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II Commissione - Verbale

Seduta del 24-06-2005 ore 11:30

 

Consiglieri componenti la Commissione: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Antonio Stifanelli, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Silvia Spignesi, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Alfonso Saetta, Giorgio Reato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Maria Paola Miatello Petrovich, Giuseppe Toso, Alessandro Maggioni, Claudio Borghello, Antonio Stifanelli, Franco Ferrari, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Vittorio Pepe, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Antonio Cavaliere, Ezio Oliboni, Sebastiano Bonzio, Fabio Muscardin (sostituisce Giovanni Salviato), Giacomo Guzzo (sostituisce Alfonso Saetta)

 

Altri presenti: Direttore Generale Vincenzo Sabato, Segretario Generale Enrico Zola, Giampietro Capogrosso, Patrizio Berengo, Franco Conte

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Analisi emendamenti alla proposta di deliberazione "Combinato disposto di cui agli artt. 42, 2° comma, lett. M) e 50, 8° comma del D.lgs 18.08.2000 n. 267 - Indirizzi al Sindaco " PD 2005. 1876 ;

Verbale

Il Presidente FILIPPINI alle ore 12.00 dichiara aperta la seduta. Da la parola a Stifanelli.

STIFANELLI, prima che s’inizi a trattare il punto 1) OdG, parla di VESTA, dei passivi della società. Ritiene si debba intervenire sull’impianto dell’azienda, approfondendo l’analisi dei conti consuntivi.

FILIPPINI, rispondendo a Stifanellli, informa i presenti che dopo il 15 luglio si possono analizzare, in Commissione, i conti consuntivi delle aziende del Comune. Introduce il punto 1) all’OdG, ovvero l’analisi d’emendamenti alla PD 2005.1876. L’unico emendamento da analizzare è quello del Consigliere Baratello, il cui testo è distribuito ai presenti. Filippini da la parola a Baratello perché illustri l’emendamento.

BARATELLO illustra l’emendamento n. 1 che ha sottoscritto, unico emendamento che sarà oggi analizzato. Elenca alcune premesse che potrebbero essere inserite nel valutato della proposta di deliberazione. L’emendamento prevede che nel dispositivo della delibera sia inserito un nuovo capoverso, l’1 – bis, che sintetizza due cose: le nomine di chi ricopre cariche nelle aziende sono fiduciarie; con l’elezione del nuovo Sindaco si azzerano le cariche fatte nella precedente Consiliatura. Nel dettaglio, il capoverso 1 – bis prevede che sia inserita negli statuti societari la seguente disposizione: “I rappresentanti in seno al Consiglio d’Amministrazione ed al Collegio Sindacale, in quest’ultimo caso anche i membri supplenti, di competenza del Comune di Venezia rivestono carattere fiduciario, così come contemplato dagli artt. 2449 e 2450 del codice civile, del Comune stesso e perché si deroga la nomina all’assemblea nel senso che dette nomine non sono di competenza dell’assemblea dei soci e decadranno, anche se di durata triennale, contestualmente all’elezione del Sindaco della Città di Venezia”.

SABATO propone che dell’emendamento appena presentato da Baratello si utilizzi solo il nuovo capoverso 1 – bis, e non le premesse che potrebbero essere inserite nel valutato della proposta di deliberazione.

ZOLA concorda con Sabato che si tolga dall’emendamento le premesse da inserire nel valutato della PD 2005.1876; per il resto, il capoverso 1 – bis, sostiene che ci può stare, non vede problemi giuridici, semmai è un di più rispetto alla deliberazione iniziale, un rafforzamento.

MAGGIONI ha necessità di capire bene cosa vuol dire la definizione carattere fiduciario. Rileva quanto già detto nelle precedenti sedute, ovvero che ritiene sia da mettere al primo punto (nelle nomine e loro revoche) la competenza e la professionalità, al secondo punto il carattere fiduciario. Chiede delucidazioni se l’applicazione della deliberazione mette in difficoltà i Consigli d’Amministrazione delle società. Domanda se è possibile far dimettere anche i Collegi Sindacali e cosa succederà nelle società partecipate.

ZOLA spiega gli artt. 2449 e 2450 del codice civile. Ricorda che giuridicamente la proposta di deliberazione è basata su principi.

MAGGIONI chiede conferma, qualora fosse adottato nella deliberazione l’emendamento proposto da Baratello, se con l’elezione del nuovo Sindaco decadono automaticamente le cariche.

FILIPPINI risponde a Maggioni che perché avvenga questo, prima si debbono modificare gli statuti delle società.

