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II Commissione - Verbale

Seduta del 04-04-2006 ore 10:00
congiunta alla VIII Commissione

 

Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Alfonso Saetta, Vittorio Pepe, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Giacomo Guzzo, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Giuseppe Toso, Tobia Bressanello, Daniele Comerci, Bruno Filippini, Vittorio Pepe, Saverio Centenaro, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giorgio Chinellato (sostituisce Alessandro Maggioni), Patrizio Berengo (sostituisce Valerio Lastrucci), Franco Conte (sostituisce Alfonso Saetta)

 

Altri presenti: Direttore Piero Dei Rossi; Direttore Luciano Maschietto; Mauro Pizzigati Presidente Casinò di Venezia S.p.A.; Carlo Pagan Direttore Casinò di Venezia S.p.A.; Consigliere Piero Rosa Salva

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Casinò di Venezia S.p.A.: bilancio 2004, semestrale 2005, previsione 2006

Verbale

Il Presidente MAZZONETTO di concerto con il Presidente FILIPPINI, in presenza del numero legale, alle ore 10.18 dichiara aperta la seduta. Mazzonetto ringrazia il Presidente D’Anna per aver concesso lo spazio abituale della X^ Commissione per permettere di convocare l’odierna seduta. Da la parola al Presidente di Casinò di Venezia S.p.A. Pizzigati.

PIZZIGATI ritiene un dovere essere qui a relazionare alle Commissioni congiunte; ricorda che alla riunione dei Capigruppo aveva già illustrato la situazione di Casinò di Venezia S.p.A. Parla della sede del Casinò a Malta, affare che si è prolungato nel tempo. Attualmente Casinò di Venezia S.p.A. non è più gestore della sede di Malta, ma è presente come socio di minoranza, titolare di un pacchetto sociale di Vittoriosa Gaming; si partecipa agli utili per il 40%; nel caso di eventuali perdite si riduce al 10% il coinvolgimento sui passivi. Si è nominato il Direttore Generale a Malta nella figura di Armando Favaretto, che è persona di fiducia e la cui nomina è pervenuta dal CdA di Casinò di Venezia S.p.A. Si sta potenziando a Malta il gioco on-line.

Alle ore 10.30 entra Muscardin.

PIZZIGATI parla della nomina da parte del CdA di Casinò di Venezia del Direttore Generale Pagan, che era uno dei Consiglieri in seno allo stesso CdA. Pizzigati illustra la filosofia per rilanciare la Casa da Gioco. Il Casinò era considerato come un’appendice del Comune di Venezia. I limiti si evidenziavano anche nel controllo di gestione, in presenza di un volume di affari di circa 200 milioni di euro. Pizzigati spiega che ora si è cercato di operare in autonomia; il Comune di Venezia da gli indirizzi. C’è inoltre un mandato dato dalla proprietà (il Comune) con il fine di risanare la società. Pizzigati illustra alcuni dati economici. Parla della crisi dei Casinò italiani tra il 2004 ed il 2005; nel 2005 a Venezia si sono registrati circa 25 milioni di euro in meno. Ora è in atto il tentativo di cambiare mentalità ed organizzazione della società, perseguendo livelli di obiettivi di efficienza/efficacia. Si è messo in atto un accurato controllo di gestione. Si risana l’azienda anche riducendo i costi di gestione. Pizzigati ritiene che ci siano lavoratori in eccedenza nell’organico della Casa da Gioco. Sono stati chiusi dei contratti con altri soggetti a corrispettivi inferiori a quelli che c’erano prima dell’attuale gestione di Casinò di Venezia S.p.A. Pizzigati chiarisce che il Casinò non sta ora sponsorizzando troppo; prima c’erano degli ordini esterni, oggi si cerca lo sponsor per avere ritorni di immagine concreti. Si stanno mantenendo i ¾ delle sponsorizzazioni che c’erano anche prima, con la differenza che oggi hanno visibilità. Fa alcuni esempi di sponsorizzazione sportive. Pizzigati ritorna a parlare del personale; parla dell’esodo incentivato per i lavoratori più anziani e dei risvolti economici positivi che può avere ammortizzandosi nel bilancio societario. Dice che la strategia da perseguire è anche la modifica della organizzazione del lavoro e degli orari.

