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II Commissione - Verbale

Seduta del 30-06-2006 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Vittorio Pepe, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Direttore Luciano Maschietto; Direttore Piero Dei Rossi; Armando Zingales Presidente VESTA S.p.A.; Andrea Razzini Amministratore Delegato VESTA S.p.A.; Consigliere Franco Conte

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Situazione economica VESTA S.p.A.

Verbale

Il Presidente FILIPPINI, alle ore 11.18, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Introducendo l’OdG, dice che oggi si illustrerà la situazione economica di VESTA S.p.A.; questo è un primo passaggio in Commissione. Non si discute oggi del futuro di VESTA S.p.A. Da la parola al Presidente di VESTA S.p.A. Zingales.

ZINGALES spiega che, da quando è in carica nella direzione di Vesta, lo staff con cui opera ha cercato di portare la società in acque più calme, non perdendo di vista la situazione industriale. Si è messo mano a tutti i conti dell’azienda, verificando dove sono i problemi. E’ emerso che non tutte le decisioni del pregresso nascevano da strategie pensate della società; queste sono state e sono legate al rapporto con la proprietà, il Comune di Venezia. Si è identificata la specificità e natura delle varie tariffe. Zingales parla di quello che per l’azienda è il “caso Venezia”, ovvero milioni di utenze aggiuntive in Centro Storico, date dal turismo, che incidono significativamente sulla gestione dell’igiene urbana. La direzione di VESTA si presenta a testa alta per ridurre i costi, non perdendo di vista la dimensione industriale, per entrare nelle possibili aggregazioni con la dignità che spetta a quest’azienda. I risultati che si stanno conseguendo indicano che si sta lavorando nella strada giusta. Gli sforzi devono essere concordati con il socio-proprietario, il Comune.

Alle ore 11.30 entra Conte.

RAZZINI ha piacere di poter rendere conto alla Commissione sulla situazione economica di VESTA. Informa che venerdì scorso è stato approvato il bilancio 2005 di VESTA. Spiega che il riordino dei conti della società è avvenuto dal 1 aprile 2006, con questo nuovo Consiglio d’amministrazione. Sono stati messi sotto controllo i costi generali ed i costi del personale. Non ci sono stati tagli per il personale. Illustra il bilancio 2005. Dice che nel 2006 sono stati assunti una trentina d’unità in Centro Storico per smaltire i picchi di lavoro generati dal flusso turistico. Illustra l’andamento complessivo della raccolta differenziata, che sta portandosi tendenzialmente all’obiettivo di legge (pari al 35%), con migliori risultati in terraferma. Nel Centro Storico di Venezia la differenziata ha quote diverse: a Dorsoduro si è raggiunto il 30%, mentre S. Marco è circa al 26%. Razzini spiega che in Centro Storico con i cittadini la differenziata sta andando bene; ci sono alcune frizioni con le categorie (ad esempio per carte, cartoni dei negozi). I numeri confermano la tendenza che anche a Venezia si punta di giungere al 35% di differenziata. Riferendosi al comparto idrico di VESTA, Razzini spiega che si stanno rispettando le operazioni di budget, sia per la gestione dell’acqua potabile sia per le fognature-depurazione. Informa che il 96% dell’utenza in terraferma è collegata alla rete fognaria; una parte del 4% non allacciato è collocato a Trivignano, e per permettere questi futuri allacciamenti si opererà con interventi dell’Autorità d’Ambito (AATO). Inoltre si sta proponendo l’utilizzo, a chi è interessato, di moduli di vasche biologiche certificate laddove non ci sia attualmente la possibilità di allacciarsi alla rete fognaria comunale. L’Amministratore Delegato ricorda che alcuni Consiglieri sono venuti a conoscenza del piano industriale di VESTA, durante una visita organizzata dalla società presso il Polo Integrato di Fusina. Sintetizzando, forse oggi si può dire che l’unica azione passiva per VESTA, all’interno del contratto di servizio con il Comune di Venezia, è la gestione dell’igiene urbana; tutto il resto è a posto. Così ora si sa dov’è il problema. Razzini parla della scelta che hanno fatto altri Comuni, anche analoghi a Venezia (turismo), Comuni che hanno aumentato la TIA quanto serve ad evitare i passivi. Ci sono due possibilità: 1) si riduce/cambia il contratto di servizio; 2) si adeguano le tariffe alla situazione economica. Se la situazione non cambia, si va verso l’indebitamento, e l’indebitamento non deve essere il risultato finale della società. Il livello di indebitamento di VESTA è stato ridotto adesso al limite dell’accettabile, limite oltre il quale non si deve andare. Razzini su questo tema invita i Consiglieri a riflettere. Gli scenari che si prospetteranno all’orizzonte sono molteplici: con una possibile divisione/scorporo delle attività industriali di VESTA (scissione dei comparti idrico da quello igienico ambientale) ed con un aumento dei rifiuti da trattare senza la corrispondente copertura delle spese si rischia il tracollo dell’azienda. Razzini sottolinea la delicatezza e complessità di quanto sta dicendo ai Commissari: su questi temi, sulle prospettive della società, deve esserci una scelta d’indirizzo del Comune di Venezia. Parla poi di cosa si può ottenere economicamente con l’adeguamento delle tariffe all’indice ISTAT. Conclude illustrando il Codice Etico che ha recentemente predisposto VESTA, conformemente alla deliberazione sugli Indirizzi approvata dal Consiglio Comunale; consegna copia del Codice Etico di VESTA alla Segreteria della Commissione per la consultazione/distribuzione.

