III Commissione - Verbale

Ordine del giorno della seduta

1. Programmazione sanitaria. Illustrazione evoluzione servizio
2. Rete ospedaliera veneziana. Situazione in atto e prospettive

Verbale

Alle ore 17.20 il Presidente della III Commissione Consiliare Danilo Corrà, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta, sottolineando che l’importanza della trattazione della Programmazione sanitaria trae origine dall’evoluzione del servizio di questi ultimi tempi e dalle varie mozioni presentate in merito dai Consiglieri. Ricorda che in Consiglio comunale è stata approvata una mozione relativa strettamente alla parte sanitaria, come integrazione al Piano di zona dei Servizi Socio Sanitari. Inoltre c’è un’ altra tematica importante da affrontare relativa alle risorse necessarie per la salute e la sanità. Quindi da la parola al Sindaco Cacciari

CACCIARI spiega che la Programmazione Sanitaria è stata incardinata nella struttura del Gabinetto del Sindaco in quanto intende seguire in prima persona l’evolversi delle attività con particolare riguardo a quelle che necessitano del confronto e del coinvolgimento con l’ASL. Infatti le relazioni con l’ASL sono complesse. Informa che non vi sarà alcun smantellamento del settore sanitario del Comune. L’Ufficio della Programmazione sanitaria ha lavorato bene, perciò verrà potenziato e valorizzato. Quindi descrive le priorità: 1) qualificazione della rete ospedaliera, tra nuovi insediamenti (Mestre) e la necessità di mantenere saldi quelli esistenti (Venezia), puntando su reparti di assoluta eccellenza. C’è in programma anche la riorganizzazione dell’Ospedale civile e del padiglione Jona; 2) costruzione della rete dei distretti e incremento delle strutture d’assistenza alternative al ricovero, da realizzare insieme alle Municipalità e attraverso un confronto con l’ASL. Si deve puntare anche allo sviluppo della medicina di gruppo, dei medici di base con presidi territoriali e dei medici associati. Evidenzia che ci sono alcune emergenze come la questione della psichiatria. È stato chiesto anche un commissariamento sanitario ma il confronto con l’ASL è difficile. Anche l’ASL ha dei problemi finanziari e l’Azienda opera in economia. Per realizzare tutti i programmi previsti vanno proseguiti e potenziati gli interventi ed i progetti già avviati ( indagini epidemiologiche, Città Sane , COMEFARE , mappe della salute)

MURER evidenzia che la psichiatria è un punto critico per la città, soprattutto per Mestre. Infatti nei Piani di Zona c’è una buona integrazione tra ASL e Amministrazione comunale, tranne per la psichiatria. Informa che in merito alle persone non autosufficienti la Regione da indicazioni nuove, perciò sarà necessario rivedere i piani di zona. Le risorse sono incrementate ma sono aumentate anche le richieste di contributo. Va affrontato anche il tema delle strutture residenziali che rappresentano punti di sollievo per l’ospedale e per i parenti dell’ammalato. Si sta cercando anche di assicurare un presidio sanitario territoriale per molteplici necessità. Per quanto riguarda i distretti sanitari c’è sintonia con l’ASL ma ci sono problemi di sedi e di attività. Il Distretto di Mestre Sud e le isole presentano le maggiori criticità. E’ necessario che l’ASL stanzi delle risorse sulla medicina di gruppo e sui medici associati. Inoltre la Regione tende ad orientarsi verso accorpamenti sovra-regionali che potrebbero però portare elementi di criticità

CORRA’ conferma che l’ASL sarà invitata in Commissione per un confronto sulle complesse tematiche di interesse comune

CONTE ritiene che la trattazione delle mozioni abbia potenziato e valorizzato la programmazione sanitaria. Ora è necessario verificare i risultati.

MIATELLO osserva che la programmazione sanitaria ha poco personale e carenza di risorse. Per attuare il piano sanitario è necessario che l’Amministrazione comunale investa molto. Importante anche un confronto con l’ASL sull’accordo di programma. Chiede una verifica sull’attuale situazione sanitaria

TURETTA FABIANO ritiene che in ambito sanitario l’indirizzo politico debba essere ben distinto dalla funzione tecnica. In merito al personale è necessario creare un sistema di qualità e professionalità

GRUARIN chiede chi sia il referente per le Municipalità in campo sanitario

CACCIARI risponde che le Municipalità devono rapportarsi con il Gabinetto del Sindaco e con l’Assessore competente. E’ importante che ci sia un tavolo unico di confronto, in quanto si tratta di temi che non possono essere frammentati.