Alle ore 10.44 entra Berengo.

PIZZIGATI fa alcuni distinguo tra le due sedi della Casa da Gioco veneziana, cioè tra la terraferma (Ca’ Noghera) e la sede in Centro Storico (Ca’ Vendramin Calergi). Parla della realizzazione della nuova sede in terraferma e pensa che abbia dei tempi medio-lunghi per essere realizzata, anche perché ci sono da dirimere alcune cose con la SAVE. La sede di Ca’ Noghera (Venice Casino) è abbastanza asfittica, secondo Pizzigati, e si pensa ad un ampliamento di 2500-3000 mq per rilanciare il gioco in terraferma. Secondo Pizzigati, ed il CdA della Casa da Gioco, si ritiene che l’investimento immobiliare per l’ampliamento di Ca’ Noghera abbia un valore intrinseco, tale da giustificarlo. Pizzigati parla della sede in Centro Storico: per Ca’ Vendramin si pensa di avere un’utenza diversa dalla terraferma, un target diversificato di giocatori. In Canal Grande si punterà ad un Casinò di eccellenza; saranno trasferiti tutti gli uffici che sono attualmente a Ca’ Vendramin al vicino Ca’ Marcello; è in atto una permuta per avere questo palazzo. A Ca’ Vendramin, liberando delle aree, queste, saranno date in gestione, svincolandole dalle aree di gioco cui si accede previa registrazione. Sempre nella sede storica del Casinò si può creare un privè internazionale. Si sta studiando il restiling delle due sedi della Casa da Gioco. Si è rinnovano il 50% delle slot machine (entro il 2007 si dovrebbe rinnovare l’intero parco macchine). Si sta chiedendo l’autorizzazione per avere nuovi giochi. Nel marketing si è fatta una nuova e positiva campagna, che sarà illustrata dal Direttore Generale (che secondo Pizzigati ha il merito di questa strategia). Pizzagati, riferendosi a recenti notizie di stampa per cui Casinò di Venezia è in attivo più di ogni altro in Italia, dice che non sa se rischia di sbancare Ca’ Farsetti per via di una serie di congiunture fiscali. Pizzigati invita a restare con i piedi per terra e dice che si è al 15% del percorso da fare; i timidi risultati positivi sono effimeri. Parla del fatto di aver fatto squadra con i dipendenti, c’è entusiasmo. Gli obiettivi da perseguire sono noti all’azienda e ai dipendenti. C’è squadra anche in seno al Consiglio di Amministrazione.


PAGAN (Direttore Generale Casinò di Venezia S.p.A.) illustra, col slides videoproiettate, l’andamento degli incassi e ingressi della Casa da Gioco veneziana, raffrontando i dati con il mercato nazionale. Illustra le quote di mercato del settore tavoli verdi (periodo 2004-2005). Illustra le quote di mercato del settore slot machine (periodo 2004-2005). Illustra l’incasso totale in euro al netto dei proventi aleatori (2004-2005). Illustra le presenze nel triennio 2003-2005, sempre raffrontandole con le altre Case da Gioco Italiane. Illustra le quote di mercato settore tavoli verdi/slot machine/totali, compreso l’incasso in euro, per il periodo 2005-2006. Illustra gli incassi di gioco, al netto dei proventi aleatori, del Casinò di Venezia; specifica il rapporto incassi e ingressi relativi al primo trimestre 2006, distinti per sede ed analizzati anche nel totale. Pagan confronta, a grandi linee, le convenzioni del Casinò di Sainte Vincent e di Venezia. Illustra i trasferimenti in favore del Comune di Venezia negli anni 2001-2005. Parla del mercato delle new slot, con riferimento alle oltre 11.000 macchine presenti nel Veneto. Parla della location delle Case da gioco Italiane e della concorrenza ai confini dello stato, con particolare riferimento alla Slovenia. Pagan illustra il Piano Marketing 2006. Parla del Casinò di Venezia che intendere competere sul mercato italiano/europeo/mondiale posizionandosi nell’area di eccellenza. Illustra alcune strategie atte a migliorare e consolidare il ruolo del Casinò di Venezia. Parla del “prodotto” offerto dalla Casa da Gioco veneziana, del livello di servizio e del clima aziendale, della comunicazione/promozione, della fidelizzazione della clientela e dell’e-gaming. Parla del Progetto Eventi del Casinò di Venezia (Gare, Arte-Musica-Spettacolo). Parla del rapporto cliente-turista che frequenta a Venezia. Pagan illustra il dato in controtendenza rispetto alle altre Case da Gioco Italiane per cui c’è una positiva crescita degli introiti del Casinò di Venezia. Spiega che il peso della sede di Ca’ Noghera è rilevante nelle economie della società. Parla del trend sostenuto dal gioco sul tavolo, che sta recuperando importanza rispetto alle slot.

