Seduta del 08-07-2005 ore 11:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Antonio Stifanelli, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Roberto Turetta, Maurizio Baratello, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Carlo Pagan, Piero Rosa Salva, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Roberto Turetta, Saverio Centenaro, Diego Turchetto, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore al Turismo: Augusto Salvadori; Dirigente Cultura: Sandro Mescola; Associazioni culturali e donne del Comune di Venezia.
Ordine del giorno della seduta
Verbale
Alle ore 11.20 il Presidente Turetta, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la riunione.
Comunica che l’Ass. Parenzo non sarà presente per sopraggiunti impegni. Si è ritenuto comunque opportuno mantenere la convocazione per fare almeno un primo passo ed iniziare la discussione sull’argomento carnevale. L’aspetto culturale verrà quindi trattato in una riunione nella prossima settimana.
SALVADORI: premette che il Carnevale interessa l’Assessorato al turismo per le manifestazioni esterne; è un fatto importante, ma non deve “massacrare” la vivibilità di Venezia; non deve prescindere dalla tradizione storica dei carnevali veneziani del passato; deve essere un mezzo di incontro con i popoli che hanno avuto con Venezia rapporti economici, culturali e scientifici; non deve essere limitato a S. Marco, ma diffuso nella città, con rispetto per i residenti. Sostiene che il Carnevale può essere una buona occasione per portare a Venezia grandi tematiche di natura turistica e deve essere necessariamente supportato da finanziamenti provenienti per la maggior parte dalle categorie economiche che ne beneficiano maggiormente e con le quali verrà concordato il programma. Farà un appello in questo senso anche agli sponsor, consentendo loro la maggior visibilità possibile, per ottenere così il massimo delle risorse.
Ribadisce il concetto secondo il quale per poter parlare di Carnevale “di Venezia”e non solo “a Venezia”, bisogna che abbia una connotazione tipicamente veneziana, pur aperta agli altri paesi, portandoli vicini alla nostra grande tradizione storica. “Divertimento si, sporcare e rovinare no”. Ritiene che non vadano previsti spettacoli nell’area marciana per non collassarla, in quanto la gente comunque ci andrà, anche senza attirarla. È preferibile invece indirizzare i flussi verso altre zone, meno centrali, compreso il territorio mestrino.
Alle ore 11.35 entrano i cons. Mognato e Rosa Salva
BERENGO: concorda con l’idea del Carnevale diffuso (propone ad es. di valorizzare la Strada Nuova). Ritiene che Mestre non possa comunque assomigliare a Venezia e quindi propone di assegnargli un ruolo diverso, come ad esempio un Carnevale dei bambini.
CHINELLATO: condivide le linee generali espresse e invita ad utilizzare la grossa opportunità di differenziare il carnevale coinvolgendo le Municipalità e alleggerendo così il flusso verso le aree centrali di Venezia. Così facendo anche le categorie economiche mestrine verrebbero stimolate a partecipare e a contribuire.
PAGAN: condivide la sostanza di quanto finora proposto, in particolare sulla delocalizzazione del carnevale. Invita a stimolare la produzione di programmi culturali da parte delle Associazioni operanti nel territorio. Propone che la Commissione stessa si faccia carico di creare una sorta di bando, invitando le Associazioni a presentare i loro programmi e proposte.
D’ANNA: per fronteggiare la carenza di finanziamenti propone di fornire agli sponsor l’intero pacchetto del programma, in modo da ottenere un loro maggiore interesse e coinvolgimento.
MAZZONETTO: rileva che, se il carnevale diventa un ostacolo alla vita della città, vuol dire che la popolazione non è sufficientemente coinvolta. Invita pertanto ad interessare soprattutto i residenti. Fa presente la propria preoccupazione riguardo al problema dell’ordine pubblico, visto che già la città vive situazioni di forte degrado che oggi non si è in grado di affrontare in modo adeguato (Campo S. Margherita, commercio abusivo degli extracomunitari). Auspica che le grandi manifestazione vengano svolte in Terraferma. Invita infine l’Amministrazione a reperire ulteriori risorse per coprire le sofferenze di cultura e del turismo, magari risparmiando su alcune operazioni (Paolini Villani). Chiede precisazioni riguardo al ruolo di PROMOVE.
