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X Commissione - Verbale

Seduta del 30-06-2005 ore 12:00

 

Consiglieri componenti la Commissione: Alessio Vianello, Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Tiziano Treu, Valerio Lastrucci, Claudio Borghello, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Giovanni Azzoni, Fabio Toffanin, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Michele Mognato, Maurizio Baratello, Bruno Filippini, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Antonio Cavaliere, Diego Turchetto, Ezio Oliboni, Alberto Mazzonetto, Gianfranco Bettin, Raffaele Speranzon, Sebastiano Bonzio

 

Consiglieri presenti: Paolino D'Anna, Giampietro Capogrosso, Valerio Lastrucci, Tobia Bressanello, Patrizio Berengo, Giovanni Salviato, Franco Ferrari, Franco Conte, Giacomo Guzzo, Bruno Filippini, Saverio Centenaro, Diego Turchetto, Sebastiano Bonzio

 

Altri presenti: Vice Sindaco Michele Vianello; Direttore Generale Vincenzo Sabato; Funzionario Maurizio Carlin, Legislazione Speciale per Venezia

 

Ordine del giorno della seduta

  1. Presentazione della Legislazione Speciale per Venezia ai componenti la X^ Commissione Consiliare

Verbale

Il Presidente D’ANNA alle ore 12.30, in presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Informa la Commissione che nel mese di luglio 2005 ci sarà una serie di sedute dedicate alla presentazione di progetti alternativi al MO.S.E.. A questo riguardo è stato diramato un comunicato stampa congiunto, con il Presedente della IV^ Commissione Consiliare Lastrucci, in cui s’informa che sino al 15 luglio possono essere presentate le domande per ottenere audizione ed illustrare progetti alternativi al MO.S.E. nelle Commissioni Congiunte. D’Anna da la parola al Vice Sindaco Vianello che illustra il punto 1) all’OdG.

