Seduta del 19-05-2006 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Daniele Comerci, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Daniele Comerci, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Patrizio Berengo (sostituisce Silvia Spignesi)
Altri presenti: Direttore Luciano Maschietto; Direttore Generale Vincenzo Sabato; Funzionario Michela Lazzarini; Consigliere Franco Conte
Ordine del giorno della seduta
Il Presidente FILIPPINI, alle ore 11.24, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Ricorda che erano state richieste audizioni con il Presidente del Consiglio Comunale di Roma e Torino, per attinenze con la deliberazione in esame. A causa degli impegni elettorali di queste due amministrazioni, tali audizioni non saranno effettuate a breve; è pervenuta comunque una relazione da Torino. Filippini informa che oggi si riapre la discussione; ci sono già degli emendamenti che sono stati presentati dai Consiglieri. Oggetto della discussione è il ruolo e la funzione del Consiglio Comunale sull’Agenzia. Era rimasta in piedi la questione in seno all’Agenzia. Si potrebbe cercare un equilibrio tra gli emendamenti presentati ed il testo della delibera. Parla delle nomine nell’Agenzia da parte del Sindaco ed ipoteticamente del Consiglio Comunale. Potrebbero essere cinque i componenti l’Agenzia: tre del Consiglio e due del Sindaco. Filippini conclude la sua introduzione dicendo che è opportuno determinare le condizioni per chiudere in tempi rapidi l’iter della deliberazione sull’Agenzia, dopo che erano state licenziate le delibere sugli “indirizzi” e “Istituzioni”.
BARATELLO dice che la relazione di Torino non aggiunge nulla di nuovo. La deliberazione sull’Agenzia deve avere una struttura organica, efficace e credibile. Ci deve essere un rapporto diretto e immediato con il Consiglio Comunale, dando corpo e gambe al provvedimento. Se quest’organismo si deve fare sia produttivo e chiaro. Per quanto gli riguarda, non gli interessano le operazioni di facciata. Il Consiglio Comunale dovrebbe riappropriarsi del controllo. Sono cambiate le competenze del Consiglio Comunale in questi anni. Si vuole creare un organismo efficiente per il Consiglio? E’ questa la domanda da farsi, cioè se si vogliono perquisire questi requisiti. L’Agenzia deve essere uno strumento di controllo reale.
PEPE ha letto la relazione di Torino. Pensa che in tema di controllo o si fa un’analisi dei parametri finanziari o si fa un’analisi del grado di soddisfazione dell’utenza. Pepe crede che un’Agenzia che non faccia analisi dei bilanci sia abbastanza inutile.
Alle ore 11.40 esce D’Anna.
MAGGIONI interviene per capire. Ha sempre avuto qualche perplessità sull’Agenzia, nel senso di qual è l’utilizzo dei risultati che emergono dal lavoro dell’Agenzia. Ci sono già i soggetti che verificano i bilanci. Se si mette in piedi un’altra autorità che verifica i bilanci, si rischia di avere dei doppioni. Supponendo che l’Agenzia trovi che una società va male, cosa succede? Si manda a casa il consiglio di amministrazione, il Sindaco, o chi? Questi sono i nodi da chiarire. C’è poi il fatto se si ha o no piena fiducia di chi amministra. Viene da chiedersi: chi sbaglia paga? Maggioni chiarisce che non vuole mandare a casa nessuno; vuol capire se l’Agenzia serve.
Alle ore 11.49 entra Bonzio.
BORGHELLO ritiene che serva un organismo che aiuti il Consiglio Comunale. Deve capire meglio la relazione di Torino. Va capito, francamente, se si vuole questo strumento. Pensa che la relazione di Torino che è pervenuta possa essere utile.
Alle ore 11.52 entra Miatello.
BERENGO non ha letto la relazione di Torino che è appena arrivata; ritiene che sia un testo da valutare. Inoltre va chiarito bene chi fa parte di quest’Agenzia. La rosa delle persone da indicare deve essere fatta dal Consiglio.
Alle ore 11.54 esce Borghello.
FILIPPINI dice che serve capire se c’è un rapporto costi/benefici con l’Agenzia, visto che non è pensata solo per conoscere i bilanci. Nella discussione sin qui fatta ci si era orientati a dire che l’Ufficio che sta in carico al vertice sul controllo dei bilanci è lo stesso che affianca l’Agenzia.
Alle ore 11.56 esce Maggioni.
PEPE precisa che la relazione di Torino parla di bilanci; parla della qualità dei servizi e della loro verifica.
SABATO dice che la verifica dell’economicità di bilancio è esplicita.
FILIPPINI dice che forse aveva ragione il Consigliere Conte quando sosteneva che le tre delibere (Indirizzi-Agenzia-Istituzioni) andavano fatte assieme.
MIATELLO non trova che i saggi previsti nell’Agenzia siano in grado di ottenere gli obiettivi per cui sono nominati. Per la Consigliera, lei e suoi colleghi non hanno lo strumento che gli servirebbe. Secondo lei i tre saggi hanno dei problemi a realizzare il controllo. Si potrebbe fare una verifica una volta all’anno per valutare il grado di soddisfazione dell’utenza. Per questo voleva sentire le esperienze di altri Comuni che hanno attivato l’equivalente dell’Agenzia.
MAZZONETTO ha letto la relazione di Torino. A suo avviso va valutata la strategia politica che si vuole percorrere. Il problema è di avere una struttura e organizzazione che fa capo a Sabato (controllo). Si vuole o no avere un organismo che faccia da punto di riferimento per il controllo. Si vuole che ci sia un controllo di tutte le forze politiche? Bisogna puntare alla democrazia partecipata. E’ una sfida portare assieme a compimento questo progetto. Inoltre vorrebbe vedere una fine, una concretizzazione di queste aspettative.