MIATELLO dice che è chiara la scelta indicata da Baratello. Specifica che, nel contenuto, è contraria all’emendamento. Ha notato che negli ultimi anni, in Comune di Venezia, la scelta fatta è di regolare il controllo sulle aziende. Trova che così si ridà in mano al potere politico la gestione, di fatto, delle società. Chiede dove si andrà a finire con questa logica. Miatello non è d’accordo che ogni tre anni, con il nuovo Sindaco, si cambi la situazione delle aziende. Sottolinea, chiedendo che venga messo a verbale, che “le aziende non possono essere messe in una situazione aleatoria”. Miatello manifesta riserve grossissime sulla proposta di deliberazione.

BORGHELLO, a nome del Gruppo Margherita, chiede al Presidente Filippini 5 minuti di sospensione.

FILIPPINI, alle ore 12.30, concede la sospensione richiesta da Borghello.

FILIPPINI alle ore 12.50, rientrati i Consiglieri che avevano chiesto la sospensione, dichiara ripresa la seduta. Da la parola a Borghello.

BORGHELLO chiede a Baratello di ritirare l’emendamento e di trasformarlo in ordine del giorno, da presentare in Consiglio Comunale lunedì 27 giugno 2005, data nella quale la PD 2005.1876 sarà discussa.

BONZIO ritiene di non aver ricevuto risposte politiche sulla deliberazione. Chiede spiegazioni sui termini fiducia e rapporto fiduciario. Trova fondamentale che le cariche siano basate sulla qualificazione dei soggetti da valutare. Dice che il rapporto fiduciario deve basarsi su competenze tecniche e sulla verifica del lavoro fatto nelle aziende e non sulla fiduciarietà partitica, cosa a cui Bonzio è contrario. Aggiunge che avrebbe piacere fosse presente in Commissione il Sindaco per questa deliberazione. Conclude dicendo che non ha ottenuto sinora risposta alle domande fatte.

BARATELLO prende atto delle richieste fatte da Borghello (ritiro emendamento, trasformazione in OdG da portare in Consiglio). Spiega che è entrato nel merito della deliberazione con l’emendamento per dare corpo a quest’atto, per poter migliorare uno strumento deliberativo. Si riserva di discutere in Consiglio Comunale dell’emendamento. Dice che non lo ritirerà, né lo trasformerà in ordine del giorno e che non capisce le ragioni della contrarietà a quanto ha oggi proposto in Commissione. Baratello fa notare che ha accolto la richiesta di Sabato e Zola per togliere le premesse all’inizio dell’emendamento, mantenendo solo il capoverso 1 – bis, con la correzione di una parola. Il testo corretto dell’emendamento viene distribuito ai Commissari. Il Consigliere chiude l’intervento dicendo che resta allibito per le richieste fattegli e che se ora ci sono questi problemi, per serietà sia cassata la proposta di deliberazione.

OLIBONI dice che la PD 2005.1876, nelle scorse sedute, sembrava accettata da tutti politicamente. Ora con le ultime richieste fatte in Commissione (ritiro dell’emendamento) gli sembra che il problema sia politico. Dice che bisogna avere il coraggio di dire se si vuole bocciare la deliberazione. Per quanto gli riguarda, Oliboni è favorevole ad approvare sia la deliberazione che l’emendamento proposto da Baratello.

AZZONI si dice d’accordo con Baratello. Parla dello sforzo per trovare un punto di contatto, d’accordo su questa materia. Dice che nella deliberazione c’è la responsabilità di chi la sottoscrive giuridicamente. Tecnicamente trova si possa votare a favore della PD 2005.1876 e che l’emendamento proposto sembra rafforzare la deliberazione. Il Gruppo Cittadini in Comune a cui appartiene, è d’accordo sul voto favorevole su quest’atto. Semmai il dubbio rimane sul termine rapporto fiduciario, termine che va sostanziato con i concetti di competenza e professionalità. Azzoni dice che il Consiglio Comunale dovrebbe dare, in questa direzione, altre indicazioni, perfezionando la deliberazione di Salini del 1999.

BARATELLO cita il Testo Unico a cui si fa riferimento nelle premesse della deliberazione e parla positivamente dei report semestrali che aziende devono fornire all’Amministrazione Comunale. Baratello dice che la fiduciarietà è legata alla competenza. Aggiunge che al Consiglio Comunale sfuggono alcune cose nel controllo sulle aziende. Trova che uno dei compiti del Sindaco è di affidarsi alle professionalità nelle società del Comune, evitando le perdite nei bilanci. Ribadisce che il suo intento, proponendo in Commissione ed in Consiglio l’emendamento, non è per fare speculazioni teoriche, ma dare “corpo e gambe” alla deliberazione.