PIZZZIGATI fa notare che oltre ai 105 milioni di euro/anno dati in base alla convenzione al Comune di Venezia vanno aggiunti tutti quei contributi/costi che hanno un ruolo comunale/territoriale e che servono al Comune stesso per essere presente in varie manifestazioni (il Carnevale di Venezia, ad esempio).

PAGAN parla dell’investimento di marketing che è attestato al 10% circa. Ribadisce che il Casinò di Venezia è un grande fornitore di valuta per il Comune di Venezia, con un fatturato di circa 200 milioni di euro. Parla ancora della concorrenza (in crescita) ad opera delle new slot.

Alle ore 11.13 entra Borghello. Alle ore 11.15 entra Rosa Salva.

MAZZONETTO chiede cosa è rimasto del progetto datato 14 febbraio 2005 relativo a Marco Polo/Stadio di Tessera. Chiede se la direzione del Casinò veneziano è preparata agli esiti della sentenza che riguarda il ritorno del Casinò al Lido di Venezia. Chiede delucidazioni sul rapporto entrate/contributi allo Stato che riguarda il Casinò di Venezia (entrate tributarie).

Alle ore 11.35 esce Berto.

Il Presidente FILIPPINI da la parola a Conte.

CONTE ritiene importante la filosofia illustrata da Pizzigati. Ricorda le parole che suo tempo aveva sentito dal Direttore del Casinò di Venezia Corradini; in quel frangente si stava discutendo dell’apertura della nuova sede a Ca’ Noghera, sede che provocò un notevole dibattito nella Commissione Consiliare competente (allora era la I^). Conte dice che apprezza molto il Presidente di Casinò di Venezia Pizzigati, e lo invita ad essere rigorosamente coerente con la filosofia che ha illustrato. Conte parla di un precedente sistema negativo legato alle assunzioni e alle sponsorizzazioni. Conclude dicendo che non è riuscito a trovare, ad avere i bilanci del Casinò di Venezia.

MAZZONETTO risponde a Conte che il bilancio del Casinò basta chiederlo a Sabato; il Consigliere ce l’ha da quattro mesi.

FILIPPINI dice che è stato un suo disguido non far avere i bilanci del Casinò ai Colleghi Consiglieri, e si scusa per il disagio involontariamente arrecato.

CONTE chiede a quanto ammontano le sponsorizzazioni del Casinò. Chiede qual è il capitale sociale del Casinò di Venezia. Esterna la paura che ci sia un deficit da ripianare. A Conte pare che si accatastino i vertici della società con il ricambio direzionale, creando confusione.

Alle ore 11.45 esce Rosa Salva. Alle ore 11.48 esce Bonzio.

SALVIATO parla delle new slot e ripete che ci sono nel Veneto, nel 2005, oltre 11.000 macchine. Ricorda che la legge prevedeva una sorta di “polizia dei giochi” che verificava le new slot presenti sul territorio; c’erano delle disposizioni precise per la collocazione delle new slot rispetto ai mq dei locali che le ospitano. Salviato parla della qualità del controllo che si deve fare sulle new slot e delle eventuali sanzioni per irregolarità. Chiede se la società Casino di Venezia ha iniziative al riguardo, cosa pensa delle new slot.

Alle ore 11.52 entra Berto

CHINELLATO interviene sulla possibile riapertura del Casinò al Lido di Venezia. Chiede se il marchio Casinò di Venezia a Malta rimane visibile.

BERENGO dice che Casinò di Venezia sta facendo un ottimo lavoro anche per i contributi al sociale. Pone l’attenzione sul fatto che la società Casinò di Venezia deve rendersi conto che opera in Italia, e che ci sono suoi dipendenti che sono remunerati di più dei dirigenti che operano in altre società. Berengo chiede che si mettano subito le cose in chiaro sugli stipendi del Casinò.

