno scaricabarile tra i vari soggetti interessati. Parla dei tombinamenti che sono stati fatti. Dice che nei casi che una sponda o di un muretto che frana, va fatto un tombinamento con grossi tubi. Fa riferimento a Via Brendole e Via Visinoni che tracimano ed invadono le sede stradale. Sul respingere le richieste di tombinamento, dice, si dovrebbe discutere dei singoli casi.

BONZIO ricorda che aveva richiesto l’altra volta il Piano delle Acque e la sua illustrazione. Sottolinea che oggi non c’è presente nessun Assessore, e questo non è un fatto positivo. Spiega che le situazioni urbanistiche sono cambiate dopo la presentazione di questo Piano delle Acque, questo a metà 2006. Pensa che le recenti varianti urbanistiche non siano contemplate nel Piano delle Acque. Chiede di valutare la cosa (varianti urbanistiche). Spiega che il Comune di Venezia riceve le acque che gli stanno a monte. L’evento del 24 maggio 2006 è stato spiegato che dipende anche dalle diverse altezze che il territorio ha rispetto la livello del medio mare; bisogna tener conto di questo. Bonzio dice che è un passaggio fondamentale la cura delle acque sul territorio. Il rischio idraulico va gestito con efficacia. Chiude dicendo che la pulizia dei fossati a volte sembra sia figlia di nessuno.

CAVALIERE vorrebbe capire perché si è convocata questa Commissione,e se è per aggiornarsi ad oggi con la presenza del Consorzio Dese-Sile. Spera che sia distribuito il materiale che è stato presentato da Baldo. Chiede come ci si attrezza contro le calamità. Sostiene che vanno prevenute le cose. I cittadini pagano le tasse ma i danni li hanno lo stesso. Di questo deve rispondere il Comune di Venezia e VESTA; chiede che questi diano risposte concrete e veloci.

GUZZO chiede se c’è un piano di controllo sui fossati, se c’è il controllo in sostanza.

Il Presidente LASTRUCCI propone di dare la parola all’Ing. Baldo per le eventuali risposte ai Consiglieri.

BALDO innanzi tutto spiega che è a disposizione dei Consiglieri per chiarire in maniera esaustiva quello che oggi, per questioni di tempo, ha illustrato: il Piano delle Acque è un documento complesso che ha chiesto un anno per la sua realizzazione. Ritorna volentieri in Commissione. Chiarisce che non ha detto che quello del 24 maggio 2006 sia un evento unico: è possibile che per un evento di minore entità si vada sotto acqua. Spiega che è impossibile eliminare il rischio nell’attuale situazione. Risponde a Capogrosso che purtroppo non ci sono percorsi alternativi per le acque (due vie di fuga per lo sversamento). Informa che il livello del Marzenego è stato abbassato nel tempo. Spiega che a Mestre non c’è differenza tra aree agricole ed urbane. Il sistema delle acque si è complicato. Uno degli sforzi del Comune di Venezia e VESTA è di separare le acque bianche dalle nere. Ci sono oggi dei sistemi misti, ad esempio in Via Calucci. Sulla questione di Rio Cimetto e Rio Dosa serve una ridiscussione delle soluzioni. Ribadisce che la chiusura/tombinamento dei fossati non va fatta. Vanno ripensati i canali di distribuzione delle acque. Ci sono da studiare le possibilità di fare dei sistemi di sfogo che possono entrare in funzione come ausilio alle criticità. Vanno valutati gli scarichi con la Dosa. Il Comune di Venezia, VESTA ed il Consorzio Dese-Sile, in merito al Piano delle Acque, debbono definire/chiarire anche la questione costi per i vari interventi. Il Consorzio Dese-Sile ha dato la disponibilità per lo sfalcio dei fossati. Cita l’esempio di Trivignano che scarica tutta l’acqua nella fognatura comunale. Dice che tutte le lottizzazioni vanno valutate per quel che comportano a valle; una nuova lottizzazione deve avere tubazioni adeguate per lo smaltimento delle acque. Aggiunge altre spiegazioni alla contrarietà del tombinamento dei fossati, anche perché non è controllabile facilmente cosa e come passa l’acqua nel tratto coperto; la legge chiarisce che si possono fare tombinamenti solo dove è necessario. Il Consorzio Dese-Sile, per sua natura, si deve occupare dei grandi problemi. I piccoli problemi li deve gestire VESTA. Bisogna recepire le varianti urbanistiche approvate dal Comune di Venezia il 30-6-2006. Le varianti devono essere assoggettate alla valutazione di compatibilità idraulica, cioè che non aggravino il territorio. Ne consegue che bisogna controllare/verificare le sopraccitate varianti.

Il Presidente LASTRUCCI da la parola ai cittadini presenti.

CESTARO D. dice che il Piano delle Acque non è finito, completato, nel suo iter. Deve essere recepito dai cittadini; va discusso, e poi approvato.

MENEGHIN vorrebbe che si spiegassero bene le soluzioni per Rio Cimetto, dando chiarimenti su questa zona.

PARMEGGIANI dice che abita in Via delle Mattuglie. Lì ci sono anche dei fossi privati. Parla delle cosiddette "scoline" presenti nei campi, e chiede di chi sono competenza. Segnala che ci sono dei fossati agricoli con la pendenza inversa, che scaricano su un tubo del diametro di 30 cm. circa.