Alle ore 11.47 esce D’Anna.

OLIBONI ringrazia Zingales e Razzini per la presenza e l’illustrazione alla Commissione. Dice che prima si era accennato a riduzioni dei costi per gli operai; chiede se se la stessa cosa avverrà per impiegati/quadri. Ha sentito che per i mancati allacciamenti alla fognatura comunale la criticità maggiore sembra essere a Trivignano. Chiede informazioni per la zona di Dese, per i mancati allacciamenti alla fognatura, e se ci sono dei progetti per questa zona.

BONZIO prende atto che il contratto di servizio si dice metta in difficoltà VESTA, ma ricorda che il Comune di Venezia deve gestire il territorio che gli compete. Parla del turismo a Venezia, che si è diversificato negli anni, sino all’attuale tipologia del mordi e fuggi. Chiede informazioni sul comparto operaistico, specificatamente sul costo del personale di VESTA. Vuol capire la dismissione di alcuni rami secondari di VESTA; su che strategia ci si muove. Sulla raccolta differenziata, secondo Bonzio, se ne parlerà con il nuovo Assessore all’Ambiente. Ricorda che sugli organi di stampa si parla del business dei rifiuti. Chiede informazioni sul verde pubblico curato da VESTA.

FILIPPINI chiede al Consigliere Bonzio se vuole che sia trattata la sua l'interpellanza nr. d'ordine 459 del 29-06-2006 avente oggetto "Quale futuro per la gestione della raccolta differenziata a Venezia?", non iscritta all’Ordine del Giorno, vista l’assonanza con i temi oggi in discussione.

Alle ore 12.02 esce Mazzonetto.

CENTENARO voleva capire cosa comporta l’ipotesi dello scorporo in VESTA del comparto idrico da quello dell’igiene ambientale. Ricorda ai presenti che quando si era fatta la fusione di AMAV (igiene ambientale) più ASPIV (idrico) = VESTA, si era detto che ci sarebbe stata maggiore la qualità dei servizi erogati. Centenaro fa notare che non è presente in Commissione nessun rappresentante di Giunta. Per quanto gli riguarda è contrario all’ipotesi dell’aumento della TIA del 14% come nel Comune di Cavallino-Treporti. Vuole capire come sarà il contratto di servizio, che si stipula in due: nel dettaglio vuol sapere se è prevista una cifra per l’adeguamento della TIA.

Alle ore 12.04 entra D’Anna.

FILIPPINI ricorda ai Consiglieri che l’odierna seduta è una fase esplorativa su VESTA, dove si raccolgono informazioni ed elementi utili per successive valutazioni. Chiarisce che non si fa passare in Commissione nulla senza i necessari rapporti con la Giunta Comunale.

Alle ore 12.07 esce Conte.

RAZZINI parla del ricambio generazionale degli operai di VESTA; si sono inseriti i giovani, che hanno costi diversi rispetto agli operai con anzianità di servizio. Per il futuro si può fare un contratto ciclico con chi vuole essere assunto a tempo indeterminato. Parla degli operai addetti all’igiene urbana in Centro Storico e su 248 di loro solo 4 erano inidonei al servizio; si è risolto la cosa. Razzini spiega che la tipologia della gestione dell’igiene urbana in Centro Storico fa prestare attenzione al deterioramento del personale (raccolta rifiuti manuale, spezzamento, ecc…). Dice che sono state fatte delle transazioni con una parte del personale, evitando il demansionamento. Attualmente si sta curando la figura professionale del netturbino in Centro Storico a Venezia. Conclude dicendo che il costo medio dell’operaio VESTA è di circa 42.000 euro/anno.

Alle ore 12.15 esce Toso.

RAZZINI riprende a parlare delle opzioni professionali che si stanno studiando per il netturbino, con un’ipotesi di differenziazione del tempo da dedicare alle mansioni logoranti, per poi proseguire con altri valori e ruoli la vita professionale. Dice che il costo medio del personale di un quadro a VESTA è di circa 132.000 euro/anno. Parlando della situazione fognaria sul territorio informa che si sta intervenendo per i mancati allacciamenti a Trivignano; per Dese bisogna studiare gli interventi con il Consorzio di Bonifica Dese-Sile; per Malcontenta si stanno valutando le opzioni legate alla casistica locale. Parla degli aumenti nel contratto di servizio e ricorda che negli altri Comuni viene riconosciuta l’adeguamento all’inflazione delle tariffe; riferendosi alla situazione di Venezia, per il nostro Comune l’adeguamento dell’inflazione sarebbe superiore al 14%.

CENTENARO chiede a Razzini, al riguardo dell’adeguamento delle tariffe, qual è la proposta della azienda.