VIANELLO anticipa che la Legislazione Speciale per Venezia è un tema vasto (è conosciuta, più semplicemente, in città, come Legge Speciale). Ripartisce e schematizza le competenze tra i soggetti che sono parte attiva in questa materia, iniziando a definire una serie di linee guida. Allo Stato Italiano vanno, per competenza, le opere vere e proprie di Salvaguardia (la difesa dalle acque alte, la difesa dei litorali, ecc…), laddove ci sono proprietà demaniali. Nel 1984 lo Stato fa una scelta: affida ad un’unica entità gli interventi. Tale soggetto è il Consorzio Venezia Nuova (a partire dalla Legge 798 i rapporti sono regolati da concessione). La vigilanza spetta al Magistrato alle Acque. Il Consorzio Venezia Nuova (luglio 2004) sta lavorando su concessioni già in essere; una parte di questi lavori deve essere fatta con gare, fatte non da un soggetto pubblico ma dal Consorzio Venezia Nuova (che fa i ribassi d’asta). La competenza della Regione Veneto è legata allo sversamento d’acque inquinate in laguna, con un bacino scolante di quasi 100 Comuni. Lo sversamento (acque inquinate) è regolato dal Piano Direttore. Recentemente la Legge 206 (che regola il ciclo integrato delle acque) si interseca con la Legislazione Speciale per Venezia. L’Ambito Territoriale (ATO) è regolato dalla Regione Veneto. Il bacino dei Comuni ATO non combacia con la Regione Veneto. Il Piano Direttore e l’ATO si sovrappongono nelle loro aree d’azione. Il terzo soggetto interessato alla Legislazione Speciale per Venezia è il Comune di Venezia. Il Comune si occupa di manutenzione ordinaria e straordinaria e della rivitalizzazione socio-economica. Nella manutenzione propria del Comune di Venezia, c’è un capitolo che rappresenta un grande filone d’uscite: ovvero il restauro ed il mantenimento del patrimonio museale, un patrimonio unico al mondo, la cura del quale è finanziata con fondi della Legge Speciale, definiti nel Piano Triennale dei Lavori Pubblici del Comune di Venezia. Parlando di patrimonio artistico, Vianello spiega che il restauro dei monumenti, invece, è fatto con altri contributi (spesso di privati, fondazioni, ecc…). Compito del Comune di Venezia è mantenere in efficienza le sedi giudiziarie (spesso in palazzi storici), con fondi della Legge Speciale. C’è, inoltre, a carico del Comune la manutenzione integrata dei rii. Il Vice Sindaco ricorda che la manutenzione dei canali a Venezia fu trascurata per un lungo periodo, cosicché non furono più scavati i rii, con il degrado delle rive, fondazioni, ecc… La Legge 139 del 1992 affida al Comune di Venezia il coordinamento per l’escavo dei rii. La prima Giunta Cacciari affrontò il problema. Si costituì allo scopo Insula, società partecipata del Comune di Venezia, con la presenza di soggetti privati, il tutto votato alla gestione dei sottoservizi, oltre che alla manutenzione intergrata dei rii. Vianello spiega che una volta messo in asciutto il canale, i privati hanno l’obbligo di manutenzionare le fondazioni, con il contributo di una parte dei fondi necessari (erogati dalla Legge Speciale). La società Insula, a detta del Vice Sindaco, è uno dei migliori esempi di lavori integrati pubblico/privati. Altro filone che rappresenta notevoli uscite per il Comune di Venezia (uscite finanziate con i fondi della legge Speciale) è la realizzazione ed il restauro d’opere civili; un esempio è l’ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola. Vianello ricorda che negli scorsi anni la Legge Speciale è stata un buon strumento per Venezia, una sorta di “miniera” nata e studiata per salvaguardare una realtà peculiare, dove costi e sistemi d’intervento hanno dinamiche diverse rispetto qualsiasi altra realtà, senza contare che Venezia non è solo dei veneziani, ma patrimonio del mondo intero. Inoltre, ai fondi della Legge Speciale hanno attinto anche altre realtà presenti sul territorio, in misura diversa, come Università, SAVE, Curia Veneziana, ecc… Vianello inizia a parlare di quello che ritiene sia il cuore filosofico degli interventi di salvaguardia a Venezia; dice che ambiente, territorio, presenze abitative ed attività produttive non sono singoli interventi slegati tra loro, ma vanno visti come un solo disegno unitario, perché la modifica di uno di questi ambiti comporta cambiamenti anche nelle altre realtà, proprio a causa della specificità della laguna di Venezia. Ad esempio, il Vice Sindaco fa notare come gli interventi alle bocche di porto influenzino tutto il sistema lagunare, con molteplici riflessi. Vianello pone l’accento sul fatto che gli interventi a Venezia vanno fatti con particolare oculatezza, perché condizionano la qualità della vita dei cittadini e dell’ambiente; tutto, spiega, va sempre visto come un disegno organico, un grande sistema da salvaguardare. IL Vice Sindaco parla di cosa sovrintende sulla Legislazione Speciale per Venezia. La parte politica, la plancia di comando, è governata dal Comitatone (dove è presente lo Stato, la Regione Veneto e gli Enti Locali). Il Comitatone era il luogo dove si decidevano le priorità, il luogo di direzione politica, dove si definiva la destinazione dei finanziamenti (Legge 798, rifinanziata per più anni). Questo fino a che la Legge 492 del 2001 cambiò le cose. La Legge Obiettivo nasce per accelerare le grandi opere. Nasce, puntualizza il Vice Sindaco, con questa dicitura, cui bisogna porre attenzione: “Salvaguardia del sistema della laguna di Venezia: sistema MO.S.E.”. E’ il MO.S.E. che diventa il perno del sistema. Vianello dice che il finanziamento dato al MO.S.E è il primo e l’unico, a differenza di quanto detto in altra sede dal Consigliere Campa. Prosegue il Vice Sindaco, spiegando che nel mese di dicembre del 2001 il CIPE approvò un elenco di circa cento opere finanziabili (fa notare Vianello la differenza tra finanziabili e finanziate). Il CIPE approvò un primo elenco d’opere finanziabili, compreso il MO.S.E.. Nell’agosto 2002 esce il Decreto Legge 166 che contiene le modalità applicative della Legge 493/2001.

