Seduta del 06-07-2006 ore 11:00
congiunta alla IV Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Maria Paola Miatello Petrovich, Alessandro Maggioni, Tobia Bressanello, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Michele Zuin, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Maria Paola Miatello Petrovich, Alessandro Maggioni, Silvia Spignesi, Bruno Lazzaro, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Alfonso Saetta, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Enrico Mingardi; Direttore Generale Vincenzo Sabato; Funzionario Michela Lazzarini; Consigliere Franco Conte
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente FILIPPINI, alle ore 11.37, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Parla dei lavoratori di ALATA ricollocati in altri settori. Ricorda che si è fatto una mozione/ordine del giorno su questo tema.
Alle ore 11.40 entra Conte.
REATO parla della questione del personale di Alata (figure professionali) e chiede di fare una riunione specifica con gli Assessori competenti. Parla della necessità di fare un approfondimento generale sulla mobilità interna delle aziende, tra società e società del Comune di Venezia, per non creare disuguaglianze nel trattamento dei lavoratori interessati a queste problematiche.
Alle ore 11.42 entrano Borghello, Mazzonetto e Bonzio. Alle ore 11.46 entrano Miatello e Salviato.
CAPOGROSSO ricorda l’ordine del giorno su Alata e non capisce perché la IV^ Commissione non sia stata coinvolta da subito sulla cosa.
MINGARDI parla su mandato del Sindaco, assente per impegni istituzionali. Illustra la proposta di deliberazione oggi in esame (PD 2006/2191).
SABATO illustra sinteticamente la PD 2006/2191. Aggiunge poi che se era posto il problema di valorizzare Alata dopo il Giubileo del 2000, per pervenire ad utili. L’impegno era collegato anche alla commercializzazione di Venice Card. Le perdite sono uno dei motivi per cui si cede la partecipazione azionaria di Alata, e questa soluzione è ritenuta meno penalizzante per l’Amministrazione Comunale.
CENTENARO fa notare un errore sulla deliberazione, la data 14 febbraio 2005. Vuol capire i dettagli della causa che è stata intentata per la mancata commercializzazione di Venice Card.
SABATO risponde a Centenaro che per risolvere la questione si è fatto un accordo per la commercializzazione in internet di Venice Card, non in esclusiva e non in forma definitiva.
MINGARDI dice che l’accordo è stato fatto da Venice Card con Alata. Tutto rientra nella trattativa economica.
Alle ore 12.00 entra Salviato. Alle ore 12.07 entra Guzzo.
CONTE dice che c’è un problema. Rammenta bene quando si presentò la nascente Alata e l’enfasi del momento. Dopo otto anni si dice che si è bravi ad uscirne bene. Dice di non essere un cacciatore di teste; vorrebbe che si dicesse che qualcosa non è andato per il verso giusto. Invita a non essere recidivi su questi temi. Pensa sia una questione di etica. Parla dei diritti dei lavoratori di Alata, nell’ottica di ridurre loro i disagi. Conclude dicendo che è opportuno definire dei percorsi per i concorsi, avendo una visione globale di tutti i soggetti interessati.
LASTRUCCI concorda con le osservazioni iniziali di Conte. Vorrebbe avere i numeri, i dati delle perdite, e capire anche cosa è successo nel 2005 per Alata.
MAZZONETTO chiede di capire cosa accadrà di Venice Card, e chiede di conoscere le modalità della cessione delle quote di Alata. Auspica che sia presente l’Assessore di riferimento quanto si trattano di questioni come le odierne.
CAPOGROSSO trova condivisibili alcune cose dette dai suoi colleghi, particolarmente sul personale di Alata. Vuole capire con chiarezza qual era il mandato di Alata, per avere informazioni su quello che si era fatto. Conferma che di Alata si era parlato anche nella precedente consiliatura. Parla dell’ipotesi di una vendita delle quote con evidenza pubblica. Chiede alcune delucidazioni sul testo della deliberazione.
SABATO spiega come avviene la vendita con una gara ad evidenza pubblica.
Alle ore 12.22 escono Guzzo e Spignesi.
MINGARDI chiarisce che di fronte alla perdita di Alata si è giunti alla conclusione di risolvere il problema con la cessione delle quote.
MAGGIONI chiede sino a quando è definita (nella deliberazione) la temporaneità della vendita di Venice Card.
SABATO risponde che la temporaneità della vendita di Venice Card è sino a dicembre 2006.
MAGGIONI chiede cosa è successo nei primi sei mesi del 2006 con Alata. Vuole capire da dove arrivano le perdite della società.
SABATO risponde a Maggioni che la società di fatto non opera dal 1 gennaio 2006; da quella data non ha più costi.
MAGGIONI dice che si vende di fatto Alata ad Infracom, per commercializzare un prodotto che è di altre società del Comune. La domanda è cosa succede di Venice Card. Secondo il Consigliere non è da affidare la vendita di Venice Card ad altri. Vorrebbe rinforzare Venice Card. Ha paura che tra un anno ci ritrovi a discutere di Venice Card come oggi si discute di Alata. Se deve dare un indirizzo, dice che Venice Card da parte di Infracom si può vendere come termine sino a dicembre 2006.
MIATELLO dice che non si capisce perché si deve avere una palla al piede con Venice Card. Alata aveva dei compiti precisi sui flussi turistici. La Consigliera trova che Alata è un fallimento e le sembra che anche Venice Card vada male, perché mancano gli imprenditori. Non vorrebbe che anche Venice Card sia un problema.
MINGARDI disquisisce con la Consigliera Miatello su quanto ha appena detto. Parla, a titolo esemplificativo, dei biglietti di ACTV venduti da più soggetti. Per Alata, ripete, si è constatato che non ha funzionato. Si sta riflettendo per Venice Card.