SALVIATO ricorda che anche gli stessi operatori che hanno le new slot chiedono un intervento per regolarizzare la situazione.

MUSCARDIN fa i complimenti per il piano industriale che è stato illustrato oggi in modo professionale. Parla di una situazione per cui il Casinò con il gioco è la cassaforte del Comune di Venezia e contemporaneamente paga molti servizi sociali. Parla di quanto segnalato in questi giorni dai giornali per cui il Casino deve incassare di meno visto che non si può aumentare la spesa come Comune. Dice che bisogna impegnarci per uscire dal paradosso della partita di giro/entrate tributarie. Muscardin spiega che bisogna trovare un rapporto tra Comune e Casinò che faccia capo al saldo netto. Gli spiace che oggi non ci sia il Vice Sindaco. Ribadisce che va colta l’occasione, data dal paradosso che segnalava, per capire come si può agire all’imputazione di queste partite economiche, senza avere svantaggi fiscali.

Alle 12.01 esce D’Anna.

CAPOGROSSO fa i complimenti al Consiglio di Amministrazione di Casinò di Venezia S.p.A. Chiede lumi sull’apertura ipotetica del Lido di Venezia. Sul fatto che Berengo parlava di stipendi eccessivi al Casinò, Capogrosso dice che chi ha un’alta professionalità è difficile che non sia pagato poco.

Alle ore 12.05 esce Toso.

PIZZIGATI parla della convenzione del 14 febbraio 2005 con Marco Polo (area Tessera). Dice che non è cambiato nulla. E’ successo che la società Marco Polo è in un momento di stasi, e non sono chiare le dinamiche che interessano le aree a Tessera. La Marco Polo è una controllata di Casinò di Venezia S.p.A.. Recentemente c’è stato anche un incontro con il Sindaco di Venezia sul problema legato a queste aree. Per quanto riguarda l’apertura del Casinò al Lido di Venezia, Pizzigati spiega che è in corso il processo amministrativo e se il TAR opinasse qualcosa ci sarebbero all’orizzonte delle alternative. Sarebbe una buona cosa che si potesse aprire il Casinò al Lido in concomitanza ad eventi lagunari importanti, quali Mostra del Cinema o la Biennale, permettendo il rilancio dell’isola. Per quanto riguarda le entrate tributarie, Pizzigati dice che è un problema che riguarda il Comune di Venezia; pensa che la società Casinò di Venezia debba lavorare per fare più incassi possibili, per dare più soldi al Comune di Venezia. C’è una paradosso legato al patto di stabilità cui sono sottoposti i Comuni. Pizzigati informa che c’è lo sbarramento sull’assunzione del personale, e che le 3-4 unità che sono state recentemente assunte sono delle guardarobiere che mancavano nell’organico. A riguardo delle sponsorizzazioni del 2005, Pizzigati ricorda che erano già decise prima del loro arrivo; dopo il loro ingresso si è determinato un approccio diverso con i partner, riservandosi sempre di verificare la validità delle sponsorizzazioni, in autonomia. Parla del fatto che Casinò di Venezia ha ritenuto di non ridurre l’importo per il 2006 di 105 milioni di euro da dare al Comune di Venezia. Pizzigati dice che quando si accetta la carica in questa società, si accettano anche le scommesse per il suo futuro. Prosegue dicendo che il capitale sociale di Casinò di Venezia era incongruo; dovrebbe avvenire una ricapitalizzazione con una parte di Ca’ Vendramin Calergi nel 2006; ci sarebbe un conferimento con costi ridotti. Pizzigati parla del costo aziendale del personale e del suo peso, superiore al 50% del fatturato della società. Parla del valore delle retribuzioni e del fatto che oltre a questo ci sono i proventi aleatori. Anticipa che gli ordini di servizio che darà la società al personale possono creare dei malumori.

FILIPPINI chiede tra costi fissi e variabili qual’è la percentuale.

PAGAN (Casinò) spiega le dinamiche dei costi fissi e variabili. FA notare che Casinò di Venezia è una macchina che genera un utile tra i più grandi che ci sia in Italia.