CALLIGARO fa presente che all’interno della organizzazione sanitaria del Comune si possono superare certe criticità definendo progetti ed obiettivi. E’ importante continuare con il progetto Città Sane. La sanità deve essere affrontata anche a livello di Municipalità perciò saranno organizzati incontri con i Delegati. Ci sarà anche un incontro con il Direttore dell’ASL per affrontare i temi della medicina di gruppo. Dichiara di aver trovato una buona professionalità all’interno dell’ufficio programmazione sanitaria.

Alle ore 18.30, il Presidente passa al 2° punto dell’ordine del giorno, dando la parola al Consigliere Mazzonetto

MAZZONETTO evidenzia che nei Piani di Zona non sono state affrontate alcune tematiche come la situazione ospedaliera. Considera prioritario garantire i servizi ospedalieri, attraverso anche un potenziamento dell’ospedale civile. Chiede informazioni sull’ospedale del Lido.

TURETTA FABIANO ritiene che vadano potenziati i distretti per rendere più efficienti gli ospedali e per evitare richieste di ricovero psichiatrico. Infatti c’è un esubero di domande di ospedalizzazione perché manca un filtro adeguato. Comunque l’ospedale resterà il nucleo della sanità locale ed un riferimento sul territorio. Inoltre non è importante solo il numero dei posti letto ma anche la loro specificità. Sottolinea che il livello di servizi sanitari forniti dall’Ospedale Civile è sicuramente sovradimensionato rispetto alle necessità della popolazione. Chiede un’azione politica da parte del Sindaco in quanto c’è l’ipotesi di creare un unico polo cardiochirurgico a Treviso con l’accorpamento dell’asse Venezia — Treviso- Belluno. Segnala la mancanza di assunzione di giovani medici. C’è anche una penuria di infermieri perché manca una residenza per loro a Venezia

CONTE nota un incremento di esigenze e necessità sanitarie da parte della popolazione. Ritiene che la Consulta per la tutela della salute, il cui compito è molto importante perché media l’attività del Sindaco, vada reintegrata, in quanto l’Amministrazione comunale non può avere contatti con troppe associazioni. In merito alla psichiatria la situazione è grave. Importante anche considerare il servizio infermieristico e le badanti. E’ necessario creare una rete di assistenza che aiuti a migliorare la qualità della vita. E’ favorevole all’incardinamento della programmazione sanitaria nelle competenze del Sindaco

MAZZONETTO evidenzia che lo scavalco di Venezia rispetto a Mestre è dovuto alla specificità del territorio. Comunque il primariato a scavalco rappresenta una demotivazione per gli operatori. Inoltre va salvaguardata la specificità

MIATELLO chiede informazioni sulla questione dell’ospedale di Venezia e sulla rete ospedaliera in genere. Auspica una continuità territoriale e temporale di cura per creare una funzionalità sanitaria maggiore

TOSO ricorda di aver chiesto un servizio di fisioterapia domiciliare, ma non ha ottenuto risposte. Data la diminuzione dei servizi sanitari è necessario definire i metodi e gli ambiti dove lavorare. Trova importante la Conferenza dei Sindaci ma è prioritario ragionare per livelli di piani

CORRA’ dichiara che il dibattito odierno è l’avvio di una serie di incontri sulle tematiche in oggetto. Programmare in materia sanitaria significa anche avviare una serie di confronti pragmatici con l’ASL sulle cose da fare

CACCIARI dichiara che le questioni in oggetto sono oggetto di una negoziazione concertata con l’ASL. Informa che l’ASL è disponibile ad un incontro con la Commissione. Considera importante la creazione di una rete di medicina di gruppo per definire le priorità e come supporto a ospedali e distretti. Per quanto riguarda il Giustinian ritiene che la sua funzione potrebbe essere ripensata, pensando alla possibilità di trasformarlo in residenza sanitaria assistita. L’ospedale al mare potrebbe diventare un presidio sanitario. L’ospedale di Venezia non potrà restare un doppione di quello di Mestre, ma dovrà modificarsi, puntando il suo futuro sulle eccellenze e sulle specializzazioni non sulla quantità dei posti letto. Il disegno di trasformazioni c’è,ora si tratta di passare alla fase attuativa

Alle ore 19.00, esaurito l’ordine del giorno, il Presidente dichiara sciolta la seduta

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