Seduta del 14-03-2006 ore 12:00
Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Ivano Berto, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Anna Gandini, Roberto Turetta, Giorgio Reato, Bruno Filippini, Danilo Corrà, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Claudio Borghello, Giorgio Chinellato, Giovanni Salviato, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto, Consigliere Sebastiano Bonzio, Consigliere Giovanni Salviato
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.25 il presidente Oliboni, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta e comunica che è stata consegnata la documentazione richiesta dalla Commissione in una precedente riunione, ritenendo quindi la proposta meritevole di esame dà la parola all’assessora Rumiz per l’illustrazione del primo punto all’ordine del giorno.
RUMIZ ritiene che gli approfondimenti preparati dagli uffici permettano di verificare la congruità della proposta di vendita e fuga anche la preoccupazione esternata dalla Commissione sull’eventuale possibilità di cambiare la destinazione d’uso del locale. Rende noto che anche la municipalità è stata interessata all’uso del magazzino e non lo ha trovato utile.Comunica anche che sarà predisposto un piano di dismissioni di beni di poco valore per il Comune ma importanti per i cittadini richiedenti in modo tale da mettere la Commissione nelle condizioni di valutare appieno le proposte.
BASSETTO integra il programma illustrato affermando che per l’isola di Pellestrina verrà portato in Commissione uno specifico elenco di proposte. Ricorda che non è possibile stabilire un criterio valido per tutte le situazioni perchè spesso si prospettano più soluzioni percorribili. L’esempio può essere un bene venduto all’asta che non trova nessun offerente con la conseguenza che il prezzo deve essere ribassato svilendo così il possibile maggior incasso per il Comune.
SALVIATO considerando quanto emerge dalla documentazione fotografica ritiene che le condizioni del magazzino non siano tanto dissimili da quelle dei magazzini in Venezia; probabilmente con poca spesa il locale può essere riattato ad altro uso aumentandone il valore.
RUMIZ ripete che le modalità di vendita possono essere o la trattativa ad evidenza privata oppure l’asta pubblica. Il secondo caso ha delle regole che devono essere rispettate ed onerose per il Comune e non è detto che ci possa essere un maggior utile.
MAZZONETTO chiede se il locale è affittato, per quale importo e propone l’invio della proposta di deliberazione in Consiglio per la discussione.
BERTO chiede se il magazzino è nel pieno possesso dell’Amministrazione oppure se è parte di un lascito o eredità.
BASSETTO risponde che il bene è nel pieno possesso del Comune.
Il presidente Oliboni prende atto del dibattito e licenzia la proposta per la discussione in Consiglio, dà quindi la parola al consigliere Bonzio per una breve illustrazione del secondo punto.
BONZIO dichiara che l’assessora nella risposta scritta ha già fugato in parte i timori espressi nell’interrogazione, prende atto che in bilancio comunale non sono previste entrate derivanti dalla vendita delle case ma continua ad esistere la possibilità di vendere le case in terraferma; pregiudizialmente non si dichiara contrario ma chiede se queste operazioni risultino vantaggiose per il Comune e per i cittadini. Ricorda che il Comune non riesce a vendere al comune di Spinea le case assegnate ai residenti veneziani. Cita un documento del partito DS dove proprio l’assessora Rumiz indica l’antieconomicità della vendita delle case pubbliche.
RUMIZ dichiara che è suo metodo rispondere comunque per iscritto alle richieste dei consiglieri, afferma che questa Amministrazione non ha nel suo programma la vendita ne’ diretta ne’ con le cartolarizzazioni del patrimonio abitativo; se ci saranno vendite saranno solo verso gli inquilini affittuari e solo per case che siano diventate antieconomiche per la loro gestione e comunque gli utili verranno reinvestiti per il potenziamento del patrimonio nel centro storico dove è molto alta la domanda.
BASSETTO illustra brevemente le modalità di dismissione che non sono semplici e devono essere condivise e approvate dal Consiglio comunale. Comunica che è stata fatta un’analisi sul patrimonio e ci sono circa 200 appartamenti che potrebbero essere venduti.
Alle ore 13.08 esce il consigliere Chinellato ed alle ore 13.15 entra il consigliere Borghello.
OLIBONI chiede al consigliere Bonzio se è soddisfatto della risposta ricevuta e ricorda che il consigliere Lastrucci aveva proposto di formulare un ordine del giorno a supporto dell’attività dell’assessora Rumiz per modificare la legge regionale sui criteri di vendita.
BONZIO si ritiene soddisfatto per la risposta esauriente ma ritiene che l’ipotesi di vendita non sia rispondente agli interessi dei cittadini veneziani.
Il presidente, esaurito il secondo punto, dà la parola al consigliere Salviato per l’illustrazione del terzo punto all’ordine del giorno.
SALVIATO riconosce la tempestività della risposta dell’assessora ma ritiene opportuno un intervento per far sì che le acque in prossimità del Forte Marghera possano essere frequentate dai vogatori amatoriali cosi come succede in prossimità dell’Arsenale.
RUMIZ chiarendo che il Forte non è ancora di proprietà del Comune spiega che all’interno ci sono delle aree precluse al pubblico e che quindi la guardiania non potendo controllare se non l’accesso carrabile, correttamente invita i vogatori a non solcare quelle acque.
OLIBONI chiede al consigliere Salviato se è soddisfatto della risposta ricevuta.
SALVIATO si ritiene soddisfatto della risposta e ripete l’invito all’assessora a verificare la possibilità del transito acqueo.
Esaurita la trattazione dell’argomento, il presidente Oliboni ridà la parola al consigliere Salviato per l’illustrazione del quarto punto.
SALVIATO spiega che si tratta dell’isola a lato del ponte della Libertà dove sono state installate delle strutture in occasione della Biennale. Dopo è stato tolto il piccolo pontile in legno e sono rimaste le strutture dell’opera artistica.
Chiede se è possibile intervenire per ripristinare lo stato dell’isola anche se non è di proprietà comunale.
RUMIZ conferma che la proprietà è demaniale, la struttura è dell’artista Marco Stelli; rende noto di aver scritto sia al Demanio che alla Biennale per provvedere alle necessità.
BORGHELLO chiede se è intenzione del Comune acquisire quell’isoletta.
RUMIZ risponde che il Comune pensava di realizzare la stazione di spinta e pompaggio dell’acquedotto che serve il centro storico; poiché l’Amministrazione ha modificato i suoi programmi, l’isola non interessa più.
Alle ore 13.40 il presidente Oliboni, dopo aver constatato che nessun commissario si è iscritto a parlare, dichiara chiusa la seduta.
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