BONZIO: ritiene che in terraferma il Carnevale non sia poi così brutto come viene dipinto e invita a rafforzarlo pure, ma senza aver la pretesa che i turisti non vengano attirati da Venezia. Ritiene che il carnevale a S. Margherita sarà sempre un problema fino a che non verranno fornite valide alternative per il “dopo concerto”. Invita a far tesoro della passata esperienza positiva di delocalizzazione alla Marittima e al Padiglione Italia. Ritiene che tradizione non deve significare ingessamento e riferirsi solo al ‘700 e chiede che venga posta attenzione alla qualità delle sponsorizzazioni. Propone di decentrare il più possibile, anche nei luoghi più distanti, coinvolgendo le associazioni culturali,le remiere, le scuole. L’Università, gli anziani, i centri sociali.
Alle ore 12.00 entra il cons. Guzzo
CENTENARO: fa presente che negli ultimi 20 anni le cose in terraferma sono molto cambiate, vedi Favaro e Campalto, dove da qualche anno non si fa più nulla per mancanza del sostegno dell’Amministrazione e per mancanza di una figura organizzatrice che dovrebbe essere l’Assessorato Turismo/Cultura. Suggerisce di utilizzare i contenitori già convenzionati con il Comune (es. Molo 5) e invita a collaborare in modo più intenso con le Municipalità per valorizzare la loro professionalità ed esperienza.
MAGGIONI: pur nel rispetto delle tradizioni, ritiene però che vada presentata una città viva, e ciò può essere fatto solo coinvolgendo i veneziani. Chiede come potrà essere assicurato l’ordine pubblico, viste le difficoltà in cui versa anche oggi il Comune, forse decentrando gli eventi si riesce a garantire un maggior controllo. Sostiene che gli sponsor siano una opportunità formidabile che va gestita con criterio, attraverso uno specifico regolamento.
BERTO: afferma che si debba capire quali obiettivi porre sul Carnevale, se dargli una finalità turistica o impostarlo sulla crescita economica, facendo diventare Venezia un polo di riferimento per queste attività. Il Carnevale di bambini può andar bene, ma sarà destinato ai soli residenti o anche ai turisti, che sono quelli che più attirano gli sponsor? Precisa che negli ultimi anni, in alcune Municipalità, anche se in forma ridotta, sono state realizzate diverse manifestazioni.
TURETTA F.: ritiene che la programmazione e l’organizzazione del carnevale dovrebbe essere pluriennale, per non partire ogni anno da capo e che bisogna creare un “filo guida” che leghi i vari eventi. Vanno creati inoltre dei percorsi alternativi a Venezia, portando i turisti nelle zone dove si svolgono gli eventi, coordinando il tutto con i tuor-operator, per promuovere altre realtà diverse da Piazza S. Marco. Sostiene che Mestre possa avere un ruolo importante nel carnevale di Venezia, se verrà connotata con manifestazioni più moderne ed indirizzate ad un target diverso da chi cerca il prodotto tipicamente veneziano. Invita poi a fare un ragionamento complessivo con l’hinterland, per reperire più sponsor. Fa notare infine che se vogliamo rispetto e pulizia della città da parte dei turisti, bisogna dotare i percorsi di adeguati servizi igienici, poi eventualmente si potranno anche sanzionare i comportamenti incivili.
ROSA SALVA: invita a definire cosa fare, con quali risorse e come inserire questo evento nella città. Ritiene fondamentale costruire un tavolo di collaborazione con tutti i soggetti interessati: le categorie infatti hanno dato dimostrazione di essere disposte a partecipare. Oltre al “carnevale spettacolo”, che è quello più appetibile per gli sponsor, dobbiamo fare anche il “carnevale vissuto”, nelle periferie.