RAZZINI dice che la risposta è la manutenzione del contratto di servizio. E’ una scelta di merito. Parla della consistenza economica della TIA a Firenze, superiore che a Venezia nell’importo, ma la città lagunare, a dire di Razzini, offre una migliore qualità di servizio. Cita l’esempio di San Marco che ha avuto circa 280 richieste di intervento in un mese per l’igiene ambientale, con le problematiche che ne conseguono. E’ stata chiesta l’attivazione della polizia ambientale. Bisogna decidere cosa fare con situazioni come a San Marco, dove si è in presenza di soli 23 verbali dei Vigili Urbani su circa 280 casi. Razzini non da risposte/indicazioni su cosa deciderà il Comune per il futuro di VESTA. Dice che la fusione AMAV-ASPIV ha dato dei vantaggi, con un positivo contributo del comparto idrico. La scelta della fusione è economicamente sostenibile; nel caso di una divisione i problemi non sono del settore idrico. Sull’interpellanza di Bonzio (nr. 459 del 29-06-2006) risponderà per iscritto al Consigliere. In merito ai chiarimenti sul verde pubblico, chiesti anch’essi da Bonzio, spiega che le superfici su cui operare sono aumentate rispetto al contratto di servizio.

Alle ore 12.30 esce Oliboni.

MAGGIONI parla della raccolta differenziata e gli sembra di capire che a tutt’oggi non c’è l’intenzione di esternalizzarla. Dalla stampa sembra di capire che la raccolta differenziata in Centro storico vada male; probabilmente bisogna riflettere se ci sono problemi legati alla comunicazione. Maggioni dice che gli risulta una difficoltà da parte di VESTA per risolvere la questione di crediti sui rifiuti non riscossi. Chiede come mai c’è gente che non paga a VESTA da anni il dovuto per i rifiuti e che non sa che deve pagare. Parla del rapporto di VESTA con l’Assessore al Decoro. Maggioni ritiene che l’Assessore al Decoro operi a volte in maniera discutibile. Conclude dicendo che il quadro generale di VESTA da delle preoccupazioni, nonostante alcuni risvolti positivi.

Alle ore 12.36 entra Oliboni.

GUZZO interviene sul rapporto di VESTA con Agire (energie rinnovabili). Chiede delucidazioni sulla fornitura del gas curata da VESTA, sulle prospettive di fornitura di gas con soggetti (fornitori) vicini ai confini con l’Italia, e sulla convenienza economica che quest’ipotesi comporterebbe.

RAZZINI risponde sulla riscossione crediti, che si configura in realtà come una lotta/contrasto all’evasione/elusione. Complessivamente sono state smaltite le pratiche inevase, e con uno staff specifico dedicato alla revisione delle metrature nelle abitazioni, misure in base alle quali si applicano le tariffe. Il tasso di evasione nel settore di VESTA è considerato basso. Si sta operando per il riallineamento dei crediti, identificando gli evasori totali, puntando a recuperare più di 2 milioni di euro/anno, tutto ciò conformemente ai dettami di legge; spiega che dopo i cinque anni i crediti evasi si perdono. Molti cittadini hanno chiesto di avere unificate le bollette dell’acqua e dei rifiuti; si sta riflettendo sulla cosa. Con l’Assessorato al Decoro VESTA ha contatti quasi quotidiani. Sul lavaggio del selciato spiega VESTA era in debito di interventi. Con Agire ci sono dei rapporti come soci. Parla della finalità di acquisire certificati verdi con dei progetti specifici. VESTA ha una società, VESTATRE, che oltre al gas può fornire l’energia elettrica attualmente per uso domestico. Parla della campagna informativa che VESTA ha promosso sostituzione delle vecchie caldaie a gas (una caldaia ad un euro). Eni ed Enel sono soggetti importanti sul mercato dell’energia e VESTA deve rapportarsi con questa realtà. Spiega che attualmente la situazione della rete nazionale del gas. Attualmente c’è assenza di rigassificatori per lo stoccaggio/distribuzione del gas, cosa che se risolta porterebbe a possibili rapporti di fornitura con paesi vicini all’Italia. Con VESTARE si sta pensando di produrre anche energia solare, proponendo un progetto per installare sui condomini di Mestre pannelli solari, collaborando con Arti, con la dovuta professionalità che chiede il proporre soluzioni in questo settore.

MAGGIONI chiede quante utenze ha VESTA con il gas.

RAZZINI risponde a Maggioni che sono circa 22 milioni di metricubi.


Il Presidente FILIPPINI, in assenza di altri interventi, ricorda che all’interpellanza nr. 459di Bonzio Razzini ha informato che darà risposta al Consigliere, fornendo così i ragguagli del caso quale contributo alla discussionedell’interpellanza. Alle ore 13.00 il Presidente Filippini, dopo aver ringraziato il Presidente e l’Amministratore Delegato di VESTA per la puntuale presenza ed illustrazione, dichiara conclusa la seduta.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 11-09-2006 ore 00:00
Ultima modifica 11-09-2006 ore 00:00
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