ZAMBON parla della zona a nord della Gazzera e della nuova lottizzazione in Via delle Mattuglie, e chiede cosa può comportare come problematiche questa nuova lottizzazione. Chiede delucidazioni sulla sezione delle tubazioni per lo sverso delle acque, comprese quelle che sversano nei rii.

CASARIN parla di Via Veronese a Zelarino che va sotto acqua, a suo dire, tre volte l’anno. Dice che ha fatto varie segnalazioni a VESTA, e gli si risponde che VESTA ha ereditato delle tubazioni piccole, di ridotto diametro. Casarin sostiene che ci sia un problema di collettori.

Il Presidente LASTRUCCI da la parola ai Consiglieri della Municipalità di Chirignago-Zelarino.

CHINELLATO MANUELA dice che presentare in mezz’ora un problema così vasto è dedicargli poco tempo. Ha capito che la zona della Gazzera ha un problema di fognature e pone la questione a VESTA. VESTA diceva che con il potenziamento delle pompe si risolve il problema della Gazzera. Ricorda che le nuove lotizzazioni sono previste da tempo. In Via delle Mattuglie le fognature scaricano in una zona che va sotto acqua. Ribadisce che rispetta quanto/spiegato VESTA; vuole sapere se c’è un rischio per la zona. Esprime pare positivo sull’operato del Consorzio Dese-Sile. Chiede quanto incide la situazione esistente sulle criticità.

Alle ore 12.23 esce Lazzaro.

BALZANO interviene sul Piano Idraulico e dice che quello che prima diceva Cestaro in merito alle valutazioni è giusto. Sulla Municipalità ci sono delle cose da aggiungere; ci sono dei documenti del precedente Quartiere sulla situazione idraulica che sono rimasti lettera morta. Chiede di intervenire nel recuperare il fascicolo inviato circa cinque anni fa dal Quartiere a vari soggetti competenti, fascicolo nel quale si individuano i punti critici (rischio idraulico). Il fascicolo era stato inviato all’Assessorato Ambiente e a quello dell’Urbanistica. Dice che a Trivignano sono stati interrati con il tombinamento dei fossati. Chiede come si risolvono gli interventi fatti in passato. Ci sono dei punti, sul privato, che sono incontrollabili. Balzano dice che bisogna monitorare tutto il territorio. Parla del Piano Territoriale che la Provincia sta elaborando. Dice che vanno definite le manutenzioni. Informa che le piste ciclabili fatte con il tombinamento hanno dato dei problemi. Conclude dicendo che bisogna intervenire laddove ci sono criticità.

Il Presidente LASTRUCCI propone di inviare la documentazione segnalata da Balzano alle strutture che sono attualmente interessate alla questione. Prosegue nel dibattito con i Consiglieri della Municipalità.

SCAGGIANTE nota che oggi si discute del Piano delle Acque, Piano che sembra una priorità. Si domanda perché non è pervenuto nella sede istituzionale. Dice che ci deve essere il Piano Fognario Comunale, Piano che contempla la gestione delle acque bianche, nere e miste. Chiede venga messo mano al Piano Fognario. Chiede all’Ing. Turlon di consegnare alle Municipalità il Piano Fognario. Parla delle nuove lottizzazioni che potrebbero, a suo dire, convogliare le acque sul sistema Dosa. Dice che va garantito lo sgrondo naturale delle acque. Nella zona di Via Oriago c’è un problema. Conclude dicendo che tutto deve essere commisurato alla realtà esistente.

GUZZON ringrazia le Commissioni Consiliari e l’Ing. Baldo per la presenza. Dice che i cittadini pagano le tasse e che l’Assessore all’Ambiente è sparito prima dell’inizio della Commissione. Vorrebbe aver veduto l’Assessore presente. I cittadini da 15 anni subiscono questo danno, ovvero le esondazioni.

LASTRUCCI ricorda che la convocazione di queste Commissioni sono state volute dalla Municipalità e dal Consigliere Borghello, e condivise dai Presidenti di Commissione interessati. Da tutto ciò può scaturire un ordine del giorno, fatto dalle Commissioni congiunte. Si chiederà che sia convocato il prima possibile un piano tecnico per risolvere le priorità, piano cui sono invitati Comune di Venezia, VESTA e Consorzio di Bonifica Dese-Sile.

BALDO invita a promuovere una presentazione del Piano delle Acque anche con le altre Municipalità. Parla di Via Calucci e dice che è una scelta di qualche anno fa: in quel caso sono andati in controtendenza verso nord. Ricorda ai presenti, che in materia di rischio idraulico si è invitati ad attenersi alla legge vigente. Il Piano delle Acque va studiato e condiviso. Parla delle peculiarità della zona Dosa Vecchia-Rio Cimetto.

ZANUTTO (VESTA) dice che il Piano delle Acque è complementare. Il problema del 24 maggio 2006 è che arrivano della acque che non sono di pertinenza delle fognature. Ci devono essere dei sistemi a monte per le acque che non arrivano dalle fognature.


Il Presidente LASTRUCCI, in assenza di altri interventi, dichiara concluso il punto 1 all’ordine del giorno. Informa che l’interpellanza nr. d’ordine 371, proponente il Consigliere Bonzio, non viene trattata nella seduta odierna per mancanza del rappresentante di Giunta. Dichiara conclusa la seduta alle ore 12.55.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 19-09-2006 ore 00:00
Ultima modifica 19-09-2006 ore 00:00
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