Invita a sfruttare al massimo l’enorme potenzialità di immagine di Venezia, utilizzando anche il merchandising, che tutto il mondo sfrutta per eventi come questi, magari assegnandone ai privati la gestione, attraverso una gara specifica. Chiede chi si farà carico concretamente dell’organizzazione. Chied inoltre il coinvolgimento totale delle Municipalità e di non trascurare il carnevale sull’acqua e il carnevale dei giovani.
PEPE: a suo avviso l’unico vero problema è garantire la partecipazione della gente. Ripropone di programmare il numero degli ingressi in città e di prevedere eventi particolari come ad esempio una festa esclusiva per i veneziani in Piazza S. Marco.
TURETTA R.: ricorda ai consiglieri l’invito a segnalare eventuali nominativi di associazioni culturali del territorio che potrebbero essere interessate alle convocazioni di Commissione, visto che a tutt’oggi non è pervenuto alcunché.
MIANI (Consulta delle Cittadine): fa notare che nella VI Commissione manca totalmente la voce di una donna. La consulta si è chiesta quale sia il significato storico ed attuale del carnevale: trasgressione ed esorcismo della paura. Ricorda che i primi tre anni del nuovo carnevale sono nati negli anni ’70, dopo gli anni di piombo, ma anche oggi la paura esiste (violenza, crisi economica, ecc.). Fa presente che Venezia è agli ultimi posti per indice di creatività e tolleranza e, se vogliamo trasgredire, dobbiamo dare spazio massimo a questi aspetti. Invita a non parlare in Commissione solo di aspetti tecnici.
TURETTA: tutti gli Assessori finora ci hanno indicato la loro crisi di risorse, e per questo sarà opportuno incontrarli d’ora in poi, per valutare le proposte che escono dalla Giunta. Ammette la mancanza di donne in Commissione, ma fa notare che con loro il dibattito è sempre stato garantito. Nel prossimo incontro con l’Ass. Parenzo bisognerà chiarire quale connotazione dare al carnevale, il calendario e l’organizzazione. Prima dell’autunno, visto che sono già avvenuti dei contatti con Scaparro, va chiarito se la proposta di fare un carnevale con il tema della Biennale (Cina) è percorribile e confrontarla con le idee dell’Ass. Salvadori.
Fa presente che le Associazioni culturali vengono sempre invitate in Commissione e poi, in base ai temi che vengono dibattuti, si valutano eventuali loro interventi e che in futuro verranno invitati anche i Presidenti delle Municipalità.
SALVADORI: afferma che a Venezia non è mai stata repressa la creatività e che la trasgressione è certamente nello spirito del carnevale, ma non deve significare mancanza di rispetto per la città. I servizi igienici saranno garantiti e riguardo all’ordine pubblico ritiene che, una volta fissato un determinato numero di accessi, l’afflusso verrà fermato. La presenza delle forze dell’ordine sarà discreta ma numerosa. È necessaria la partecipazione attiva da parte di tutti coloro che intendono collaborare. Intende ripetere l’esperienza del 1986 (ambasciate del carnevale della Serenissima) per promuovere l’immagine di Venezia all’esterno. Ribadisce il proprio no alla cultura monoturistica a Venezia, che potrebbe anche essere incentivata da manifestazioni come questa. La proposta del ‘700 è motivata dalla necessità di dare una connotazione tipicamente veneziana al carnevale, fermo restando che a Mestre e altre aree di Venezia si potranno prevedere cose più incentrate sui giovani. Gli eventi saranno sulle piazze, ma anche sull’acqua. Il programma verrà specificato quanto prima insieme all’Ass. Parendo. La PROMOVE va senz’altro coinvolta e qualunque collaborazione, nonché suggerimenti, sono benvenuti. È difficile trovare sponsorizzazioni per Mestre, quindi dobbiamo chiederci quanto l’Amministrazione è disposta a dare e, cercando di usare il traino di Venezia, far beneficiare anche Mestre con i fondi derivanti dalle sponsorizzazioni di Venezia. In Campo S. Margherita, durante il carnevale, ci sarà una vigilanza più stretta e verificheremo se sarà possibile prevedere zone alternative.
Alle ore 13.20 il Presidente dichiara conclusa la riunione.
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