Seduta del 20-02-2006 ore 12:00
congiunta alla VIII Commissione
Consiglieri componenti le Commissioni: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Fabio Muscardin, Carlo Pagan, Alessandro Maggioni, Giorgio Chinellato, Anna Gandini, Michele Mognato, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Roberto Turetta, Bruno Filippini, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Danilo Corrà, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Felice Casson, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Raffaele Speranzon, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Gianfranco Bettin
Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Ivano Berto, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Giovanni Salviato, Fabio Muscardin, Giorgio Chinellato, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Ezio Oliboni, Cesare Campa, Alberto Mazzonetto, Sebastiano Bonzio, Giuseppe Toso (sostituisce Silvia Spignesi)
Altri presenti: Assessore Mara Rumiz, Direttore Luigi Bassetto,Luciano Pomoni Consigliere di Amministrazione dell'Istituzione
Ordine del giorno della seduta
Alle ore 12.20 il presidente Ezio Oliboni, di concerto con il presidente dell’VIII Commissione Alberto Mazzonetto, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta ed esprime il suo rammarico per l’assenza del presidente dell’istituzione che non sarebbe dovuto mancare in occasione di questa riunione.
CHINELLATO ritiene grave l’assenza del presidente dell’istituzione in quanto si tratta di una struttura importante per il Comune ed è un incarico molto delicato per la città.
D’ANNA si associa all’intervento del presidente Oliboni anche sono presenti l’assessora Rumiz ed il direttore dell’istituzione Bassetto.
MAZZONETTO si associa agli ultimi interventi e fa notare che non si è mai incontrata la direzione dell’istituzione, sembra una mancanza di sensibilità istituzionale da parte del presidente Santillo e di questo comportamento si dovrebbe rendere edotto il Sindaco.
Alle ore 12.30 entra il consigliere Guzzo.
CAMPA chiede di verificare cosa significa l’assenza del presidente è cioè se questa assenza impedisca alle commissioni di svolgere il loro lavoro causando di conseguenza un danno per le finanze del Comune.
OLIBONI fa presente che i lavori della commissione sono vincolati anche dal calendario dei lavori del Consiglio comunale; per questo motivo la riunione doveva tenersi comunque in questa giornata.
CAMPA obbietta che ci sono delle regole da rispettare forse più delle correttezze dei comportamenti istituzionali.
LASTRUCCI ricorda ai commissari che altre volte le commissioni hanno analizzato e discusso dei bilanci di previsione delle istituzioni senza che fossero presenti i presidenti. Non condivide nel continuare la polemica ed invita a procedere sull’ordine del giorno.
CONTE ritiene importante la presenza del presidente ma, dato che è presente il consigliere di amministrazione Luciano Pomoni in rappresentanza di tutto il consiglio invita i commissari a procedere nei lavori. La mancata analisi del bilancio di questa istituzione rischia di falsare la decisione di approvare dei trasferimenti di risorse per la sua attività. Sicuramente ci sarà un’altra opportunità di incontro per un probabile assestamento di bilancio.
BONZIO fa notare che è difficile per una persona partecipare ad una riunione se non viene invitata e pertanto trova non corrette le affermazioni sulla presunta latitanza del presidente dell’istituzione.
Alle ore 12.40 esce il consigliere Salviato.
OLIBONI prende atto di quanto emerso dal dibattito e impegna la commissione per una prossima riunione con il consiglio di amministrazione di Abitare Venezia e dà la parola all’assessora Rumiz.
RUMIZ concorda sul disagio che i consiglieri hanno espresso per l’assenza del presidente ma ritiene che la presenza del consigliere Pomoni e del direttore Bassetto possano non solo rappresentare l’istituzione ma anche rispondere con precisione alle eventuali domande dei commissari. Ricorda inoltre che il bilancio dell’istituzione deve corrispondere ed essere in sintonia con quanto decide il Comune in merito alla gestione delle risorse. Trova corretta la posizione dell’Amministrazione comunale di portare all’esame dei consiglieri non solo il bilancio dell’ente ma anche il dettaglio di quello delle istituzioni. La presenza dell’onorevole Campa fa sottolineare che il problema della casa è un problema che è sentito da tutte le parti politiche, la VII commissione ha spesso trattato la tematica della casa. Per l’istituzione non è semplice gestire il problema in questo momento: ristrutturazione delle competenze con l’evidente modifica dell’organico e riduzione delle risorse. Già in Settembre 2005 la Giunta ha approvato una ristrutturazione delle competenze. L’ipotesi è di creare un ramo d’azienda che tratti tutte le partite sulla casa, snellendo così l’assetto societario e semplificando i rapporti con l’utenza. La natura giuridica di questa società è allo studio della Segreteria Generale per dover corrispondere alle norme europeee in vigore.
Alle ore 12.50 esce il consigliere Conte.
MAZZONETTO fa presente che il bilancio per l’anno 2005 non è stato approvato, così come non è stato discussa la partita nell’assestamento di bilancio; come gruppo consiliare della Lega è stato chiesto di verificare i bilanci del 2004 e del 2005.
