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IV Commissione - Verbale

Seduta del 01-06-2006 ore 15:30
congiunta alla V Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Claudio Borghello, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Lazzaro, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Giovanni Azzoni, Franco Conte, Alfonso Saetta, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Cesare Campa, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Valerio Lastrucci, Patrizio Berengo, Bruno Lazzaro, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Assessore Sandro Simionato; Responsabile del Procedimento Pasquale Minuto

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della propsta di deliberazione: Approvazione progetto preliminare per la "Realizzazione della pista ciclopedonale da Tessera a Favaro Veneto 1° stralcio (C.I.9414) con contestuale adozione variante PRG per apposizione del vincolo preordinato all'esproprio (Art.19 DPR 327/2001). Partecipazione al procedimento e decisione sulle osservazioni, art.11 DPR 327/2001" PD 2006/1560

Verbale

Il Presidente LASTRUCCI, di concerto con il Presidente CENTENARO, alle ore 16.08, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta congiunta. Parla sinteticamente della proposta di deliberazione oggi in esame, descrivendo la zona di Favaro Veneto si fa riferimento nel progetto preliminare. Da la parola all’Assessore Simionato per l’illustrazione.

SIMIONATO illustra la PD 2006/1560. Aggiunge che è un intervento il cui iter e competenza è della Municipalità di Favaro Veneto. Non si creano conflitti di viabilità. Si realizzerà un percorso strategico ciclopedonale per i collegamenti in sicurezza sulla Triestina. Da un punto di vista urbanistico l’intervento va ricollocato nel disegno totale delle piste ciclabili; la lunghezza è di circa 700 metri.

Il Presidente LASTRUCCI da la parola all’ing. Minuto (Municipalità di Favaro) che ha curato e seguito l’iter di questa deliberazione.

MINUTO illustra la PD 2006/1560. Ricorda che era partito come progetto iniziale dei Lavori Pubblici comunali. La pista ciclabile andrà ad occupare una parte del fossato, iniziando da Via Orlando sino al termine delle abitazioni. Il 2° stralcio dovrebbe permettere di arrivare alla Torre Antica. La procedura espropriativa ha impiegato parecchio tempo. Dal punto di vista urbanistico si è resa necessaria una variante, che è servita per l’acquisizione di metà fosso. Non si prevedono spostamenti di recinzioni private. La variante (minima) è stata concertata con il settore Espropri. Si riesce a creare una separazione tra la strada e la pista ciclabile. Allegati al progetto ci sono tutti i pareri necessari. La pista ciclabile è inserita negli itinerari per le due ruote.

CENTENARO chiede quante osservazioni sono arrivate.

MINUTO risponde che è arrivata una sola osservazione che è stata risolta con un accordo bonario e relativo atto di sottomissione.

LASTRUCCI chiede quali sono i costi previsti per gli espropri.

MINUTO risponde che sono preventivati circa 70.000 €, ma si presume che l’operazione costi meno.

GUZZO chiede quanto costano circa 100 metri di pista ciclabile, al di la del costo degli espropri. Chiede, come strategia urbanistica, dove si collocano le isole ecologiche (cassonetti) e se sono previste.

MINUTO risponde a Guzzo che in questo caso c’è una sola isola ecologica prevista, collocata in uno spazio ampio che accoglie anche la fermata dell’autobus. Sul costo indicativo, dice che è da considerare che qui c’è il tombinamento del fossato. Minuto descrive un’analisi dei costi al mq necessari per la pista ciclabile.

LASTRUCCI chiede qual è il motivo per cui si procede all’esproprio e non alla servitù.

MINUTO risponde a Lastrucci che si è fatto un esame; la strada, Via Triestina è di proprietà comunale. La variante interessa il fossato, che era tutto di proprietà privata.

LASTRUCCI dice che anche la proprietà privata si può asservire.

MINUTO risponde che nell’intervento erano interessate circa 70 proprietà iniziali, divenute circa 90 nell’iter della pratica. Visto il numero elevato di proprietari e l'esiguità della parte da espropriare si è scelto questa procedura, che velocizza e completa quest’iter.

