Seduta del 19-05-2006 ore 15:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Fabio Muscardin, Michele Mognato, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giuseppe Toso, Giampietro Capogrosso, Carlo Pagan, Valerio Lastrucci, Patrizio Berengo, Giacomo Guzzo, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Anna Gandini (sostituisce Tobia Bressanello)
Altri presenti: Assessore Gianfranco Vecchiato, Direttore Giovanni Battista Rudatis.
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 15.20 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: punto 1): prosegue l’illustrazione delle osservazioni.
RUDATIS: oss. n. 13/art. 1, 3, 11, 12, 18, 22, 42, 46, 49, 52, 57, 67, 68fine articolo.
TOSO: puntualizza: fermo restando però l’applicazione dei requisiti della Legge 13. fa presente che ci sono già difficoltà di attuazione di questa norma in quanto almeno un ingresso deve essere garantito accessibile e in fase progettuale deve essere tenuto conto di entrambe i limiti.
CENTENARO: propone che venga fatto un emendamento su questo aspetto.
MAZZONETTO: pensando a luoghi di Venezia dove si costruisce ancora, crede che rispettare questo limite diventi problematico se si vuole anche rispettare la L. 13. Quanto proposto pare quindi una forzatura e propone che la quota rimanga a 1.30.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 13/art. 69, 71, 74, 75, 76, 77, 78; 14/12bis.
CENTENARO: trova assurdo prevedere questo adempimento anche in caso di ampliamento o sopralzo.
RUDATIS: concorda, in caso di ampliamento ha senso, in caso di sopralzo no.
GUZZO: fa rilevare che si tratta di prevedere un costo in più per i cittadini, i quali devono rivolgersi a società private che predispongono poi una relazione con preventiva analisi dei terreni.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 15/art. 29, 30, 31, 32.
VECCHIATO: comunica che tra breve verrà formata la Commissione Scientifica per la Riduzione Oneri, con il compito di esaminare questi aspetti specifici.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 16/.
GUZZO: chiede se sia possibile obbligare l’installazione di impianti solare/energia elettrica per le parti comuni degli edifici, in quanto i costi dei grandi interventi verrebbero a costare meno se resi obbligatori.
RUDATIS: premette che ciò non è ora possibile poiché non esiste una osservazione specifica su questo tema. Fa sapere comunque che con AGIRE è stato sostanzialmente convenuto una strategia su questi aspetti, tutte le altre casistiche sul risparmio energetico è stato deciso di riprenderle in futuro, per rendere tali scelte più partecipate.
LASTRUCCI: concorda con l’operazione, vanno messi però parametri precisi se si vuole che vi sia efficacia reale negli interventi. Altrimenti è preferibile non inserire un articolo come questo che si configura solo come una dichiarazione di intenti. E’ meglio fare piccoli passi, ma certi.
RUDATIS: fa notare che alcuni parametri sono invece previsti, e comunque nulla vieta di prevedere degli indirizzi in un regolamento.
CENTENARO: ritiene che questa osservazione vada valutata con calma, c’è il pericolo di obbligare a costi troppo onerosi.
RUDATIS: sostiene che sia possibile anche non accogliere l’osservazione 16 e rinviarla al futuro, ad esempio al documento concertato con AGIRE sul risparmio energetico, che valuti il Consiglio Comunale.
VECCHIATO: AGIRE ha proposto che il Comune si attrezzi per verifiche tecniche di vigilanza su questo tema, cosa che dovrebbe essere un complemento della deliberazione sulla ecosostenibiltà, già approvata.
CAPOGROSSO: la questione dell’obbligatorietà è stata rinviata nella deliberazione precedente, attenzione ad inserirla in un regolamento.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 17/.
LASTRUCCI: chiede che all’inizio del testo del regolamento venga specificato cosa sono i vincoli
monumentali e paesaggistici, o almeno il riferimento alla normativa.
RUDATIS: precisa che i vincoli citati sono quelli del Codice 1089.
MAZZONETTO: fa sapere di aver visto di recente una convenzione con il Comune che rendeva obbligatorie queste prescrizioni. C’è il rischio che venga riproposta una logica di centralizzazione del riscaldamento, quali sono le garanzie che avvenga effettivamente un risparmio energetico?
RUDATIS: fa sapere che più di metà dell’acqua calda è garantita dall’energia solare, con manutenzioni bassissime.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 18/art. 23, 68.
TOSO: propone di aggiungere una frase che riguarda le opere provvisionali, regolamentando con un parere quadro che indichi se sia possibile realizzare o meno una determinata opera.
RUDATIS: sostiene che sia preferibile inserire la norma direttamente in regolamento, senza pareri.
TOSO: comunica che si consulterà con l’Associazione Commercianti e presenterà un emendamento.
GUZZO: chiede se esiste una norma che tratti delle vie di fuga in caso di incendio e che consenta la realizzazione di scale esterne.
LASTRUCCI: fa sapere che rimane sempre obbligatorio il parere della Soprintendenza.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. n. 19/ - 20/.
TOSO: questa osservazione nasce dai problemi che oggi ci sono a Padova, causati dalle infrastrutture di servizio all’elettrificazione del tram, ed è mutuata dal regolamento edilizio di Milano.
CENTENARO: contesta il punto 4, che appare eccessivo.
RUDATIS: sostiene che si tratti di un argomento innovativo sul quale effettivamente bisogna ragionare.
GUZZO: ritiene che la normativa debba valere per tutti gli enti pubblici, cosa che oggi non avviene.
CAPOGROSSO: fa notare che il privato ha sempre il diritto di opposizione, chi realizza il trama deve aprire una trattativa con i privati e non sa quanto possa essere conveniente inserire in un regolamento pubblico i rapporti tra due realtà privata. È favorevole invece agli interventi progettati per non ostacolare la pedonabilità.
MAZZONETTO: trova che sia palesemente illegittimo il diritto che si costituisce per attaccare le strutture a servizio del tram su proprietà private. C’è un problema di decoro urbano: è inacettabile prevedere agganci invasivi su edifici dei privati (gli attacchi elettrici poi potrebbero attirare i fulmini).
PAGAN: sostiene l’utilità di coinvolgere il più possibile il gestore.
LASTRUCCI: ha alcuni dubbi sulla possibilità di regolare questa materia, è preferibile a suo avviso indicare la tipologia degli attacchi ai fabbricati.
VECCHIATO: condivide le perplessità emerse, questi agganci dovranno essere l’ultima opzione possibile, quando proprio non vi siano altre soluzioni.
MAZZONETTO: sostiene che il regolamento edilizio debba contenere anche un codice di arredo urbano, quindi appare legittimo normare tali inserimenti.
RUDATIS: prosegue con l’illustrazione delle oss. degli Allegati B e C.
LASTRUCCI: visto che con le vasche di contenimento è dimostrato che si risolve il problema dell’acqua alta, chiede per quale motivo si debba limitare l’uso dei piani terra a Venezia.
CENTENARO: riguardo all’argomento posto in una precedente riunione relativo alla segretezza della documentazione in uso ai consiglieri, consegna ufficialmente al cons. Mazzonetto copia della L. 241/90 e del Regolamento sul diritto di Accesso del Comune di Venezia.
MAZZONETTO: si riserva di visionare anche la L. sulla Privacy.
Alle ore 16.55 la riunione ha termine.
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