Alle ore 12.06 esce Commerci.
CONTE dice che la questione è delicata e dibattuta dall’inizio di questa consiliatura. La questione è il controllo degli investimenti che il Comune fa con le proprie aziende. Si sa che c’è una struttura a Venezia che fa il controllo. Se si verificano i bilanci e il grado di soddisfazione dell’utenza ci sono già attivi due buoni parametri. Se si vuole un ruolo di fermezza e di controllo serve una maggior presa di coscienza, maggior responsabilità. Conte fa alcune considerazioni sulla questione della qualità connessa al grado di soddisfazione dell’utenza. Dice poi che la scelta dei componenti l’Agenzia deve ricadere sul Consiglio. Ci vuole competenza per fare un buon controllo. Bisogna essere attenti e darsi delle regole per far bene le verifiche. Bisogna definire le regole per scegliere le persone per l’Agenzia. Conte preferisce persone capaci di percepire la qualità del servizio, piuttosto che nomi blasonati.
Alle ore 12.10 esce Miatello.
BERENGO dice che è da valutare il costo e il beneficio che si da ai cittadini. Bisogna trovare una soluzione di controllo simmetrico, con una certa autonomia.
BONZIO dice che quello dell’Agenzia è uno strumento che va costruito bene. Può avere una funzione di controllo, ma può essere un capestro. Deve avere una interazione forte con il Consiglio Comunale, essendo sopra le parti. E’ uno strumento che per essere veramente funzionale va studiato bene con cura. Bonzio condivide le osservazioni che ha fatto Conte e crede che questo strumento sia emanazione diretta del Consiglio. Sulla tipologia delle nomine ha dei dubbi. Gli sembra che manchino nel comitato dei saggi le organizzazioni di difesa dei consumatori.
Alle ore 12.25 entra Mazzonetto. Alle ore 12.25 entra Borghello ed esce alle ore 12.28.
PEPE dice che come Consigliere usa le sue prerogative, e l’Agenzia è uno strumento. Se vuole conoscere un dato non gli si può impedire di averlo. La differenza è tra essere nominati ed essere eletti. Conclude manifestando pessimismo sull’operato finale dell’Agenzia.
MIATELLO vuol capire cosa sono le Autority e come si fanno le nomine. Vuol capire come si pone l’Agenzia nei riguardi del Comune. A Miatello pare di capire che quest’Agenzia si farà. Vorrebbe che si riflettesse anche sul costo di questa cosa. E’ importante capire quanto costa.
BERENGO parla di cosa si farebbe da imprenditore e cosa da controllore; ognuno ha un suo controllo autonomo. Non nominerebbe mai magistrati nell’Agenzia. Metterebbe dei giovani e li manderebbe per 3-5 mesi nelle varie società del Comune. Dice questo perché bisogna uscire dai controlli standard.
MASCHIETTO spiega che l’Autority giuridicamente è una soluzione organizzativa che ci si può dare senza nessun problema. Crede che forse è problematico il potere di nomina da parte del Consiglio Comunale, in base all’art. 42. Spiega le competenze esclusive di alcuni organi degli enti locali; c’è una elencazione tassativa dei poteri che fanno capo ai singoli organi. In queste definizioni non è contemplata, la nomina da parte del Consiglio Comunale, dei componenti l’Autority.
BARATELLO dice che è vero quello che afferma Maschietto, ma ci sono delle cose che vanno analizzate. Il problema è un altro. Va capito cosa si vuole fare a Venezia. Per il controllo poi, in relazione ai dati che si ottengono, si verifica la qualità del servizio. Come Consiglieri, secondo Baratello, si deve rispondere al quesito: cosa si vuole? Per ottenere risultati bisogna avere dei rapporti collaborativi con professionisti capaci e ci vuole un budget a disposizione.
PEPE ribadisce che gli serve qualcuno che gli spieghi le cose, i dati, le informazioni, per essere in grado a sua volta di giudicare.
FILIPPINI trova opportuno procedere nell’esame di questa deliberazione nel modo più adeguato. Gli sembrano utili le riflessioni sin qui fatte. Si possono approfondire di più gli emendamenti sin qui presentati e la prossima seduta si potrebbe fare con l’Assessore competente.
Alle ore 12.47 entra Mazzonetto.
SABATO dice che la deliberazione presentata vuole riempire un vuoto che c’è. La proposta del Sindaco è originale. Non è semplice avere una struttura in Consiglio Comunale. Pensa sia meglio concretizzare questo strumento. E’ buona l’osservazione di Bonzio nel momento che parte la struttura. Bisogna capire quello che si vuole da parte dei Consiglieri, come Consiglio Comunale. Sabato informa che è andato a Roma e a Torino a verificare come si sono comportati con l’Autority. Ritornando alla delibera spiega che questa è operazione leggera, agile. L’Agenzia potrebbe dare un supporto alle strutture del Comune. Nel caso poi del Comune di Venezia, è presente una cultura di verifica dei bilanci delle aziende. Per fare una struttura interna come ventilava Baratello servono varie persone.
Il Presidente FILIPPINI, in assenza di altri interventi, ringrazia i colleghi per le riflessioni fatte e ottiene l’assenso a proseguire in altra seduta l’esame della deliberazione in oggetto. Dichiara conclusa la seduta alle ore 13.05.
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