MAZZONETTO dice che gli manca di riscontrare con una mappa il collegamento di questa pista ciclopedonale rispetto alle altre del Comune. Chiede se ci saranno aggravi temporali per i sottoservizi da spostare. Chiede quanti sono i metri lineari di fosso che viene ricoperto e qual è il tratto di strada interessato. Vede con disagio la scelta fatta dall’Amministrazione Comunale che si limita a fare una pista ciclabile tombando il fosso. Viste le recenti alluvioni, pensa che si possono creare problemi idraulici. Il tombinamento del fosso va anche contro l’ambiente perché si cementifica. Mazzonetto dice che è da evitare la sovrapposizione di pista ciclabile con i sottoservizi. La pista ciclabile non deve seguire (essere adiacente) la strada. Parla dei problemi che si potrebbero creare se si deve spostare un sottoservizio sotto la pista ciclabile. Ribadisce che la pista ciclabile non deve avere nulla a che fare con i sottoservizi.

CENTENARO crede che sia difficile dire di no ad una pista ciclabile, nonostante ci siano tanti pezzetti di piste distribuiti sul territorio comunale. Sarebbe meglio completare le parti di piste ciclabili che ci sono. Sarebbe una buona cosa che ci fosse un piccolo anello di pista ciclabile che si chiude.

LAZZARO dice che quando viene fatto un pezzo di pista ciclabile, si tomba un fosso, si da un servizio alla gente, e le persone si muovono con più sicurezza. Lazzaro sostiene che ben vengano queste cose, così s’inizia a creare un tassello. Se mai si comincia, mai si completano le cose. E’ bene che arrivi a quest’intervento. Di solito, in questi casi, si migliorano i sottoservizi interessati, e si risolvono delle situazioni pregresse. Sulla questione idraulica, in campagna, con questi interventi si creano delle contromisure migliorative alla situazione preesistente. Cita com’esempio le migliorie ottenute, a suo dire, in Via Ca’ Lin a Trivignano. Lazzaro dice di appoggiare tutto, e per lui la proposta di deliberazione è da Allegato A.

BONZIO dice che per lui questa pista ciclabile è una novità. Il Consigliere si sta interessando alla realizzazione di un cosiddetto "raccordo anulare ciclabile", collegato al campo trincerato di Mestre. Vuole capire se lo stralcio che si presenta oggi prevede il collegamento con il vicino Forte Rossarol.

SIMIONATO dice che per Forte Rossarol basta solo un attraversamento pedonale.

MAZZONETTO si appella al Presidente della Commissione congiunta, e chiede che per questo progetto ci sia un adeguato approfondimemto in Commissione. Serve capire se queste tipologie di piste ciclabili siano funzionali a sistemare i sottoservizi. Chiede di avere i collegamenti su mappa con le altre piste ciclopedonali. L’Allegato A appena proposto gli sembra in contrasto con le sue esigenze d’informazione.

GUZZO chiede perché non si crea, in futuro, un circolo completo di piste ciclabili, con quelle che non hanno il collegamento.

MINUTO dice che sottoservizi ce ne sono pochissimi in questo tratto (qualche stacco di acqua e gas). Dal punto di vista idraulico ci sarà sicuramente un miglioramento. E’ gia stata contatta VESTA per i collettori. Il tombinamento è di circa 400 metri su 700 della pista. Non è stato possibile portare la pista ciclabile dietro alle proprietà presenti in loco. Minuto spiega che in realtà quella che si attuerà è una messa in sicurezza per i pedoni e ciclisti su una via di transito molto trafficata e pericolosa.

Il Presidente LASTRUCCI dice che gli sembra che siano state esaustive le spiegazioni date sulla proposta di deliberazione. E’ stato proposto l’Allegato A. Ripropone questa modalità per licenziare la deliberazione. Se qualcuno ha qualcosa da eccepire che manifesti le proprie posizioni.

MAZZONETTO dice che non ci sono state le attenzioni da parte del Presidente le Commissioni congiunte verso le sue richieste di chiarimenti. Mazzonetto si oppone che la deliberazione venga licenziata.

D’ANNA è contrario a quello che ha appena detto Mazzonetto, perché secondo lui è una posizione non concludente quella di Mazzonetto.

MAZZONETTO ribadisce che non sia ha rispetto per la sua richiesta.

Il Presidente LASTRUCCI propone di licenziare la proposta di deliberazione in Consiglio Comunale per la discussione, ed ottenuto l’assenso della maggioranza dei Consiglieri, dichiara licenziata la PD 2006/1560 in discussione. Dichiara conclusa la seduta alle ore 16.55.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 28-07-2006 ore 00:00
Ultima modifica 28-07-2006 ore 00:00
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