D’ANNA, approfittando del fatto che il Vice Sindaco si è assentato un momento, parla del sopralluogo che le Commissioni congiunte X^ e IV^ andranno a fare nel cantiere del MO.S.E. Chiede se i Consiglieri presenti sono favorevoli a questo sopralluogo ed ottiene l’assenso dei Commissari. Informa che saranno definiti orario e data, concordandoli con i funzionari del Comune di Venezia che si occupano di Legge Speciale. D’ANNA ridà la parola al Vice Sindaco che è celermente rientrato in Commissione.

VIANELLO prosegue l’illustrazione del punto 1) OdG. Dice che il 29 novembre 2002 il CIPE approva il primo programma delle opere ritenute strategiche, tra cui il MO.S.E., stanziando una trance di finanziamenti per il 2002-2003-2004 (solo per il MO.S.E.). Di conseguenza, da allora la Legge 798 non è più finanziata. A partire dalla Finanziaria del 2002 il Comune di Venezia non accede più ai finanziamenti per la Legge Speciale. Vianello sottolinea che non c’è più il sistema laguna, c’è il MO.S.E.; cioè non c’è più una scelta politico-filosofica dedicata a finanziare la Legge Speciale: salta la plancia di comando. Dopo questo cambiamento di indirizzo a Venezia, in Consiglio Comunale, si apre il dibattito sull’assenza di finanziamenti alla Legge Speciale. Il 29 settembre 2003 il CIPE fa una rimodulazione della Legge. Il Comitatone registra “ex ante” ciò che ha definito il CIPE. A Venezia saltano i finanziamenti. Su una cifra complessiva stanziata per il MO.S.E. di 450 milioni di euro, 36 milioni di euro sono dati al Comune per finanziare il Commissario al Moto Ondoso. Si passa, perciò, dai 100/150 milioni di euro stanziati prima del 2002 per la Legislazione Speciale di Venezia a 36 milioni di euro (Commissario Moto Ondoso). Vinello specifica che i 450 milioni di euro sono gli unici ed ultimi soldi pervenuti a Venezia. Per finanziare il MO.S.E. nel 2003 (con una previsione per il 2004) si passa ad oltre 700 milioni di euro (delibera del CIPE). Ancora niente soldi per il Comune di Venezia. Il 20 dicembre 2004 si danno al Comune di Venezia e Cavallino 60 milioni di euro. A tutt’oggi di questi soldi, i 700 ed i 60 milioni di euro, non e stata ancora prodotta la relativa delibera. Vianello dice che fra i tempi di programmazione delle opere ed il tempo di fruizione delle risorse passa un anno, un anno e mezzo e questo è un problema. Il Vice Sindaco ricorda che ha recentemente proposto al Ministro Lunardi il rifinanziamento della Legge 798 destinato al Comune di Venezia; la strategia è che si preferiscono finanziamenti subito piuttosto che tra tre/quattro anni. Vinello parla del sistema laguna; dice che c’è il Piano Generale degli Interventi e che questo non è la sommatoria di tutto. La Legge 139 certifica solo gli interventi dello Stato, mancano in quest’ambito la Regione Veneto ed il Comune di Venezia. Si è costituto anche l’Ufficio di Piano il quale sta ora studiando e discutendo.

BRESSANELLO chiede se all’interno dell’Ufficio di Piano ci sono componenti del Consorzio Venezia Nuova.

CENTENARO domanda se nell’Ufficio di Piano ci sono componenti del Comune di Venezia.