BONZIO ritiene condivisibile il nuovo assetto per operare le manutenzioni delle abitazioni, esprime la preoccupazione che in questo periodo non ci sia un governo della situazione e chiede pertanto che venga predisposto un incontro con tutti i soggetti interessati a questo problema per conoscere il dettaglio del concerto che l’Amministrazione ritiene di attuare. Ricorda ancora l’intervento del consigliere Toso in Consiglio comunale sulla necessità di adeguare tutte le strutture comprese le case comunali alle esigenze dei diversamente abili.
LASTRUCCI chiede delucidazioni sulle spese di affitto della sede dell’istituzione.
POMONI motiva l’assenza del presidente e si scusa a nome suo e precisa che è stato il presidente dell’istituzione a chiedergli di partecipare alla riunione delle commissioni. Il consiglio di amministrazione si è posto la questione dei bilanci degli anni precedenti, rammenta che nel 2005 l’istituzione aveva presentato una proposta di bilancio non coerente alle indicazioni dell’Amministrazione con richieste superiori alle disponibilità dedicate dal bilancio comunale. Anche per questo bilancio si è riproposta la stessa questione ma si è deciso di costruire una proposta conforme ai criteri dettati dal Municipio. Conseguentemente si è deciso di imputare la spesa di 3 milioni di euro per il centro storico e 2,5 milioni per la terraferma.. Nella spesa si è deciso di intervenire direttamente per i lavori di importo inferiore ai 20.000 euro e di affidare ad Edilvenezia i lavori di importo superiore, questo per il centro storico; per la terraferma bisogna verificare il metodo di approccio al problema della manutenzione continuando ad affidare alle ditte di fiducia i lavori di importo inferiore ai 20.000 euro.
BASSETTO risponde alla domanda del consigliere Lastrucci precisando che attualmente l’affitto costa 180 milioni di Lire per circa 200 mq., si impegna a fornire al consigliere la copia del contratto con la relativa planimetria; ricorda che molte cifra del bilancio riguardano partite di giro come le spese per il personale di ruolo. Tra queste specifica che 10 persone seguono il settore delle attività di manutenzione e consegna alloggi mentre 3 unità dipendenti da una cooperativa seguono i rapporti col pubblico.
MAZZONETTO chiede quanto personale sia in forza all’istituzione e quanti di questi siano pagati dal Comune. Evidenzia che la voce descritta come servizi sia aumentata notevolmente, riprende l’intervento di Pomoni riferito alla difficoltà di avere il bilancio di Abitare Venezia.
BASSETTO indica in 26 unità l’organico dipendente ed il rimanente a carico dell’istituzione, riprende il precedente intervento per ribadire la mancanza di responsabilità dell’istituzione sul bilancio 2005; pone la questione della certezza dei trasferimenti che quest’anno hanno comportato la possibilità di presentare un bilancio confacente alle necessità. Insiste nel ribadire che l’anno 2005 il Comune ha effettuato un trasferimento irrisorio con il quale non era possibile predisporre alcuna attività. Afferma che come direttore non intenderà rinnovare il rapporto con la cooperativa in quanto le professionalità espresse possono essere regolate da un rapporto diretto con il Comune. Cita il 1.350.000 euro di spese a fronte di un’entrata di circa 7 milioni con il parallelo lavoro di assistenza agli sfrattati. Rende noto che l’affitto medio per abitazione è di circa 135 euro al mese, precisa che l’introito degli affitti “UPPI” non viene descritto perchè viene introitato direttamente dal Comune.
CAMPA esprime stima per il direttore Bassetto ma evidenzia che quello presentato assomiglia ad un bilancio di un’impresa privata con molte spese e poche entrate. Chiede di avere il dettaglio delle spese e quanti soldi sono destinati all’aumento del patrimonio residenziale e quanti ad altri fini.
BASSETTO spiega che è evidente l’impostazione del bilancio sulle uscite poiché le entrate devono confluire direttamente sulle casse comunali per non sbilanciare i conti dell’ente. A fronte delle entrate ed uscite bisogna aggiungere l’entità dei mutui accesi; i 5 milioni destinati ai restauri servono a valorizzare il patrimonio residenziale.
BONZIO pone la questione del bilancio poliennale dell’istituzione e della qualità della spesa riferendosi al numero di appartamenti recuperati all’affitto. Ricorda che c’è stato un anno dove il Comune non è riuscito a recuperare nessun appartamento per darlo in affitto. Ora si può affermare che l’istituzione ha lavorato bene anche se manca ancora la possibilità di soddisfare le graduatorie comunali per le assegnazioni di alloggi.
Alle ore 12.45 escono i consiglieri Campa e D’Anna.
OLIBONI esprime la soddisfazione per il buon lavoro svolto dalla commissione, ritiene necessario che le riunioni su questo argomento vengano intensificate per dar modo ai consiglieri di avere risposte immediate sui molti problemi che investono la questione casa.
Alle ore 13.50 il presidente dichiara chiusa la seduta e, recependo le risultanze del dibattito, licenzia la proposta di deliberazione per la discussione in Consiglio comunale.
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