PIZZIGATI dice che nella politica del personale e nelle relazioni sindacali c’è ancora molto da fare. Attualmente si sta puntando alla formazione del personale, evitando le diversificazioni. Si stanno formando professionalmente tutti i croupier, abilitandoli tutti ai tavoli francesi. Questo porterà ad una redistribuzione dei proventi aleatori. Pizzigati accenna al malumore dei giovani croupier in rapporto ai più anziani; dice che bisogna trovare una soluzione che gratifichi sia i vecchi che i giovani.

PAGAN (Casinò) aggiunge che si sta discutendo del minimo garantito.

PIZZIGATI ricorda che quando si è comunicato alle OO.SS. dell’abilitazione ai tavoli francesi dei giovani croupier, è sorto un problema.

PEPE chiede di sapere se il premio di produzione è bloccato.

PAGAN (Casinò) spiega che si stanno riscrivendo con i sindacati gli aspetti organizzativi.

PIZZIGATI dice che si stanno ricontattando/rinegoziando i vari aspetti della società.

Alle ore 12.40 entra D’Anna.

PIZZIGATI dice che Casinò di Venezia è un’azienda che parla molto con i sindacati. Trova utile che venga costituita una RSU aziendale; invece ci sono al tavolo delle trattative circa 40 persone, molte sigle sindacali, ed è presente conflittualità tra le sigle sindacali stesse. Pizzigati ribadisce che in azienda si sta ricontattando tutto, a partire da certi privilegi che si dimostrano fuori luogo. Spiega che si stanno chiudendo le convenzioni che erano prima in atto, con tutti, valutando la loro ottimizzazione e/o opportunità. Inoltre, si vorrebbe creare una rete sul ticketing. Si stanno investendo anche delle somme per risolvere le patologie legate al gioco.

CENTENARO chiede chiarimenti sul rapporto Casinò di Venezia/ACTV visto che ACTV fa pubblicità per i Casinò della Slovenia.

PIZZIGATI risponde che con ACTV si stanno stipulando degli accordi per cui sui loro spazi ci sia solo la pubblicità del Casinò di Venezia. Dice che si sta per andare a fare pubblicità del Casinò veneziano a Montecarlo. Pizzigati da alcune delucidazioni sul marchio del Casinò di Venezia che c’è a Malta. Si stanno facendo delle cause a tutti i Casinò del mondo che usano impropriamente il nome Venezia (ad eccezione del caso di Las Vegas). Si stanno studiando delle strategie promozionali a livello mondiale.

Alle ore 12.49 entra Rosa Salva.

PAGAN (Casinò) dice che si è cercato di sistemare con razionalità il cuore operativo dell’azienda. Illustra una serie di informazioni sul marketing della Casa da Gioco e parla delle sponsorizzazioni nel campo dell’arte, della musica e dello sport; lo scopo è utilizzare nel più proficuo dei modi le sponsorizzazioni ed il marchio del Casinò. Pagan fa notare la correlazione tra spese di marketing ed ingressi al Casinò, illustrando le positive dinamiche che si sono avviate recentemente in questo campo. Descrive l’organico del Casinò di Venezia, con il recente ingresso di 3-4 dirigenti dedicati a ruoli specifici; c’è dirigente in capo alla direzione giochi. Pagan conclude illustrando, anche con bozzetti, le future strategie che si metteranno in atto per fidelizzazione della clientela, nazionale e internazionale.

DEI ROSSI interviene sul patto di stabilità legato alla recente finanziaria. Parla della convenzione con Casinò di Venezia, valutando se ci sono delle correzioni migliorative nei rapporti economici tra Comune e Casinò. Accenna ad alcune osservazioni recentemente fatte dal Vice Sindaco in merito agli introiti del Casinò e parla del bilancio di previsione del Comune. Conclude dicendo che non c’è nessun nesso tra i trasferimenti erariali ed i trasferimenti del Casinò di Venezia.

Il Presidente FILIPPINI, in assenza di altri interventi, ringrazia la direzione di Casinò di Venezia per l’utilità delle informazioni che hanno dato alle Commissioni congiunte. Di concerto con il Presidente MAZZONETTO dichiara conclusa la seduta alle ore 13.05.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 05-05-2006 ore 00:00
Ultima modifica 05-05-2006 ore 00:00
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