VIANELLO risponde a Centenaro che nell’Ufficio di Piano ci sono componenti del Comune di Venezia. Dice che è utile che i soggetti pubblici possano effettuare i controlli sui lavori; aggiunge che il Magistrato alle Acque è il braccio operativo dello Stato. Nel caso del MO.S.E. si modificano i rapporti pubblico/privato perché è il privato che studia, progetta, sperimenta ed esegue. Il Vice Sindaco informa i Commissari che dalla prossima settimana si presentano in Commissione Consiliare i progetti alternativi al MO.S.E.. Vianello parla dell’Istituzione dell’Agenzia per Venezia dove si concentra tutto il sapere pubblico tra Stato, Regione Veneto, Provincia di Venezia e Comune di Venezia; quest’Agenzia doveva attivare tutte queste sinergie ed essere il braccio operativo del pubblico per controllare il privato (il Consorzio Venezia Nuova). Nel governo presieduto da Ciampi si abolisce la concessione unica. Vianello continua parlando dell’Agenzia per Venezia e del fatto che quest’operazione non andò mai in porto; la legge oggi, dice, se si volesse, permetterebbe di ricostruire l’Agenzia per Venezia, visto che non è mai stata abolita. Si chiede il Vice Sindaco: ammettendo che si faccia il MO.S.E., chi è l’entità che controlla il Piano Generale degli Interventi? L’attuale quadro della Legge Speciale per Venezia non è più stabile, con la fisionomia di un tempo; tutti cercano di portarsi a casa delle competenze, che si traducono in soldi (finanziamenti). Su tutto questo vigilava l’Agenzia per Venezia che era il supporto tecnico del Comitatone, uno strumento da rivalutare.

GUZZO chiede del finanziamento di 36 milioni di euro dati al Comune di Venezia (per il Commissario al Moto Ondoso); domanda dove stati spesi.

VIANELLO risponde a Guzzo che sono stati spesi, in parte, anche per la rivitalizzazione socio economica a Venezia. Ci sono state delle nicchie speciali da tutelare, ad esempio come Promovetro, in tutto nell’ambito territoriale determinato dalla con terminazione lagunare.

Entra Sabato

GUZZO chiede come sono stati finanziati gli scavi dei rii.

VIANELLO dice che Insula, stazione appaltante ed esecutrice dello scavo dei rii, ha predisposto un piano che prevede, in 24 anni, di fare tutta la manutenzione integrata e l’escavo dei rii a Venezia (piano partito nel 1997).

SABATO, attuale Direttore Generale ma anche da molti anni Direttore Programmazione e Controllo (Comune di Venezia) dice che la Legge 139 ha segnato una svolta per la Legislazione Speciale per Venezia. Spiega poi tecnicamente, e senza trionfalismi, come si è riusciti a massimizzare le rate che otteneva il Comune di Venezia (con i precedenti finanziamenti della Legge Speciale), cercando di metterci la necessaria perizia per lavorare proficuamente sui tassi d’interesse. Dice che fu scelta la differenziazione con un mutuo a tasso variabile per gli interventi fatti negli anni scorsi. Risultato: si è riusciti a capitalizzare una cifra maggiore di quella iniziale, con oculate strategie nella gestione dei soldi dati al Comune di Venezia (per la Legge Speciale).

D’ANNA ricorda ai presenti che lo scopo dell’odierna Commissione era quello di dare ai Commissari una concreta idea di cosa sia e rappresenti per Venezia la Legge Speciale. Trova che l’illustrazione del Vice Sindaco sia stata chiara ed efficace. Ringrazia Sabato per gli ulteriori chiarimenti. In assenza di altri interventi dichiara esaurito l’ordine del giorno e conclusa la seduta alle ore 14.00.

 

 

 

 

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A cura della segreteria della Commissione
Pubblicato il 07-07-2005 ore 00:00
Ultima modifica 07-07-2005 ore 00:00
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