Alle ore 12.42 entra Guzzo.
MAGGIONI invita a ragionare su fatti concreti.
FILIPPINI invita a ritornare a discutere dell’ordine del giorno.
BONZIO dice che Alata ha una sua storia ed ha lasciato dei problemi. Cita una sua interpellanza del 21-12-2005 con la quale chiedeva lumi su Alata al Sindaco; non è stato risposto all’interpellanza dal Sindaco. Ora si hanno delle informazioni in più. Infracom può avere qualche interesse ad acquisire Alata. Dice che un privato ha la tendenza a produrre utili. Ha delle preoccupazioni per Venice Card. Chiede di fare una riunione con il direttore di Venice Card per capire meglio la situazione. Vuol saper se il Sindaco risponde alla sua interpellanza dello scorso dicembre su Alata.
Alle ore 12.52 esce Lastrucci ed entra Spignesi. Alle ore 12.55 esce Maggioni.
REATO vuol capire qual è il costo per il Comune di Venezia se si fosse provveduto alla liquidazione di Alata.
SABATO risponde che se si provvede alla liquidazione i costi aumentano. Ricorda che avolte non tutte le operazioni riescono bene. La questione è che il Comune deve avere un utile dalle società, ma se ci sono problemi bisogna cercare di risolverli.
REATO parla di una cifra di 57.000 € riferita ad Alata. Dice che non sa quanto sia il costo della ipotetica liquidazione di Alata e fa riferimento alle perdite della società nel triennio 2003-2005. Conclude dicendo che è da capire la questione patrimoniale di Alata.
SABATO rispiega che nel caso della liquidazione di Alata ci sono delle spese aggiuntive da considerare.
Alle ore 13.05 entra Conte ed esce alle ore 13.09.
MIATELLO conferma la sua opinione su chi ha curato/gestito questa società del Comune. Trova che non ci sono problemi se ci sono più soggetti che vendono Venice Card. La preoccupa l’accordo con Infracom che può vendere Venice Card. Vuole conoscere gli accordi relativi alla vendita di Venice Card da parte di Infracom.
Alle ore 13.08 esce D’Anna.
MINGARDI ribadisce che quello scelto con la deliberazione è un percorso che costa meno all’Amministrazione Comunale, ed è il frutto di una serie di incontri da cui sono scaturite delle soluzioni concordate da tutti.
FILIPPINI dice che la deliberazione ha una finalità, e può essere licenziata. Per quanto riguarda la vendita di Venice Card da parte di Infracom il dott. Sabato ha spiegato che si farà sino alla fine di dicembre di quest’anno. Poi si valuterà il da farsi. Questa deliberazione è stata generata da riflessioni di natura economica. Se ci sono delle preoccupazioni, queste si possono esprimere in Consiglio Comunale.
BORGHELLO dice che Filippini ha ben evidenziato la differenza tra questa deliberazione e la necessità di poter esercitare il ruolo di Consiglieri nella sede preposta. Tutt’altra cosa sono le analisi tecniche dalle quali è scaturito quest’atto. Dice che si sente di accogliere la proposta di Filippini di licenziare la delibera. I chiarimenti si possono fare in seno al Consiglio Comunale nel momento in cui è aperta la discussione sulla deliberazione.
MAZZONETTO dice che dopo questa seduta non si sente di dare un giudizio sulla deliberazione perché non ha le necessarie informazioni su Infracom. Dice di avere un obbligo morale nel chiedere un supplemento di informazioni. Ricorda che come Consigliere ha sempre detto che questa società (Alata) non andava. Ribadisce la sua esigenza di informazione per capire perché vota, non per ostacolare o boicottare l’’iter della deliberazione.
FERRARI dice che ha ascoltato per quasi due ore gli interventi su questa deliberazione. Bisogna fare una scelta. La cosa migliore è vendere questa società. Anche per il Consigliere la deliberazione è da licenziare in Consiglio Comunale, e lì si discute.
SABATO dice che le perdite di Alata vanno considerate. Era interesse di tutti non entrare in contenzioso per uscire da questa società. IL futuro di Venice Card è da definire.
Alle ore 13.30 esce Lazzaro.
Il Presidente FILIPPINI propone di licenziare la PD 2006/2191 in Consiglio Comunale per la discussione. Propone di convocare per venerdì prossimo il Presidente di Venice Card in Commissione per chiarire la situazione della società e le sue prospettive. Propone, raccogliendo le osservazioni dei colleghi Consiglieri, di aprire, quanto prima, una discussione/chiarimento sul quadro generale delle società e delle partecipate del Comune di Venezia, riferito in modo particolare alle strategie (accorpamenti-dismissioni), alle prospettive ed ai futuri assetti societari. Propone di verificare, sempre in una prossima seduta di Commissione, la possibilità che con le parti sociali siano concordati dei criteri generali utili a non creare disuguaglianze di trattamento nei processi che avvengono nelle società e partecipate del Comune, da posto di lavoro a posto di lavoro, da società a società diverse.
BONZIO interviene e dice che non è d’accordo sul licenziamento della deliberazione perché non ha ottenuto sufficienti elementi per la valutazione dell’atto. Esprime fermezza nella sua opinione.
Il Presidente FILIPPINI ottiene l’assenso della maggioranza della Commissione per il licenziamento della PD 2006/2191 in Consiglio Comunale per la discussione. Ottiene l’assenso dei Commissari a discutere della situazione e delle prospettive delle società e partecipate del Comune di Venezia, nonché sui criteri generali relativi ai processi di mobilità delle aziende come prima indicato. In assenza d’altri interventi dichiara conclusa la seduta alle ore 13.40.
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