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I Commissione - Verbale

Seduta del 01-07-2005 ore 11:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Tiziano Treu, Piero Rosa Salva, Antonio Stifanelli, Giorgio Chinellato, Fabiano Turetta, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Danilo Corrà, Giovanni Azzoni, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Antonio Stifanelli, Patrizio Berengo, Silvia Spignesi, Giovanni Azzoni, Giacomo Guzzo, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Bruno Lazzaro, Ezio Oliboni, Sebastiano Bonzio, Paolino D'Anna (sostituisce Giorgio Chinellato)

 

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della mozione presentata dal consigliere Giovanni Azzoni con oggetto:" Sostegno agli uomini della Polizia di Stato". N. d'ordine 40

Verbale

Alle ore 11.20 il presidente Patrizio Berengo, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta della commissione e dà la parola al consigliere Azzoni per l’illustrazione della mozione.

AZZONI spiega che la proposta di mozione scaturisce dalla lettura degli articoli di stampa in merito alla sentenza che ha condannato definitivamente dei funzionari ed agenti della Polizia di Stato in servizio nella città di Venezia. La sentenza riguarda persone che nel corso del loro lavoro hanno dimostrato notevole capacità investigativa riuscendo a debellare la “mafia del Brenta”. Da sempre in questa attività esistono delle zone d’ombra ed alcuni personaggi sono però indifendibili, ma altri (il dott. Palmosi) devono essere difesi. Nessuno può sovvertire una sentenza della magistratura ma chiedo che se il Consiglio comunale può intervenire aiutando il Palmosi, allora proviamo a prendere posizione. Sono disponibile a discutere per cambiare alcuni passaggi della mozione.

BERENGO sostiene che esprimere la solidarietà va bene ma bisogna ponderare attentamente la cosa perché noi rappresentiamo la città di Venezia e non noi stessi.

Alle ore 11.25 entra la consigliera Spignesi.

FILIPPINI chiede la sospensione della riunione perché il documento che uscirà dalla riunione della Commissione dovrebbe avere il voto favorevole unanime e quindi avere anche la presenza del consigliere Casson.

GUZZO dichiara di essere favorevole a presentare una mozione di sostegno alle forze dell’ordine ma non facendo nome e cognome di persone bensì coinvolgendo i rappresentanti della Polizia e dei Carabinieri.

OLIBONI concorda con l’intervento di Guzzo perché fare nomi senza conoscere esattamente le motivazioni della sentenza.

D’ANNA considera positivo l’affermazione del consigliere Azzoni di aver presentato un testo steso di getto. Concorda per il rinvio.

STIFANELLI dicendosi d’accordo per il rinvio dell’esame del testo della mozione, afferma che il dott. Casson in questa sede è solo un consigliere al pari degli altri; facciamo una valutazione di merito sull’opportunità, se condivisa da tutti, di esprimersi sulla sentenza. Ricorda a tutti alcuni comportamenti delle forze dell’ordine verso gli ultras del calcio o verso i manifestanti al G8 di Genova. Propone con fermezza di escludere i nomi dal testo della mozione.

BERTO concorda per il rinvio della discussione e chiede del tempo per poter valutare attentamente un documento che sarà la presa di posizione ufficiale della città in merito ad una sentenza della magistratura.
Alle ore 11.40 esce la consigliera Spignesi.

REATO si unisce alla proposta di rinvio e suggerisce inoltre che nella prossima riunione ci possa essere il conforto della presenza del Segretario Generale o di un suo delegato per valutare l’opportunità di andare al voto su questo argomento.

MIATELLO chiede se in tutti i gradi di giudizio queste persone sono state condannate. Crede che su questo argomento il Consiglio comunale debba prendere posizione non in maniera generica e con tutta l’attenzione necessaria per tutelare la nostra istituzione. Questo documento potrebbe essere votato anche a maggioranza;trova corretto informarsi per decidere ma di non proporre un documento generico per accontentare tutti. I punti finali del documento sono molto chiari: si dà un giudizio molto positivo alla persona del dott. Palmosi, si propone di indire un dibattito pubblico sull’argomento e non trova troppo corretto che sia il Consiglio comunale a farlo. L’ultimo punto della proposta potrebbe essere riscritto.

BERENGO concorda con l’intervento del consigliere Reato sulla presenza del Segretario Generale ma non sull’assenza del consigliere Casson.

LAZZARO propone di avere il testo del documento prima di discuterlo in Commissione.

BERTO ricorda che in commissione come in consiglio esistono tutti i consiglieri con pari dignità.

BONZIO concorda nel rinviare la riunione ed é convinto che nessuno chiederà di scrivere cose contrarie alla sentenza. Ritiene importante che su questo argomento si raggiunga l’unanimità, di contro, allora è bene che ciascuno si pronunci autonomamente.

BERTO dichiara che se fosse necessario votare ora, lo farebbe come atto di buona fede.

OLIBONI pensa che il parere del segretario generale sia di grande supporto per la nostra discussione.

GUZZO propone di considerare oltre che la posizione del dott. Palmosi anche la famiglia del dott. La Barbera.

MIATELLO ritiene che il Consiglio comunale possa esprimersi su questo argomento. Diversa è la posizione delle forze dell’ordine da quella dei dimostranti. Il sentimento della città viene interpretato dal Consiglio comunale, questa è la responsabilità dei consiglieri.

BERENGO ritiene, dagli interventi ascoltati, di poter proporre il rinvio della discussione e di invitare il consigliere Azzoni di incontrarsi con il consigliere Casson per poter presentare in commissione un documento che raccolta il possibile consenso di tutti.

AZZONI prende atto che alcuni capigruppo avessero dato il loro assenso alla mozione quando è stata presentata e che oggi è venuto a mancare. Ricorda che l’incontro con Casson risolverà solo il lato “tecnico” della mozione ma che rimarrà in piedi il significato politico sul quale si dovrebbe trovare l’unanimità.

BONZIO ricorda che le perplessità che aveva espresso leggendo il testo della mozione sono state avvalorate dopo un confronto con il consigliere Casson.

STIFANELLI concorda nel favorire una discussione in Consiglio; ritiene importante attendere le motivazioni della sentenza per poter dare un giudizio e ritiene di dover affermare la propria indipendenza dal gruppo politico nell’esprimere il proprio voto. Ritiene positivo lo sforzo del consigliere Azzoni di voler raggiungere l’unanimità dei consensi sulla mozione.

Alle ore 12.15 esce il consigliere D’Anna.

BERTO l’importante della mozione sarà l’efficacia che avrà in città. Il termine “triste pagina” è posta nella mozione perchè è stato condannato, secondo il consigliere Azzoni, ingiustamente, mentre afferma che la tristezza esiste per il solo fatto che degli agenti dell’ordine sono stati accusati

AZZONI afferma di aver annotato i concetti espressi dai consiglieri e che saranno motivo di confronto con il consigliere Casson nella stesura delle eventuali modifiche al testo della mozione.

Alle ore 12.20 il presidente Berengo dichiara chiusa la riunione non essendoci altro consigliere ad aver chiesto di intervenire.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 22-08-2005 ore 00:00
Ultima modifica 22-08-2005 ore 00:00
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