MAGGIONI non ritiene condivisibile l’emendamento di Baratello e pensa che anche se fosse approvato, la sua attivazione (modifiche agli statuti) non arriverebbe in tempo utile perché il Sindaco Cacciari ne veda i frutti. Maggioni dice che l’emendamento da un indirizzo preciso, creando un automatismo diverso dalla proposta di deliberazione; questo vuol dire avere due prospettive politiche diverse. Maggioni è contrario all’emendamento perché questo fa ricadere in toto la responsabilità sul Consiglio d’Amministrazione delle società, responsabilità che forse è anche di chi ha la proprietà. Conclude dicendo che non trova corretto mettere in mano ad un futuro nuovo Sindaco la scelta di tutte le nuove cariche.

BORGHELLO chiarisce che sono stati sollevati problemi sulla PD 2005.1876, visto che è gia stata licenziata dalla Commissione e sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale; perciò non c’è un problema politico sulla deliberazione. L’emendamento di Baratello richiama lo spirito dello spoil system e questa sarebbe la prima applicazione in Italia. Borghello dice che solo adesso, in Commissione si è visto l’emendamento; ricorda che il suo Gruppo ha chiesto di trasformarlo in ordine del giorno da trattare in Consiglio per permettere una più ampia discussione, cosa questa che chiede tempi un po’ più dilatati. Ribadisce a Baratello la richiesta di ritirare l’emendamento, trasformandolo in ordine del giorno per il Consiglio.

CAVALIERE concorda che va chiarito il termine fiduciario. Crede che quest’emendamento serva proprio a questo Sindaco e pensa che ci stia nell’ottica del programma che Cacciari ha presentato. Non vede la necessità di trasformare l’emendamento in ordine del giorno.

PEPE dice che l’emendamento era già stato annunciato la scorsa seduta. Il linea di massima trova abbastanza sbagliata l’ottica dello spoil system, ma, a malincuore, trova che bisogna accettare la proposta di deliberazione ed anche l’emendamento.

BARATELLO dice che le premesse che sono contenute nella deliberazione si collegano all’emendamento che ha presentato e che c’è un parere del Ministero dell’Interno, sulla materia, cui tener conto.

BORGHELLO dice che in base al codice civile si può impugnare l’emendamento di Baratello.

BARETELLO non è d’accordo con Borghello per via degli artt. 2449 e 2450 del codice civile.

STIFANELLI chiede perché negli avvisi apparsi in internet (bandi nuove nomine nelle società del Comune di Venezia) non compaiono gli artt. 2449 e 2450 del codice civile?

D’ANNA interviene spiegando la richiesta dei 5 minuti di sospensione chiesti dal Gruppo Margherita; dice che sono stati motivati dal fatto che l’emendamento era stato visto da pochi minuti in Commissione e serviva ragionarci su. Per D’Anna la deliberazione politicamente è a posto. Propone, anche a Baratello, di portare lunedì l’emendamento in Consiglio e poi in quella sede discuterne.

SABATO chiarisce che i bandi apparsi internet riguardano i casi in cui ci sono le dimissioni nei Consigli d’amministrazione delle società del Comune. Ribadisce la necessità di avere un buon controllo di gestione sulle aziende e che le semestrali sono uno strumento adeguato. Ci vuole comunque rigorosità nei controlli, in sintonia con gli indirizzi dati, anche in questi anni, dal Consiglio Comunale.

ZOLA precisa che va bene sia la deliberazione che l’emendamento di Baratello; giuridicamente sono nella stessa linea. Nella proposta di deliberazione c’è il giudizio che il Sindaco da sulle nomine; Baratello ha portato per coerenza il discorso sino in fondo. Dice che gli artt. 2449 e 2450 sono una norma civilistica e che se passa la deliberazione non serve intermediazione assembleale. Sostanzialmente, conclude, non vede che ci siano problemi (sulla deliberazione e sull’emendamento).

MIATELLO ribadisce che da sempre si è dichiarata contraria a quanto oggi proposto. La motivazione: così si sta dando carta bianca, “bianchissima”, al Sindaco. Miatello non è per nulla favorevole alla deliberzione, tanto meno all’emendamento di Baratello.

BONZIO interviene sul chiarimento del rapporto fiduciario da lui più volte chiesto. Se non ha chiarificazioni politiche non darà il suo voto, perché resterebbe il sospetto di nomine partitiche. Pensa che le aziende debbano avere un grado d’autonomia.

FILIPPINI invita i colleghi Consiglieri a riflettere sino a lunedì su quanto dibattuto oggi in Commissione, per far sì che le scelte espresse in Consiglio Comunale facciano concludere nel migliore dei modi l’iter di questa deliberazione, partendo con il piede giusto. In assenza d’altri interventi dichiara esaurito il punto 1) OdG e conclusa la seduta alle ore 13.55.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 30-06-2005 ore 00:00
Ultima modifica 30-06-2005 ore 00:00
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